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Redazione Comicus

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Conan vol. 2

Conan vol. 2 (Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, € 13,00) testi di Kurt Busiek, disegni di Cary Nord e altri

Il secondo volume delle nuove avventure di Conan (nuove per così dire, visto che sono nuovi riadattamenti dei vecchi classici di R. E. Howard) riconferma lo straorinario lavoro di Kurt Busiek e Cary Nord.

I due autori hanno riportato il personaggio a una certa “coolness” e modernità. In questo volume, come nel precedente, le matite di Nord sono colorate digitalmente dal grandioso Dave Stewart, al quale si deve la maggior parte della responsabilità nell'aver reso così evocativi ed efficaci i disegni aggiungendo dettagli e atmosfera. A differenza del primo volume, Conan vive avventure meno inserite in spazi grandi e mozzafiato, ma passa ad anguste stanze dove indaga su strani omicidi, per un giallo sui generis. Comincia, inoltre, a delinearsi un cast di comprimari realmente solido, dalla letale Janissa alla nemesi Toth Amon.

In appendice, un approfondimento su Howard corredato dalle matite di Nord e le tavole del disegnatore utilizzate come prova d'ammissione al progetto.




Marco Rizzo

Tex 554 / 555

TEX 554 / 555 - La banda dei tre / Il killer misterioso (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 114 pagine in b/n, € 2,50 cad.) testi di Claudio Nizzi, disegni di Fabio Civitelli

Tex va a trovare un vecchio amico, Elmer Daves, sceriffo di Telluride in Colorado, sperando di convincerlo a non cercare i responsabili della morte della moglie, avvenuta durante una rapina quindici anni prima. Conosce subito anche il nuovo governatore dello stato, Max Anderson, anch'esso amico dello sceriffo ed ex-sindaco della cittadina. Così come Aquila della Notte, anche lui non vorrebbe che l'amico andasse a cercare quei banditi dopo così tanto tempo. Ovviamente alla fine Tex si unisce a Daves e i due si incamminano scoprendo man mano gli elementi che li ricongiungono ai killer della moglie…

La storia di Claudio Nizzi si fa leggere senza problemi, ma come al solito (nell'ultimo periodo), a parte piccole eccezioni, si riscontrano alcune pecche a livello di sceneggiatura. Alcuni elementi portano il lettore navigato (o anche semplicemente attento) a capire dove si andrà a parare praticamente a metà primo albo. È comunque un sufficiente prodotto d'intrattenimento, grazie anche ai disegni di Fabio Civitelli, sempre molto curati, precisi e giocati sugli effetti di luce e di ombre.


Andrea Gadaldi

Diabolik a. XLVI 1

Diabolik anno XLVI 1 – Il Segreto della Rocca (Astorina Editore, brossurato, 128 pagine in b/n, € 1,90) testi di L. Ferraresi, M. Gomboli, P. Martinelli disegni di S. Zaniboni, G. Montorio, L. Merati

Da più di quarant’anni Diabolik costituisce il lato oscuro del fumetto italiano, l’anti-eroe, il capostipite del fumetto nero. Al centro di polemiche nei suoi primi anni di vita, in realtà Diabolik e la sua fedele compagna Eva Kant sono stati sempre impegnati in importanti messaggi sociali.

Il numero in questione è sicuramente storico per il fumetto popolare del nostro paese perché tratta di un argomento attuale ma scomodo, che non smette di far discutere il mondo religioso e quello politico. Un tema che da tempo Luciana Giussani voleva trattare e che ora lo staff della storica testata propone al pubblico. Il Segreto della Rocca parla di amore fra due uomini, quindi di omosessualità. Diabolik e la sua compagna si schierano apertamente dalla parte delle coppie di fatto attraverso la storia di Saverio Hardy, uno scrittore gay che non può confessare il proprio amore.

Nulla da dire, storia e disegni funzionano bene, anche se l’argomento viene trattato con troppa insistenza. Il tema dell’omosessualità è troppo sventolato, rendendo un po’ pesanti alcuni passaggi che magari potevano essere meglio resi se i personaggi avessero parlato con maggior disinvoltura e con toni meno didascalici.


Gennaro Costanzo

Zio Paperone 206

Zio Paperone 206 (The Walt Disney Company Italia, brossurato, 96 pagine a colori, € 3,70) testi e disegni di Don Rosa e altri

Primo numero nella nuova incarnazione bimestrale per Zio Paperone, la rivista della Disney sottotitolata Carl Barks e i suoi eredi. E il piatto forte di questo numero è proprio una storia di uno tra i principali eredi di Barks, quel Don Rosa che da tempo era assente da queste pagine. Con "La prigioniera del Fosso dell’Agonia Bianca", l’autore americano ci racconta ancora del passato inedito di Paperone, chiudendo una questione che era stata lasciata aperta sia da Barks che da lui stesso. Cosa c’è stato tra il futuro papero più ricco del mondo e la cantante di saloon Doretta Doremì? Rosa ce lo racconta con la consueta maestria narrativa, riuscendo a riallacciare i nodi lasciati finora slegati e al tempo stesso divertendo con ritmi serrati e dialoghi brillanti. Il suo stile poi dona profondità a personaggi e scenari.

Con "Paperino Chiromante" riprende poi la preziosa ristampa delle primissime storie made in Italy dei paperi, risalenti alla fine degli anni ’30 e realizzate da Federico Pedrocchi ed Enrico Mauro Pinochi.

A chiudere l’albo troviamo una storia natalizia carina di provenienza norvegese (serializzata in originale sui quotidiani sotto forma di striscia), e una con protagonista Pluto, sempre a sfondo festivo, che però lascia un po’ a desiderare per la scarsa originalità.

 



Andrea Antonazzo
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