Menu
Redazione Comicus

Redazione Comicus

URL del sito web: https://www.comicus.it

310° (Speciale): Dead of Night, Green Arrow, Plastic Man

  • Pubblicato in Screen

a cura di Valerio Coppola; testi di, Carlo Alberto Montori e Paolo Pugliese
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo; supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

In attesa del ritorno del consueto appuntamento settimanale, Movie Comics vi propone una puntata speciale con le analisi di ben tre script: Dead of Night, l'attesissimo film su Dylan Dog, Green Arrow: Escape from Supermax, la pellicola dedicata all'omonimo personaggio DC, e infine Plastic Man, sempre della premiata scuderia Warner/DC.

Buona lettura!

Dead of Night


La recensione che qui vi proponiamo si riferisce a una prima bozza dello script realizzato da Joshua Oppenheimer e Thomas Dean Donnelly e basato sul personaggio di Dylan Dog creato da Tiziano Sclavi.

Il film si apre di notte a New York, siamo all'interno di un nightclub dove incontriamo Elizabeth Ryan e la sua amica Angela, le quali stanno assistendo a un concerto di una band punk. Uscite dal locale le due ragazze in seguito si dividono ed Elizabeth fa ritorno da sola nella sua casa, dove vive con il padre, Alfred Ryan, nell'Upper East Side. Fin da subito, capiamo che qualcosa non va all'interno dell'appartamento, Elizabeth infatti dopo essere entrata nel grande salone, dove intravediamo numerose antichità provenienti da vari luoghi e da varie epoche, chiama il padre senza ricevere alcuna risposta.

L'unico rumore che la ragazza sente è quello del loro cane, un husky di nome Thor, che con le zampe raschia la porta di una stanza in cui è stato rinchiuso. Sempre più allarmata, Elizabeth sale al secondo piano dove trova il padre, con la giugulare tagliata e ormai privo di vita. Improvvisamente, si trova davanti un’enorme bestia che risponde alla descrizione di un Licantropo. Sconvolta e in preda al panico, la ragazza urla e tenta di fuggire inseguita dalla bestia, che in seguito si scontra, uccidendolo, con il cane Thor.

Riuscita a sfuggire alla bestia, per la povera e sconvolta Elizabeth arriva il momento di rispondere alle domande della polizia, i quali non credono a una sola parola della ricostruzione dei fatti descritti dalla ragazza, credendola invece o una pazza o una povera alcolizzata. In seguito, al funerale del padre, Elizabeth viene avvicinata alla fine della funzione da padre Mitchell, il quale consegna alla donna una copia della Bibbia, chiedendole di leggere il passaggio che egli ha sottolineato. Aperta la bibbia, Elizabeth vi trova all'interno uno strano biglietto da visita: "Dylan – investigatore dei non morti". Nel frattempo, uno strano becchino la osserva da poco lontano.

In un cambio di scenario, ci viene presentato l'ufficio di Dylan nel quartiere di Hell's Kitchen. Qui facciamo la conoscenza del nostro investigatore, interessato perlopiù a questioni di corna che non a eventi di stampo soprannaturale. Oltre a lui, viene presentato anche il suo assistente Marcus, il quale, ricevuta una chiamata da Elizabeth, tenta di convincere il suo principale a recarsi dalla ragazza sottolineando che questo è il primo vero caso che hanno da alcuni anni a questa parte, oltre a spingere sul fatto che a Dylan non interessa affatto aiutare la gente.

Dopo essersi recati dalla ragazza e avere ascoltato la loro storia, Dylan si autoconvince che il caso non è così importante da richiedere la loro presenza, aggiungendo che Elizabeth è una pazza, tutto ciò nonostante Marcus cerchi di convincerlo del contrario dicendo che la ragazza è seriamente in pericolo.
Dylan se ne convincerà poco dopo, visto che il povero Marcus viene (apparentemente) assassinato. In questo frangente in cui Dylan scopre il corpo senza vita dell'assistente, viene inserito un veloce flashback riguardante il passato del nostro protagonista e una ragazza misteriosa di nome Cassandra, anche lei uccisa anni addietro. Dopo questo fatto, il nostro eroe si convince che l'assassinio del padre di Elizabeth e quello di Marcus sono in qualche modo collegati. Non può essere infatti per lui una semplice coincidenza.

Tornato dalla Ryan, Dylan le rivela che la bestia che l'ha assalita e che le ha ucciso il padre era secondo lui un vero lupo mannaro. Armato di una borsa con strani gingilli e gadget, facendo alcune veloci analisi scopre che il lupo mannaro era una femmina, forse sui 20 anni.

Fatta questa scoperta, l'indagatore dell'incubo si reca da Gabriel del clan Cysnos, uno dei quattro gruppi di lupi mannari presenti nella città di New York. Durante la conversazione con Gabriel, Dylan chiede informazioni su una certa Mara, un membro del clan. Questi, abbastanza contrariato, ribatte ricordando al protagonista una certa Cassandra e la sua morte. Seguendo poi alcune piste, Dylan trova Mara, ormai morta dopo essere stata torturata ferocemente. Qui Dylan affronta un ragazzo con un misterioso tatuaggio, che si rivela essere un vampiro, membro dei Trueblood.

Tornato nuovamente da Elizabeth, chiusa nella sua casa in compagnia dell'amica Angela, Dylan inizia a interrogarla facendole domande sulla vera attività del padre. Scopre così che questi era un contrabbandiere e che potrebbe essere stato assassinato per un antico artefatto, una piccola croce d'argento con alcuni rubini nel centro. Durante la conversazione Dylan nota una figura misteriosa che li osserva, saliti al piano superiore scoprono il cadavere della povera Angela. Dopo essere fuggiti, Dylan spiega a Elizabeth che ovunque ci sono esseri soprannaturali, aggiungendo che tempo fa queste creature si fidavano di lui e che per questo ha dovuto pagare un prezzo molto alto.

Dopo essersi recati al Body Shop (un locale di pezzi di ricambio per zombie) di un certo Big Al, il quale rivela all'investigatore che dietro la faccenda c'è Vargas, il capo dei Trueblood, Dylan si reca alla Morgue per riconoscere il cadavere di Marcus, che però si risveglia: si scopre così non solo che ad aggredirlo è stato uno zombie, ma che anch'egli è ora un morto che cammina, anche se non vuole rendersene conto.

Dopo altre faccende, tra cui uno scontro con lo zombie responsabile dell'attuale condizione di Marcus, e un salvataggio da parte di un personaggio che non riveliamo per paura di un possibile spoiler, il nostro eroe e Marcus si recano alla libreria pubblica dove incontrano Borelli, un vampiro italiano. Egli rivela che l'artefatto si chiama "Il cuore di Belial", e contiene al suo interno il sangue di Belial, il più potente dei non morti vissuto 500 anni prima, il quale venne sconfitto da un alleanza tra vampiri, zombie e lupi mannari. Egli spiega che Belial non può essere distrutto, ma solo contenuto e che in una notte di luna piena può essere creato ancora anche se ha bisogno di un corpo che faccia da ospite e conduttore. A Dylan e Marcus resta ora da fermare questo piano malvagio, ma non tutto è però come sembra essere…
 
Questa prima bozza della sceneggiatura di "Dead of Night", anche se basata sul personaggio di Sclavi, quasi per niente ricorda il mitico personaggio pubblicato dalla Bonelli. Il Dylan tratteggiato da Oppenheimer e Donnelly è il classico investigatore cinico con un passato appena accennato, come accennata è anche la caratterizzazione del protagonista. Scordatevi il retroterra di piccoli hobby come suonare il clarinetto o lavorare da tempo al modellino di un galeone spagnolo, o qualsiasi battuta memorabile come "Giuda ballerino!", questo non è Dylan Dog. Ma una sua copia carbone molto, molto sbiadita. Nonostante questo, e grazie anche ad alcuni dialoghi dal sapore classico ma che vanno a ritirare fuori cliché già collaudati in passato, il personaggio risulta abbastanza godibile e bisognerà vedere quali aggiunte sono state fatte ultimamente e quale modo di interpretarlo avrà Brandon Routh per apprezzarlo pienamente. Abbastanza simpatico è anche il personaggio di Marcus (che è decisamente adatto a Sam Huntington) soprattutto nella sua condizione di zombie, spunto di alcune scene divertenti che fanno da intermezzo tra le sequenze drammatiche e quelle di azione, come una seduta tra zombie che assomiglia molto a quelle degli alcolisti anonimi.

Quello che non convince però è la storia, piena dei soliti luoghi comuni del genere horror, e con il solito piano riguardante una potente creatura vissuta decenni prima che è ora il caso di far tornare. I due sceneggiatori provano in tutti i modi a far ingranare la storia, e se nella prima parte alcuni impianti narrativi funzionano alquanto bene (i clan dei lupi mannari di New York e altri aspetti di questo tipo), instillando qualche curiosità sullo sviluppo della trama, dalla parte centrale della sceneggiatura in poi molti eventi e "colpi di scena" appaiono decisamente telefonati e alquanto raffazzonati con cose decisamente già viste, come il sacrificio finale da parte di un personaggio di cui non riveliamo l'identità e che non sappiamo se sia stato inserito o meno nella versione finale dello script.

Insomma, speriamo decisamente che da questa bozza vi siano state molte modifiche da parte del regista Kevin Munroe e degli sceneggiatori, perché elementi per farne un buon film ce ne potrebbero essere tanti, basta sforzarsi un po’ di più.

Green Arrow: Escape from Supermax

"Green Arrow: Escape From Supermax" è il titolo della sceneggiatura firmata dall’emergente Justin Marks per il probabile esordio cinematografico dell’arciere Freccia Verde, con una storia che – a differenza di altre pellicole supereroistiche – non racconta le origini dell’eroe, ma lo catapulta già formato in una congiura che lo porterà in carcere e lo costringerà ad agire senza ricorrere al suo alter ego mascherato.

Tutto ha inizio a Star City, dove un misterioso aggressore armato di arco e frecce penetra nella base della task force governativa Checkmate, assassinando diverse guardie ed il loro comandante Thaleb Beni Khalid. Intercettata una comunicazione radio della polizia, giunge sul posto l’arciere mascherato Green Arrow/Freccia Verde, ma viene colpito alle spalle perdendo i sensi. Quando si riprende, il vigilante si ritrova in una stanza della base accanto al cadavere del colonnello Khalid. Dopo aver realizzato di essere stato incastrato, l’eroe si dà alla fuga inseguito da agenti S.W.A.T, ma viene arrestato e smascherato nella centrale di polizia, con l’imputazione di omicidio multiplo. I mass media riportano subito la notizia dell’arresto del Freccia Verde e della sua identità segreta, quella del giovane miliardario filantropo Oliver Queen. Il movente dell’omicidio viene trovato nelle precedenti dichiarazioni in tv di Khalid, il quale aveva il compito di fermare le attività dei vigilanti intercettando proprio l’arciere.
Processato per direttissima, Oliver Queen viene condannato all’ergastolo, da scontare – per le sue particolari abilità – nel SuperMax, ovvero un penitenziario di massima sicurezza per supercriminali, la cui ubicazione è segreta.
Oliver nomina amministratore delegato della sua società il suo avvocato e amico Hackett, prima di venire deportato in carcere: esso è un lager iper-tecnologico guidato dalla glaciale Amanda Waller, dove i diritti civili sono stati sistematicamente cancellati. Grazie ad un sistema modulare a funzionamento idraulico, ogni giorno il carcere cambia configurazione di celle e corridoi per disorientare i detenuti i quali, oltre ad una sorveglianza 24 ore al giorno, sono sottoposti a somministrazioni di immuno-soppressori per azzerare i poteri sovrumani, e a impianti di chip sottocutanei aventi funzione tracciante e di elettroshock.
L’arrivo di Oliver viene accompagnato dalla rivelazione della sua identità di supereroe e, nel secondo giorno di detenzione, fa la conoscenza del ladro teleporta Split che gli spiega il funzionamento del carcere e la divisione dei detenuti in tre fasce: gli umani come lui, i meta-umani e i geni criminali; arrivato in sala mensa, Oliver viene aggredito da altri tre detenuti, ma grazie alle sue abilità fisiche, riesce a sbaragliare gli avversari. Il risultato sarà essere messo in isolamento per sei settimane nel Black Hole, un reparto con celle ermetiche senza illuminazione.

