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Redazione Comicus

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ShadowPlay

ShadowPlay (Magic Press, brossurato, 108 pagine a colori, € 10,00) testi di Amber Benson e Christina Z, disegni di Ben Templesmith e Ashley Wood

ShadowPlayQuesto volume della IDW raccoglie in un formato “flip-book” due storie indipendenti tra di loro accomunate solo dall’atmosfera e dalle tematiche, pubblicate originariamente in una miniserie di quattro numeri.

"Il Blues di Pinwheel del Demone Padre John" di Amber Benson (Tara in Buffy The Vampire Stayer e già autrice di alcuni fumetti sul mondo della cacciatrice) e Ben Templesmith (30 Days of Night) ci raccontano la storia di un bambino che scappa di casa e si trova coinvolto in una storia alla Oliver Twist in chiave vampiresca.
Se l’idea alla base è interessante, purtroppo la sceneggiatura della Benson non regge, rivelandosi ben presto sbrigativa e superficiale in molti passaggi, nonché debole nell’intreccio, tanto da lasciare l’impressione, al termine della storia, che tutto sia finito senza neanche iniziare.
I disegni Templesmith, leggibili e creativi nella composizione della tavola, sono suggestivi e riescono nel compito di caratterizzare sia il lato più infantile e favolistico della storia sia quello brutale e sanguinolento.

"Deviazione" di Christina Z (Witchblade) e Ashley Wood (Metal Gear Solid) è un horror a tinte erotiche che vede una psicologa di rinomata fama avventurarsi in una casa del piacere che si rivelerà essere la maschera per una serie di inquietanti perversioni.
La scrittrice propone un thriller dai risvolti psicologici e sociologici ricco di piani di lettura,
in cui si parla delle donne e della loro posizione nella società moderna, incerte tra il feticcio sessuale e il ruolo di potere. I disegni sono suggestivi e disturbanti, molto sottili nell’erotismo di alcune tavole che non cade mai nella volgarità. Purtroppo mostrano però il fianco per quello che riguarda la leggibilità: il tratto di Wood si perde nella sua ecletticità, e in più di una sequenza è difficile capire cosa succede o dove si trovano i personaggi.

Tirando le somme questo volume si trova nell’ambigua situazione di presentare una storia interessante e ben scritta ma con dei grossi problemi dal punto di vista grafico, e un’altra con degli eccellenti disegni ma una storia abbastanza scialba.



Gianluca Reina

100% Marvel - Ghost Rider: Circolo Vizioso

100% Marvel - Ghost Rider: Circolo Vizioso (Panini Comics, brossurato, 120 pagine a colori, € 10,00) testi di Daniel Way, disegni di Mark Texeira e Javier Saltares

100% Marvel - Ghost Rider: Circolo ViziosoDopo aver percorso la Strada per la Dannazione, Johnny Blaze torna a vestire i panni di Ghost Rider in un’avventura realizzata da Daniel Way, Mark Texeira e Javier Saltares che sancisce il ritorno in pianta stabile dello Spirito della Vendetta nell’Universo Marvel.

Con Garth Ennis e Clayton Crain avevamo lasciato Ghost Rider intrappolato nelle viscere dell’inferno a scontare il suo patto col diavolo, e da queste premesse parte la nuova storia. Per la gioia di Lucifero, Johnny Blaze percorre le distese infernali a cavallo della sua moto alla ricerca di una via di fuga che pare non esistere. Giorno dopo giorno il suo fato sembra segnato, intrappolato all’inferno senza una via d’uscita, finché è proprio il signore degli inferi a liberarlo dalla sua prigionia. Ma perché mai Lucifero dovrebbe far scappare la sua anima dannata preferita, quella che si diverte maggiormente a tormentare? Il diavolo ha sempre il suo tornaconto e ben presto Ghost Rider lo imparerà a sue spese.

