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Roots 66

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Innanzitutto una premessa: Roots 66 è la riedizione di Bboyz, giornaletto da edicola uscito nel lontano 1997.

L'autore (e, aggiungo, l'editore) lo comunica solamente in fondo al volume spiegando ampiamente genesi e motivazioni dell'opera ma chi, come il sottoscritto, a suo tempo comprò l'originale, ne ha il sentore fin dalla copertina. L'intento di Stefano Piccoli è semplice: mischiare hip-hop e fumetti raccontando la storia di un gruppo di gangsta-rapper (più un “infiltrato” italiano) che va indietro nel tempo sbarcando nell'America di inizio '900 dove i neri sono ancora sotto il giogo della schiavitù. I B-boys in questione, con al seguito una vera e propria armeria, saranno un'anomalia non da poco nel tranquillo villaggio di Canton, Mississipi.

Rispetto a Bboyz viene aggiunto un prequel, aggiornati i dialoghi, rielaborati i disegni e riconstestualizzata la prima parte della vicenda adattandola al 2010.
Potremmo quindi definirla una versione “riveduta e corretta”, sicuramente migliorata ma che contemporaneamente lascia le stesse perplessità dell'originale.
In particolare la vicenda, pur presentando spunti interessanti, si risolve in modo troppo sbrigativo e rimane la sensazione che un numero di pagine maggiore avrebbe reso più giustizia alle premesse. Gli stessi personaggi, a distanza di anni dalla nascita del fenomeno gangsta-rap, risultano spesso più stereotipati che realistici.
Per quanto riguarda i disegni è il parere del lettore ad essere sovrano, in questo caso più che in altri. Il personalissimo stile cartoon di S3keno infatti o si ama o si odia.

Paradossalmente è proprio ciò che l'autore sente di dover giustificare ad essere il maggior pregio di Bboyz prima e di Roots 66 poi, ossia aver offerto al grande pubblico un prodotto a fumetti che non si limita a prendere spunto ma spiega e trasuda sinceramente hip-hop, tributando a questo movimento culturale il rispetto che merita.

Perché se forse, come si chiede anche l'autore, in qualche fanzine ci sono stati dei fumetti “hip-hop” prima del 1997 (ed è proprio così!), Piccoli è il primo che li ha portati al grande pubblico e quasi incredibilmente, dati i link tra le due culture (che Comicus ha più volte investigato), dodici anni dopo è l'unico che ce li riporta.

Dati del volume

  • Editore: Tunué
  • Autori: testi e disegni di Stefano “S3Keno” Piccoli
  • Formato: brossurato, 72 pagine in b/n
  • Prezzo: € 9,50
  • Voto della redazione: 6
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