Dietro l’arresto dell’eroe c’è il potente uomo d’affari Marcus Cross che, interessato alla società dell’eroe, lo incastra corrompendo sia il giudice per la condanna sia lo stesso Hackett, da tempo in combutta con lui. Hackett però scopre che la sua delega gli permette solo atti di ordinaria amministrazione sulla società Queen e non la vendita, a meno che il legittimo proprietario non sia più in vita; a tal proposito convoca l’arciere fuorilegge Merlyn, nemesi di Green Arrow e vero responsabile dell’attacco a Checkmate, ingaggiandolo di nuovo per uccidere Oliver.
Intanto nel SuperMax, Oliver formula un piano di fuga: mercanteggiando con Tarrant, un uomo che trasforma i propri tatuaggi in cose reali, riesce ad assemblare un primitivo driver che fa poi avere a Djinn, un mutante in grado di interfacciarsi con i sistemi informatici. Tramite il driver, Djinn penetra nei computer del carcere facendo saltare tutti i sistemi di sicurezza. Mentre il carcere è nel caos, Oliver riesce ad evadere insieme ad altri detenuti, tra i quali c’è la mutaforma Gemini, ma durante la fuga vengono intercettati da Merlyn, trasferito in gran segreto nel SuperMax grazie ad un ufficiale corrotto. Riuscito ad avere la meglio sulla sua nemesi, Oliver trova una via di uscita dalla struttura del SuperMax, scoprendo così la sua ubicazione: l’Antartide.

In un ambiente ostile e ghiacciato, i fuggitivi riescono a depistare i loro inseguitori grazie a veloci motoslitte, venendo ritenuti morti dopo l’esplosione di un avamposto di Checkmate nel quale si erano rifugiati. Tempo dopo, nascosto in un container, Oliver arriva nel porto di Star City in compagnia di Gemini, contattando subito Hackett che però avverte le autorità. L’incontro-trappola nella Centrale della metropolitana fallisce grazie all’abilità di Oliver ed all’aiuto di Gemini, dopo uno spettacolare inseguimento per le strade trafficate della città. Raggiunto un rifugio segreto ed indossato il suo costume, Oliver raggiunge l’appartamento di Hackett: il confronto tra i due è drammatico, con uno scontro tra l’eroe, l’amico e le sue guardie del corpo che viene interrotto dall’arrivo di Checkmate.
Tre settimane dopo, pressato da Cross, Hackett riesce ad ottenere un colloquio nel SuperMax con Oliver, intimandogli di cedergli la sua compagnia, ma le fattezze dell’eroe cambiano rivelando l’identità di Gemini. Il vero Oliver entra nella sala in compagnia di agenti federali e dà il suo addio ad un Hackett incredulo mentre viene portato via in manette. Sostituito dalla mutaforma, l’eroe aveva infatti raccolto in clandestinità varie prove, tra le quali la confessione di Merlyn, consegnandole poi alle autorità ed ai giornali.
I mass media denunciano la direzione del carcere Supermax per ripetute violazioni dei diritti umani nei confronti dei detenuti, mentre agenti federali raggiungono l’ufficio di Cross il quale, prima di essere arrestato, decide di suicidarsi.
Dopo aver ringraziato Gemini, Oliver fa entrare in sala sua figlia, Rouge, promettendole che si prenderà cura sia di lei che della bambina.

Questa sceneggiatura risulta deludente e limitata per idee narrative, caratterizzazione dei personaggi ed espressione delle potenzialità di Green Arrow/Freccia Verde.
Il personaggio è stato improntato sulla falsariga della sua versione televisiva (vista nel telefilm Smallville), piuttosto che quella dei fumetti: non il guascone ironico al quale siamo stati abituati né la sua versione più adulta creata da Mike Grell nella miniserie I Cacciatori dall’Arco Lungo, bensì una sorta di Ethan Hunt (Tom Cruise in "Mission Impossible") cazzuto ed autoctono, le cui origini sono liquidate in brevi flashback frammentari ed inseriti in alcuni punti strategici della storia.

La trama principale è abbastanza lineare e scontata, troppo poco realistica per elementi narrativi (in controcorrente con la tendenza tracciata da film come “Iron Man” e “Il Cavaliere Oscuro”), con svariati buchi logici e sviluppi convenzionali già visti altrove, a cominciare dalla sua stessa sinossi: una sorta di Conte di Montecristo supereroistico.
Nello script, i personaggi e la congiura vengono introdotti e descritti in maniera sommaria, per poi fare spazio alla detenzione e la fuga dal supercarcere, che costituisce il nucleo narrativo del film. La dimensione carceraria è forse la cosa migliore della sceneggiatura, suggerendo una sorta di girone dantesco hi-tech dal quale è impossibile uscire: le incredibili misure coercitive di sicurezza descritte con minuziosità rendono a prima vista intrigante il tema della fuga, ma la sua ideazione si rivela ben presto una facile sequela di escamotage narrativi, dove anziché sfruttare gli elementi già presenti, lo sceneggiatore ne crea di nuovi per l’occasione, tirando fuori dal cilindro svariati personaggi superumani i cui poteri sono parte del piano di fuga.

Tutto ciò attesta una scrittura approssimativa, con molti passaggi forzati e gratuiti, mentre dialoghi – davvero ridotti all’osso – hanno toni sensazionalistici e fin troppo sopra le righe, nei quali vengono inserite poche frasi che fanno luce sulle motivazioni dei personaggi anziché suggerirle con uno schema narrativo più dettagliato e meno frettoloso.
Per quanto riguarda i protagonisti, registriamo una totale mancanza di approfondimento psicologico, con caratterizzazioni elementari e lievemente abbozzate secondo rigidi stereotipi che sviliscono i personaggi stessi rispetto ai fumetti.

Concludendo, si ha la forte impressione che questa sia la storia di un sequel piuttosto che del primo film su Freccia Verde e non riusciamo a capire né i motivi di questa decisione né tanto meno la scelta dello sceneggiatore, magari talentuoso, ma sicuramente senza esperienza.
Un personaggio come Freccia Verde merita sicuramente un trattamento migliore rispetto a questo script.

Paolo Pugliese

Plastic Man

Nel 1996 Andy e Larry Wachoski realizzarono uno script basato sul personaggio DC Plastic Man, del quale è stato detto che se fosse stato trasposto su pellicola all'epoca sarebbe stato il film più costoso della storia. Circa un anno fa il produttore Joel Silver dichiarò che "Plastic Man" sarebbe stato il prossimo film dei fratelli Wachoski, previsto per il Natale 2009. Dato che da allora non ci sono state novità a riguardo, in attesa di ulteriori sviluppi vi proponiamo una recensione dello script.

La sequenza iniziale ci proietta all'interno di un laboratorio scientifico osservato in soggettiva dal punto di vista di un topo, al quale una donna in camice inietta con una siringa una strano liquido blu; lo scienziato lascia per errore cadere al suolo l'animale, che a sorpresa rimbalza.
Il topo ne approfitta per scappare e seguiamo la sua fuga attraverso le tubature, la cui oscurità si trasforma sullo schermo nella tenda di una cabina per le fototessere dalla quale esce Daniel O'Brien, che preleva le sue foto mentre prova a voce alta degli impacciati tentativi per salutare una certa Susan.

È mattina, e la dottoressa Susan Bright (la donna vista nel laboratorio) esce di casa in evidente ritardo, raggiungendo frettolosamente la sua automobile, dove ad attenderla c'è O'Brien. I due si salutano dimostrando di conoscersi molto bene; dai loro dialoghi capiamo che tra loro c'è stata una relazione in passato ai tempi della scuola, ma si sono dovuti separare prendendo strade differenti: Susan era interessata ad effettuare ricerche sulle nanomacchine che O'Brien, ambientalista convinto, non approvava. In questi anni di lontananza, lui però non ha mai però smesso di seguire gli studi dell’amica.
I due si congedano, ma O'Brien ora ha il cartellino che era attaccato al camice di Susan, rubato di nascosto durante un abbraccio, che riesce a contraffare inserendo la sua fototessera.

Ci spostiamo ai laboratori Argon, un imponente complesso industriale situato in una zona annerita da fumo e fiamme, pesantemente inquinata dai vapori e dagli scarichi tossici delle fabbriche. Al di sopra degli edifici si staglia la Argon Tower: al suo interno ci sono gli uffici, un vero e proprio tempio dedicato a Icarus Argon, con statue del suo fisico possente, copertine di giornali che lo ritraggono appese alle pareti, coppe e onorificenze varie. Poppy, la moglie di Icarus, percorre il corridoio sui suoi tacchi vertiginosi, ostentando un aspetto perfetto il cui merito è visibilmente da imputare a un abbondante utilizzo di cosmetici e chirurgia estetica. La donna raggiunge nella sua stanza il marito, un omino scheletrico costretto sulla sedia a rotelle, ormai l'ombra dell'uomo possente e sexy raffigurato nei trofei visti precedentemente.
Icarus ha forti aspettative sugli esperimenti della dottoressa O'Brien, i cui risultati potrebbero donargli nuovamente il fisico di un tempo, salvandogli la vita.

Intanto Susan si è resa conto di aver perso il badge che le permetteva di entrare ai laboratori e intuisce che O'Brien potrebbe averglielo rubato per introdursi di nascosto e opporsi agli esperimenti sugli animali; la donna allerta D.T.Sim e Doby, i due addetti della security delle industrie Argon.
O'Brien intanto si è già introdotto nei laboratori, indossando occhiali scuri e un paio di grossi baffi, e libera i topi tenuti prigionieri, ma viene sorpreso da Poppy e Icarus Argon, che lo stordiscono e gli somministrano il siero in via di sperimentazione. Il macchinario però esplode, lasciando O'Brien libero di fuggire dal laboratorio grazie ai nuovi poteri che hanno reso il suo corpo in grado di allungarsi.

D.T.Sim e Doby cercano di catturare O'Brien, ma Plastic Man riesce a sbarazzarsi facilmente dei suoi inseguitori, così Argon ordina ai suoi due scagnozzi di continuare a spiare l'uomo senza fargli alcun male. O'Brien si reca a casa di Susan raccontandole l'accaduto, e dopo aver fatto i controlli medici necessari, si trasferisce nel suo appartamento, dove un po' alla volta scopre i vantaggi e gli svantaggi del suo nuovo corpo. I due continuano a litigare, rinnovando i dissapori del passato: Susan pensa che la trasformazione in Plastic Man sia la giusta punizione per chi ha cercato di fermare il progresso, ma O'Brien è fermamente convinto di aver contribuito a salvare il mondo.

Icarus rapisce Susan costringendola a concentrare tutte le sue forse sull'esperimento, mentre Sim riesce a prelevare un campione del liquido contenuto nell'organismo di O'Brien. Plastic Man si introduce così di soppiatto, grazie al suo corpo trasformista, all'interno degli stabilimenti Argon, così da liberare la sua compagna; prima di potersi ricongiungere con lei però, dovrà affrontare un Icarus entrato in possesso dei suoi stessi poteri, in uno scontro incredibile combattuto a suon di mosse possibili solo per i loro corpi potenziati.

Lo script dei fratelli Wachoski reinterpreta il personaggio di Plastic Man, caratterizzando fortemente lo spirito ecologista racchiuso nelle sue origini, fino a farlo diventare un elemento fondamentale, per il protagonista e anche per l'intero film, che acquista così un evidente messaggio ambientalista.
Plastic Man non ha una propria serie regolare a fumetti, ma appare con frequenza nelle storie della Justice League col ruolo del mattacchione del compagnia: in questa versione cinematografica O'Brien non differisce particolarmente dagli altri supereroi visti al cinema, sfoggiando una personalità addirittura piuttosto seria (anche se impacciata) a causa dell'impegno a favore dell'ambiente, per diventare poi più brillante una volta entrato in possesso del corpo gommoso.

La storia si preoccupa nella prima parte di presentare tutti i personaggi in sequenze che riescono a caratterizzarli in modo efficace; una volta effettuata la trasformazione poi il protagonista è coinvolto in una scena d'azione piuttosto concitata, ha il tempo di rilassarsi scoprendo tutti i suoi poteri nelle sequenze più leggere della pellicola per poi introdursi nella base del nemico e affrontare il combattimento finale, che sulla carta promette scene molto spettacolari.
Dal punto di vista della regia, lo script suggerisce molti accorgimenti ispirati, come la sequenza in soggettiva dal punto di vista del topo o le transizioni tra una scena e l'altra che nella maggior parte dei casi dovrebbero essere effettuate zoomando su un oggetto o un particolare del primo ambiente che è presente poi anche nel secondo.

I personaggi sembrano essere prelevati direttamente dalla Golden Age dei fumetti dei supereroi, con cattivi sopra le righe sia per l'atteggiamento che nell'aspetto fisico, la coppia di scagnozzi composta da un basso ometto che fuma il sigaro e il suo imponente compagno silenzioso, reporter televisivi sensazionalisti… La sensazione principale che si ha leggendo il copione è che i Wachoski abbiano voluto recuperare atmosfere scanzonate e personaggi privi di sfumature di grigio, prelevati direttamente dai comics degli anni '40.
Anche l'umorismo e certe scelte chiaramente assurde (O'Brien che cambia la sua fototessera con un pennarello, e che poi si introduce nei laboratori camuffandosi con occhiali e baffi finti, ecc) sembrano voler richiamare più un cartone animato che un film dal vivo con pretese di realismo. Si potrebbe ipotizzare che i Wachoski vogliano proseguire il discorso iniziato con Speed Racer, realizzando film che non hanno il timore di allontanarsi dalla realtà in tutte le sue forme, per avvicinarsi sempre di più alle scelte e all'estetica dei cartoni animati; per vedere se questa volontà riuscirà poi a trovare un effettiva messa in scena soddisfacente, non ci rimane che sperare che il progetto entri in produzione e raggiunga le sale cinematografiche.
L'unico dubbio è sulla scelta del protagonista che, secondo le dichiarazioni trapelate, i due autori vorrebbero fosse Keanu Reeves, forse non particolarmente indicato per un ruolo che richiede una certa ironia, assente nell'attore principale di "Matrix".