Il ritorno dello Spirito della Vendetta è accompagnato da una storia nel complesso piacevole: veloce e scorrevole nella lettura, questa è fortemente caratterizzata dallo stile pittorico di Texeira e Saltares, duo dal tratto ricco ed espressivo ma a volte un po’ impreciso. Way dal canto suo realizza una trama semplice ed efficace, anche se non priva di difetti: se da un lato è comprensibile ed apprezzabile il tentativo di coniugare alcuni elementi del Ghost Rider di Danny Ketch (seconda incarnazione dell’eroe) con la figura di Johnny Blaze (prima, e a questo punto anche terza versione dello Spirito della Vendetta), dall’altro lato, soprattutto alla luce dell'importanza di questo primo arco narrativo, non si capisce il perché di un finale fin troppo semplice e frettoloso. Per scoprirlo non ci resta che attendere, impazienti e curiosi, le prossime storie di Ghost Rider in via di pubblicazione attualmente in America.



Luca Chessa

I Luv Halloween

I Luv Halloween (Bande Dessinée, brossurato, 192 pagine in b/n , € 7,90 ) testi di Keith Giffen, disegni di Benjamin Roman

I Luv HalloweenLa tradizione vuole che Halloween sia la notte in cui i fantasmi e creature dalle grottesche fattezze siano liberi di girare per il nostro mondo, terrorizzandone gli abitanti e chiedendo un tributo per placare la loro sete di sangue.
In questa storia invece le carte in tavola cambiano, e più terrorizzanti di qualsiasi spettro si scoprono essere quei bambini dall’aspetto tanto innocente, ma pronti a rivelare una spietata sete di vendetta se loro aspettative vengono tradite.

Potrebbe essere un film di Tim Burton per come è permeato da una grottesca ironia stemperata dall’atmosfera di racconto per ragazzi.
Potrebbe essere un romanzo di Ronald Dhal per la trama cinica e cattiva filtrata da un’infantile ingenuità.
Potrebbe essere una storia di Maxvell Atoms per lo stile di disegno sporco e tagliente.

Ma non è nulla di tutto questo
Ci troviamo invece davanti ad un’inedita prova per Keith Giffen, che sviluppa una storia estremamente originale in cui l’unica pecca sono alcuni passaggi nei quali non è chiarissimo quel che succede, finché il colpo di scena finale chiarisce ogni punto oscuro della trama.
I disegni del promettente Benjamin Roman dipingono un ambiente sospeso tra reale ed onirico e caratterizzano alla perfezione un folto cast di personaggi anche quando ne nasconde i lineamenti dietro una maschera.
Come tutti i volumi della TokyoPop ci viene spacciato per manga, ma non è un manga. Però poco importa la nazionalità di quello che leggiamo quando si tratta di un prodotto ben riuscito come questo.



Gianluca Reina

Little Nemo 8

Little Nemo 8 (autoproduzione, spillato, 60 pagine in b/n, € 6,00) a cura di Luigi Serra e Corrado Zedda

In quest’epoca "dominata" dalle webzine, ritrovarsi fra le mani una rivista cartacea sui fumetti fa sempre un certo effetto. Little Nemo è una fanzine di quelle storiche che nonostante i suoi pochi numeri può vantare una storia non comune a tutti.
Gli stessi autori, Luigi Serra e Corrado Zedda, raccontano la nascita del progetto e l'uscita del primo numero nel 1991 contenente un’intervista a Max Bunker. All’epoca non era certo facile contattare gli autori, pubblicare una fanzine, farsi conoscere e diffonderla, ma nonostante tutte queste difficoltà Little Nemo riuscì a crearsi il suo fedele pubblico di lettori. Oggi, a sette anni di distanza dall’ultimo numero, Serra e Zedda ci propongo un numero ricco e sempre pieno della stessa passione "hard-core".

Apre le danze un interessante articolo sui cosiddetti autori completi con un punto di vista piuttosto particolare a cura di Serra, e si prosegue poi con un lunghissimo e dettagliato articolo sul Topolino di Casty scritto da Zedda. Da segnalare poi l’intervista a Giuseppe De Bernardo e un’analisi sul poliziesco italiano a fumetti.
Completa il numero un inserto a fumetti di 24 pagine dal titolo "Chance – La Fantasia a Fumetti". Le tre storie contenute (ad opera di Bianco, Serra/Ballò, Zedda) dall’aspetto un po’ amatoriale, completano questa rivista, scritta con passione, consigliata a tutti gli amanti delle fanzine.

Il contenuto della rivista è disponibile anche on-line nel sito ufficiale, nel quale è possibile anche ordinare i singoli numeri della fanzine.


Gennaro Costanzo
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