Noêin 01

Noêin è una rivista monografica o, come la definiscono gli autori, una fanzine autoprodotta che viene pubblicata dalla veronese Cyrano Comics. I volumi sono la parte più materiale e tangibile di un progetto multimediale e multimodale che passa anche attraverso il ricco sito internet, su cui si trova persino un manifesto programmatico redatto dal collettivo tutto italiano che si cela dietro al progetto e che si firma nachtblummer.

Il volume si compone, oltre che di un'introduzione e una conclusione in prosa, di due storie a fumetti di lunghezza differente e di tre racconti brevi corredati da fotografie “artistiche”. Le suddette parti iniziali e finali, anch'esse corredate da illustrazioni che rimandano ai tarocchi, fungono da pretesto metanarrativo di boccaccesca ispirazione, immaginando un'annoiata schiera di personaggi regali che si raccontano storie.

La prima storia, intitolata "Le Ballate di Babilonia" (soggetto di nachtblummer, sceneggiatura di Fosco Niemand, disegni di Tristam Strauss e Diego Mazzo), riprende i personaggi già introdotti nel numero zero per imbastire una vicenda alquanto banale incentrata su un cacciatore di taglie. Il tratto, pesantemente ispirato al fumetto di tipo giapponese, presenta alcune soluzioni decisamente interessanti, come certe scelte di montaggio formale particolarmente azzeccate. Altrettanto buone sono le anatomie e alcune scelte dei fondali. La nota dolente è rappresentata da un eccessivo e smodato uso dei retini che appesantiscono la pagina, nonché da una certa mancanza di originalità estetica (e non solo) nel character design. Rimane pertanto un senso di insoddisfazione per una storia che sa decisamente di già visto, la cui trama stenta a decollare.

Decisamente meglio la seconda storia, più breve, intitolata "Orfeo" (soggetto di nachtblummer, sceneggiatura e disegni di Tristam Strauss). Qui il numero di elementi rappresentati sulla tavola subisce un calo drastico (gli sfondi vengono disegnati pochissime volte) ma ciò rientra perfettamente nel carattere onirico e sospeso della vicenda, che seppur decompressa all'inverosimile, riesce a essere originale e interessante.
Concludono il volume tre racconti brevissimi in cui il pur buon soggetto viene oltremodo appesantito da uno stile di prosa ampolloso e magniloquente, che però sembra essere tratto voluto e imprescindibile in tutto il progetto Noêin.

In conclusione, la rivista rappresenta uno sforzo riuscito a metà di proporre al mercato italiano un prodotto d'ispirazione orientale dai forti tratti onirici e visionari. Il senso di insoddisfazione scaturisce dal mancato risultato di proporre qualcosa di nuovo e veramente all'avanguardia sfruttando le possibilità dell'autoproduzione. Le basi per realizzare qualcosa di veramente interessante però ci sono, come dimostrano i disegni tutto sommato buoni che hanno solo bisogno di trovare una caratterizzazione più ispirata, così come i soggetti, anche quando d'impatto, hanno bisogno di una stesura più agile e meno ridondante.