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Wonder Woman TP #1

J. Michael Straczynski si cimenta con il rilancio di un'altra icona assoluta del fumetto americano e mondiale: dopo Thor e Superman, tocca a Wonder Woman.
In questo volume incredibilmente sprovvisto di prezzo (la Planeta non riesce proprio ad andare in bolla), sono raccolti un cameo introduttivo di Geoff Johns e Scott Kolins, alcune brevi storielle di appendice di vari autori, piuttosto insulse, e soprattutto i numeri dal 600 al 606 della testata americana che hanno segnato il rilancio del personaggio, affidato per l'appunto a Straczynski e a Phil Hester.
Si tratta nello specifico dei primi sette numeri della lunga storyline "Odyssey", che sta per concludersi in America proprio in questa estate e che propone ai lettori una Wonder Woman davvero inusuale, sotto tutti i punti di vista.

Innanzitutto l'iconica eroina DC è catapultata in un mondo e in una linea temporale anomala, dove la maggior parte dei suoi abitanti non ha mai sentito nemmeno parlare di lei e delle sue gesta e nel quale si ritrova privata di alcuni dei suoi maggiori poteri, come il volo e il suo inseparabile lazo.
Themyscira non esiste più e la protagonista è solo e semplicemente la Principessa Diana, alla ricerca di se stessa, delle sue compagne amazzoni disperse e del suo passato ora intrecciato ad un nuovo, misterioso e inquietante nemico.
Straczynski vuole ripartire da un personaggio più umano e vicino alla gente comune, la divinità e il potere non sono doni gratuiti, ma si devono conquistare con fatica; la protagonista, una Wonder Woman assai più giovane, lo impara a partire dalle strade di New York.

Questi numeri hanno fatto parlare e discutere soprattutto per il nuovo costume della supereroina, che ha diviso in due i pareri dei lettori e ha fatto sì che una buona sceneggiatura, supportata da un gruppo di artisti di rispetto come Don Kramer, Eduardo Pansica e Allan Goldman, passasse in secondo piano. Si può dire che il nuovo costume sembra giustificato e plausibile se viene contestualizzato e associato alla condizione anomala del personaggio, perché altrimenti risulterebbe davvero uno sforzo inutile e piuttosto modesto in fatto di creatività.
La storia invece è ben strutturata, fluida e la lettura risulta piacevole e avvincente, sorretta dal filo conduttore della spiazzante anomalia spazio-temporale vissuta dalla protagonista, nonostante l'approccio di Straczynski ad un nuovo grande eroe appaia piuttosto omologato visto il successo avuto con Thor. Anche in questo caso si spoglia, si vuota la protagonista del mito e del fardello passato per riplasmarla da capo, impostando l'avvio della vicenda su questa ricostruzione.
Un espediente decisivo in Thor e utilizzato con altre sfumature per il suo Superman, l’eroe celeste e volante per eccellenza, ancorato a terra.  
Ma Strac sembra trovarsi più a suo agio con soggetti legati alla mitologia; se la vena ispiratrice non è quella fortunata avuta con il Dio del Tuono, qui si tocca un livello narrativo decisamente superiore rispetto all’approccio tiepido e ordinario mostrato con l’Uomo d’Acciaio.

Dati del volume

  • Editore: Planeta DeAgostini
  • Autori: Testi: J. Michael Straczynski, Phil Hester Disegni: Don Kramer, Eduardo Pansica, Allan Goldman
  • Formato: Brossurato - 200 pag.
  • Prezzo: 15,95€
  • Voto della redazione: 7
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