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La giustizia siamo noi

Inserito nella collana 24/7, questo romanzo a fumetti è il nuovo parto del ricostituito team composto da Pino Cacucci e Otto Gabos, reduci dalle ottime critiche ricevute dal loro lontano lavoro Tobacco (scritto insieme a Gloria Corica), pubblicato tra il 1991 e il 1993 sulla travagliata rivista "Nova Express" di Granata Press.

Una storia urbana dura, amara e verosimile ambientata in un'Italia attuale seviziata dai contrasti interni, dove il potere non logora chi ce l'ha e la criminalità va perennemente a braccetto con quelle istituzioni che dovrebbero invece combatterla.
Cacucci ordisce una trama ricca di flashback e scene in presa diretta che focalizzano le dolorose vite dei cinque giustizieri fuorilegge. Un gruppuscolo pressoché anonimo (per l'intero libro non sono chiamati che Numero Uno, Numero Due e così via) di uomini e una donna legati proprio a questi organi malati, stanchi di subire le angherie di una società corrotta all'ultimo stadio, che decide di dare una svolta alle sorti del Paese provando a stabilizzare i rapporti tra il bene e il male, utilizzando però le stesse armi della controparte, ed entrando così di fatto in una spirale di violenza tutt'altro che onorevole. Il tutto in nome di una giustizia alternativa che vada incontro alle aspettative di chi "sa, ma non ha le prove".

I cinque sono ex militari e tutori dell'ordine di vario grado, il Numero Uno è un commissario di polizia ed è l'unico di cui sia noto il nome, e combattono un comune sentimento di malessere sociale dall'interno mettendo a punto attentati, omicidi e quant'altro nel tentativo di gettare scompiglio nelle falangi criminali, così da metterle in aperta conflittualità tra di loro.
I loro piani vanno avanti da tempo, finché accade un intoppo nel corso di un'operazione quasi di routine (se così si può definire quello che comunque è un crimine) e le intime certezze del gruppo vanno via via sfilacciandosi, fino a conseguenze estreme.
Nulla si appianerà, non tutti rimarranno in vita, nessuno pagherà per questa para-giustizia. I cinque non sono eroi, né gli autori li tratteggiano come tali.
Non troppo caratterizzati tutti i componenti del commando, si punta più sull'onda emotiva e sul flusso narrativo. Il finale non può essere e non sarà consolatorio.

Otto Gabos, artista che abbiamo molto apprezzato in un precedente lavoro in solitaria (Esperanto, edizioni Black Velvet) che vi consigliamo, produce tavole dallo stile personale e colorate in una tonalità grigioblu che lascia trasparire un diffuso senso di angoscia e confusione interiore. Pur non perfetti dal punto di vista estetico, i suoi disegni dal tratto volutamente sporco sono capaci di assecondare l'atmosfera di fondo del racconto, compenetrandone appieno lo spirito.

Un libro da leggere con attenzione e da riprendere di tanto in tanto, in attesa magari di un adattamento cinematografico che vedremmo volentieri.

Dati del volume

  • Editore: BUR Rizzoli
  • Autori: testi di Pino Cacucci; disegni di Otto Gabos
  • Formato: brossurato con sovracoperta, 160 pagine a colori
  • Prezzo: € 18,50
  • Voto della redazione: 8
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