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Wolverine 254

Nel numero 254 del mensile dedicato a Wolverine si chiude un ciclo importante per il personaggio. Con la conclusione della saga “Resa dei conti”, sviluppatasi sulle pagine di Wolverine: Origins e Dark Wolverine (entrambe alle ultime battute), si assiste finalmente al confronto decisivo tra Logan e la sua nemesi, ovvero il malefico Romulus. Questo personaggio, introdotto in maniera un po’ casuale da Jeph Loeb ormai più di tre anni fa, è stato poi sviluppato soprattutto dallo scrittore Daniel Way, che ha utilizzato la sua figura per tentare di ricostruire i misteri del passato di Wolverine dopo che questi aveva recuperato la memoria in seguito ad House of M.

Romulus era dunque stato delineato come un personaggio malefico e manipolatore, che da dietro le quinte aveva orchestrato la vita di Wolverine, apparentemente allo scopo di fare dell’artigliato il suo erede involontario. E in tutto ciò, dopo averlo nascosto a Wolverine, gli aveva messo contro il  suo stesso figlio Daken, reso una sorta di concentrato delle parti peggiori del padre (e per questo, spesso, ritratto con una certa monodimensionalità).
La nemesi che Wolverine affronta in queste pagine, allora, non si traduce solo nella necessità di sconfiggere Romulus (che andrà incontro a un esito tutt'altro che definitivo), ma soprattutto nella redenzione del figlio, condannato a un destino di violenza e a una sete di sangue e potere instillatagli da Romulus. Anche in questo caso, però, la vittoria di Logan presterà il fianco a notevoli rischi futuri e ambiguità. In altre parole, una conclusione del tutto aperta.

D’altra parte, il valore della storia non è tanto negli episodi in sé, gradevoli ma senza particolari virtuosismi (sia per quanto riguarda i testi di Way e Marjorie Liu, sia per i disegni di Stephen Segovia e Will Conrad). Il punto di interesse, invece, sta nella svolta quasi concettuale vissuta dal sempre tormentato Wolverine: la resa dei conti del titolo, dunque, è prima di tutto nei confronti di se stesso, dei propri sensi di colpa e di quella parte di sé con cui Logan ha sempre faticato a scendere a patti. In questo senso, la redenzione di Daken funziona come il riflesso dell'antica lotta interiore di Wolverine per potersi considerare un uomo a pieno titolo. Il valore del lungo lavoro di Way andrebbe quindi sottolineato, appunto, inquadrandolo in una panoramica di lungo corso, osservando come esso si radichi con forza agli elementi fondamentali del racconto di Wolverine, e come su questi vada a incidere profondamente.

Terminata la lettura di “Resa dei conti”, poi, è il turno dell’inutile riempitivo rappresentato dalla terza parte del team-up tra Wolverine e Thor.
Infine, partendo forse sottotraccia ma facendo ben sperare per i prossimi episodi, si avvia un nuovo arco narrativo di Wolverine: Weapon X, con ospite speciale "un" Deathlock ben deciso a compiere un massacro e ad eliminare un noto personaggio. Testi del solido Jason Aaron e disegni di un Ron Garney sempre bravo nella costruzione della tavola e nelle inquadrature, ma che perde qualcosa nella gradevolezza del tratto.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi di Daniel Way, Marjorie Liu, Frank Tieri e Jason Aaron; disegni di Stephen Segovia, Will Conrad, Paco Diaz e Ron Garney
  • Formato: spillato, 80 pagine a colori
  • Prezzo: € 3,30
  • Voto della redazione: 7
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