Menu
Alfredo Goffredi

Alfredo Goffredi

Millarworld: uno spot per la rete

  • Pubblicato in News

Mark Millar, ormai lo sappiamo, negli ultimi anni ha sposato il fumetto con operazioni di marketing volte a far parlare dei propri lavori, dalle sparate alle aste di beneficenza. Quello che mancava al mazzo dello sceneggiatore scozzese era la pubblicità vera e propria, quella tradizionalmente intesa e incarnata nello spot pubblicitario, cosa a cui ha prontamente rimediato all'atto di render noto il piano delle uscite targate Millarworld.

Millarworld 2012 goes viral, titola Comic Book Resources, nel presentare in esclusiva il video girato da Nacho Vigalondo, regista con il quale Millar starebbe pianificando un adattamento cinematografico di Supercrooks.
Nel video - che trovate qui sotto - vediamo Millar nei panni di un insegnante (o forse è più corretto considerarlo un supplente) mentre interroga una scolaresca sulle date di uscita dei suoi prossimi titoli e sui nomi dei suoi collaboratori.

I prossimi mesi del 2012 del Millarworld, dunque, saranno così strutturato:
- marzo: Kick-Ass 2 (di Mark Millar e John Romita Jr.) e Supercrooks (di Mark Millar e Leinil Francis Yu
- aprile: The Secret Service (di Mark Millar e Dave Gibbons)
- giugno: Hit Girl (di Mark Millar e John Romita Jr.)
- settembre: Jupiter's children (di Mark Millar e Frank Quitely) e Nemesis 2 (di Mark Millar e Steve McNiven).

Iron Man alla svolta?

  • Pubblicato in News

Attenzione! La notizia può contenere spoiler!

new_iron_man

Tempi bui all'orizzonte per Tony Stark e il suo alter-ego di metallo in quella che sembra essere a tutti gli effetti la porzione conclusiva delle storie firmate da Matt Fraction e Salvador Larroca.

Gli sforzi congiunti di Ezekiel Stane, del Mandarino, di Justine Hammer e del Generale Babbage (nonché la scoperta del traditore all'interno della Stark Resilient, trama che ha attraversato più o meno esplicitamente il corso delle trame sin dal post-Dark Reign) - nella storyline Demon - creano non pochi problemi a Tony che non vede altra soluzione che mollare tutto.

"The Long Way Down", storia in due parti che occupa i numeri 516 e 517, nei mesi di maggio e giugno, tira le fila degli ultimi quattro anni di trame e sottotrame targate Invincible Iron Man.
Dalla cover del numero 517 (che trovate nella nostra gallery, al centro) risulta più che evidente il significato i quell'"Iron Man no more" che apre la saga (e che campeggia sul teaser, a sinistra): Tony Stark rimuoverà il reattore dal proprio corpo? Smetterà per sempre di essere Iron Man (per quanto Marvel ci abbia insegnto che "per sempre" è un concetto piuttosto labile)?

Le conseguenze di questa storia porteranno poi alla comparsa del nuovo Iron Man (che potete vedere nell'immagine qui a fianco, cover del numero 518, e in gallery, cover del numero 519). Un nuovo uomo di ferro solcherà strade e cieli d'America e per ora la sua identità resta - ovviamente - sconosciuta. Sarà l'addio di Tony?

Continuate a seguirci per saperne di più.

X-Men: Preludio a Scisma

A un passo dal baratro Paul Jenkins monta un obiettivo macro e scava all'interno degli animi dei quattro personaggi più carismatici e, al momento, rilevanti del mondo mutante: Xavier, Magneto, Ciclope e Wolverine.

Preludio a Scisma è uno speciale che può sembrare una raccolta di one-shot ma che dimostra, invece, un'incredibile coerenza interna, imperniata sulla creazione dell'atmosfera. Gli eventi, di per sè, sono infatti minimi e l'attenzione si concentra su un doppio livello che privilegia l'interiorità dei personaggi e la narrazione di un arco di tempo piuttosto ristretto.
Pretesto per lo scavo nell'animo operato da Paul Jenkins è l'arrivo di una, non ben precisata, minaccia destinata a colpire la popolazione mutante, asserragliata tra i confini di Utopia, e la conseguente necessità per Ciclope, ormai leader indiscusso della nazione mutante, di prendere una decisione su come fronteggiare il pericolo incombente.
Pericolo che, come fa notare anche Marco Rizzo nelle note, non viene mai specificato per tutta la durata dell'albo; ciò crea un incredibile crescendo di inquietudine, all'interno della quale il sentire dei personaggi presi in esame risulta amplificato.

Lo stile graffiato e sporco di Roberto De La Torre, i suoi neri profondi o polverosi, contribuiscono a dare la giusta iniezione al meccanismo della tensione che percorre tutta la storia. Il primo capitolo ci riporta l'ottica di Xavier e si configura come il vero e proprio passaggio di consegne e responsabilità, non plateale e aggressivo come nel giorno in cui Xavier fu cacciato dal suo ruolo di guida (in seguito alla scoperta del destino del team di Vulcan), ma disteso e dimesso. De La Torre ci restituisce un Ciclope marziale, nella postura e nella corporatura massiccia, imponente anche di fianco a uno Xavier non più in carrozzella ma dal viso che sembra riflettere il passare degli ultimi cinquant'anni di storie mutanti.

