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Redazione Comicus

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Caro Babbo Natale

Caro Babbo NataleNorthpole è una cittadina dell'Alaska dove ogni giorno è Natale: un paradiso per molti, ma non per i bambini della scuola locale costretti a rispondere, vestiti da elfi, alle letterine dei bambini di tutto il mondo, a causa di un sistema che fa gravitare l'intera città attorno all'atmosfera natalizia.
Un gruppo di studenti, probabilmente spinti dalla estraniante routine della città, comincia ad organizzare una strage…

Il volume racconta i giorni di questo surreale villaggio e della crescente inquietudine tra i suoi giovani abitanti, con il pregio di porre l'attenzione su questa storia poco nota alla cronaca.
Purtroppo il valore "documentaristico" del fumetto non è accompagnato da un altrettanto valido apparato narrativo. La narrazione infatti è molto superficiale e non riesce a caratterizzare i personaggi, sembra quasi che il volume non voglia “prendere le parti” di nessuno, risultando così poco coinvolgente.
Non aiuta il disegno, che vorrebbe essere essenziale, ma è solo abbozzato e confonde nell'incapacità di differenziare i personaggi e nello spezzettare le tavole in vignette di non facile lettura.

Quella che si definisce una buona occasione sprecata.


Gianluca Reina

Legione Stellare 1: Destinazione futuro

Legione Stellare 1: Destinazione futuroContinua la saga della Legione Stellare, saga fantascientifica ambientata nel trentunesimo secolo creata da Federico Memola sulle pagine del Zona X di bonelliana memoria. Lo fa con un albo che può definirsi un buon starting point, pienamente comprensibile anche a chi non avesse mai letto le storie precedenti e piacevole da leggere.

Purtroppo la trama generale di questo albo d'esordio è abbastanza prevedibile, anche se nella sottotrama centrale riesce a piazzare un colpo ad effetto. Il problema è che l'intera sottotrama sembra completamente slegata dal resto della storia e l'impressione, probabilmente errata, è che sia un mero riempitivo fine a se stesso. Essendo un primo numero non avrebbe certo fatto male concentrarsi maggiormente sulla minaccia principale, ancora troppo vaga ed indefinita, o perlomeno sul cercare di legarla in maniera anche sottile alla parte centrale dell'albo.

Per contro Alex Massacci è un disegnatore dalle buone potenzialità, che deve migliorare solo pochi dettagli di storytelling o di rifinitura di dettagli, che a volte non aiutano a comprendere appieno alcune sfumature della sceneggiatura come la malattia di una delle protagoniste.



Riccardo Galardini

John Doe 65

John Doe N° 65 – Viaggio SentimentaleSi avvicina la resa dei conti tra John Doe, la nuova incarnazione della Morte, e la sua progenie Mordred che la stessa morte ha deciso di bandire. Dal momento che il potere del "piccolo" è molto superiore a quello del padre, quest’ultimo necessita di alleati che va a scovare tra le sue vecchie conoscenze. Si ha inoltre l’incontro/scontro tra John e Fame, quest’ultima ormai senza un vero scopo in un mondo in cui nessuno può morire.

John Doe si conferma un fumetto fuori dagli schemi, con un discreto mordente e richiami di continuity che non possono che far felici i suoi fan.

Riccardo Torti ai disegni alterna buone sequenze con altre piuttosto povere nei dettagli, e con interpretazioni dei personaggi, al di là dello stile, francamente un po’ troppo "squadrate".

Una lettura in ogni caso piacevole anche se probabilmente un po’ ostica per il lettore occasionale (nonostante le utili note e riassunti iniziali).



Andrea "Zio-P" Poli

Fantastici Quattro 289

Fantastici Quattro 289 “L’avventura perduta” la fa da padrone in questo numero pre-Millar&Hitch. E prima di un nuovo ciclo, cosa c’è di meglio della storia di Stan Lee e Jack Kirby che doveva concludere il ciclo “per definizione” degli FQ?

La storia in sé non sarà un capolavoro, ma è giusto ripubblicarla nel modo in cui Kirby l’aveva pensata. O quantomeno come ci si immagina che l’abbia pensata, visto le tavole mancanti e, come apprendiamo nelle note, la tavola perduta! Ma al di là di tutto è veramente da apprezzare la completezza con cui viene inserito il materiale: tavole originali, il “pastrocchio” di Fantastic Four 108 e la “versione Kirby” con le tavole inedite e l’apporto di Ron Frenz e Joe Sinnot, senza dimenticare articoli di approfondimento e le già citate note.

Un numero imperdibile per gli amanti del King e per chiunque sia curioso di come possa avvenire la genesi di un fumetto, tanto che appare fuori luogo "Mythos", ennesima riproposizione delle origini del Quartetto a firma Paul Jenkins e Paolo Riviera.


Andrea "Zio-P" Poli
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