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The Walking Dead 10

Mentre la seconda stagione di "The Walking Dead" spopola in televisione, prosegue l’epopea a fumetti da cui è tratta. Nello scorso volume abbiamo assistito alla dolorosa allucinazione di cui Rick è stato vittima: un feroce scherzo, della sua stanca mente, lo aveva illuso di essere riuscito a mettersi in contatto telefonicamente con una donna, che abbiamo in seguito scoperto essere sua moglie, la defunta Lori.

In questo decimo volume della zombi-saga più riuscita della storia del fumetto americano, scopriamo che la rivelazione del grande inganno allucinatorio non ha fatto desistere Rick dal parlare al telefono: sa che si tratta di una cornetta senza filo, sa che Lori è morta trascinando con sè la figlia neonata, sa che la voce che sente non esiste. Ma lo fa lo stesso.

È perfettamente esemplificato, in questa sequenza, uno dei maggiori punti di forza di The walking dead: la violenza alla quale lo sceneggiatore Robert Kirkman sottopone i suoi personaggi è cruda, brutale, sanguinante e improvvisa, esattamente come nella vita vera. Ed è per questa ragione che, all’inizio di questo decimo TP, troviamo Rick e Carl privi persino di quelle esigue ma vitali certezze che la loro piccola comunità precedente gli garantiva: padre e figlio sono sperduti in mezzo ad esseri umani che possono fare ancora più paura dei famelici camminatori che li braccano…

Il ciclo narrativo intitolato "Ciò che diventiamo" segna definitivamente il distacco tra una fase della storia e l’altra, e già getta le basi per sviluppi che, si suppone, stravolgeranno ancora una volta la realtà del gruppo di persone che costituiscono i nuovi rapporti umani dei protagonisti. Rapporti umani che potrebbero evolversi in ostilità da un momento all’altro, o che potrebbero spezzarsi all’improvviso: Kirkman distrugge e ricostruisce il suo universo narrativo senza preavviso, e ci ha abituati a bruschissimi colpi di scena, a volte positivi, molto più spesso catastrofici.
Ancora una volta, la sceneggiatura di The Walking Dead ci mette di fronte alla fragilità del filo a cui è appesa l’esistenza, a una cruda, quanto attuale, verità sintetizzabile in un antichissimo detto latino: “homo homini lupus”, che si tratti di uomini morti… o ancora vivi. A volte la bestialità che ci mostra "Ciò che diventiamo", penetra anche in chi, prima di essere messo di fronte alla scelta tra vivere e morire, lupo non era mai stato. Come Rick Grimes.

Come al solito, gli espressivi e pulsanti disegni di Charlie Adlard rendono giustizia alla storia, conducendo il lettore in un’atmosfera tridimensionalmente coinvolgente e attanagliante, complice anche l’ormai endemico ed evocativo bianco e nero, più unico che raro in un fumetto americano contemporaneo di questo genere.
Arricchisce la bella edizione della SaldaPress la prefazione di Gianluca Morozzi, abilissimo scrittore italiano e grande appassionato di The Walking Dead.

Dati del volume

  • Editore: SaldaPress
  • Autori: Testi di Robert Kirkman, disegni di Charlie Adlard
  • Formato: Brossurato, 144 pagine in bianco e nero
  • Prezzo: € 12,50
  • Voto della redazione: 8
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