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Ghost

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“Dicono che all’Inferno non piove mai. Si sbagliano. All’Inferno piovono lacrime.”
È con questa frase ad effetto che si apre Ghost, preannunciando il clima cupo che contraddistingue l’ultima fatica dello sceneggiatore Diego Cajelli (Dampyr, Diabolik), il quale, coadiuvato da un ispirato Andrea Mutti (Marvel Zombies: Il Ritorno, Hammer), torna a cimentarsi con il suo genere narrativo preferito: quel Noir criminale a metà strada tra il Pulp e l’Hard Boiled.
Presentandosi come graphic novel, Ghost è uno psicothriller permeato da atmosfere fosche e lievemente oniriche, attinente il sotto-genere dei serial killer, molto di moda da qualche anno a questa parte in campo letterario, cinematografico e televisivo. La storia ha per protagonista John Ghostman, ex-profiler di successo all’FBI specializzato in omicidi rituali, il quale ha chiuso in modo drammatico la sua carriera, e sbarca oggi il lunario come detective privato. Ma un killer seriale soprannominato “Tagliapollici” torna a colpire e, contattato dall'ex collega Cormak, John dovrà riprendere il suo vecchio lavoro, affrontando i fantasmi del passato ed un mistero che lo lega all’assassino.

Per la sua stessa natura, Ghost è un fumetto che si distingue dalla massa, grazie sia alla sua singolarità per la scelta del genere, sia alle buone intuizioni degli autori; tanto l’impianto narrativo quanto quello visivo si ispirano ad una miscela di più generi popolari, che vengono mutuati in maniera secca e moderna. La sceneggiatura è dotata di una struttura e una sintassi tipica del thriller cinematografico, con un ritmo serrato e toni lividi da romanzo Noir Metropolitano.
Cajelli ricorre a tutto il suo mestiere e la sua esperienza per creare una storia efficace e di impatto, che si sviluppa in maniera non gratuita né prevedibile, risultando coinvolgente e realistica nel suo dipanarsi tra le indagini della polizia e il mistero che fa da leit motiv all’intera trama; l’autore si concede anche il lusso di inserire, tra le pieghe degli eventi, una caratterizzazione psicologica del personaggio principale che, sebbene risulti già vista altrove (il classico eroe tormentato dalle conseguenze di un suo errore), si rivela comunque intrigante, grazie anche al modo in cui viene impostata, utilizzando l’espediente di inserire un elemento paranormale: un fantasma che, in maniera narrativamente ambigua (è reale oppure è un’illusione?), funge da contraltare al protagonista e voce della sua coscienza.

Il pericolo, però, di andare fuori strada, percorrendo con un proprio stile sentieri già battuti, è sempre dietro l’angolo: Ghost riesce infatti a mantenere un clima incalzante ed avvincente per almeno tre quarti della narrazione, portando a compimento tutte le sue premesse, ma crollando nel finale, con una conclusione frettolosa ed improntata su un colpo di scena che risulta eccessivo e farraginoso (soprattutto nelle motivazioni alla sua base, abbastanza forzate), facendo perdere un po’ di credibilità alla storia.
Al di là di ciò, questo volume risulta comunque convincente, anche grazie all’apporto grafico del bravo Andrea Mutti, disegnatore poliedrico che qui riesce a rappresentare con efficacia le atmosfere di Cajelli, con un allestimento tagliente e caustico delle tavole ed un’ambientazione asfittica di decadenza urbana post-industriale, che riporta alla memoria (e il paragone è positivo) un fumetto di culto degli anni ’90 come l'Hellblazer della Vertigo/DC comics, quando era scritto da autori come Jamie Delano, Garth Ennis e Brian Azzarello.
Il formato editoriale è, infine, asciutto ed essenziale, caratterizzato da una rilegatura robusta ed una copertina (sia essa la variant o la normale) molto evocativa, il tutto ad un prezzo accessibile.

Dati del volume

  • Editore: Edizioni BD
  • Autori: Testi di Diego Cajelli, disegni di Andrea Mutti
  • Formato: Brossurato, 80 pagg., colore
  • Prezzo: € 10.00
  • Voto della redazione: 7
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