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Lost at Sea (USA)

Lost at Sea Cover Lost at Sea Cover Oni Press

Il 2010 è stato l'anno di Scott Pilgrim: negli USA è stato pubblicato il sesto e ultimo volume del fumetto di Bryan Lee O'Malley, l'adattamento cinematografico di Edgar Wright ha raggiunto il grande schermo, e tutta la serie cartacea è arrivata anche sugli scaffali italiani grazie a Rizzoli Lizard.
Ma prima di cominciare Scott Pilgrim, O'Malley aveva già realizzato Lost at Sea, una graphic novel nella quale si possono trovare alcuni elementi che torneranno nell'opera più famosa dell'autore; non bisogna però aspettarsi un altro fumetto con una vicenda nonsense ricca di riferimenti alla cultura pop, bensì un racconto più intimo che, in quarta di copertina, Craig Thompson descrive come una perfetta descrizione dell'adolescenza

Raleigh viaggia sul sedile posteriore di una macchina che attraversa gli Stati Uniti in direzione di casa.
Non è ben chiaro in quale stato siano, l'unica cosa certa è che stanno attraversando un universo costellato di stazioni di servizio e piccole cittadine.
In macchina con Raleigh ci sono due ragazzi e una ragazza che supponiamo essere suoi amici, ma sono compagni di viaggio la cui natura è incerta.
Raleigh guarda il paesaggio dal finestrino e pensa, si perde in riflessioni il cui significato appare confuso al lettore.
È una protagonista introversa, di poche parole, con pochi amici e un segreto che si nasconde dietro i suoi sguardi.
Secondo lei, il problema alla base della sua difficile situazione è che non ha un'anima.

Lost at Sea comincia come un racconto on the road quasi privo di trama, un album che raccoglie momenti di quotidianità e chiacchiere fatte in macchina, attorno al tavolo di un fast food o in una camera di un motel. Ma gradualmente viene a galla quello che era celato sotto quelle frasi poco chiare e la storia assume improvvisamente una profondità inaspettata, meritandosi, una volta giunti al termine, una rilettura che permetta di apprezzare il senso dei passaggi più criptici.
Graficamente il tratto stilizzato dell'autore è già maturo e si dimostra adatto a rappresentare la delicatezza dei personaggi con un'estetica indie gradevole, che nonostante l'aspetto poco realistico, non intacca minimamente il coinvolgimento emotivo.

O'Malley rappresenta in modo sensibile la sensazione giovanile di essere perennemente fuori posto, con una malinconia di fondo che però non disdegna l'umorismo e il sarcasmo, regalando anche momenti divertenti conditi da un pizzico di surreale. Ci troviamo di fronte a un fumetto di qualità che denota uno spiccato talento, soprattutto per il suo essere un'opera prima realizzata a soli 24 anni; a fronte del successo e della visibilità ottenuti da Scott Pilgrim nel nostro mercato, Lost at Sea si meriterebbe di essere preso in considerazione da qualche casa editrice italiana.

Dati del volume

  • Editore: Oni Press
  • Autori: Testi e disegni di Bryan Lee O'Malley
  • Formato: Brossurato, 168 pagine in b/n
  • Prezzo: 11.95$
  • Voto della redazione: 9
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