Deadpool 1
- Scritto da Paolo Pugliese
- Pubblicato in Recensioni
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Nuova scommessa editoriale da parte della Panini Comics, arriva in edicola e fumetteria una testata mensile incentrata completamente su Deadpool: Wade Wilson, il mercenario immortale e chiacchierone della Marvel che, grazie anche alla sua (controversa) apparizione nel film “X-Men le Origini: Wolverine”, sta vivendo un momento di rinnovata popolarità presso il pubblico.
L’albo propone un sommario monotematico, partendo dal numero 15 della serie regolare (e non dagli inediti 13 e 14, che saranno recuperati tra due mesi), presentando anche la serie gemella Deadpool Team-Up. Sicuramente, questo è un albo che farà felici i fan del personaggio, proponendo una lettura di intrattenimento abbastanza sui generis e a tratti divertente, che si assesta su un livello medio dal punto di vista qualitativo, senza picchi elevati sia per testi che per disegni. Nonostante i curatori della testata abbiano scelto saggiamente di iniziare con le prime due parti di una saga che vede Deadpool interagire con gli X-Men (nel tentativo di entrare nel loro team), con un paio di interessanti sottotrame dedicate rispettivamente alla solitudine esistenziale di Wade e alla X-Girl Mercury, il materiale presentato costituisce un semplice divertissement per chi ama le testate mutanti della Marvel, senza avere un reale coinvolgimento e peso nella loro continuity narrativa.
Le sceneggiature firmate da Daniel Way riprendono vagamente i toni di violenza paradossale e clownesca di un fumetto come Lobo (della DC comics), in tandem con le atmosfere surreali e comico-paradossali di The Sensational She-Hulk di John Byrne, primo comic book ad infrangere la quarta parete e dialogare con i lettori. Way riprende tutte queste dinamiche tipiche di Deadpool, utilizzando anche il meccanismo narrativo di triplice confronto tra il protagonista e le sue voci interiori, frutto di una personalità dissociata, che interagiscono con lui tramite didascalie con font di scrittura diversi. Quest’ultimo è un elemento interessante di caratterizzazione, posto a corollario della narrazione, che però ne appesantisce anche la lettura a causa di un abuso di incisi didascalici che esautorano la loro funzione comica ed introspettiva. I disegni di Paco Medina si rifanno al tratto di artisti come Churcill, Pacheco e Cheung, risultando senza infamia e senza lode, ma comunque funzionali ai testi.
L’albo contiene poi il primo numero (l’899!!!) di Deadpool Team-Up, seconda serie a lui dedicata che racconta l’incontro tra Wade ed Ercole, confinati in un labirinto onirico. Nonostante sia un titolo allineato con quanto detto fino ad ora sul personaggio, esso propone una storiella scoppiettante, con risvolti psicologici e narrativi abbastanza brillanti, anche grazie allo stile di disegno ironico e lievemente underground dello sconosciuto Dalibor Talasjic. Chiude il sommario una storiella riempitiva di una decina di pagine che si distingue per sfumature da commedia horror.
Concludendo, Deadpool è una testata che, tra alti e bassi, diverte discretamente, risultando però limitata nelle sue potenzialità dallo stesso bacino di lettori al quale attualmente si rivolge. Non si osa né si evolve al di là della sua impostazione surreale ed è quindi un fumetto mirato soprattutto ai fan del personaggio, piuttosto che al lettore medio della Marvel, il quale, senza adeguata conoscenza del suo background, potrebbe trovare eccessivi e pretestuosi gli incipit delle storie o addirittura non avere interesse all’acquisto dell’albo. Eccessivi e pretestuosi ci sono sembrati anche i redazionali in seconda e terza di copertina, firmati da Marco Ricompensa, ed impostati su un uso a dir poco eccessivo di incisi e parentesi contenenti battute e precisazioni spiritose (o presunte tali); l’intenzione è riprendere il meccanismo lessicale delle personalità multiple di Deadpool ma, di fatto, viene usato un linguaggio eccessivamente colloquiale e “simpatico”, tra l’altro condito con scorciatoie gergali da webchat, che finisce per risultare noioso e insopportabile, oltre che poco professionale. Voto di incoraggiamento ad alzare il tiro.
Dati del volume
- Editore: Panini Comics
- Autori: testi di Daniel Way, Fred Van Lente, Jason Aaron; disegni di Paco Medina, Dalibor Talasjic, Chris Staggs
- Formato: spillato, 80 pagine a colori
- Prezzo: € 3,50
- Voto della redazione: 4