Love - La tigre

Siamo abituati a vedere la tigre come animale "cattivo", complice la caratterizzazione che ne è stata fatta in numerosi racconti o le stragi di animali inermi viste nei filmati naturalistici. Love non mostra una fiera meno spietata, ma una creatura che si procaccia il cibo rivestendo il ruolo competente all'interno della catena alimentare, un tassello del grande mosaico che è il regno animale.

Le tavole di Federico Bertolucci catapultano il lettore in una giungla che sembra essere uscita da un romanzo di Salgari, dove tra colorate masse di alberi e rapidi corsi d'acqua prende vita un complesso meccanismo fatto di predatori e prede;  in tutto ciò la tigre non è la protagonista ma un filo conduttore, una figura che incarna idealmente tutto il contesto.

La vicenda si dipana senza alcuna parola, per cui l'impressione che si ha chiudendo l'albo è di aver assistito a un avvincente documentario; forse non c'è una trama memorabile o personaggi che rimangono nel cuore, ma le immagini sono in grado di aprire una finestra sulla fauna dell'ambiente.