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Redazione Comicus

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Giovani Titani 9

Giovani Titani 9Dopo un numero celebrativo, parte la run dei Teen Titans di Sean McKeever che riesce subito a risollevare i toni dopo il desolante "Un Anno Dopo" di Geoff Johns (dove cast e trame sono state smembrate per esigenze di continuity) e gli insipidi tie-in di "Amazon Attacks".

Proprio alla freschezza dei toni, al supereroismo classico e alle caratterizzazioni brillanti della prima riuscita parte della run di Johns si rifà con la sua saga McKeever, recuperando elementi introdotti proprio in quelle storie. Rivediamo in azione i Titani Del Domani, versione corrotta di quelli di Oggi, in un'appassionate lettura dove si equilibrano l'azione e l’introspezione che inevitabilmente nascono dal confronto tra  quello che i protagonisti sono e quello che potrebbero diventare.
Ai disegni abbiamo un Ale Garza a suo agio con le figure adolescenziali ma un po’ abbozzato, e un Jamal Igle anonimo e poco ispirato: speravamo di trovare di meglio come disegni per questo albo.

Tutti i fan dei Titani lo ameranno, ma anche i nuovi lettori apprezzeranno, superato il piccolo scoglio composto da una serie di criminali di serie Z non facilmente identificabili.


Gianluca Reina

Akiko: La minaccia di Alia Rellapor – parte 1

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Grazie all'edizione della ProGlo, arriva in Italia Akiko, la serie fantasy di Mark Crilley definita un incrocio fra "Il Mago di Oz" e "Star Wars" e pubblicata negli States dalla Sirius.
Nei 6 episodi raccolti in questo primo volume, l'asiatica Akiko fa rotta per il pianeta Smoo dove scopre che la perfida Alia Rellapor ha rapito il piccolo principe Froptoppit. Così, la giovane ragazzina parte per un'incredibile missione di salvataggio a capo di un gruppo di compagni tanto improbabile quanto assortito.

Crilley non perde tempo e subito ci proietta in un'avventura piena di ritmo in cui i protagonisti devono dar adito a tutte le proprie abilità per uscire dalle situazioni più assurde e pericolose. Si ha, però, la netta impressione che il motore della serie si stia soltanto riscaldando e che solo andando avanti ci mostrerà in pieno il suo potenziale narrativo.

Fra citazioni di Little Nemo e grazie ad uno stile originale, Akiko è il punto di incontro ideale fra Giappone e America e per questo non potrà non mettere d'accordo i lettori di comics e di manga, e quelli più esigenti.


Gennaro Costanzo

Quattro dita

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Un finto documentario simil-televisivo, narrato con tecnica e perizia da un geniale Rich Koslowski, racconta i successi di Dizzy Walters, pioniere dei film d'animazione e, allo stesso tempo, della genesi, dell'ascesa e del declino di Rickey Rat, sua principale star. Dall'uscita dal ghetto al successo, Quattro dita si sofferma sui primi anni di vita dei cartoon, fino allo loro totale affermazione, indagando anche su retroscena loschi che hanno infangato (e che infangano) questo fatato mondo.

Prendendo spunto dalla vita di Walt Disney, dalla nascita e dal successo di Mickey Mouse e dal mondo dell'animazione della prima metà dello scorso secolo, Koslowski mette su carta un esperimento interessante e riuscito. Mescolando finte interviste e finte immagini di repertorio, Quattro dita non mancherà di appassionare i lettori e divertire per le numerosissime citazioni e reinterpretazioni dei più celebri personaggi dei cartoon "reali".

Vincitore dell’Ignatz Award 2003, Quattro Dita è un'opera che non può mancare in un'ideale biblioteca del fumetto.


Gennaro Costanzo

Storie Brevi

Storie BreviNon servono idee faraoniche per raccontare una storia. L’esordio europeo di Yan Kai dimostra che parlare delle piccole cose può essere sufficiente. O forse no. Perché non sempre dalle piccole cose nascono delle grandi storie. Ad esempio, non tutti i sette racconti di Storie Brevi confluiscono in un finale deciso. Certi epiloghi appaiono mozzi e inconcludenti, compreso quello dell’osannato “La sedia”, il cui vero grande pregio resta quello di aver reso protagonista un oggetto, creando un punto di vista inedito e curioso.

Per il resto tutto funziona. E’ bello poter leggere di vite quotidiane e di crescite personali, come dimostra “Viaggio d’estate”, forse il capitolo più riuscito, perché capace di regalare un senso di compiutezza.

Yan Kai si presenta come un Taniguchi cinese, ma più acerbo e più incline al classico. Storie Brevi è un’antologia piena di buoni propositi che non sempre arrivano a compimento. Meglio abituarsi a cogliere il fascino del “non detto”, e a non aspettarsi che a tutto ci sia un perché.


Simone Celli
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