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Il Martello degli Dei: Nemico Mortale

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Il nome di Michael Avon Oeming negli ultimi anni è diventato ben noto al pubblico italiano, sia per i suoi disegni sulla serie culto Powers scritta da Brian Michael Bendis, sia per i suoi ormai costanti lavori in casa Marvel. Una decina d’anni fa, tuttavia, dopo un periodo di stop e poco prima che Powers iniziasse la sua corsa, Oeming si riaffacciava al mondo del fumetto con un progetto del tutto personale: una storia che rifacendosi all’antica mitologia nordica avrebbe dovuto raccontare la vicenda di un uomo che tenta di liberare la propria vita dal giogo degli dei.
Sentendosi ancora poco sicuro circa le sue capacità di scrittura, Oeming coinvolse l’editor, colorista e scrittore Mark Wheatley, e insieme svilupparono l’idea iniziale fino ad arrivare al prodotto finale: Il Martello degli Dei.

Il libro racconta la storia di Modi, toccato ancora in fasce da un essere divino che gli dona forza e resistenza sovrumane, condannandolo però a non poter mai impugnare un’arma, pena la morte, la perdita dell’anima e di ogni possibilità di raggiungere il Valhalla. Modi cresce e dedica la sua vita ad onorare gli dei, ma un giorno la sua fede viene messa a dura prova e il giovane uomo si rende conto che quegli esseri tanto venerati, invece di curarsi dell’umanità, la sottopongono di continuo a un fato avverso. La furia cresce in lui, fino a giurare di abbattere gli dei e ad avventurarsi in una cerca del Valhalla per raggiungere il suo obiettivo, raccogliendo sulla strada alcuni particolari compagni di viaggio. Ma la fine di questo tragitto metterà di nuovo tutto in discussione, e sarà proprio quell’anima di Modi toccata dall’antico incantesimo a rivelarsi l’elemento determinante della vicenda.

Oeming e Wheatley mettono in scena una storia che contiene sì molti elementi della mitologia nordica, ma che non ne fa il centro assoluto della vicenda. Tutta l’attenzione è invece rivolta alla storia in sé e all’ambiguo rapporto di Modi con gli dei, alla ricerca di uno spazio in cui l’uomo possa dirsi emancipato dalla cappa della protezione e del controllo divino, dove l’uomo possa dirsi autonomo.
La narrazione impostata da Wheatley è tutt’altro che pesante, adottando anzi un tono leggero e divertito, con un linguaggio quotidiano e dialoghi mai invadenti. Si evita anzi con attenzione di esagerare con i riferimenti mitologici nei testi, mentre abbondano le citazioni di canzoni dei Led Zeppelin (tutte opportunamente segnalate nell’edizione BD), dalle cui atmosfere Oeming ha tratto gran parte dell’ispirazione (come il titolo stesso dell’opera, ripreso dal brano “Immigrant Song”).

I disegni di Oeming si accordano alla perfezione con il mood dettato dai testi, mostrando già lo stile cartoonesco tipico dell’autore, con numerose scene a effetto, in particolar modo nelle doppie splashpage, e uno storytelling molto efficace. La figura è al contempo stilizzata e potente, l’azione è esplosiva come in certe pagine kirbyane, mentre l’immaginazione degli scenari fantastici è misurata ma coinvolgente. Una nota di merito particolare va poi alla colorazione di John Harris Staton, particolarmente adatta nel valorizzare i disegni di Oeming e capace di definire l’atmosfera delle diverse scene.

Il Martello degli Dei è un libro che cerca più che altro il divertimento in una storia ricca d’azione e di epica moderna, anche se nel quadro di una mitologia antica. Non mancano, per chi li cerca, alcuni sottotesti tematici su cui riflettere, ma rimangono comunque in secondo piano senza intaccare in minima misura la godibilità immediata della storia.

Dati del volume

  • Editore: Edizioni BD
  • Autori: testi di Mark Wheatley; disegni di Michael Avon Oeming
  • Formato: brossurato, 184 pagine a colori
  • Prezzo: € 15,00
  • Voto della redazione: 7
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