Thermae Romae vol.1

Nell’antica Roma, ai tempi dell’imperatore Adriano, l’ingegner Lucio Modesto è specializzato nella realizzazione di terme ma, nonostante l’impegno che ci mette, non riesce a portare innovazione nei propri progetti. Un giorno però, mentre si rilassa facendo un bagno, viene risucchiato da un buco sul fondo della vasca e si ritrova… in un bagno termale giapponese.

Con questa idea originale Mari Yamazaki pone a confronto due realtà diversissime tra loro eppure con parecchi punti in comune, creando un manga originale e sorprendente, che offrirà al lettore vari aspetti della cultura termale dell’antico impero romano e, soprattutto, del Giappone odierno.
I viaggi da un epoca all’altra di Lucio danno l’occasione al lettore di scoprire, attraverso gli occhi del protagonista, vari aspetti della vita rurale giapponese dalle terme pubbliche, a quelle curative, passando per bagni privati e lussuose showroom.

Il canovaccio di ogni singolo episodio è, per ora, sempre lo stesso: Lucio è ingaggiato per un lavoro che non sa come realizzare, cerca concentrazione con un bagno caldo, scivola/cade/s’immerge e spunta nel “paese del popolo dalla faccia piatta”. Scoperti nuovi modi di concepire i bagni termali, Lucio riesce a tornare nella sua epoca e applicare le meraviglie viste ai propri progetti.

Una cosa cui l’autrice dovrà fare attenzione, nei volumi successivi, è che la trama ripetitiva non inizi ad annoiare; fortunatamente questo non succede in questo primo numero, ma serve un avvertimento: se cercate avventura e azione, questo non è il manga che fa per voi.
Thermae Romae ha il suo punto di forza nel rievocare l’aspetto tradizionalista e culturale del Giappone; nella postfazione del primo volume, scritto appositamente per l’edizione italiana, l’autrice precisa che il Giappone, di cui si parla, non è quello frenetico odierno, bensì quello di alcuni decenni fa, quando le persone erano ancora gentili, rilassarsi alle terme segnava la fine della giornata lavorativa e utilizzare i bagni termali non era un lusso destinato a pochi ma una parte importante della vita sociale, a cui tutti potevano accedere.

Yamazaki riesce a evocare perfettamente sia le atmosfere rurali sia la società dell'antica Roma, utilizzando uno stile classico per raffigurare i personaggi romani (tutti simili a statue greche) in modo da differenziarli dai giapponesi. La cura con cui sono raffigurati costumi e ambientazioni è notevole e accurata; ciliegina sulla torta, ogni episodio è intervallato da una sorta di diario di viaggio dal titolo “Roma, i bagni e l’amore” in cui l’autrice approfondisce quanto appena narrato condendo il racconto di aneddoti legati al proprio soggiorno in Italia ed Europa.

Dopo aver letto Thermae Romae desidererete prendere il primo aereo per il Sol Levante e immergervi in una fumante vasca di acqua calda, rilassandovi e lasciando la stanchezza nel vecchio mondo.