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Redazione Comicus

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Tex - Collezione storica a colori 1

Tex Collezione storica a colori 1 - Il Totem misterioso (Gruppo Editoriale l'Espresso in collaborazione con Sergio Bonelli Editore, brossurato, 320 pagine a colori, in omaggio con il quotidiano “La Repubblica”) testi di Gian Luigi Bonelli, disegni di Aurelio Galleppini

Esce oggi, in omaggio con il quotidiano “La Repubblica”, il primo di cinquantadue volumi che ristampano in ordine cronologico la collezione storica di Tex, quella scritta da Gian Luigi Bonelli e disegnata da Aurelio Galleppini.

Sembra la definitiva consacrazione di un mito comunque già scolpito nell'immaginario dei lettori italiani, un qualcosa in più che potrà sicuramente piacere a chi i fumetti piace averli in libreria e con una cura “diversa” da quella popolare. Dico diversa perché non sempre questa cura è migliore della precedente. In questo caso il colore (fin troppo didascalico e di contorno) appare quasi un modo (non tanto nascosto) di aumentare il pregio delle strisce originali per giustificare questo tipo di operazione di ristampa.

Evocativa l'idea da parte di Claudio Villa, punta di diamante di Sergio Bonelli Editore, di reinterpretare la prima vignetta della prima striscia per la copertina del volume.

Indicato per chiunque senta il bisogno di avere ancora una copia dei primi numeri di Tex. Per tutti gli altri, la “nuova ristampa” li sta aspettando con il fascino immutato e coinvolgente dei bianchi e neri come erano stati pensati.

Ah, ma il fumetto? “Per mille diavoli”, che domande fate? Siamo al punto di partenza di un caposaldo della narrativa disegnata d'Italia. Da recuperare assolutamente nel caso non l'abbiate mai letto.



Andrea Gadaldi

Demian 9

Demian 9 – La pista degli sciacalli (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 128 pagine in b/n, € 3,00) testi di Pasquale Ruju, disegni di Giéz

Fin dall’esordio, Demian si è rivelato una piacevole sorpresa. Niente di innovativo, sia chiaro, però la serie (o meglio la miniserie) di Pasquale Ruju si è presentata immediatamente come un prodotto originale, grazie soprattutto alle particolari ambientazioni (che spaziano per tutto il Mediterraneo). Questo nuovo numero è un esempio perfetto di quello che è stata finora la serie, ovvero ottime storie, avvincenti e interessanti, ma con qualche soluzione “semplicistica” in sede di sceneggiatura. Demian si dimostra sempre di più un personaggio complesso e intrigante, questa volta calato nei panni di un infiltrato in una guerra civile africana non reale, ma perfettamente realistica.

Interessante il tratto di Giéz, molto vicino alla sintesi grafica di autori come Alex Toth e Hugo Pratt, pur se con molte incertezze soprattutto nella caratterizzazione dei volti. Il suo chiaroscuro, invece, ben si adatta all’ambientazione africana della storia. Con riguardo invece alle belle copertine, sembra che da un paio di mesi a questa parte Alessandro Poli abbia finalmente trovato anche un ottimo equilibrio sull’uso dei colori.

In attesa di verificare come verranno risolti i misteri introdotti nei primi numeri, confermiamo le impressioni, buone, avute fin dalla prima storia.


Andrea Antonazzo

Thor 94

Thor 94 (Panini Comics, spillato, 80 pagine, € 3,00) testi di B.M. Bendis, disegni di A. Maleev, M. Deodato Jr. e altri

Secondo le pubblicità, questo albo conterrebbe la più importante storia Marvel dell'anno ed è difficile contraddire questa affermazione.

New Avengers: Illuminati di Brian Bendis e Alex Maleev, infatti, mostra la nascita e la fine del gruppo più intrigante del Marvel Universe, composto da Reed Richards, Iron Man, Freccia Nera, Namor, Xavier e il Dr. Strange, gruppo introdotto per la prima volta su Thor 84/87.

E riesce nei suoi numerosi intenti: raccontare una storia completa, mostrare la nascita del gruppo, far capire il suo modus operandi, mostrare le interazioni fra i protagonisti e, cosa più importante, lanciare l'evento Marvel del 2007, Civil War, non trascurando di impostare la base anche per Planet Hulk, il mini-evento diei prossimi mesi dedicato al Gigante di Giada.

Ma il merito principale di Bendis è quello di costruire una storia emozionante, permeata da risvolti politici e densa di confronti interpersonali assolutamente godibili, aiutato da un Maleev semplicemente perfetto per questo tipo di storia.

Concludono l'albo la seconda (o terza?) parte de Il Collettivo, una mezza storia di Ms. Marvel e soprattutto l'anteprima delle prime sette pagine di Civil War (in cui si realizzano tutti i peggiori timori di Tony Stark).
Riccardo Galardini
  


Andrea Antonazzo

X-Men The End Libro III 3

X-Men The End Libro III 3 (Panini Comics, brossurato, 48 pagine a colori, € 2,80) testi di Chris Claremont, disegni di Sean Chen

Si chiama X-Men The End, ma bisognerebbe chiamarlo con il suo vero titolo: “Claremont The End”. Perché questo trittico di miniserie sembra servire a questo scopo, ovvero a ricordarci che sono finiti i bei giorni delle grandi saghe mutanti scritte da Chris Claremont.

Diciotto numeri per raccontare una storia sconclusionata, piena di elementi che non vengono approfonditi e sembrano essere presenti solo con lo scopo di aumentare le pagine, senza che poi abbiano in realtà alcun peso reale sullo svolgimento della vicenda. I dialoghi sono verbosi e pesanti come nella peggior tradizione di Claremont. Stessi concetti sono ripetuti infinite volte e i personaggi parlano con un linguaggio vecchio e fuori luogo (speravamo di aver superato l'epoca dei supereroi che parlano di sé in terza persona).

I disegni legnosi e inespressivi di Sean Chen non fanno altro che affossare un prodotto che merita solo di essere dimenticato sugli scaffali delle librerie.

 

 

 



Gianluca Reina
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