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Redazione Comicus

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Death: L’Alto Costo della Vita

Death: L’Alto Costo della Vita (Planeta DeAgostini, cartonato, 104 pagine a colori, € 9,95) testi di Neil Gaiman, disegni di Chris Bachalo e Mark Buckingam

Death: L’Alto Costo della VitaIl volume viene chiuso da una storia intitolata “Death Spiega La vita”, disegnata da Dave McKean. Più di ogni altra cosa, rivela il perché della popolarità del personaggio di Death.

Nel creare questa personificazione della morte, Neil Gaiman è stato capace di andare oltre i cliché e gli stereotipi, evitando di creare una “morte” lugubre e tenebrosa e puntando invece su un personaggio che, dietro le sue ambiguità caratteriali, risalta per la sua giovialità e l’amore per la vita, tanto da arrivare a permettersi di poter illustrare ai lettori l’importanza della prevenzione contro l’HIV.

Cosa rende Death un personaggio così appassionato e solare, ce lo racconta la miniserie in tre parti contenuta in questo volume. Una volta ogni cento anni la morte prende forma umana per imparare a conoscere meglio cosa vuol dire essere vivi.
Death, sotto le mentite spoglie di Didi, incrocia la strada con Sexton, reduce da un fallito suicidio, e insieme si trovano a vivere una classica avventura alla ricerca di un particolare oggetto, durante la quale, conoscendosi a vicenda, impareranno il valore della vita.

Questo volume, scritto in maniera elegante e scorrevole, disegnato con uno stile suggestivo e dettagliato, arricchito da una edizione prestigiosa, non può mancare nella libreria non solo di ogni fan di fumetti, ma di qualsiasi amante della buona letteratura.


Gianluca Reina

20th Century Boys 22

20th Century Boys 22 (Planet Manga, brossurato, 272 pagine in b/n con sovracoperta, € 7,00) testi e disegni di Naoki Urasawa

20th Century Boys 22Nell’agosto del 2002 entrai nel mio negozio di fumetti di fiducia e, spinto dalla curiosità e dalla pubblicità, comprai il primo numero di 20th Century Boys senza saperne nulla.
22 numeri dopo, eccomi qui a tirare le somme di uno dei più bei manga di sempre.

Siamo alla lotta finale, l'Amico ha confessato i suoi intenti apocalittici in diretta mondiale, e toccherà ai “20th Century Boys” cercare di risolvere una situazione a dir poco esasperata.
Ci riusciranno o il mondo è destinato a finire?

Nel leggere questo ultimo (?) numero si ha l’impressione che l’autore abbia voluto chiudere la trama principale in fretta e furia.
Indubbiamente ci sarebbe spazio per altre pagine: non tutte le sottotrame sono state portate a compimento in maniera adeguata e quest’albo lascerà l’amaro in bocca a molti affezionati lettori che si aspettavano un finale più articolato, degno di quanto letto fino ad ora.
Fortunatamente in Giappone sono già usciti i due numeri di 21st Century Boys che chiudono i numerosi punti rimasti in sospeso con la fine di questo volume; non resta che aspettare che Panini ce li proponga!

Mai come in questo caso, però, il cammino percorso è più importante della meta finale!

In questi 22 numeri Naoki Urasawa ha composto una delle più belle storie fanta-apocalittiche degli ultimi anni: complessa, ben strutturata su tre livelli temporali e con personaggi memorabili e realistici, seppur disegnati con pochi semplici tratti.

Kenji, Kana, Occio, e tutti gli innumerevoli compagni di 20th Century Boys ci hanno tenuto compagnia, hanno lottato per noi e si sono sacrificati per il nostro bene.
Grazie ragazzi, ci mancherete!



