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Redazione Comicus

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Witchblade Takeru 1

Witchblade Takeru 1 (Panini Comics, brossurato, 192 pagine in b/n, € 4,30) testi di Yasuko Kobayashi, disegni di Kazasa Sumita

Witchblade Takeru 1Scordatevi Sara Pezzini e la sua lama stregata. Questo volume rientra in un tentativo di esportare nel sol levante il personaggio creato da Marc Silvestri, con un fumetto e una serie animata create appositamente in Giappone
Mentre l’anime dello studio Gonzo (gli stessi di “Full Metal Panic”) è una onesta serie d’azione con sprazzi horror senza troppe pretese, questo manga (nonostante l’autore sia lo stesso) è un hentai travestito da shonen manga.

Takeru, quando indossa la “mano del demone”, si trova denudata e trae una spada dalla propria zona intima, ma anche quando è vestita il disegnatore non perde occasione per mostrare le forme o guardare sotto le mutandine sue o degli altri personaggi femminili.

In mezzo a tutto questo ci sarebbe anche una trama, che parla di demoni sopiti che si risvegliano affamati di sangue, e di una coppia di ragazzi che li deve fronteggiare per un antico retaggio, ma si perde di vista in mezzo al fan service.





Gianluca Reina

Kane - Saluti da New Eden

Kane - Saluti da New Eden (Edizioni BD, brossurato, 128 pagine in b/n, € 10,00) testi e disegni di Paul Grist

Kane - Saluti da New EdenIl detective Kane della polizia di New Eden è un duro. Un poliziotto incorruttibile con una missione: combattere il crimine ovunque esso si annidi. L’onestà di Kane lo ha costretto a un duello all’ultimo sangue con il suo partner. Sei mesi dopo la disciplinare lo reintegra nei ranghi restituendogli la pistola e il distintivo. Ma chi gli può restituire la stima e il rispetto dei suoi colleghi?

Con questo volume le Edizioni BD presentano uno dei serial più interessanti di Paul Grist, da noi poco conosciuto. Un police procedural molto ispirato, debitore per trame e atmosfere ai romanzi dell’87° Distretto e al telefilm “Hill Street Giorno e Notte”, di cui mutua la struttura narrativa ed alcune trovate strampalate e, dunque, irrimediabilmente credibili.

Degni di nota i disegni di Grist, il cui tratto è debitore di José Munoz. Le tavole sono ricche di soluzioni decisamente non banali e, pur risultando a prima vista fastidiosamente naif, sono capaci di ammaliare il lettore, rivelandosi efficaci e ipnotici come lo sguardo di un serpente.





Stefano Perullo

Thor & I Nuovi Vendicatori 104

Thor & I Nuovi Vendicatori 104 (Panini Comics, spillato, 96 pagine a colori, € 3.80) testi di Ed Brubaker, Stan Lee e Brian Reed, disegni di Steve Epting, Jack Kirby, Roberto De La Tore e Patrick Zircher

Thor & I Nuovi Vendicatori 104Ci siamo. Questo probabilmente è l’albo Marvel Italia più importante dell’anno. Più di Civil War, forse perché in qualche modo ne rappresenta l’ideale conclusione.

La Guerra civile della Casa delle Idee miete la sua vittima più illustre, chiudendo in pratica un’era per i comics americani. Nonostante la notizia di questo decesso sia stata anticipata da mesi, la lettura dell’albo non ne risente, grazie anche alla bravura con cui Ed Brubaker e Steve Epting confezionano la storia. Pathos, stupore e una leggera tristezza accompagnano la lettura della storia tratta da Captain America #25, consci che qualcosa è cambiato, per davvero.

Albo extra-size quello presentato da Panini, con ben 96 pagine (disponibile pure un’edizione variant da 112 pagine ancora più ricca), dove la succitata storia di Capitan America per l’occasione è accompagnata, oltre che da Miss Marvel, da due vere chicche fumettistiche targate Stan Lee & Jack Kirby come Le origini di Capitan America! (1965) e Il mostro dietro la maschera! (1968). Due storie d'autore per salutare degnamente un eroe.




Luca Chessa

Battle Hymn 1

Battle Hymn 1 (Italycomics, spillato, 24 pagine a colori, € 2,40) testi di B. Clay Moore, disegni di Jeremy Haun

Battle Hymn 1Morto un capitano se ne fa un altro, perché per un Capitan America che muore c’è un Fiero Americano che nasce. Non c’è nessun Steve Rogers tra i superumani del governo statunitense, ma tra i militanti figura un personaggio che ne fa chiaramente le veci. E con lui, tutta una serie di character palesemente ispirati alla Golden Age del supereroismo a fumetti.

Ma l’ambiziosità di Battle Hymn non sta tanto nei suoi protagonisti costruiti sulla falsariga di alcuni tra i “sempreverdi” della Marvel, quanto nella scelta di ambientare questa miniserie in cinque parti durante il secondo conflitto mondiale. Ne esce un rifacimento a tutto tondo che, in bilico tra omaggio e plagio, ha il merito di trovare il giusto equilibrio tra vecchi stereotipi e formule narrative più moderne.

B. Clay Moore e Jeremy Haun sono gli autori di un Ultimates senza il suo mordente originario, e dei cui flashback sembra rappresentare un degno prolungamento, anche grazie a una colorazione dal fascino retrò.





Simone Celli
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