Carlo Alberto Montori

Le news di queste settimane


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Push cinema: USA 06/02/2009, Italia 17/04/2009
Coraline cinema: USA 06/02/2009, Italia 01/07/2009
Yattâmancinema: Giappone 07/03/2009
Watchmen cinema: USA 06/03/2009, Italia 06/03/2009
Dragonball cinema: USA 08/03/2009, Italia 10/04/2009
I Racconti del Vascello Nerohome video: USA 24/03/2009, Italia 05/05/2009
X-Men Origins: Wolverine cinema: USA 01/05/2009, Italia 30/04/2009
Transformers: Revenge of The Fallen - cinema: USA 26/06/2009
Lucky Lukecinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Kick-Ass cinema: USA 2009
Red Sonjacinema: USA 2009
Dead of Nightcinema: USA 2009
Scott Pilgrim cinema: USA 2009
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010
Jonah Hex cinema: USA 06/08/2010
Green Lantern cinema: USA 17/12/2010
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Torso – cinema: USA 2010
Tintin cinema: USA 2010
Magdalena – cinema: USA 2010
The Witchblade – cinema: USA 2010
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011
Thor cinema: USA 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
The Losers cinema: USA 2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


Movie Comics, la più longeva rubrica di Comicus.it, con notizie, gossip, anteprime, dai set sparsi per il mondo dove vengono girati i film e i telefilm tratti dai fumetti.



Redazione Comicus

309°: Wolverine, Dragonball, Iron Man

  • Pubblicato in Screen

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo; supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

 
Nel farvi i migliori auguri di buone vacanze, Movie Comics si accomiata da voi per due settimane. Dunque il prossimo appuntamento è per il 26 aprile.
Intanto, all'interno di questa puntata vi presentiamo anche la recensione del libro "Watchmen: il libro ufficiale del film".

Buona lettura!

X-Men Origins: Wolverine

Ormai a meno di un mese dall'uscita del film, un nuovo poster ufficiale, che vedete qui accanto, e otto nuove immagini di "X-Men Origins: Wolverine", che vedete qui sotto (una delle quali già presentata mesi addietro, anche se in qualità decisamente minore), invadono la rete.
Sul fronte promozionale, per far montare l'hype nei confronti del film, Marvel e 20th Century Fox hanno lanciato un sito nel quale i fan possono introdurre il codice postale della loro città. A fine votazioni (il 17 aprile), la località che avrà ottenuto più "voti" si sarà aggiudicata la prima mondiale del film. L'iniziativa è stata rilanciata in un video da Hugh Jackman in persona.
Ma questa è stata una brutta settimana per il film sull'artigliato. Come un pessimo pesce d'aprile, infatti, mercoledì scorso è stata diffusa in rete una copia pirata del film, ben un mese prima dell'uscita cinematografica. Il file, di buona qualità audio/video, manca di alcune scene (probabilmente quelle girate nelle ultime settimane) e di molti effetti visivi, presentando un prodotto di fatto incompleto. Non è ancora chiaro come sia potuto accadere che il materiale sia stato immesso in rete, ma è del tutto lecito pensare che il video sia stato "rubato" in una qualche fase del processo di realizzazione della pellicola. Ancora nella piena incertezza su come questo potrà influire sulla performance di "X-Men Origins: Wolverine" al botteghino, la 20th Century Fox ha rilasciato una dura nota ufficiale sull'accaduto: "La notte scorsa una versione rubata, incompleta e nelle prime fasi di sviluppo di 'X-Men Origins: Wolverine' è stata illegalmente postata su un sito web. [Il file] era senza effetti, aveva scene mancanti e non montate, e suono e musica temporanei. Abbiamo immediatamente contattato le autorità legali competenti e lo abbiamo fatto rimuovere. Noi marchiamo in via legale i nostri contenuti, in modo da poter identificare le fonti che li rendono pubblici e che li scaricano. La fonte della diffusione e tutti i successivi post verranno perseguiti nella piena estensione della legge ─ in passato le corti hanno emesso sentenze penali significative per atti del genere. Anche l'FBI e l'MPAA stanno attivamente investigando su questo crimine. Siamo incoraggiati dal supporto dei siti dei fan che condannano questa diffusione illegale e puntualizzano che un simile furto mina gli enormi sforzi dei film-maker e degli attori, e soprattutto colpisce i fan del film".
Da parte nostra, Comicus non può che rammaricarsi per quanto accaduto, in quanto simili eventi hanno tutto il potenziale per mettere una seria ipoteca sul futuro del franchise, cosa di cui ogni appassionato sarebbe il primo a dolersi. Ci permettiamo quindi di rivolgere un invito a non sostituire il cinema con il download di un prodotto peraltro difettoso, rivolgendoci in particolare a chi già in precedenza avesse maturato l'intenzione di recarsi al cinema e a chi fosse curioso nei confronti di questo film.
 
 
 
Tornando alle notizie, la settimana appena conclusa non si è segnalata solo per questo spiacevole evento. Un'importante novità è stata infatti un'intervista a tutto campo rilasciata dal regista Gavin Hood, in questi mesi piuttosto silente, tanto da rinforzare le voci di un suo supposto scontro con lo studio ed in particolare con il presidente Tom Rothman. Il regista non si è fatto problemi ad affrontare anche questo argomento, spiegando in maniera molto chiara e netta di non aver mai avuto nessuno scontro con Rothman: il massimo della fibrillazione sono state le normali e civili discussioni che si possono avere nella realizzazione di un film, ma, come ha tenuto a sottolineare Hood, il presidente della Fox non avrebbe neanche avuto alcuna utilità ad affossare il film (come sostenuto da qualcuno), non fosse altro per il ruolo che ricopre. Il regista ha inoltre ripercorso gli eventi che lo hanno portato a dirigere il film, dai contatti con Hugh Jackman alla sua immersione nella lettura delle serie mutanti: "Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la famosa frase 'Sono il migliore in quello che faccio, ma ciò che faccio non è bello'. C'è una grande autoriflessione in questo personaggio. Non necessariamente gli piace la sua stessa natura. […]. Questo è ciò che mi ha dato un'ispirazione su cosa sarei stato capace di dare a questo particolare film". Riguardo il tono della pellicola, oltre a promettere abbondante azione Hood ha insistito molto sul fatto che la visione del film, ed in particolare il personaggio di Wolverine e l'interpretazione di Jackman, trasporteranno lo spettatore in un vero e proprio viaggio emozionale. Rivolgendo invece l'attenzione al confronto con le tre precedenti pellicole mutanti, Hood ha affermato di aver sempre evitato di dipendere troppo dai predecessori, anche e soprattutto dal punto di vista estetico: "C'era un particolare personaggio che era un personaggio minore in qualcuno degli altri film, e sto pensando a Victor Creed [Sabretooth, ndr], e che noi avremmo reso uno dei protagonisti, anzi il vero antagonista di Wolverine nel film. Sentivo che avevamo bisogno di qualcuno con una grande esperienza drammatica perché fosse capace di reggere il confronto con Hugh, e quindi penso che siamo stati molto fortunati quando Liev Schreiber è arrivato e ha assunto la parte. E quella è stata un'altra ragione per la quale ho voluto reinventare le sue apparenze". E in un modo simile sono stati reinterpretati o adattati altri elementi della mitologia di Wolverine, ha concluso il regista augurandosi che i fan capissero e apprezzassero il lavoro svolto in tal senso.
Intanto, in campo commerciale si continua a parlare anche di "Uncaged", il videogioco tratto dalla pellicola che, come abbiamo detto più volte, "aiuterà" il film nel ripercorrere alcuni momenti del passato di Wolverine. A fornire qualche dettaglio in merito è stato Dan Vondrak, della Raven Software, che si è concentrato in particolare sul cast del gioco: "Abbiamo tutti i personaggi principali del film nel nostro gioco. Facciamo addirittura un piccolo extra con qualche personaggio, e portiamo nella nostra storia dei nuovi character che non si vedono nel film. Abbiamo anche avuto gli attori ad aiutarci col gioco […] per fare il doppiaggio e abbiamo fatto anche dei body-scan completi". Vondrak ha inoltre rivelato che il progetto per questo gioco era partito prima del film (probabilmente prendendo le mosse dalla serie Wolverine: Origins pubblicata dalla Marvel), per trasformarsi solo in seguito in un tie-in per il film. Questa genesi ha quindi fatto sì che, nonostante il gioco copra la maggior parte della storia del film, ci sarà anche una certa abbondanza di elementi non contemplati nella pellicola diretta da Gavin Hood): "un contenuto aggiuntivo del 30-40% che non è nel film [e] che noi, come fan, volevamo vedere nel gioco".
Infine, è stata diffusa l'immagine di tre confezioni a tema con il film per lo Slurpee, bevanda piuttosto diffusa negli Stati Uniti e prodotta dalla 7-Eleven, la quale attiverà ulteriori iniziative in collaborazione con la Fox incentrate sul franchise degli X-Men, come ad esempio l'X-Treme Energy Cappuccino.
 
 
Dragonball Evolution

Esce il prossimo venerdì anche in Italia e ─ soprattutto ─ negli USA "Dragonball Evolution", e si è dunque alla rincorsa finale in campo promozionale. Nei giorni scorsi hanno infatti rilasciato diverse interviste alcuni dei protagonisti del cast. Prima tra questi è stata Emmy Rossum (che darà volto a Bulma), la quale ha affrontato l'argomento "scottante" delle differenze tra film e manga: "Si chiama 'Dragonball Evolution' perché è un'evoluzione dalla serie [a fumetti e dall'anime], e penso che quando vai dal fumetto al live action le cose cambiano per forza. Quando lo porti in 3D come è stato fatto, deve per forza essere differente. Ma penso che il nucleo di quello che è, della storia e dei personaggi, rimanga lo stesso". Anche dal punto di vista estetico, secondo l'attrice, si applica lo stesso principio: "Quando si parla di tradurre un fumetto nella vita reale, cambiano un sacco di cose. I miei capelli non sono tutti blu nel film e i capelli di [Goku] non sono alti tre metri [come invece sono nella serie originale, ndr], quindi penso che tutto cambi un po' o vada perso nella trasposizione, e dunque spero [che ai fan] piaccia".
Un altro degli attori intervenuti questa settimana è stato l'interprete di Piccolo, James Marsters, che ha in primo luogo raccontato di essere stato iniziato al mondo Dragon Ball da suo figlio attraverso la visione delle serie animate. L'attore ha poi raccontato delle difficoltà incontrate nel suo lavoro per il film: "È stato come scalare una montagna altissima. Non ti aspetti che sia facile, e non lo è, e sei soddisfatto di te tutto il tempo. Ho fatto un mese di allenamento a Los Angeles prima che andassimo nel Durango, in Messico. Il Durango ha una considerevole altitudine […], quindi dovevamo esserci già abituati, quando siamo arrivati". Marsters è poi passato a parlare del resto del cast, esprimendo la propria soddisfazione per l'esperienza avuta sul set, e ha infine concluso parlando di possibili futuri sequel (ricordiamo che è già stata realizzata almeno una prima bozza di sceneggiatura per un eventuale secondo capitolo): "Tutto ciò che so è che ho firmato per tre film, ma mi piacerebbe farne cinque, sette… Si potrebbero fare delle gran cose semplicemente attingendo al materiale originale per ricavarne facilmente sette film".
Dal punto di vista del sequel, è stato invece l'attore Justin Chatwin (Goku) a fornire qualche piccolo dettaglio in più, partendo però da una generale dichiarazione d'intenti: "C'è un'intera generazione di giovani che aspetta di essere introdotta al mondo di Dragon Ball, quindi questo primo film è davvero importante in questo senso. Intendo che la trama principale è lo scontro tra Piccolo e Goku, ma questo primo film serve anche a presentare i personaggi, da dove vengono e quali sono le loro situazioni. E quindi coprire quell'aspetto ne ha preso una gran parte". Poste le basi, ha dunque spiegato Chatwin, si potrà entrare nel vivo con un secondo capitolo: "So cosa hanno in mente per il secondo [film], ed è davvero una figata! È più aderente alla saga di Dragon Ball… Va in altri posti, ci sono altri personaggi, altri combattimenti, e c'è un sacco di azione davvero spettacolare. Per essere precisi si concentra più su Dragon Ball Z […]. Si concentra sull'intera leggenda di Dragon Ball. Non posso dire molto più di questo, ma mi fa pensare che sia un franchise di cui è grandioso far parte, perché c'è così tanto che ancora non abbiamo mostrato".
Dalla prossima settimana avremo dei dati concreti per poter giudicare se "Dragonball Evolution" ha davvero i numeri per ambire a un sequel.

