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Spider-Man Collection 41

Altra pietra miliare ristampata in Spider-Man Collection, la collana Panini che ripropone in maniera cronologica le storie dell'Uomo Ragno dagli albori in poi. Il numero 41 della serie porta il protagonista in Canada, dove, sulle tracce di un misterioso uomo che sembra custodire un importante segreto per i Parker, se la dovrà vedere anche con l'incredibile Hulk. Ma, al ritorno negli States, la tragedia attende l'Arrampicamuri. Vengono infatti ristampati gli storici numeri 121 e 122 di Amazing Spider-Man, contenenti la storia che nel 1973 pose fine all'innocenza dei comics: "La Notte in cui Morì Gwen Stacy".

Intorno a questa storia si sono spesi fiumi di inchiostro e parole, e ormai anche dire questo risulta superfluo. Si è disquisito sui motivi dell'indubbia importanza della storia, sui suoi effetti, sui responsabili della sua ideazione, sui suoi retroscena. C'è ormai una critica affermata in materia, e risulta quindi inutile e ridondante parlare oltremodo di questi aspetti. Eppure, nonostante le molteplici riedizioni e nonostante la conoscenza di questa storia faccia parte del retaggio di quasi tutti gli amanti di comics, la sua lettura continua a regalare emozioni. Non è solo una questione legata alla drammaticità della storia in sé e dell'evento narrato. Non è solo l'accostarsi di disegni dallo stile così classico e "rassicurante" a contenuti così terribili. Quello che colpisce duro è che la morte è un evento della vita, e che le peggiori paure si possono davvero realizzare.

Sono questi gli stessi motivi che portano a definire la morte di Gwen Stacy come l'evento periodizzante per individuare la fine della Silver Age e dell'innocenza dei supereroi; ma di questo, appunto, si è detto abbastanza. La lettura di Spider-Man Collection però è rivelatrice di un altro meccanismo alla base di questa importanza. Leggere questa storia a sé, o leggerla piuttosto nello scorrere della serie, non è una differenza da poco. La cadenza mensile con cui il lettore entra a contatto con queste storie è un ingrediente fondamentale per l'effetto finale: farsi accompagnare mese per mese da questi personaggi, dalle loro vicende, dalle loro emozioni e paure, fa sì che essi risultino più concreti, che diventino "compagni di viaggio". E quando uno di questi viene meno, rendendo così concrete tutte le paure che per anni (anche esse) sono state sempre presenti, il lettore si trova coinvolto nel flusso. Perché, come i protagonisti, anche il lettore è arrivato a quel punto, entrando con costanza e continuità in un mondo che ha finito per risultare così concreto, nel suo esserci sempre.

Leggere la storia di Gwen Stacy raccolta in qualche antologia o albo speciale non è la stessa cosa. Non si conosce con frequente continuità la ragazza e il suo mondo nello scorrere della loro vita, e quando arriva la perdita non ci si rende bene conto di cosa significhi, risultando invece un episodio come tanti altri. Un'operazione come quella di Spider-Man Collection riserva proprio in questi aspetti un valore aggiunto che neanche un "saltuario" Masterwork, per quanto pubblicato secondo un criterio cronologico, potrebbe replicare.

Per quanto riguarda le storie in sé, l'accostamento dello scontro con Hulk ai due tragici episodi successivi ha il sapore di un'ultima esperienza di innocenza e leggerezza prima della tragedia. I testi di Gerry Conway continuano qui nel classico solco segnato da Stan Lee, mentre negli episodi successivi si riempiono di contenuti forti e di situazioni inquietanti, anche nei risvolti non detti o solo accennati. È come assistere, all'improvviso, alla maturazione di un genere, e per certi versi alla nascita della sua ambiguità (soprattutto per quanto riguarda i comportamenti di Peter Parker). I disegni di John Romita, quasi ovvi da commentare, sono un caposaldo della visualizzazione dell'Uomo Ragno, avendo imposto stilemi presenti ancor oggi. E proprio nel canone stilistico introdotto da Romita si muove anche Gil Kane, il quale però introduce una maggior dose di dinamismo e di pathos, rivelandosi il perfetto illustratore di una storia come quella narrata.

Infine, una nota di merito va all'apparato redazionale, che, florido di informazioni sul contesto storico delle storie, favorisce un'immersione nella lettura ancor più partecipata.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi di Gerry Conway; disegni di John Romita, Gil Kane, Paul Reinman
  • Formato: brossurato, 88 pagine a colori
  • Prezzo: € 3,50
  • Voto della redazione: 8
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