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Alfredo Goffredi

Alfredo Goffredi

Paola Barbato è Davvero online

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DavveroInizia oggi la serializzazione del nuovo lavoro firmato da Paola Barbato, Davvero, nuova serie che la sceneggiatrice ben nota al pubblico dei lettori dylaniati ha deciso di creare per il web.

A Lo Spazio Bianco, poco tempo fa, Paola Barbato aveva rivelato che l'idea di base dell'andare online era dovuta alla volontà di dare un'opportunità ad un progetto, basandosi sul fatto che questo possa o non possa funzionare e avere successo solo vivendo. Da qui la scelta del web, che abbatte i costi e permette ad ogni storia un suo "periodo di prova" che potesse partire in breve tempo.

La storia raccontata da Davvero sarà incentrata sulla vita della diciannovenne Martina, in particolar modo su un anno della sua vita; l'anno semplice e non particolarmente sopra le righe di una ragazza normale, "ma che per lei diventa l’anno più importante di tutti".
Al fianco di Paola Barbato in questa avventura si avvicenderanno Matteo Bussola, Elena Cesana e Roberta Ingranata, Emma Martinelli, Damjan Stanich, Jonathan Fara, Walter Trono, Fabio Detullio, Oscar Celestini, Alberto Lingua, Riccardo Nunziati, Mariateresa Stella, Antonio Lucchi.

Per chi volesse saperne di più, oltre all'intervista indicata poco sopra, si consiglia la visione della videointervista realizzata dall'autrice e da alcuni dei suoi collaboratori durante Lucca Comics & Games 2011, e pubblicato dall'autrice su Vimeo (che potete trovare qui sotto).

Lucca '11: Nirvana

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IMG_2486Li abbiamo intervistati poco fa, ma Emiliano Pagani e Daniele Caluri, forti anche dell'uscita, in questi giorni di fiera, del primo numero di Nirvana, hanno ancora diverse cose da raccontare.

Alla conferenza alla Camera di Commercio, assieme a Marco Marcello Lupoi e ai Paguri, erano presenti Sara Mattioli, Simon Bisi, Diego Malara e Luca Valtorta di XL.

Oltre ad alcuni aspetti più strettamente tecnici (il character design e la scelta dello stile) e concettuali (i motivi della nascita di Nirvana, le differenze con Don Zauker), che erano già emersi durante la nostra intervista, i due autori hanno parlato in modo più disteso del primo numero, Un mondo d'amore; "l'amore è solo nel titolo" commenta Pagani, ricordando i vari collegamenti tra l'albo e la realtà.

"La struttura narrativa del primo volume - spiega Daniele Caluri - è semplice e lineare. Ci siamo divertiti a costruirla, con un ritmo che si fa a ritmi televisivi"; "Si parte con un flashback - subentra poi Emiliano Pagani, per poi tornare al presente, finire di nuovo nel passato e tornare al presente con un altro percorso".

In seguito, approfondendo la struttura narrativa della storia, Pagani spiegherà come Nirvana si sviluppi su due piani narrativi intrecciati, partendo con quello ambientato nel passato; con il salto nel presente si passa già alla prima delle nuove identità di Ramiro, finendo proiettati in quello che è poi il meccanismo che manda avanti la narrazione. Questo è quello che accade per i primi quattro numeri, durante i quali questo continuo saltare avanti e indietro porterà i lettori al momento del processo; giunti al sesto numero tutte le fila convergeranno, ogni cosa avrà una spiegazione e verranno sollevate nuove domande, "uno spiralino - dice allora Caluri - per una seconda serie".

A questo proposito è stato poi precisato come il numero 0 non sia un vero prequel della serie, visto che gli episodi narrati si collocano tra il quarto e il quinto volume".

Tornando alla "cattiveria" della serie e alla sua assenza di amore (che, appunto, è solo nel titolo del primo albo) Lupoi fa notare come il tratto sia sì pupazzettistico, ma di fatto una sua edizione a colori presenterebbe al lettore tavole costantemente piene di sangue.

"è la cattiveria di Tex Avery - spiega Caluri - Abbiamo sempre preferito Tex Avery a Walt Disney perché è cattivo e l'effetto comico del cartone animato di Tex Avery è totalmente scorretto. Ci sono tanti fumetti che rassicurano o confortano, e fanno trovare lo stesso appuntamento mese dopo mese. è bello anche sapere che c'è qualcosa di diverso", pur precisando il rischio che si corre nello scegliere questo tipo di opera destinandola alla grande distribuzione.