Sherlock Holmes

Si sono ormai concluse le riprese per "Sherlock Holmes", la pellicola diretta da Guy Ritchie e con protagonisti Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes), Jude Law (John Watson), Rachel McAdams (Irene Adler) e Mark Strong (Lord Blackwood), che adatta il fumetto creato da Lionel Wigram. E se poche settimane fa la Warner Bros. ha fissato per il giorno di Natale di quest'anno l'uscita statunitense del film, in questi giorni è stato presentato, in occasione del ShoWest 2009 a Las Vegas, il primo teaser poster ufficiale.
E sempre nei giorni scorsi, proprio Rachel McAdams ha rilasciato un'intervista riguardante il film. L'attrice ha in primo luogo spiegato quale sarà il tono generale della pellicola: "È [una produzione] molto grossa. Non avevo realizzato quanto fosse grossa finché non ho messo piede nei set, ed erano semplicemente imponenti. È molto alla maniera di Guy Ritchie, per altro. Ci sono un sacco di combattimenti ed esplosioni. […] [All'inizio] non sapevo cosa aspettarmi. Non lo sapevo, e non sapevo se sarebbe stata in qualche modo una specie di satira di Sherlock Homes, o se piuttosto volevano davvero spingere sulla commedia. È un bilanciamento davvero carino delle due cose. È un po' serio e un po' adrenalinico, e, allo stesso tempo, c'è anche dello humor in questi momenti leggeri. Ne ho visto solo un piccolo pezzetto, e mi è parso bello". La McAdams è poi passata a qualche commento sui suoi compagni di set, dicendosi consapevole che alcune cose potrebbero far storcere il naso ai fan di Sherlock Holmes, ma mostrandosi comunque ottimista su quello che sarà il risultato finale: "Penso, da quello che ho visto io, che ovviamente Robert Downey Jr. sia un attore fantastico, e così pure Jude Law. Formano un duo meraviglioso. Penso che qualcuno probabilmente sia scettico. Ognuno ha le sue opinioni preconcette, in particolare riguardo Watson. […] In ogni caso, io penso che Jude sia un perfetto Watson, abbastanza stranamente, e insieme sono davvero perfetti".

Iron Man 2

Nel suo ormai consueto scambio diretto con i fan, il regista Jon Favreau ha informato, tramite la rete, che le riprese di "Iron Man 2" inizieranno lunedì, quando tutti i membri del cast saranno arrivati a Los Angeles. A tal proposito, per le strade della città è stata vista nei giorni scorsi Gwyneth Paltrow, ancora biondissima e senza la rossa chioma di Virginia "Pepper" Potts.
A pochissimi giorni dalla partenza delle riprese ha parlato del film anche l'attore protagonista Robert Downey Jr., che ha descritto un po' quella che sarà la direzione della storia: "Il film riguarda quasi interamente il personaggio, e allo stesso tempo abbiamo il doppio dell'azione della prima volta, quindi spaccherà. Essenzialmente 'Iron Man 2' va a guardare dietro la corazza, o l'armatura, del supereroe. Una cosa è dire che sei Iron Man, un'altra cosa è essere pienamente pronti a farlo". L'attore ha però negato, a differenza di quanto ipotizzato a più riprese in passato, che l'arco narrativo "Demone nella Bottiglia" sarà la struttura portante del film. Downey ha anche brevemente commentato l'entrata nel cast di Scarlett Johansson nel ruolo della Vedova Nera: "Abbiamo fatto le prove, e lei è in una forma eccezionale".Infine l'attore ha anche fatto un accenno alla possibilità che il personaggio di Rhodey (interpretato da Don Cheadle) assuma l'identità di War Machine, senza però specificare se questo sviluppo si avrà già in questa pellicola o nella futura evoluzione del franchise.
Nel frattempo, dopo mesi dalla sua origine, è stata sfatata la notizia secondo cui l'attore Tim Robbins si sarebbe fatto carico del ruolo di Howard Stark, padre del protagonista Tony, che secondo indiscrezioni non confermate dovrebbe avere una parte rilevante in alcuni flashback che colleghino la pellicola di Iron Man a quella su Capitan America, in uscita nel 2011. Proprio data l'importanza di questo collegamento, sembrava che Favreau e la Marvel fossero alla ricerca di un attore di peso, e il nome di Robbins era stato ripreso con insistenza. È stato però lo stesso attore a porre fine a qualunque speculazione, dichiarando seccamente che si è trattato di un rumor generato dal web.

Jonah Hex: Arnett e Shannon nel cast

Si arricchisce di due nuovi nomi il cast di "Jonah Hex", la pellicola western ispirata all'omonimo personaggio della DC Comics. Dopo Josh Brolin, John Malkovich e Megan Fox, infatti, entrano nella produzione anche gli attori Will Arnett e Michael Shannon. Se per Arnett si profila un ruolo che non pare avere a che fare con un personaggio del fumetto (sarà infatti un soldato dell'Unione che arruola Hex), Shannon interpreterà invece Doc Cross Williams, il gestore di un circo non proprio dei più classici, già visto in una delle serie a fumetti dedicate al personaggio. Inoltre, è stato specificato che Doc Cross Williams potrebbe tornare in eventuali sequel (probabilmente intendendo che Shannon abbia firmato per più di un film). A questo punto, con un cast sempre più ricco, la produzione del film si prepara a partire questo mese in Louisiana sotto la direzione di Jimmy Hayward. Ricordiamo che l'uscita di "Jonah Hex" è fissata per l'agosto del 2010.

Watchmen

È uscito anche i Italia, a cura di 001 Edizioni, “Watchmen: il libro ufficiale del film”, volume prodotto originariamente dalla Titan Books per il mercato americano per accompagnare l’uscita di “Watchmen” nelle sale cinematografiche. Vi presentiamo dunque una breve recensione del prodotto.

Watchmen: il libro ufficiale del film (001 Edizioni, 176 pagine a colori, € 29,00) a cura di Peter Aperlo

“Watchmen: il libro ufficiale del film” si presenta essenzialmente come un dietro le quinte, sulla falsa riga dei documentari realizzati per gli extra di DVD e Blu-ray disc che ripercorrono la produzione di una pellicola. Il volume si suddivide infatti in sei capitoli, ognuno dei quali affronta un aspetto diverso della colossale opera realizzata da Zack Snyder e dai suoi collaboratori: le fasi di studio e preproduzione, il contesto narrativo di “Watchmen”, i vari personaggi, la fase di produzione, quella di postproduzione, un focus particolare sulla complessa realizzazione del Dottor Manhattan e infine un capitolo dedicato alle conclusioni.
Alternando informazioni già note ad altre più fresche, il libro sortisce il curioso effetto di restituire parte della complessità del film che durante la frenetica visione va inevitabilmente persa. Sottolineando numerosi dettagli che non possono che sfuggire nello scorrere dei fotogrammi, viene recuperato il lavoro di intarsio realizzato dagli autori del film, la miriade di dettagli visivi, citazioni, piccoli elementi significativi che, magari a livello inconscio, contribuiscono a creare la particolare realtà di “Watchmen”. Se ne ricava una volta di più la sensazione di una difficoltà nel replicare l’estrema ricchezza visiva e tematica che contraddistingue il fumetto, ma allo stesso tempo vengono forniti alcuni gustosi suggerimenti per tornare con occhi nuovi a un’ulteriore visione del film, alla ricerca dell’impressionante mole di dettagli ricamati nella pellicola.
Sul fronte della realizzazione vera e propria del film, oltre a ripercorrere la storia dell’intero processo, vengono descritti alcuni dettagli tecnici senza però scendere eccessivamente nel dettaglio.
Di grande piacevolezza la cura del volume, con un impatto visivo di ottimo livello. Protagonista assoluto in ogni singola pagina è l’abbondante materiale fotografico, che quasi non lascia spazi vuoti: ampie immagini di alta qualità, che riescono a non affollarsi mai nel campo visivo, conservando ognuna il suo giusto rilievo. Il testo è egregiamente integrato con il materiale fotografico anche per mezzo di elementi grafici coerenti con l’argomento trattato di volta in volta, di modo che in generale risultano una compattezza e una scorrevolezza di grande effetto. Il tutto stampato su carta di ottima qualità e in una confezione lussuosa pronta a fare la gioia degli appassionati.
In definitiva, un volume sì superfluo, ma ricco di input sfiziosi e molto soddisfacente sotto il profilo ludico ed edonistico. Da sconsigliare a chi cerca sostanza, da consigliare a chi non vuole perdere una virgola, e soprattutto a chi apprezza l’immagine e la sua bellezza.

Valerio Coppola
 
Passando alle altre novità, è visibile su YouTube uno spot/trailer del motion comic di Watchmen, uscito negli Stati Uniti il 3 marzo, sia in formato DVD che in Blu-ray.
E mentre continuano a uscire alcuni dietro le quinte della pellicola diretta da Zack Snyder, l'ultimo dei quali incentrato sulla realizzazione della maschera di Rorschach, "Watchmen" ha finalmente sorpassato quota 100 milioni di dollari di incasso negli USA, piazzandosi su un totale di 105,2 milioni, grazie a un incasso nello scorso fine settimana di 2,7 milioni. Guardando invece alla classifica, il film rimane tra le prime dieci posizioni, ottavo.

Spider-Man 4

Anche questa settimana Sam Raimi ha discusso in un paio di occasioni degli sviluppi intorno a "Spider-Man 4". Il regista ha dichiarato che un primo script dovrebbe presumibilmente essere pronto entro i mesi estivi, visto che al momento lo sceneggiatore David Lindsay-Abaire è attivamente al lavoro sul testo. Raimi ha chiarito che tale scadenza è di fatto vincolante, se si vuole rispettare la data di uscita del film già fissata per il 6 maggio 2011. A delle nuove domande sul cast, il regista non ha invece potuto fornire notizie, ma ha solo confermato il ritorno di Tobey Maguire nei panni di Peter Parker; per stabilire la presenza di qualunque altro personaggio (e dunque anche di Mary Jane) bisognerà attendere appunto la sceneggiatura: "Dipenderà davvero tutto dallo script, devo solo aspettare e vedere. Non voglio mettere il carro davanti ai buoi, ma con un po' di fortuna possiamo servire la storia nella sceneggiatura, e qualunque cosa quella richieda, noi saremo i suoi servi entusiasti". Sul fronte caldo dei villain, è invece giunta un'ennesima risposta vaga: "Non sono ancora libero di discutere dei villain. Penso di dover aspettare finché lo script non è terminato, e allora dipenderà dalla Sony Pictures e dai produttori determinare quando vogliono rilasciare l'informazione. Per loro di solito è una grossissima cosa, un gran momento nel quale vogliono presentare il cattivo con il giusto rispetto o timore e lui o lei merita".
In una seconda intervista, Raimi è invece tornato sulle difficoltà e sul basso riscontro di pubblico che hanno riguardato "Spider-Man 3", e ha fornito la sua ricetta per evitare che ciò si ripeta nel prossimo film: "Mi hanno davvero dato un livello di controllo straordinario sui primi due film. Ma poi ci sono state opinioni diverse sul terzo film, e [lì] non ho avuto davvero un controllo creativo. [...] Il miglior modo per me di procedere nei film è che io sia l'unica voce che fa scelte creative. […] Amo Spider-Man così tanto che mi piacerebbe continuare a raccontare le [sue] storie. Ma solo in circostanze in cui penso di poterlo onorare".
Infine, in una nota di maggior leggerezza, Raimi ha affermato il piacere che gli farebbe veder tornare il suo attore feticcio Bruce Campbell in un'altra comparsata nella prossima pellicola sull'Arrampicamuri (dopo i tre cameo nei primi tre film), anche se ha chiarito di non avere ancora la minima idea su come infilarlo nella storia: "Adorerei avere Bruce in 'Spider-Man 4'. Non gli ho ancora parlato, ma lui è una straordinaria fonte di humor per me. Adoro lavorare con quel tipo".

Priest

Movimenti importanti per "Priest", che se dovessero concludersi positivamente potrebbero significare un avvio in tempi brevi della produzione. Come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, infatti, un adattamento cinematografico dell'omonimo manwha dovrebbe essere diretto dal regista Scott Charles Stewart. Stando a quanto sostiene ora l'Hollywood Reporter, inoltre, si potrebbe essere vicini a riempire anche la casella del protagonista, in quanto l'attore Paul Bettany ("Dogville") sarebbe in trattative per ricoprire tale ruolo. In questo modo, Stewart e Bettany tornerebbero subito a formare la coppia dietro il film "Legion", non ancora uscito e attualmente in fase di postproduzione. A quanto pare l'entrata in scena di Bettany dovrebbe essere vicina, visto che il presidente della casa di produzione Screen Gems, Clint Culpepper, non ha avuto alcun problema a commentare la notizia: "Nel momento in cui ho visto il primo montaggio del 'Legion' di Stewart, ho capito che Bettany era Priest, e quindi gliel'ho detto immediatamente".
La sceneggiatura del film è stata realizzata da Cory Goodman.

