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Cowboys & Aliens

Mentre la lotta tra cowboy e indiani impazza nel far west, una navicella aliena atterra sul nostro pianeta con il chiaro intento di colonizzare la Terra e i suoi abitanti. Come spesso accade quando compare un nemico comune, i vecchi rivali sono costretti a mettere da parte i loro rancori e collaborare per affrontare una minaccia maggiore…

Nella pagina dedicata agli autori del graphic novel Cowboys & Aliens, alla voce Scott Mitchell Rosenberg, leggiamo: “crea, sviluppa e produce progetti a fumetti adattandoli ai più diversi media”. Il problema di Cowboys & Aliens è principalmente questo: è chiaramente un progetto nato con l’idea di diventare un film, ancor prima di essere dato alle stampe. La versione cartacea diventa quindi una sorta di sussidio, che, anche se dovrebbe essere il punto d’inizio di un’operazione destinata a sfociare in una versione cinematografica, risulta invece essere tristemente simile a quelle riduzioni a fumetti, tratte da lungometraggi di successo, di cui non si sente il bisogno.

La sceneggiatura, di Andrew Foley e Fred Van Lente, è piatta e approssimativa, non coinvolge il lettore, nè lo diverte… Il che è un vero peccato, vista l’originalità dello spunto: un combattimento tra cowboy e alieni colonizzatori non si era mai visto, e un’idea simile avrebbe potuto dare origine a un graphic novel intelligente e ricco di componenti ironiche e citazioniste. Spesso, quando si ha a che fare con generi come il western moderno, se il luogo comune viene portato all’esagerazione, può risultare autoironico e di conseguenza divertente e azzeccato: Cowboys & Aliens non cavalca il clichè a sufficienza quando e quanto dovrebbe, ma lo utilizza a sproposito, facendo irrimediabilmente diventare il luogo comune quello che è alla radice: una semplice banalità, se visto in quest’ottica. Il risultato è un calderone che non ricalca con ironia i generi di cui è la crasi come dovrebbe, una sorta di ibrido sradicato dal terreno in cui è cresciuto, e al quale dovrebbe mostrare molta più gratitudine, magari deridendolo affettuosamente.
Beninteso, alcune trovate interessanti ci sono (come ad esempio l’equazione iniziale secondo la quale l’uomo bianco è per gli indiani ciò che i colonizzatori spaziali sono per lui), ma, per come sono sviluppate, sembrano studiate per il grande schermo, non per la carta stampata.

Anche la componente artistica, opera dei veterani Dennis Calero e Luciano Lima, lascia a desiderare: così come la sceneggiatura, anche i disegni sono stati realizzati con la mano sinistra da autori di norma abilissimi. Prive di solennità ed esagerazione, qualità che un combattimento tra cowboy e mostri spaziali richiederebbe, le tavole si susseguono senza stupire.

Nemmeno la veste editoriale è degna di nota: anzi, la scelta infelice di utilizzare la locandina del film come copertina non fa altro che acuire la sensazione di tenere tra le mani un gradino inutile tra una sceneggiatura e un lungometraggio.

Dati del volume

  • Editore: Rizzoli / Lizard
  • Autori: Testi di Andrew Foley e Fred Van Lente; disegni di Dennis Calero e Luciano Lima
  • Formato: Cartonato, 112 pagine a colori
  • Prezzo: € 16,00
  • Voto della redazione: 3
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