Quando Sara Mattioli prende in mano la conferenza si passa a parlare del ruolo dei due autori nell'immaginario fumettistico italiano, ruolo riconosciuto dal premio XL conferito a Don Zauker alla scorsa edizione di Romics. Interrogato circa il proprio parere sulla serie Valtorta risponde sottolineando il peso della giuria popolare e il fatto che Don Zauker abbia vinto questo premio da un lato sia stata una sorpresa piacevole, dall'altro sia stata un segnale, subito colto da Panini che - evidentemente in tempi non sospetti- ha pubblicato una nuova serie dei due autori.

"Tutti ci ricordiamo la forza de Il MALE degli esordi - continua - quel tipo di satira graffiante che non è mai più riuscita ad esprimersi allo stesso livello. Mentre tutto sommato un giornale come il vernacoliere questa forza l'ha sempre mantenuta. Un fenomeno regionale, perché parlato in dialetto stretto anche se naturalmente leggibile, ma, conoscendo la pigrizia degli italiani, mai mi asarei aspettato che diventasse un fenomeno nazionale".

"Mi chiedevo - dice poi riferito al nuovo rapporto di collaborazione tra i Paguri e Panini - chi avrebbe avuto l'intelligenza di cogliere questo segnale, che si può fare satira intelligente e cattivissima, corrosiva, che veramente non guarda in faccia a nessuno, non quella di regime che piace a tutti ma quella che ti dà un pugno nello stomaco e ti lascia giù. Leggendo il primo numero si capisce come sia veramente interessante: è pazzesco il distacco dal segno, infantile e tanto carino, e le tematiche. Sono contento che questa cosa sia andata subito in porto e appena ho avuto modo di leggerla abbiamo subito deciso di dsegnalarla ai nostri lettori, perché XL da sempre cerca di valorizzare i talenti a 360°, ma in primis i talenti del fumetto italiano. Il premio per Don Zauker è stata un'ulteriore conferma di tutto questo.

Alla lunga risposta di Valtorta chiosa poi, ovviamente con il sorriso, Diego Malara: "Siamo felici perché ci hanno sollevato dalla necessità di premiare Il Troio".

Proprio incentrata su Don Zauker sarà la domanda rivolta da Valtorta a Pagani e Caluri, più precisamente sulla dua prosecuzione ora che c'è anche Nirvana.

"Sono stati sacrificati gli episodi brevi di Don Zauker per una questione di tempo - spiega Caluri - e perché era stupido strizzare l'idea fino all'ultima stilla di contenuto; ci sembrava meglio mollare con la serie ancora all'apice. Ha avuto poi una seconda vita con i volumi di 64 pagine" che, spiega, proseguiranno con almeno un paio di albi autoconclusivi.

In conclusione il duo di autori si è detto assolutamente soddisfatto del proprio lavoro su Nirvana e ci hanno tenuto ancora una volta, in seguito a una richiesta di chiarimento dal pubblico, a precisare la sostanziale coerenza e libertà di questo nuovo lavoro.
"Voi siete malfidenti - ironizza Sara Mattioli con lo spettatore che ha posto la domanda - noi pubblichiano anche cose agghiaccianti"
"The Boys - interviene Caluri - leggi The Boys, e poi aggiunge, rispondendo, "La reazione deriva dal fatto che abbiamo operato sempre in semiclandestinità. Questo passaggio capisco possa far pensare 'Ecco, si sono invertebrati e fanno cose alla Zelig'. La cosa che ci rende più felici in assoluto è che si sia trovato l'accordo per cui loro cercassero proprio le cose nostre. Poi, provare per credere".

Lucca '11: Double Shot

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Double_Shot_LuccaLucca e la sua serrata programmazione di incontri non concedono tregua e non si piegano nemmeno dinnanzi alla fame. Alle 13 di questo sabato 30 dicembre la Camera di Commercio è quindi tenuta da Stefano Visinoni e Filippo Conte, in sala per presentare le ultime novità.