Brevi

- Dovrebbero partire in questi giorni le riprese di "Scott Pilgrim Vs The World". Sono infatti state diffuse dal sito Canadian Tabloid le foto di alcuni membri del cast già presenti sul set canadese. Le foto ritraggono rispettivamente Kieran Culkin, Michael Cera, Chris Evans e Alison Pill.



- Altri due acquisti per il cast di "The Losers", la pellicola adattamento della serie Vertigo, diretta da Sylvain White e interpretata da Jeffrey Dean Morgan. I nuovi nomi sono quelli di Idris Elba e Zoe Saldana. Le due attrici entrano nel cast rispettivamente con i ruoli di Roque e Aisha.

- Il presidente della distribuzione internazionale di Sony Pictures Rory Bruer, presente allo ShoWest 2009, ha reso pubblica la notizia secondo cui lo studio starebbe pianificando attivamente un terzo film per il franchise di "Men In Black".

- Lo scrittore Rick Remender ha affermato che lui e il disegnatore Kieron Dwyer hanno quasi ultimato uno script tratto da XXXombies, la loro serie a fumetti edita da Rebel Comics. Remender non ha voluto precisare se un qualche studio stia effettivamente prendendo in considerazione il progetto.

- L'attore Michael Caine ha affermato che un terzo Batman realizzato da Christopher Nolan è del tutto probabile, arrivando a sbilanciarsi sul nome del villain e indicando l'Enigmista (precisiamo che questa, a quanto è dato sapere, è opinione di Caine). L'attore ha confermato anche di aver firmato per tornare in un altro film nel ruolo del maggiordomo Alfred Pennyworth, soffermandosi a scherzare sulla effettiva possibilità che ciò accada, data la sua età.

- L'attrice Laura Vandervoort ha avanzato l'ipotesi di un suo possibile ritorno nei panni di Kara anche nella nona stagione di "Smallville".

- In una recente dichiarazione l'attore Ben Affleck (il Daredevil del 2003) ha ribadito per l'ennesima volta di aver chiuso con i film sui supereroi, aggiungendo che la sua esperienza in questo campo non è stata delle più piacevoli.

- L'attore Chris Pine ha negato di essere in corsa per il ruolo di Hal Jordan in "Green Lantern".

Le news di questa settimana


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Push cinema: USA 06/02/2009, Italia 17/04/2009
Coraline cinema: USA 06/02/2009, Italia 01/07/2009
Yattâmancinema: Giappone 07/03/2009
Watchmen cinema: USA 06/03/2009, Italia 06/03/2009
Dragonball cinema: USA 08/03/2009, Italia 10/04/2009
I Racconti del Vascello Nerohome video: USA 24/03/2009, Italia 05/05/2009
X-Men Origins: Wolverine cinema: USA 01/05/2009, Italia 30/04/2009
Transformers: Revenge of The Fallen - cinema: USA 26/06/2009
Lucky Lukecinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Kick-Ass cinema: USA 2009
Red Sonjacinema: USA 2009
Dead of Nightcinema: USA 2009
Scott Pilgrim cinema: USA 2009
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010
Jonah Hex cinema: USA 06/08/2010
Green Lantern cinema: USA 17/12/2010
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Torso – cinema: USA 2010
Tintin cinema: USA 2010
Magdalena – cinema: USA 2010
The Witchblade – cinema: USA 2010
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011
Thor cinema: USA 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
The Losers cinema: USA 2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


Movie Comics, la più longeva rubrica di Comicus.it, con notizie, gossip, anteprime, dai set sparsi per il mondo dove vengono girati i film e i telefilm tratti dai fumetti.

 



Redazione Comicus

308°: Wolverine, Iron Man

  • Pubblicato in Screen

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo; supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

X-Men Origins: Wolverine

Procede spedita la promozione di "X-Men Origins: Wolverine", la pellicola diretta da Gavin Hood con Hugh Jackman nuovamente nei panni dell'artigliato mutante, da noi in uscita l'ultimo giorno di aprile. Negli ultimi giorni, oltre a tre nuovi spot "generici" (uno dei quali diffuso anche in italiano), ne è uscito un quarto a tema, incentrato sulle guerre cui il protagonista e Sabretooth (Liev Schreiber) hanno preso parte nella loro lunga vita: i quattro conflitti cui si accenna sono la Guerra di Secessione, le due guerre mondiali e la guerra del Vietnam; nel caso della prima, risulta evidente un ulteriore allungamento della vita di Logan, nato ben dopo la fine della Guerra Civile nella continuity fumettistica. Lo spot, oltre a offrire un veloce assaggio del rapporto tra i due personaggi, rimanda a un minisito in cui è possibile partecipare a un gioco intitolato "Time Warrior", ispirato proprio ai contenuti del nuovo clip.
Sempre sul fronte promozionale, è stato diffuso il nuovo poster internazionale, con la novità che vengono ritratti personaggi apparentemente di secondo piano come Ciclope ed Emma Frost (interpretati nel film rispettivamente da Tim Pocock e Tahyna Tozzi). Inoltre, la rivista Wizard dedica al film una variant cover per il numero di questo mese. Infine, è spuntata anche una foto che cattura John Wraith (Will.i.am o una sua controfigura) in azione.
E intanto, l'attivissimo Hugh Jackman è tornato a parlare in maniera approfondita della pellicola, sulla quale sta fortemente investendo la sua immagine. In un'approfondita intervista realizzata qualche mese fa, durante le riprese, e pubblicata solo oggi, l'attore si è soffermato su molti aspetti del film, a partire dalla motivazione che lo ha spinto a interpretare Wolverine per la quarta volta: "Devo dire che tra tutti gli X-Men, io probabilmente ho avuto uno sviluppo […] migliore della maggior parte di loro, con il mio personaggio. Eppure sentivo ancora che non avevamo capito davvero chi fosse questo personaggio, e sentivamo che c'era abbastanza in lui e nella sua storia da farne un intero film. Abbiamo questo tipo che non conosce il suo passato e […] potrebbe benissimo avere 150 anni. Quindi c'è un casino di storia dietro questa persona, e anche se ci ha avuto un po' a che fare in 'X-Men 2', la domanda rimane: come ha fatto davvero a diventare questo uomo con uno scheletro metallico e degli artigli, con il nome di Wolverine? [...] Davvero, non c'è nessun altro motivo perché io reciti il ruolo di Wolverine, se non il fatto che io ami recitarlo. Trovo grandi sfide nel ruolo. Ci sono un sacco di aspetti in cui scavare". L'attore ha inoltre spiegato che nonostante il film si caratterizzerà per una certa oscurità e violenza, sia fisica che psicologica, non mancherà anche una vena di "divertimento: "La cosa bella nel fare questo film e nel ricoprire la parte di Wolverine è che non importa cosa lui stia attraversando, si diverte sempre un sacco. È una cosa che deriva direttamente dal fumetto. Persino nei momenti più bui, ha sempre un filo di divertimento o una battuta di spirito". Jackman ha poi proseguito abbozzando i lineamenti di quella che sarà la storia, che andrà dall'età di 10 anni del protagonista fino al periodo subito precedente il primo "X-Men", ovviamente con alcune accelerazioni narrative in diversi momenti. Una di queste parti presentate "per sommi capi", peraltro, dovrebbe essere proprio quella che ripercorre le guerre cui Logan ha partecipato. Un tema sul quale la pellicola si soffermerà maggiormente, invece, è quello del rapporto tra Wolverine e Sabretooth: "C'è sempre stato un dibattito tra i fan sul fatto se loro siano collegati oppure no. Una cosa che sappiamo è che Sabretooth e Wolverine sono sempre stati nemici di lunga data. Nel nostro film, li vediamo iniziare insieme; sono fratelli, e gradualmente prendono strade diverse. Si scoprirà perché, [SPOILER]e si vedrà che Sabretooth ha unito le sue forze con Stryker[FINE SPOILER]". Da questo punto di vista, di grande importanza è stato anche il buon rapporto instaurato da Jackman proprio con Schreiber, che anche sotto il profilo fisico e di combattimento si è risolto in una reciproca spinta ad andare oltre e migliorarsi. Il terzo polo di questa relazione sarà poi William Stryker (Danny Huston), il quale, ossessionato dai mutanti, non mancherà di giocare una parte importante nella vita di Wolverine e di rappresentare un continuo tormento per lui, disgregando qualsiasi occasione di pace. Infine, nel definire il film una "corsa eccitante" e come delle "montagne russe", Jackman ha spiegato le ragioni della scelta di Gavin Hood come regista: "Gavin è sembrato quasi una scelta naturale. Volevo un regista che sapesse davvero come creare una grande storia e che ci sapesse fare con la cinepresa. Quando ho visto 'Totsi', il film di Gavin, ho capito che sarebbe stato grande nel dirigere 'Wolverine', perché voglio che alle persone importi della storia e che sentano davvero qualcosa mentre guardano il film. Gavin ha una gran forza in sé, ed è un grande punto di riferimento, ma più di tutto, per me, è del tutto proiettato nel cuore, nella storia, e nel personaggio".
Infine, in settimana è circolato un rumor diffuso da due diverse fonti secondo il quale a Simon Beaufoy, sceneggiatore del film vincitore di otto premi Oscar "The Millionaire", sarebbe stato offerto il ruolo di sceneggiatore di un sequel per "X-Men Origins: Wolverine". Nei giorni successivi, tuttavia, ci ha pensato Entertainment Weekly a chiarire la vicenda, intervistando il manager di Beaufoy e chiarendo che tutta la storia è nata a partire da una chiacchierata informale tra la produttrice del film Lauren Shuler Donner e lo sceneggiatore, il quale ha peraltro subito declinato l'offerta, non ritenendola nelle sue corde. La possibilità che un sequel venga effettivamente realizzato, d'altra parte, dipenderà da come il pubblico accoglierà questo primo film, come più volte dichiarato dallo stesso Jackman.

Dragonball Evolution

Mentre l'uscita statunitense di "Dragonball Evolution" è stata anticipata a mercoledì 8, è partita in maniera decisa anche in Italia la promozione del film. È infatti stato lanciato il sito italiano ufficiale del film, con il trailer, la storia, il profilo dei personaggi, e vari contenuti da scaricare, come wallpaper e screensaver. Creata anche una pagina su FaceBook, che oltre a offrire alcuni contenuti come un breve dietro le quinte, fa partire un piccolo concorso per aggiudicarsi qualche locandina ufficiale del film in edizione limitata. Intanto, sono stati diffuse anche tre nuove sequenze tratte dalla pellicola: un combattimento di allenamento tra Goku (Justin Chatwin)) e Gohan (Randall Duk Kim), un incontro tra Goku e Chi Chi (Jamie Chung) e una discussione tra Goku, Bulma (Emmy Rossum) e Roshi (Yun-Fat Chow).

Iron Man 2

Nei giorni scorsi il regista Jon Favreau ha pubblicato su Twitter una foto scattata all'attore Sam Rockwell durante le prove per il look del suo personaggio in "Iron Man 2", Justin Hammer.
Intanto, nelle settimane scorse si è del tutto assestata la situazione del cast del film, le cui riprese dovrebbero partire in tempi brevissimi. Tra le altre cose, dopo l'annuncio definitivo dell'entrata in scena di Scarlett Johansson nel ruolo della Vedova Nera, è stato spazzato via qualunque dubbio residuo sulla possibile partecipazione dell'attrice Emily Blunt (anche se a dire la verità le cose avevano assunto contorni abbastanza certi già prima). Dopo qualche settimana di silenzio sul tema, è stata ora proprio la Blunt a commentare quanto avvenuto. Ricordando di non aver potuto prendere parte alla produzione per conflitti di calendario rispetto a impegni precedentemente assunti con la 20th Century Fox per "Gulliver's Travels", l'attrice ha spiegato: "È stata una delle cose che sono entrate in conflitto. È un peccato che le due cose non abbiano potuto funzionare insieme. Sarebbe solo diventato complicato, quindi penso che dovevo uscirne prima di tutto per la mia salute". Pressata da alcune domande su cosa si sarebbe trovata a interpretare, la Blunt si è diplomaticamente cucita la bocca: "Questa è un'altra cosa, non posso dir nulla su quel fronte. Non lo dirò! [...] Metterei qualcuno nei guai". Infine, l'attrice si è sbilanciata in un piccolo pronostico sulla performance di colei che l'ha sostituita: "[Scarlett Johansson] farà un ottimo lavoro. Raggiungerà un alto profilo e farà un ottimo lavoro".
Anche un altro attore ha espresso qualche commento sul collega che lo ha "sostituito", anche se in confronto la cosa non manca di suscitare un vago senso di ridicolo. È stato infatti David Hasselhoff, protagonista negli anni '90 di una pellicola televisiva su Nick Fury, a parlare della ripresa del ruolo da parte di Samuel L. Jackson, anche lui da poco riconfermato nel ruolo con un megacontratto da nove film che comprende anche "Iron Man 2": "Io ho provato a raddoppiare con un film con lui protagonista […], ma a quel punto ho visto che l'avrebbe fatto Samuel Jackson, e ho pensato: 'Grande!'. Mi piace Samuel Jackson. È un amico, ed è stato pure mio vicino di casa. È una scelta grandiosa per Nick Fury e sarà dannatamente figo, perché ha il giusto atteggiamento".
Infine, varie testate sensibili al gossip si sono interessate all'apparizione di Scarlett Johansson a una serata di gala londinese. Come potete ben vedere dalle foto qui sotto, l'attrice è apparsa piuttosto dimagrita rispetto alla sua linea consueta (i capelli scuri non sono invece una novità dell'ultima ora). La spiegazione non dovrebbe comunque essere nulla di sconvolgente, dovendosi molto probabilmente ricercare appunto nella preparazione al ruolo della Vedova Nera.