Cris Tridello

Honey & Clover 1

Honey & Clover 1 (Panini Comics, brossurato, 4,30 pagine in b/n, € 4,20) di Chika Umino

Honey & Clover 1Nello stesso palazzo vivono l’ingenuo Takemoto, il folle Morita e il concreto Mayama: tutti e tre frequentano lo stesso istituto d’arte ed affrontano ogni giorno le piccole sfide quotidiane tipiche degli studenti universitari. Far quadrare i conti, mangiare abbastanza, andare avanti con lo studio, capire le ragazze…
Nella loro vita arriva un giorno Hagumi, cugina del loro professore, solitario genio artistico dalle malinconiche sembianze da folletto. Takemoto e Morita, senza accorgersene, cominceranno ad innamorarsi, ognuno nella sua personale maniera…

Con due serie tv, un film dal vivo e un premio come miglior Shojo Manga all’attivo, giunge anche Italia, sette anni dopo l’inizio giapponese, la serie del debutto di Chika Umino. E mai debutto poteva essere più positivo. I traguardi raggiunti sono il giusto premio per quest’autrice, che è riuscita nel difficile compito di raffigura in maniera realistica la situazione di uno studente universitario giapponese, la quale ha molti tratti in comune con quella di qualsiasi altro studente al mondo: i conti in tasca per arrivare alla fine del mese, risparmiando su ogni più piccola spesa, i dubbi sulle proprie scelte di studio quando ci si confronta con colleghi e compagni più motivati e capaci, la difficoltà di relazionarsi con gli altri e di non riuscire a esprimere i propri sentimenti.
E in questo background inserisce le sfaccettate figure dei personaggi, che ci vengono introdotti a poco a poco, variando di volta in volta la prospettiva narrativa, in modo da approfondirli senza però mai rivelarci veramente tutto di loro.

Lo stile di disegno non è quello che si direbbe curato e dettagliato, anzi.
Grezzo e abbozzato, lesina su sfondi e ambienti per concentrarsi sulla mimica e sui lineamenti dei personaggi che risultano sempre molto espressivi. Si rivela inoltre fantasioso nella composizione di tavole e vignette, mostrando un’insolita verve creativa, come quando trasforma con naturalezza una scena di quotidianità nel set di un videogioco picchiaduro con tanto di barra dell’energia dei contendenti.

A metà strada tra Maison Ikkoku e Cortili del Cuore, questo salto nella cultura giapponese è una lettura che come poche riesce a trasmettere vere emozioni.



Gianluca Reina

Romance of Darkness 1

Romance of Darkness 1 (Star Comics, brossurato, 192 pagine in b/n, € 4,20) di Chie Shinohara

Romance of Darkness 1Come in un famoso film di Night Shyamalan, un violento incidente lascia in vita una sola superstite.
I dubbi attanagliano la giovane Rikka: perché è sopravvissuta solo lei? Cosa è successo mentre sprofondava nel fiume? E perché adesso è cosi attratta dall’acqua?
Nient’altro si può anticipare della trama di questa storia, perché dietro ogni evento si nasconde un colpo di scena, e rivelarlo rovinerebbe al lettore il piacere di scoprirli.
Quello che è sicuro è che con Mizu ni Sumu Hana, titolo originale della miniserie, Chie Shinohara fa nuovamente centro con il Thriller Horror, dopo l'ottimo risultato ottenuto con Il Sigillo Azzurro.

Questa miniserie, terminata in Giappone con cinque volumi che hanno aperto la strada ad un film dal vivo, giunge in Italia dopo la conclusione di Anatolia Story che ormai ha accertato la fama dell’autrice nel nostro paese.

Pensare qualche anno fa di proporre nel nostro bel paese la Shinohara poteva sembrare fantascienza. I suoi manga, è innegabile, graficamente sono privi di appeal, disegnati con un tratto datato, privo di originalità e abbastanza anonimo, tanto che tutti i personaggi sembrano avere gli stessi volti.
Tuttavia, superato il primo ostacolo del tratto (che nonostante i difetti si presenta come leggibilissimo e per nulla confuso) si viene subito coinvolti da una storia ben costruita e coinvolgente, che, in un crescendo narrativo, svela a poco a poco tutti i suoi dettagli, lasciando il lettore inchiodato alla lettura fino all’ultima tavola.

Una lettura consigliata a tutti quelli che credono che Shojo voglia dire solo romanticismo, e più in generale agli amanti dell'horror e del fantastico.


Gianluca Reina
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