Visinoni inizia l'incontro introducendo L'urlo del Popolo, di Jacques Tardi. "L'opera - spiega - nasce da una precisa curiosità per la storia di Tardi. L'idea originale era che Tardi facesse solo la copertina e un po' di interior art del romanzo da cui poi il graphic novel è stato tratto. Racconta la storia della Comune di Parigi, i tre mesi più sanguinosi della storia francese, e della problematica insorta al momento in cui il governo decide di requisire al popolo i cannoni che lo stesso aveva contribuito ad acquistare per fronteggiare Bismarck. Il popolo, dopo una rivolta pacifica, insorge. I giorni della Comune sono stati giorni di vero e proprio paradiso, poi spezzati in una violentissima repressione fatta di morte e sangue, sulle cui ceneri si ricostruisce il regime".

La storia cerca di essere il più descrittiva possibile, pur prendendo una posizione. Il volume racconta di un avvocato incarcerato per un omicidio di cui non era colpevole, per il quale è convinto che il colpevole sia un ufficiale dell'esercito, che decide di cercare. Arriva a Parigi come scoppiano le rivolte e scopre che questo tenente si trova in città. Cerca così di attuare la sua vendetta.

"Tardi - aggiunge poi - ha un registro per queste opere storiche che è diverso da quando fa il noir; il formato è molto particolare, orizzontale, ed è pregnante perchè valorizza i disegni".

Il primo volume raccoglie le prime due parti di quattro; in primavera uscirà il secondo volume con la terza e la quarta parte. In Francia è stato pubblicato nel 2000-2004, un volume l'anno. Non era mai stato pubblicato in Italia per colpa del formato, che sviluppa fortemente - come mostrato - la forma orizzontale.

Altra novità di Lucca è il quarto volume di Macanudo (Liniers), penultimo con il vecchio editore. C'è già un accordo per il quinto volume, che uscirà presto. Questo volume conclude il ciclo dei personaggi principali di Macanudo, come Picasso, Enriqueta e Fellini, Olga e Alfio.
In Argentina è arrivato all'ottavo volume, a breve uscirà il nono. Il quarto volume non è ancora uscito fuori dall'Argentina, se non in Italia, dove il titolo ha un buon riscontro nonostante il formato della striscia in Italia funzioni poco.

Double Shot annuncia quindi il rinnovo del sito e una maggiore apertura verso il social network, come punto di unione con i lettori e collegamento verso il sito; ma soprattutto per avere il riscontro dei lettori, rendendoli anche partecipi delle novità.

Tra le novità in arrivo prossimamente ci sono il nuovo lavoro di Michele Penco, già autore di Incubi, il terzo volume del Palmiro di Sauro Ciantini e un terzo fumetto italiano, in più volumi, di cui per il momento preferiscono non sbilanciarsi.

La sfida di Double Shot per i prossimi tempi è quella di cercare di abbracciare un altro tipo di pubblico che non sia solo quello del fumetto, e forse L'Urlo del Popolo è un buon punto d'inizio, in grado di catturare lettori non abituali o per niente legati al linguaggio del fumetto.

Sul fronte Koren Shadmi, Visinoni ci ha informato che dopo il terzo volume di racconti, Double Shot vorrebbe passare a qualcosa di più completo e organico di una raccolta di racconti. Un'idea potrebbe essere la pubblicazione cartacea di Abaddon, che Shadmi sta al momento portando avanti in formato digitale; una scelta che, qualora trovasse riscontro, si risolverebbe in un volume dal formato simile a quello de L'Urlo del Popolo e interamente a colori.

Lucca '11: GG Studio

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IMG_2421L'argomento di punta alla conferenza sul futuro del GG Studio è Extinction Seed, la nuova saga che l'etichetta proporrà negli States e, forse, in Italia.

Erano presenti Giuliano Monni, Davide Aicardi e Pasquale Qualano. Extinction Seed - come ha spiegato Monni - è nato da un'esigenza di creare un prodotto per il mercato USA, per il quale si è dovuto impostare un background su cui far muovere le serie e i personaggi, che normalmente negli USA formano un universo, così da poter partire e avere serie che hanno elementi in comune.
Dopo aver colto questa esigenza si è trattato di cogliere un'esigenza comune che facesse da supporto.

La fine del mondo è un argomento che verrà toccato solo marginalmente, quello che interesa è quello che accade prima, tutta una serie di argomenti sensibili e inerenti a queste tematiche.