Scott Pilgrim Vs The World

L'attore Mark Webber ha avuto modo nei giorni scorsi di fare una veloce descrizione del modo in cui verranno realizzati gli abbondanti e spettacolari (così pare) combattimenti in "Scott Pilgrim Vs The World", diretto dal regista Edgar Wright: "Ad ottobre [Edgar] ha tirato fuori il suo portatile e mi ha mostrato una rudimentale sequenza di una delle scene di combattimento, messa in scena con dei semplici attori stunt. […] Il personaggio di Scott volava a mezz'aria, e quando c'è stato un calcio, c'è stato… Che roba! Ma sembrava realistico". Avendo assistito solo a questa scena di prova, Webber non ha potuto descrivere l'aspetto finale della scena (una volta che sarà stata arricchita con gli effetti visivi), anche se si è detto molto impressionato dagli strumenti utilizzati già solo per girare la scena "grezza": "La tecnologia era completamente fuori dalla mia comprensione. Neanche so cosa sia la metà di questa roba, ma ho avuto la sensazione che siamo dentro qualcosa di nuovo, ed è decisamente la maniera unica [di Edgar] di fare un film".

Watchmen

Nel suo terzo fine settimana di programmazione nei cinema statunitensi, "Watchmen" non ha realizzato alcuna inversione di tendenza per quanto riguarda gli incassi: si è infatti replicata la discesa percentuale registrata dopo la prima settimana, assestandosi questa volta a un 62%, corrispondente a un ricavo di 6,7 milioni di dollari. Alla fine del terzo week end, dunque, l'incasso complessivo negli Stati Uniti della pellicola diretta da Zack Snyder corrisponde a 98,1 milioni di dollari, a un soffio dalla soglia dei 100.

Intanto, però, le attenzioni sono già rivolte alla promozione del DVD "Tales of the Black Freighter", contenente l'omonimo corto animato che riprende la storia di pirati presente in Watchmen, nonché il documentario "Under the Hood", incentrato sui Minutemen. Poco prima dell'uscita del DVD (martedì in America, mentre da noi si dovrà aspettare maggio) sono state diffuse numerose immagini tratte da "Tales of the Black Freighter", mentre Empire ha pubblicato un nuovo video con alcune nuove scene tratte dal corto inframmezzate da diversi dietro le quinte. Diffusi anche altri due video, uno contenente un'anteprima di "Tales of the Black Freighter", l'altro con un assaggio di "Under the Hood".

Il nuovo progetto di Millar e Vaughn: American Jesus

Mark Millar e il regista Matthew Vaughn hanno già collaborato su "Kick-Ass", il film autoprodotto di prossima uscita basato sulla serie indipendente realizzata dallo scrittore scozzese e da John Romita Jr.. Ma le strade dei due artisti si erano già incontrate precedentemente, quando Vaughn si era interessato a un adattamento di Chosen, fumetto creato da Millar, appunto, insieme al disegnatore Peter Gross. Ultimato "Kick-Ass", pare ora che il progetto iniziale sia tornato d'attualità, ma a un livello ancora più ambizioso: al centro dell'attenzione dei due autori sarebbe infatti American Jesus, ovvero la trilogia di cui Chosen è solo il primo capitolo. Secondo l'Hollywood Reporter, Millar e Vaughn starebbero discutendo i dettagli dell'accordo, ma non dovrebbe mancare molto a una conclusione, con un inizio della lavorazione già ipotizzato per i mesi estivi, praticamente appena ultimato il lavoro su "Kick-Ass". E con "Kick-Ass" le somiglianze non dovrebbero limitarsi ai nomi degli autori: va infatti considerato che finora è uscito in forma fumettistica solo il primo capitolo della trilogia, e dunque il film si occuperà anche di materiale non ancora pubblicato (come appunto avvenuto per l'altro film). In più, come per "Kick-Ass", "American Jesus" dovrebbe essere prodotto in maniera indipendente dalla Marv Films di Vaughn e di Chris Thykier.
Ma questa novità sposta l'attenzione anche su un altro interessante dato collaterale. A quanto pare, infatti "American Jesus" sarebbe il "progetto di riserva" su cui Millar e un misterioso regista (che a questo punto è evidentemente Vaughn) stavano lavorando nel caso la Warner Bros. non avesse voluto saperne dei loro piani per il rilancio cinematografico di Superman, come vi abbiamo raccontato la settimana scorsa. In quell'occasione Millar aveva affermato che nel caso il loro progetto di trilogia su Superman fosse naufragato, si sarebbe sentito parlare di questo nuovo lavoro: se dunque le cose stanno così, pare proprio che Millar e Vaughn siano fuori dai giochi per Superman. E a questo punto possiamo aspettarci qualche descrizione più approfondita di quali fossero le loro idee in merito.

Fathom

Pur mancando ancora la completa ufficialità, sembra ormai appurato che l'attrice Megan Fox sia prossima a farsi carico del ruolo di Aspen Matthews in "Fathom", l'adattamento dell'omonima serie creata dal compianto Michael Turner. A far capire che la cosa è ormai approdata a qualche punto fermo è stato il presidente della casa editrice Aspen e produttore esecutivo del film, Frank Mastromauro, che non ci ha pensato due volte a fare qualche dichiarazione in merito alla vicenda, raccontando peraltro di un incontro avuto con l'attrice: "[Megan] sa così tanto di Fathom, che è uno spettacolo. Mentre cresceva, è stata una grande fan della serie e una grande fan di Michael. Quando l'abbiamo incontrata, era già pratica del volume uno, e ci faceva domande sulla serie". Mastromauro ha anche rivelato che, prima di morire, fu lo stesso Turner, dopo un incontro con l'attrice, a dirsi convinto che fosse la scelta perfetta e a spingere perché le cose si sviluppassero in tal senso: "A quel punto non avrebbe potuto vedere nessun'altra fare questa cosa. Lei, semplicemente, traduceva in maniera perfetta la bellezza di Mike in live action".
Ma il presidente Aspen ha fornito anche qualche aggiornamento tecnico sulla produzione. In primo luogo, ha spiegato che la sceneggiatura di Jordan Mechner è stata scelta tra una dozzina di altre, in quanto rivelatasi di gran lunga la migliore. Inoltre, uno dei nodi centrali sui quali si sta attentamente riflettendo è il soggetto cui affidare la realizzazione degli ingenti effetti speciali che senza dubbio si renderanno necessari per realizzare l'adattamento, consapevoli della difficoltà di ricreare gli elementi del fumetto in forma filmica.

The Crow

Polemico intervento di Alex Proyas, regista del leggendario e maledetto "Il Corvo" con Brandon Lee nel 1994, riguardo al remake annunciato qualche mese fa e in fase di sviluppo. Proyas si è mostrato, senza mezzi termini, contrario all'operazione, portando argomentazioni di carattere squisitamente morale: "Non ho niente a che fare con il remake di 'The Crow'. Ci sono altre persone coinvolte, e io non mi sognerei neanche di rifare quel film, perché per quanto mi riguarda quello è il film di Brandon Lee, e questa è la ragione per cui ho terminato il film ─ in memoria di Brandon. È davvero l'unica ragione per la quale l'ho ultimato. Quindi l'intera idea di farne un remake, per me, è del tutto ridicola, e io non ci ho nulla a che fare, come non ho avuto niente a che vedere con alcuno dei sequel, o la serie televisiva, o qualunque altra roba".

Rex Mundi

Come già vi abbiamo riferito, la Infinitum Nihil di Johnny Depp è, tra le altre cose, al lavoro sull'adattamento della serie Dark Horse Rex Mundi, adattamento per il quale Depp si spenderà in prima persona anche come interprete e non solo come produttore. A quanto pare le cose stanno iniziando ad evolvere, visto anche che il direttore del settore sviluppo della Infinitum Nihil, Sam Sarkar, ha spiegato recentemente che si hanno già le idee chiare sul tipo di regista da trovare: "Abbiamo davvero bisogno di trovare qualcuno che abbia quel tipo di stile visuale, non diversamente da Zack Snyder. C'è bisogno di una persona che sia quel tipo di visionario per 'Rex Mundi', perché visivamente è un mondo molto complesso". Sarkar ha quindi spiegato più nel dettaglio in cosa consisterà questa particolarità visiva: "La sfida con 'Rex Mundi' è che il suo mondo sarà visivamente molto diverso. Già [lo era] il fumetto che hanno originariamente scritto Arvid [Nelson] ed Eric [Johnson], che era una specie di Parigi alternativa degli anni '30… Noi ci siamo spinti anche più in là, in una maniera interessante, con l'adattamento di Jim [Uhls]".

Smallville

Diffuse alcune immagini tratte da "Eternal", puntata dell'ottava stagione di "Smallville".



Intanto, quando è da poco stato confermato che il serial proseguirà la sua corsa anche per un'altra stagione, l'attrice Cassidy Freeman (Tess Mercer) ha brevemente parlato del misterioso finale dell'ottava, nonché dei pochi e incerti elementi di cui è a conoscenza sulla nona: "[Gli autori e i produttori] fanno tutto zitti zitti. Ti danno solo le tue scene, ma non ti dicono cosa accadrà". Anche sui piani per la nona stagione la discrezione è massima: "Stanno resistendo il più possibile [a svelarci] chi tornerà l'anno prossimo. Lo show si sta entrando nella nona stagione. Non so se Tess Mercer entrerà nelle nona stagione".

Powers: qualche aggiornamento da Bendis

Nei giorni scorsi lo scrittore Brian Michael Bendis è tornato a parlare dell'adattamento per la televisione della sua serie indipendente Powers, attualmente in fase di sviluppo presso il canale televisivo FX. Bendis, che si occuperà anche della sceneggiatura, ha in primo luogo rassicurato sullo stato di avanzamento del progetto: "Ancora non è stato dato il via libera [alla realizzazione del film pilota per la serie]. Ma FX non compra molta roba che poi non intende realizzare. Siamo in produzione attiva". Lo scrittore è poi passato a spiegare i punti su cui si sta cercando di arrivare a un punto fermo prima di mettersi concretamente al lavoro, il primo dei quali riguarda la lunghezza del film: "La si sta discutendo proprio ora. C'è una versione da un'ora e una versione di quasi due ore. La questione è se si possano introdurre due diversi generi, i personaggi principali, e stabilire la storia in un'ora soltanto. Al momento io non ho una risposta". Ma a parte queste discussioni fisiologiche, Bendis non ha nascosto la sua soddisfazione per il rapporto instaurato con il canale televisivo e per il loro approccio al prodotto: "FX finalmente ha capito [Powers]. Loro percepiscono se stessi come se fossero un antinetwork. Un sacco di loro show sono la versione opposta di quello che sarebbero su un [qualsiasi] altro network. E ricordo quando il presidente di FX mi chiese: 'Come si adatta Powers a questo criterio?'. E io dissi: 'Alla NBC, hanno provato a salvare la cheerleader. Noi a dire il vero ammazziamo la cheerleader'. E lui mi fece: 'Facciamo un pilota'. […] Sono molto più interessati al ventre molle alla radice [della storia] che a un lietofine. La libertà è piuttosto buona. […] È bello non doversi ripulire per [raggiungere] un'audience più ampia".

Brevi

- Il canale Sci-Fi (che a breve cambierà ufficialmente il proprio nome in Syfy) ha definitivamente dato luce verde al progetto televisivo su Phantom, di cui abbiamo parlato approfonditamente qualche mese fa.

