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Ultimate X-Men 1-3

In seguito al massacro mutante, derivato dall’attacco alla razza umana da parte di Magneto (neutralizzato dagli X-Men nel crossover Ultimatum), gli Homo Superior sono ormai una razza decimata e in via di estinzione. Esistono pochissimi mutanti in tutto il mondo, considerati fuorilegge e costretti a vivere in maniera clandestina, mentre i loro difensori ufficiali, gli X-Men (un tempo famosi come Rock-Star), sono stati spazzati via, quasi tutti morti. Quasi tutti. Del gruppo fondato e guidato da Charles Xavier è rimasta solo la potente telepate Jean Grey, la quale vive sotto copertura, con l’identità della riservata Karen Grant. Un’identità che dovrà lasciarsi alle spalle dopo essere stata intercettata da alcuni membri di quello che resta della Confraternita mutante di Magneto. Grazie all’aiuto di un misterioso alleato, Jean contatterà alcuni giovani mutanti, onde creare una nuova generazione di X-Men per motivi che, naturalmente, non riveleremo.

Lo scrittore Jeph Loeb riprende ciò che resta della versione Ultimate degli uomini X e li trascina in un’avventura on the road, con l’obiettivo di dare un nuovo inizio alle loro vicende. Lo schema narrativo di questa miniserie è costituito da una suddivisione cronologica in singoli capitoli concatenati, aventi un protagonista alla volta e una narrazione incentrata sul rispettivo punto di vista. I primi quattro episodi sono focalizzati, rispettivamente, su altrettanti neo X-Men, mentre il quinto e ultimo numero ha una struttura corale, con una risoluzione dal finale aperto che rimanda all’imminente nuova serie regolare che leggeremo nei prossimi mesi. Loeb imposta la trama con una doppia connotazione concettuale: gli eventi narrati si rifanno da un lato al passato degli X-Men, sancendo il peso di un’eredità non facile, mentre dall’altro avviene un affrancamento dalla testata madre, con una sorta di rinascita improntata su un futuro fosco e nebuloso. Apprezzando il timbro drammatico e l’atmosfera precaria di destini incrociati che l’autore descrive attraverso le vicende dei vari personaggi, si rimane comunque perplessi di fronte al risultato finale, a nostro avviso, non completamente riuscito.

L’approccio di Loeb, sia narrativo sia di caratterizzazione dei protagonisti, appare poco focalizzato a riguardo di contenuti e dettagli, con uno sviluppo abbastanza superficiale delle linee guida della trama. L’autore fa un uso meta-narrativo dei personaggi poco descrittivo sul fronte emotivo e reattivo, prediligendo delle scelte facili di sceneggiatura, che rasentano a volte il gratuito (vedi la rappresentazione di personaggi come Sabretooth, il figlio di Wolverine, Hulk o il nuovo Blob). Nonostante un ritmo agile e una certa fluidità, la sceneggiatura si rivela, in sostanza, povera di idee-cardine, con un’esposizione degli eventi che risulta diluita e frammentaria, a causa di un’impostazione dispersiva di ogni episodio, oltre ad una struttura disarticolata di raccordo tra ognuno di loro. Ultimate X-Men rimane comunque un fumetto pregevole da leggere, grazie soprattutto ai disegni del grande Art Adams, dall’inconfondibile e lussuoso tratto ricchissimo di particolari, costituito da linee morbide ed eleganti. Alla lunga, però, nonostante la spettacolarità delle sue tavole, Adams rischia di risultare ridondante nella ripetizione continua di alcuni elementi stilizzati, tipici del suo tratto, come ad esempio i visi femminili esageratamente paffuti, oppure le gambe e i piedi lunghissimi, ma si tratta comunque di elementi trascurabili di fronte al pregiato risultato finale.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Jeph Loeb, Disegni di Art Adams
  • Formato: spillato, 48 pagine, colore,
  • Prezzo: € 3,00 cad.
  • Voto della redazione: 5
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