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Panini noir: Ricca da morire

Rich “Junk” Junkin aveva un passato dal futuro roseo, ma qualcosa era andato storto, e si era ritrovato nell’anonima casella di un venditore di auto, anche mediocre nel suo mestiere. La vita lo sta travolgendo nella sua umiliante routine, quando all’improvviso si presenta l’occasione, e il suo ricco capo gli affida le cure di Vicky, la giovane figlia sbandata, viziata, e sempre al centro delle cronache più pettegole. Rich entra così in un mondo di cui diffida, ma che lo seduce e lo intriga. Al pari di Vicky. Quel mondo è marcio, e da lì in poi la discesa verso un vortice di sangue sarà sempre più inarrestabile. Ma forse Rich ha già una certa familiarità con quel marciume…

Con Ricca da Morire, la collana Panini Noir inanella una piccola perla proveniente dai forzieri dell’etichetta Vertigo Crime. D’altra parte, si sa, ambientazioni noir e Brian Azzarello sono due fattori che vanno a braccetto. Lo scrittore americano affonda abilmente le sue mani nei temi e negli stilemi del genere, per raccontare le bassezze dell’uomo e la sua predisposizione alla colpa. Il tono non è mai moralistico, anzi a dominare in tutti i personaggi è una tendenza all’autoassoluzione, un egoismo quasi innocente. La colpa è più che altro quella di infilarsi in situazioni pericolose per se stessi, e nel doversi dunque tirare fuori, cercando di utilizzare tutto e tutti, e alimentando così la spirale della degenerazione.

Il gioco nel quale i due protagonisti si cimentano è quello di prendersi in mano la propria vita e piegare la sorte ai propri desideri, cercando di aggirare le regole e sempre giocando sporco. Questa è la radice della spirale maledetta in cui Rich e Vicky passano di colpa in colpa. La caratterizzazione dei due, d’altra parte, è tutta contenuta già nel titolo originale del volume, irrecuperabile nella traduzione italiana: Filthy Rich può allora significare sia “indecentemente ricca”, che “indecente Rich”, segnando già dall’incipit un fil rouge tra i due protagonisti, pur così distanti tra loro.

La vena noir non respira solo grazie ai testi scarni e funzionali di Azzarello, ma pervade anche le tavole di Victor Santos: il disegnatore dosa con sapienza le giuste atmosfere, giocando di continuo su ombre che sfregiano luci e luci che tagliano ombre; sa essere duro e spigoloso con il protagonista, morbido e sfumato con la femme fatale, tirato e brutale nelle scene di sesso e violenza (fino a ricordare il miglior Frank Miller di Sin City).
Gustoso anche il formato compatto tipico della linea Panini Noir, che pur ridotto rispetto all’originale non toglie nulla al valore delle tavole e alla leggibilità del graphic novel.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi di Brian Azzarello, disegni di Victor Santos
  • Formato: cartnato, 200 pagine in b/n
  • Prezzo: € 14,90
  • Voto della redazione: 7
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