Almanacco del West 2011

Tex Willer, l'icona simbolo dell'avventura a fumetti made in Italy, appare in un fumetto inedito all'interno della Collana Almanacchi, che ogni due mesi ospita i personaggi e i generi narrativi più popolari e caratterizzanti di Sergio Bonelli Editore. Nel mese di gennaio è il turno dell'Almanacco del West, che in 176 pagine illustra il sapore dell'Ovest grazie a una struttura consolidata basata su redazionali ad hoc e alla presenza di una nuova storia del ranger in camicia gialla.

Con "La città del male" debutta positivamente il disegnatore Giacomo Danubio, ultima scoperta della fucina di via Buonarroti: matita precisa, dalle influenze statunitensi e illuminata dal faro Claudio Villa. Costruzione della tavola e inquadrature intriganti, storytelling non banale i punti a favore di questo giovane disegnatore capace di produrre tavole di buona qualità costante. Volti e fisicità di alcuni personaggi i tratti da limare per un risultato maggiormente apprezzabile.
Dal canto suo lo sceneggiatore Mauro Boselli tesse una trama piuttosto lineare e movimentata, coinvolgendo senza troppi fronzoli l'appassionato lettore memore di tante classiche storie scritte da Gianluigi Bonelli.

In seguito a un episodio di sopraffazione tra bianchi e pellerossa con tanto di assassinio impunito, Tex e i suoi pard al completo giungono in una città senza legge piegata alla volontà di due fratelli prepotenti. Uno dei due è l'omicida, l'altro – cervello fino – è il deus ex machina del posto. I ranger prelevano l'autore del crimine per assicurarlo alla giustizia, ma nel viaggio che ne consegue gli altri cittadini non rimangono inermi a vedere il compare che se ne va verso una sorte scontata, e avviene una sarabanda di azioni e controazioni degna di una pellicola cinematografica di ottimo livello. Oltre ai "nostri" svetta per personalità ed ingegno il rinnegato indiano che però deve soggiacere per mano del consanguineo Tiger Jack.
Un'avventura sicuramente apprezzabile nella sua apparente semplicità, da leggere in poltrona come davanti a uno schermo.

Interessanti i dossier redazionali e illustrati. In questo numero si parla dei tortilla-western, filone cinematografico in cui autori, registi e attori nostrani erano tra le star internazionali. A seguire un profilo esaustivo sull'icona Wild Bill Hickok, e una carrellata sui personaggi umoristici nei media ambientati nel polveroso Ovest. Completa l'albo la consueta messe di informazioni su film, telefilm, videogiochi, libri e fumetti dedicati all'argomento western e relativi all'ultima annata.