Il capitolo dedicato a Magneto, con i disegni di Andrea Mutti, è forse quello narrativamente più debole. Di nuovo, si parla del piccolo Max Eisenhardt e della sua famiglia durante i tempi del nazismo, di Magda e Anya e del primo scontro tra il signore del magnetismo e il primo team mutante. Anche in questo caso niente di nuovo, con la differenza che il passato di Magneto non è mai stato troppo approfondito e può stancare rileggere sempre degli stessi momenti (se si eccettua la sola tavola che racconta il passato del padre).
Lo stesso Mutti sembra fuori forma. Dopo le prime pagine in cui descrive in modo evocativo la giovinezza del giovane Lensherr/Eisenhardt si nota un calo nelle fisionomie e nelle anatomie: le scene d'azione, soprattutto, rivelano posture goffe, poco credibili, mentre i visi dei vari personaggi si fanno, in molti casi, affrettati.

Con il terzo capitolo Ciclope domina il volume con tutto il suo spessore di leader. Il tratto armonioso e classico di Will Conrad scorta il flusso di coscienza di Scott Summers verso la piena consapevolezza del proprio ruolo e della propria responsabilità, tracciando una parabola che parte dalla scoperta dei poteri, in giovane età, fino ad arrivare all'impavido generale della nazione mutante. La conclusione dell'episodio giunge con la decisione riguardo al pericolo imminente: i mutanti fuggiranno da Utopia o combatteranno per la loro nuova "casa"?. La sceneggiatura di Jenkins mostra qui il valore corale dei quattro capitoli, riprendendo situazioni e battute della prima storia e rimpolpando, durante il dialogo con Emma, l'angoscia legata alla misteriosa minaccia.

Chiude il volume la racconto della vicenda vista dall'ottica di Wolverine, realizzato da un Clay Mann dallo stile più monumentale e volumetrico rispetto a quello dei suoi episodi di X-Men Legacy. Gli Howlett e Rose, il Dipartimento H e il programma Arma X, le battaglie con il gruppo e Jean Grey, vengono messi in evidenza da Jenkins come punti nevralgici della storia di Logan, storia che scorre in parallelo con i pensieri del mutante canadese e con l'allarmante situazione su cui i quattro capitoli pongono l'attenzione.
Wolverine e Ciclope sono sempre stati due personaggi agli antipodi, rivali in amore e opposti nelle vedute, ma negli anni c'è stato un progressivo avvicinamento tra i due, ora consapevoli dell'importanza che l'uno ha per l'altro.

Dopo un'attesa, costruita per oltre novanta pagine, la storia si interrompe con un tuffo nel vuoto, a creare l'attesa per l'evento imminente. Quasi dispiace, sul finire, constatare il picco di carisma raggiunto da Ciclope e pensare a quanto riportato in copertina: preludio a Scisma; quasi cinquant'anni per unificarli e pochi mesi per dividerli di nuovo.

Bonelli: novità e anteprime

  • Pubblicato in News

nat00250Con la nuova uscita del Giornale Bonelli arriva una nuova carrellata di anteprime per i prossimi due mesi di uscite della storica casa editrice italiana (che potete trovare nella nostra gallery, a fondo pagina).

Due mesi che saranno, oltretutto, segnati da tre importanti eventi, di cui si è già parlato nelle settimane addietro ma che è bene tenere bene a mente: il nuovo corso di Nathan Never, il compleanno di Martin Mystère e il nuovo Dylan Dog Color Fest, che a questo giro raccoglie i contributi di alcuni nomi celebri dell'historieta.

A fianco di un Color Fest che parla spagnolo e crea un ponte di collegamento tra due importante scuole di fumetto, a fianco di un nuovo compleanno da celebrare, dopo i due dell'anno scorso (Zagor e il sempre più chiacchierato Nathan), arriva quella che è un'operazione priva di precedenti in casa Bonelli.

Con il numero 250 di Nathan Never si cerca di creare un nuovo starting point che avvicini il lettore alle avventure del personaggio, dopo i cataclismatici eventi che ne hanno segnato l'ultimo anno narrativo. Un'operazione che se da un lato punta a ricostruire i momenti principali dei personaggi più amati dai lettori, dall'altro punta a svecchiarne la tecnologia.
Una scelta che ha un sapore nuovo ma che non deve allertare i lettori più ortodossi della serie: non si parla di reboot o di modifiche alla storia profonda dei personaggi, al carattere o al cast dei comprimari fissi.
La miniserie di quattro numeri che i lettori potranno leggere a partire dal numero 250 segna anche l'arrivo del nuovo copertinista regolare, Sergio Giardo.

E ancora, nella gallery tavole in anteprima dalle nuove uscite regolari, gli albi giganti, gli almanacchi e gli speciali in uscita tra marzo e aprile, da Tex a Shanghai Devil, passando per Julia, Brendon, Zagor e Dampyr, ovviamente senza scordarsi delle tre star del bimestre.

Sottoscrivi questo feed RSS