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Tom Strong e i Robot della Morte

Con il presente volume, la Magic Press torna a pubblicare in Italia Tom Strong: il super-avventuriero autoctono creato dal decano Alan Moore, questa volta alle prese con una nuova minaccia, narrata nella miniserie I Robot della Morte (Tom Strong and the Robots of Doom).
Grande amante dell’intrattenimento narrativo d’epoca, con Tom Strong, Moore ha creato un personaggio che incarnasse tutti quei generi letterari Pulp anni ’30 e ’40, ovvero quelle Amazing Stories in bilico tra avventura, thrilling e fantascienza, con ambientazioni esotiche, misteri insoliti, indagini pseudo-scientifiche, femme fatales e nemici nazisti.
In questa nuova saga, Moore cede il posto di narratore al collega Peter Hogan, sceneggiatore inglese molto a suo agio con tematiche fantascientifiche e con un curriculum di tutto rispetto, avendo nel suo carnet collaborazioni con la prestigiosa rivista 2000AD e sceneggiature per serie famose come Strontium Dogs, Robo-Hunter, Tharg’s Future Shocks e The Sandman Presents per DC comics/Vertigo.

Hogan dimostra, fin dalle prime pagine, di conoscere perfettamente aspetti e dinamiche del personaggio, grazie anche al fatto di aver scritto in passato alcuni numeri della serie (per l’esattezza i nn. 24, 25 e 35), oltre alle due miniserie spin-off Terra Obscura. La trama de I Robot della Morte è un excursus ad ampio respiro narrativo non solo della cosmologia di Tom Strong, ma anche delle tematiche appartenenti ai generi letterari più disparati. Per quanto riguarda il primo aspetto, assistiamo al ritorno della spietata gerarca nazista Ingrid e di suo figlio Albrecht (che ha procreato abusando di un Tom Strong privo di sensi), all’indomani del matrimonio tra Tesla Strong e il suo fidanzato dai poteri ignei, Val, monarca di un regno sotterraneo. In seguito al piano di Ingrid ed Albrecht, viene creata una realtà alternativa, che costringerà Tom Strong a viaggiare indietro nel tempo e forgiare improbabili alleanze con il suo ex-nemico Permafrost e con una versione più giovane di sé stesso…

Il lavoro di Hogan non fa rimpiangere quello di Moore, riuscendo a tessere una trama lineare ed interessante, che fa un uso abbondante, ma ragionato, dei principali elementi della fantascienza classica, tanto letteraria quanto cinematografica: macchine e viaggi nel tempo, mondi paralleli, piani di conquista nazista, minacce robotiche, civiltà perdute, mondi sotterranei e sovrapposizioni spazio-temporali. Il tutto costruito con equilibrio ed inventiva, seguendo una scaletta progressiva di eventi, con abbondanza di colpi di scena, e incardinata sulle caratterizzazioni psicologiche e le interrelazioni tra i vari personaggi. Da questo punto di vista, l’uso introspettivo dei singoli characters conferma l’impostazione schematica e monotematica dello stesso Tom Strong, il quale risulta sempre poco approfondito nella sua personalità ed emotività; Hogan non riesce ad aggiungere nuovi contenuti né va al di là dell’abbozzo iniziale del protagonista, totalmente immerso nell’impianto narrativo della storia, a differenza dei personaggi comprimari (Dhallia, Tesla, Ingrid, Albrecht e Permafrost) che vengono caratterizzati con maggiore attenzione ed introspezione.

Il disegnatore originale della serie, Chris Sprouse, torna ad illustrare l’eroe con il suo stile plastico e dettagliato, impostando in maniera bilanciata e dinamica la progressione narrativa delle vignette, caratterizzate da inquadrature e prospettive a prima vista non eclatanti, ma in realtà estremamente funzionali al racconto.
Agile e ben rilegata l’edizione della Magic Press, contraddistinta dalla solita essenzialità dei contenuti, ovvero senza alcun redazionale sul protagonista e la sua storia precedente.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: Testi di Peter Hogan, Disegni di Chris Sprouse
  • Formato: Brossurato, 152 pag, col.
  • Prezzo: € 13,00
  • Voto della redazione: 8
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