- Variety riporta che la Universal ha acquisito i diritti di trasposizione di The Strange Adventures of H.P. Lovecraft, la serie Image creata da Mac Carter e Jeff Blitz che ripercorre alcuni elementi biografici del grande scrittore H.P. Lovecraft, miscelandoli con le sue creazioni horror. Il film, che sarà scritto dallo stesso Carter, potrebbe essere diretto da Ron Howard, il quale si occuperà anche della produzione insieme alla Imagine Entertainment di Brian Grazer.

- Come forse ricorderete, qualche tempo fa vi abbiamo parlato di "Spider-Man: Oltre il Buio", fan movie sull'Uomo Ragno realizzato da Stefano Morandini. Del progetto è ora disponibile un trailer su YouTube, mentre l'intero cortometraggio dovrebbe essere disponibile a breve.

- La New Regency Productions ha opzionato i diritti di trasposizione per Freedom Formula: Ghost of the Wasteland della Radical Publishing. Al progetto, era già legato il regista Bryan Singer. Dello script si occuperà invece Michael Finch, mentre la distribuzione sarà curata dalla 20th Century Fox.


- Il presidente dei prodotti per il consumo internazionali di Marvel Entertainment, Simon Phillips, ha dichiarato che i prossimi film targati Marvel Studios verranno presi in considerazione nella realizzazione del multiplayer online game "Marvel Universe", progetto riavviato dopo il temporaneo arenamento di un anno fa.

- Non ha pace la vicenda dei diritti di trasposizione di Dick Tracy. In novembre Warren Beatty aveva portato la Media Tribune Service davanti a una corte di giustizia per sostenere il suo diritto a lavorare sul personaggio, mentre la TMS era pronta a ritirare i diritti (di sua proprietà), ritenendo che Beatty non fosse stato al precedente accordo. adesso, è stata proprio la TMS a fare la mossa successiva, portando a sua volta Beatty in tribunale per reclamare una volta per tutte i diritti sul personaggio.

- Il regista Sam Raimi ha affermato di non essere a conoscenza di un interesse per l'attore Mickey Rourke come villain del prossimo "Spider-Man 4", pur precisando che è possibile che la Sony abbia valutato la cosa senza comunicarglielo. Raimi si è detto anche completamente all'oscuro di eventuali progetti per un film a solo su Venom e Carnage, progetto sul quale stanno circolando alcuni incerti rumor.

- L'attore Nicholas Cage si è detto interessato a ricoprire l'eventuale ruolo di un villain nel prossimo film su Batman. È ovviamente solo un'attestazione di interesse personale, come molte altre giunte finora.

 

Le news di questa settimana


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Push cinema: USA 06/02/2009, Italia 17/04/2009
Coraline cinema: USA 06/02/2009, Italia 01/07/2009
Yattâmancinema: Giappone 07/03/2009
Watchmen cinema: USA 06/03/2009, Italia 06/03/2009
Dragonball cinema: USA 08/03/2009, Italia 10/04/2009
I Racconti del Vascello Nerohome video: USA 24/03/2009, Italia 05/05/2009
X-Men Origins: Wolverine cinema: USA 01/05/2009, Italia 30/04/2009
Transformers: Revenge of The Fallen - cinema: USA 26/06/2009
Lucky Lukecinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Kick-Ass cinema: USA 2009
Red Sonjacinema: USA 2009
Dead of Nightcinema: USA 2009
Scott Pilgrim cinema: USA 2009
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010
Jonah Hex cinema: USA 06/08/2010
Green Lantern cinema: USA 17/12/2010
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Torso – cinema: USA 2010
Tintin cinema: USA 2010
Magdalena – cinema: USA 2010
The Witchblade – cinema: USA 2010
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011
Thor cinema: USA 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
The Losers cinema: USA 2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


Movie Comics, la più longeva rubrica di Comicus.it, con notizie, gossip, anteprime, dai set sparsi per il mondo dove vengono girati i film e i telefilm tratti dai fumetti.



Redazione Comicus

307°: Wolverine

  • Pubblicato in Screen

a cura di Valerio Coppola; testi di Valerio Coppola
revisione testi e impaginazione di Annamaria Bajo; supervisione di Gennaro Costanzo
La rubrica Movie Comics è stata fondata da Carlo Coratelli

X-Men Origins: Wolverine

Nei giorni scorsi sono state diffuse altre tre immagini promozionali di "X-Men Origins: Wolverine" per il mercato francese, ritraenti Wolverine (Hugh Jackman), Sabretooth (Liev Schreiber) e Gambit (Taylor Kitsch).
Uno dei personaggi del film più attesi dal pubblico è sicuramente Deadpool. In questi giorni, a parlare del personaggio è stato proprio il suo interprete, Ryan Reynolds. L'attore ha così avuto modo di chiarire in primo luogo alcuni punti che nei mesi scorsi hanno fatto discutere, in particolare per quanto riguarda le riprese effettuate dopo la fine ufficiale del lavoro sul set. Confermando indirettamente una precedente affermazione dello stesso Hugh Jackman, Reynolds ha spiegato che le riprese in questione erano previste fin dall'inizio proprio nei tempi e nei modi in cui si sono svolte, a causa di alcuni suoi problemi di calendario: "Molta gente ha pensato [che fosse per aggiungere più scene con Deadpool a riprese già concluse], ma quando mi avvicinarono per interpretare Deadpool, ero già impegnato per fare altri due film. [...] E loro giravano 'Wolverine' in Australia, il che rendeva le cose un po' difficili. [...] Dunque l'idea fu di girare il materiale con Deadpool dopo che la sessione principale di riprese era terminata. Quindi in effetti non sono state davvero delle scene rigirate, ma delle riprese aggiuntive. Scene che avevamo bisogno di mettere insieme. Davvero non hanno aggiunto niente alla sceneggiatura". L'attore è poi passato a descrivere il suo incontro con il personaggio, spiegando di averlo sempre amato e di aver provato un certo interesse artistico nei suoi confronti anche prima che gli proponessero il ruolo: "Pensavo fosse proprio figo. È un tipo che sa di essere in un fumetto. Quanto è difficile filmare per bene una cosa del genere? Questo è qualcosa che non hanno messo in 'Wolverine', né potrebbe appartenere a quel mondo". Non escludendo la possibilità di uno spin-off, poi, Reynolds è passato a descrivere più nel dettaglio la caratterizzazione di Deadpool in "X-Men Origins: Wolverine", promettendo che il personaggio susciterà l'interesse del pubblico: "Cammina sul confine [tra bene e male]. [...] Sarete curiosi nei suoi confronti. Sarete curiosi anche oltre il film [...] Interpreto Wade Wilson e interpreto Deadpool, e il personaggio che interpreto come Deadpool, io personalmente (ma la Fox potrebbe differire da me) non lo considero Deadpool, lo considero quello che diviene Deadpool. O la cosa da cui Deadpool proviene". E proprio da questo punto l'attore riparte per rispondere ad una domanda sull'aspetto estetico che esibirà il personaggio, non rivelando se lo si vedrà con la maschera all'interno del film: "Sono la cosa che in seguito potrebbe diventare Deadpool. Ma sì, ha le ferite. Vedrete le cicatrici. C'è tutto, lì". Infine, l'attore ha espresso parole di grande apprezzamento per il cast e per l'atmosfera positiva e di grande professionalità incontrata sul set.
In una seconda intervista, Reynolds ha inoltre confermato che il personaggio con le ferite e le lame ai polsi che si intravede nel trailer è proprio Deadpool, rinviando alla visione del film per la spiegazione sul mutamento fisico del personaggio.
Nei giorni successivi, è poi intervenuto pubblicamente anche Taylor Kitsch, anche lui per parlare del suo personaggio, Gambit: "È come una versione impertinente e senza regole di Wolverine che ama combattere. Ci sono sprazzi di buono e cattivo in questa persona, il che la rende così divertente da interpretare. È un giocatore di poker diventato ladro che usa un'asta [come arma] e possiede energia cinetica, che gli permette di stendere le persone come fossero carte da gioco". L'attore ha anche raccontato un aneddoto divertente (a posteriori) avvenuto sul set: "Una parte del mio pollice si è infilata in uno degli artigli di Wolverine. È stato un casino pieno di sangue, e ho la cicatrice a provarlo".
E non poteva mancare anche una nuova intervista a Jackman, che oltre a ricoprire il ruolo del protagonista sta in qualche modo fungendo da vero e proprio traino promozionale per la pellicola. In quest'ultima occasione, l'attore ha avuto modo di concentrarsi maggiormente sul lato "action" del film: "C'è davvero molta azione: un sacco di combattimenti, ovviamente, e ci sono tipi di combattimenti del tutto differenti [tra loro]. Ci sono anche nuovi mutanti che non avete mai visto prima. In effetti,  spunta fuori un'intera, fresca gamma di mutanti. Quindi penso che per i fan ci sarà un sacco di divertimento. I combattimenti sono molto viscerali. Ti senti come se ne fossi una parte. [ ...] Wolverine ha almeno dieci grosse scene di combattimento in questo film. Al momento, qualcosa del mio materiale preferito è quello con Creed [Sabretooth, ndr]".
Infine, è stato annunciato che Hugh Jackman farà tappa, nel mese di aprile, in Corea del Sud, dove gli impegni promozionali lo porteranno a tenere una conferenza stampa alla quale parteciperà anche l'attore di origini coreane Daniel Henney, che nel film interpreta l'Agente Zero. La prima del film si svolgerà invece il 28 aprile a Hollywood, presso il Grauman’s Chinese Theatre.

Dragon Ball Evolution

Partito la settimana scorsa in otto paesi asiatici, "Dragon Ball Evolution", la pellicola diretta da James Wong e ispirata al manga di Akira Toriyama, dopo il primo fine settimana di programmazione si è piazzato al primo posto nella classifica del botteghino in cinque di questi Paesi (Cina, Malesia, Thailandia, Singapore e Hong Kong) e secondo in Giappone. In particolare, il film avrebbe incassato un importo complessivo, nel primo fine settimana, di 10,1 milioni di dollari, andandosi a piazzare tra le migliori performance di un film targato 20th Century Fox nell'ambito di questi mercati asiatici.
Intanto, in vista dell'uscita italiana della pellicola (il 10 aprile, pressappoco negli stessi giorni dell'esordio cinematografico della maggior parte dei paesi occidentali), l'editore Star Comics ha presentato i romanzi tratti dal film. L'uscita dei romanzi, scritti da Stacia Deutsch e Rhody Cohon a partire dalla sceneggiatura di Ben Ramsey, è prevista per il prossimo 11 aprile.
 


Iron Man 2

Con un aggiornamento flash, il regista Jon Favreau ha fatto sapere che sono iniziate le prove per "Iron Man 2" e che le riprese vere e proprie inizieranno nel giro di tre settimane. Il regista ha anche puntualizzato che nella fase attuale si stanno ancora apportando alcune modifiche allo script, in particolare per adattarlo alle ultime novità (nello specifico per quianto riguarda il cast); allo stesso tempo, comunque, Favreau ha rivolto delle rassicurazioni ai fan, spiegando che la cosa è del tutto normale e che si è nel pieno rispetto della tabella di marcia. Intanto il regista ha anche avuto modo di sottolineare la propria soddisfazione proprio per il fatto che il cast sia ormai praticamente al completo, in particolare dopo gli ultimi due acquisti di peso, Mickey Rourke e Scarlett Johansson: "Scarlett è un'attrice con cui volevo lavorare da un po', è una grande attrice. Abbiamo parlato per un po', e faremo presto un annuncio [ufficiale]. Posso dirvi che non ha ancora fatto degli screen test, ma l'ho incontrata, e speriamo proprio di fare un gran film". A proposito di Rourke, il regista ha invece affermato: "So che Mickey è stato in Russia per delle ricerche sul [suo] ruolo „Ÿ posso confermarlo. Non ci sono ancora stati annunci ufficiali, ma interpreterà un villain russo nel film [a quanto pare un mix tra Whiplash e la Dinamo Cremisi, ndr]".
E a proposito delle ricerche effettuate da Rourke, il regista si riferiva a una visita fatta dall'attore ad una prigione russa (della quale potete vedere anche una foto qui a lato). In Russia per promuovere "The Wrestler", Rourke si è recato in un penitenziario per rendersi conto delle condizioni di vita in un simile ambiente e per calarsi nel personaggio, il quale dunque presumibilmente dovrebbe aver avuto a che fare con un’esperienza detentiva.

Thor

Per il momento i maggiori aggiornamenti su "Thor", invece che dai Marvel Studios, stanno arrivando dalla Marvel Comics, dove una squadra di autori di fumetti sta concorrendo alla stesura della storia e in particolare sta dando una mano nel gestire l'interconnessione tra le pellicole che porteranno a "The Avengers" ("Iron Man", "The Incredible Hulk", "Iron Man 2", "Thor" e "The First Avenger: Captain America"). Proprio a proposito di questo argomento, il supervisore capo della Marvel Comics Joe Quesada è tornato a parlare del suo scambio di opinioni con il regista Kenneth Branagh, che tra le altre cose avrà il non facile compito di integrare Thor nel realistico mondo Marvel cinematografico tratteggiato negli altri film. Quesada si è però mostrato fiducioso al riguardo: "[Branagh] ha capito che c'è questo enorme ricamo tra i film Marvel. C'è continuity tra i film, e lui ha voluto davvero giocare con questo, e ha voluto essere parte [anche] degli altri film. Ha davvero amato l'interconnessione tra questi personaggi, e ha addirittura pensato in anticipo a come 'Thor' si relazionerà con i film su Iron Man. A come si relazionerà con i film sui Vendicatori, e a come sistemeremo queste cose".