La serie uscità con un numero zero e con sei successivi numeri che ne concluderanno il primo ciclo. "Alla  fine del mondo - spiega Aicardi - non arriveremo perché Extinction Seed butta le basi per qualcosa che succederà nelle tre serie che nasceranno poi".

La storia è sempre stata tenuta abbastanza segreta, ma allo stesso tempo c'era la consapevolezza che non si potesse non dire assolutamente niente. Il primo numero uscirà dopo Lucca, negli USA: "Gli argomenti trattati - puntualizza Monni - non sono univoci. Non è una serie supereroistica, è più un crossover per generi, argomenti e personaggi" di ambientazione anni Sessanta ma che spazia anche nelle decadi successive fino ai giorni nostri.

"Tutto gira attorno al ritrovamento di un artefatto alieno" dice Aicardi in merito alla trama.
"Forse" ci tiene ad aggiungere Monni, ma ormai è tardi... "Ormai l'ho detto", commenta Aicardi ridendo. Prosegue poi spiegando che in pochi sono a conoscenza di questo artefatto ma che molti cercano di mettercisopra le mani. "Quello che ci è davvero piaciuto - aggiunge - è l'ambiguità dei personaggi. Sono assoluti o relativi? abbiamo cercato di dare tridmensionalità ai personaggi e renderli realistici".

Le tre eroine - le cui avventure proseguiranno in tre serie personali che nasceranno dalla conclusione di Extinction Seed - vengono letteralmente tirate dentro la storia. "Non vorrebbero, ma devono e si metteranno in gioco per affrontare una minaccia che non pensavano di dover affrontare".

Interrogati sulle influenze esterne alla serie, gli autori hanno apportato interessi di base così come anche il lavoro di grandi autori come il Warren Ellis di Authority o il Grant Morrison di Invisibles, ad esempio, con il suo mageddon.

"Abbiamo cercato - precisa poi Monni - di offrire un prodotto che non fosse propriamente supereroistico, ma fosse più vicino alle produzioni ex-Image inzio '90, wildstorm, e all'operato tecnico di autori come Marc Silvestri e Jim Lee, per raggiungere un prodotto più articolato e maturo".

Il prodotto ha come target di riferimento il mercato Statunitense. "ci sono macroquestioni - spiega nuovamente Aicardi - come regia, montaggio, ritmo, serialità più stretta sulle 22-24 pagine, e questioni che sono più sfumature, come la cultura americana che noi qua conosciamo per riflesso, ma noi non siamo americani". Per ulteriore coerenza narrativa e formale GG Studio ha scelto di avvalersi dell'aiuto di Adam McGovern, che supervisiona la traduzione eseguita da Andrea Plazzi.

E per l'edizione italiana?
Un'edizione italiana di Extinction Seed non è al momento prevista. "Forse in un futuro - spiega in merito Monni - verrà trasposto negli albi di nuovo formato, ma almeno fino a metà 2012 non è prevista una sua edizione per il mercato non anglofono".

Il nuovo formato di cui sopra è un formato in stile francese, grande e cartonato, che i presenti hanno definito molto curato nella qualità della carta e delle stampe, per una resa ottimale dei disegni. Questo è legato anche e soprattutto al legame stretto da GG Studio con Messaggerie Libri, che da dicembre distribuirà i loro volumi in tutte le librerie di varia, oltre che in quelle specializzate.
Per l'anno prossimo sono previsti circa 10 titoli nel nuovo formato.

Per quanto riguarda le serie attualmente in corso, invece, GG Studio ha preferito puntare di più sugli USA. Dopo aver colmato lo scarto esistente tra la produzione statunitense e nostrana, attualmente la produzione negli States anticipa di un mese gli albi pubblicati in Italia. Di qui in poi il nostro paese si adatterà alla produzione USA, il cui mercato diventerà l'interlocutore principale di GG Studio; di conseguenza lo scarto rispetto alla produzione in lingua anglofona sarà di due mesi, anche se è possibile qualche ulteriore ritardo.

Sul finire Davide Aicardi rivela inoltre, con entusiasmo e una punta di scaramanzia, che Extinction Seed si è aggiudicata un contratto di opzione negli Stati Uniti per una sua trasposizione cinematografica.

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