Whiteout

Il prossimo 11 settembre uscirà nei cinema americani (piani per l'Italia non sono ancora noti) "Whiteout", la trasposizione dell'omonimo fumetto realizzato dallo scrittore Greg Rucka e dal disegnatore Steve Lieber per la Onipress, e incentrato su un misterioso caso di omicidio nell'Antartico. Protagonista della pellicola nei panni di Carrie Steko è l'attrice Kate Beckinsale, mentre nel cast è presente anche un'altra vecchia conoscenza dei fan di film fumetto, vale a dire Gabriel Macht ("The Spirit"). Della regia si occuperà Dominic Sena.
Nel corso delle settimane di produzione è stato lo stesso Rucka a parlare a più riprese del progetto, sottolineando come non si sia cercato di rimanere troppo aderenti al fumetto, ma di far trovare al film una sua propria dimensione. Lo scrittore, inoltre, non ha fatto mistero della sua speranza di vedere questo film svilupparsi in un franchise che si possa comporre di tre pellicole: "Abbiamo sempre pensato alla storia di Carrie come una in tre parti. La terza „Ÿ che è sempre stata considerata come l'ultima „Ÿ descrive l'idea di come questa donna che ha avuto una relazione così intima con le regioni antartiche finisce per andar via. Lo slogan a questo riguardo è sempre stato 'Carrie lascia il ghiaccio „Ÿ l'unica domanda è come'". Guardando al futuro, Rucka ha quindi spiegato che se "Whiteout" andrà bene, lo Studio non esclude di produrre i capitoli seguenti.
Il film è prodotto dalla Dark Castle Entertainment e dalla Silver Pictures, mentre della distribuzione americana si dovrebbe occupare la Warner Bros.
 

 
Caliber: aggiornamenti dallo sceneggiatore

Vi abbiamo già parlato di "Caliber", l'adattamento dell'omonimo fumetto edito da Radical Publishing, che verrà prodotto dalla Infinitum Nihil di Johnny Depp. In questi giorni è stato sentito in proposito lo sceneggiatore del film Sam Sarkar, il quale ha gli ultimi aggiornamenti disponibili: "Ho appena finito l'adattamento della sceneggiatura. Tra adesso e il Festival di Cannes lo sistemeremo. […] [Il regista John Woo] ha appena completato la release internazionale di 'Red Cliff', quindi è tornato in Cina. Sta leggendo [lo script], e vedremo quale sarà la sua reazione. stiamo aspettando di sentirlo da lui". Ad una precisa domanda sul coinvolgimento di Johnny Depp anche in veste di attore, lo sceneggiatore ha poi risposto tra il serio e il faceto: "Johnny sarà il produttore del progetto, e di sicuro se mai vorrà apparirvi [...] può fare quello che vuole in questo nostro film. Ma non è mai stato inteso come una cosa per lui. 'Caliber' non è una delle cose che deve fare".

Watchmen: Sotto la Maschera

In vista dell'uscita del DVD e del Blu-ray de "I Racconti del Vascello Nero" (negli USA martedì prossimo, da noi il 5 maggio), la Warner ha rilasciato una breve intervista a Eric Matthies, regista di "Sotto la Maschera", il documentario fittizio che prende le mosse dall'altrettanto fittizio libro sui supereroi degli anni '30 scritto da Hollis Mason (il documentario, ovviamente, sarà contenuto nello stesso DVD). Matthies ha in primo luogo spiegato come il fatto di aver trasposto il materiale originale in forma di documentario ha permesso di raggiungere una sensazione di realismo e di prospettiva storica, riuscendo nello stesso tempo, attraverso le interviste, ad approfondire la psicologia e la caratterizzazione di personaggi appena accennati all'interno di "Watchmen". In questo senso, il risultato di "Sotto la Maschera" si è rivelato un'espansione narrativa multidimensionale rispetto al film. Nell'adattamento, inoltre, la voce narrante principale rimane quella di Hollis Mason (Stephen McHattie), che funge da intervistato principale e conduce lo spettatore attraverso la storia dei Minutemen. Il regista ha poi spiegato che proprio gli attori sono stati fondamentali nello sviluppo positivo del documentario, in quanto, anche basandosi sull'ampio materiale fornito da Zack Snyder, sono riusciti a munire i loro personaggi di un'umanità e di una tridimensionalità anche storica molto d'effetto.
 
 
Un altro elemento per fornire una dimensione realistica al prodotto è stato poi l'inserimento di spot pubblicitari a inframmezzare il documentario: di questi, alcuni sono stati realizzati per l'occasione (come quelli per alcuni prodotti delle industrie Veidt), mentre altri sono stati recuperati da materiale originale d'epoca e modificati dove serviva (ad esempio ridoppiandoli). Altro materiale d'annata inserito sono state riprese originali della vecchia New York. Per tutto questo girato d'epoca, si è resa necessaria un'ampia ricerca, anche dal punto di vista legale al fine di utilizzare solo materiale libero da copyright o quanto meno licenziabile.
Dal punto di vista tecnico, invece, il documentario è stato girato in modo da riprodurre l'effetto visivo relativo all'epoca di riferimento (per esempio le scene degli anni '30 appariranno come filmati realizzati proprio in quel periodo). La durata totale del documentario si aggirerà intorno ai 40 minuti.

Punisher: War Zone, l'home video USA

È uscito martedì negli Stati Uniti "Punisher: War Zone" nelle sue versioni home video, nella speranza che DVD e Blu-ray disc possano fa registrare risultati migliori dei deludenti 8 milioni di dollari raccolti dal film nella sua breve avventura cinematografica. Per accompagnare l'uscita dell'home video, oltre a essere state diffuse immagini del cofanetto per l'edizione speciale a 2 dischi del DVD e alcuni menu contenuti all'interno, è stato presentato un contenuto video presente tra gli extra incentrato sul personaggio di Jigsaw (interpretato da Dominic West). Diffuso anche un secondo video, incentrato proprio sul Punitore (Ray Stevenson). Per quanto riguarda in generale i contenuti speciali, infine, oltre ai vari documentari di dietro le quinte presenti sul disco standard, sul secondo disco di DVD e Blu-ray è presente una copia digitale del film.
Intanto, dopo la cancellazione dell'uscita cinematografica in aprile, non sono ancora noti i piani per l'Italia riguardanti la pellicola diretta da Lexi Alexander, né se dei piani siano effettivamente in cantiere.
 

 
Wanted: pistole troppo sensuali

Un piccolo caso si è aperto in Gran Bretagna intorno a "Wanted", l'adattamento dell'omonimo fumetto di Mark Millar e J.G. Jones, diretto dal russo Timur Bekmambetov. In questi giorni è infatti andato in onda uno spot televisivo per promuovere la vendita dell'edizione speciale del DVD. Lo spot non è passato però inosservato agli occhi della Advertising Standards Authority (ASA), che ha intimato alla Universal di ritirarlo o modificarlo, in quanto nella forma attuale le scene ritraenti l'attrice Angelina Jolie in azione sortirebbero l'effetto di rendere attraente l'uso di armi da fuoco. Già tempo addietro la censura aveva colpito "Wanted" nel Regno Unito, quando era stato imposto il ritiro di un poster promozionale, anche quella volta avente per oggetto la Jolie con in mano una pistola. Ma se in quell'occasione la Universal si era adeguata alla situazione, questa volta non ha preso bene il richiamo della censura, rispondendo polemicamente che questa decisione è spia di un sessismo latente che non riesce ad accettare che una figura femminile possa assumere un ruolo forte.

Superman: Millar insiste

L'insistenza con cui Mark Millar parla del suo personale progetto di rilancio di Superman per il cinema e dell'almeno marginale interessamento della Warner Bros. potrebbero far pensare che non si tratti di una tante delle boutade autopromozionali cui l'autore scozzese ci ha abituati. Confermando alcuni elementi già raccontati in precedenza (come il fatto che la Warner avrebbe contattato un misterioso grande regista di Hollywood, il quale a sua volta avrebbe coinvolto proprio Millar), lo scrittore ha riferito gli ultimi sviluppi sul fronte supermaniano: "La Warner ha parlato con noi e con qualche altra squadra di scrittori e registi, ma le cose al momento sembrano essere statiche. Da quanto posso capire, non sta succedendo niente con Superman al momento, e così il regista e io stiamo lavorando a un altro progetto. Se [il nostro Superman] succederà, grandioso. Altrimenti, nessuna tragedia". Ma nel concludere, Millar ha promesso alcuni dettagli in futuro, tra i quali implicitamente anche il nome di questo misterioso regista con il quale sta perorando la propria causa alla Warner: "In questo momento stiamo lavorando al nostro progetto di riserva,e quando questo sarà annunciato, parleremo un po' [anche] di Superman".

Brevi

- Warner Brothers ha fissato l'inizio delle riprese per "Green Lantern" nel mese di settembre. Al momento è pronta una sceneggiatura realizzata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Michael Green, mentre è sicuro che il regista sarà Martin Campbell. Ancora nessun nome è stato invece fatto per il cast.

- La 20th Century Fox ha affidato al regista Tom Dey la realizzazione di un adattamento per il grande schermo incentrato sul cane Marmaduke, in Italia noto come Sansone. Non è stato chiarito se il progetto, ancora nelle primissime fasi, si tradurrà in un film live action, in uno di animazione, o in un mix dei due, come già avvenuto per "Garfield".

- La Disney si appresta a realizzare un adattamento di Monster Attack Network, fumetto pubblicato dalla AiT/PlanetLar che racconta di una squadra che cerca di contenere all'interno di un'isola tropicale dei mostri à la Godzilla. A quanto pare, alla testa del progetto (che nelle intenzioni dovrebbe diventare un grosso action movie pieno di effetti speciali) sarebbe stato messo il regista Andy Fickman ("Race to Witch Mountain").

- Il film pilota su Human Target sarà scritto da Jonathan Steinberg, mentre la distribuzione sarà curata dalla Fox, da Warner Bros. TV e da McG.

- Situazione non chiarissima per "Sin City 2". Chiarito definitivamente che lo script di Frank Miller è pronto, è proprio il coregista Robert Rodriguez a stemperare la fretta: "Dico sempre che 'Sin City 2' è dietro l'angolo, perché è quello che tutti vogliono sentire e mi piace accontentare il pubblico. [Ma] potrebbe essere un lungo angolo".

- "Why So Serious", la battente campagna promozionale che come vi abbiamo raccontato preparò il terreno al successo di "The Dark Knight" nei mesi precedenti l'uscita del film, è stata premiata agli SXSW Interactive Awards.

Le news di questa settimana


PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI

Push cinema: USA 06/02/2009, Italia 17/04/2009
Coraline cinema: USA 06/02/2009, Italia 01/07/2009
Yattâmancinema: Giappone 07/03/2009
Watchmen cinema: USA 06/03/2009, Italia 06/03/2009
Dragonball cinema: USA 13/03/2009, Italia 10/04/2009
I Racconti del Vascello Nerohome video: USA 24/03/2009, Italia 05/05/2009
X-Men Origins: Wolverine cinema: USA 01/05/2009, Italia 30/04/2009
Transformers: Revenge of The Fallen - cinema: USA 26/06/2009
Lucky Lukecinema: Francia 21/10/2009
Sherlock Holmes cinema: USA 25/12/2009
Kick-Ass cinema: USA 2009
Red Sonjacinema: USA 2009
Dead of Nightcinema: USA 2009
Scott Pilgrim cinema: USA 2009
Iron Man 2 cinema: USA 07/05/2010
Jonah Hex cinema: USA 06/08/2010
Green Lantern cinema: USA 17/12/2010
Sin City 2 cinema: USA 2010
Conan cinema: USA 2010
Y The Last Man cinema: USA 2010
Torso – cinema: USA 2010
Tintin cinema: USA 2010
Magdalena – cinema: USA 2010
The Witchblade – cinema: USA 2010
Spider-Man 4 cinema: USA 06/05/2011
Thor cinema: USA 17/06/2011
The First Avenger: Captain America cinema: USA 22/07/2011
The Losers cinema: USA 2011
Preacher cinema: USA 2011
The Avengers
cinema: USA 04/05/2012


Movie Comics, la più longeva rubrica di Comicus.it, con notizie, gossip, anteprime, dai set sparsi per il mondo dove vengono girati i film e i telefilm tratti dai fumetti.



Redazione Comicus
Sottoscrivi questo feed RSS