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Redazione Comicus

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Spider-Man 507-510

Spider-Man 507-510Con "Nuovi Modi di Morire" Dan Slott continua l’opera di rivitalizzazione dell’Uomo Ragno e lo fa con risultati altalenanti introducendo un nuovo (ulteriore) simbionte nell’universo Marvel e facendo scontrare Spider-Man con i Thunderbolts.

Proprio nella figura di Norman Osborn sta il punto di forza di questi quattro numeri: sia nella saga di The Amazing Spider-Man che nei Thunderbolts di Christos Gage assistiamo ai machiavellici intrighi dell’ex Goblin che agisce sempre per il proprio tornaconto non curandosi di chi deve danneggiare nel farlo, sia esso il suo arcinemico, un gruppo di skrull invasori o il proprio figlio.

La saga segna anche il ritorno alle matite di uno dei disegnatori che più ha dato al ragnetto: John Romita Jr., qui un pochino sottotono e a volte affrettato ma comunque su un altro pianeta rispetto al disegnatore dei Thunderbolts, Fernando Blanco, i cui disegni si fatica a definire approssimativi.

In definitiva quattro numeri piacevoli da leggere, ma che ancora non riescono a convincerci appieno del restiling in atto su The Amazing Spider-Man.


Cris Tridello

Honey & Honey Drops 1

Honey & Honey Drops 1Yuzuru è una ragazza la cui famiglia si trova in serie difficoltà economiche, e che con piccoli lavoretti cerca di provvedere a se stessa. Finché un giorno si imbatte nel fascinoso e spietato Kai Renge, rampollo di ricca famiglia che per vendicarsi di essere stato da lei umiliato la costringe a divenire sua “honey”, sorta di badante che deve provvedere alla corretta vita scolastica di un’élite della sua stessa scuola, l’Istituto Privato Hojo.

Inizia un’esperienza da incubo, nella quale la giovane deve sopportare le angherie a sfondo sessuale del suo cosiddetto “master”, ma con l’opportunità, se riuscirà a resistere sino alla fine dell’anno scolastico, di vedersi abbonare per tre anni la pesante retta scolastica.

Uno shojo dai classici momenti semi-erotici che non si spingono mai troppo oltre, semplice nella trama e nella descrizione dei caratteri dei personaggi. Disegni piuttosto anonimi, intercambiabili con quelli di qualsiasi shojo medio.


Ylenia Semenzato

Warcraft: Ashbringer

Warcraft: AshbringerEnnesima trasposizione a fumetto per l’universo di Warcraft, che si rivela terreno fertile per la narrativa, con un’ambientazione accattivante e ben costruita che sa andare oltre il fortunato gioco.

In questo volume leggiamo della vicenda tragica dell'Alto Comandante Alexandros Mograine e della spada Ashbringer, da lui voluta per contrastare l’armata apparentemente invincibile del Lich King. Una saga che tocca temi come la guerra, l’eroismo e l’amore famigliare, narrata con maestria ed illustrata con un tratto dinamico che in alcuni casi ricorda i volumi essenziali ed efficaci del design di alcuni videogiochi nipponici.

Un’opera che piacerà non solo ai cultori del videogioco, ma anche agli appassionati di fantasy, essendo scritta con particolare cura tanto da sostenere il paragone con la lettura di un romanzo di genere.


Ylenia Semenzato

Ga-Rei 1

Ga-Rei il divoratore di spiriti 1Kensuke è uno studente delle superiori in grado di vedere i fantasmi che vagano tra la gente comune; il ragazzo ritiene questa dote una vera e propria maledizione che gli impedisce di condurre una vita normale come i suoi compagni. La sua abilità gli tornerà utile però quando farà la conoscenza di Kagura, una sua coetanea che è l'ultima discendente di una famiglia destinata a eliminare gli spiriti malvagi...

Ga-Rei riprende elementi già sfruttati in numerosi manga degli ultimi anni (tra i più celebri Bleach e XXXHolic), ma riesce a ritagliarsi uno spazio meritevole dell'attenzione dei lettori grazie a personaggi caratterizzati in modo interessante e a un umorismo di fondo piacevole. La storia si limita a introdurre i personaggi e il contesto, offrendo i primi combattimenti (un po' caotici) ma anche una "missione" più toccante che mostra come la serie possa avere spunti interessanti anche senza l'utilizzo della violenza.

I disegni sono gradevoli ma ancora con un tratto un po' incerto, ma essendo il primo tankobon realizzato dall'autore se ne può apprezzare lo stile dotato di una certa personalità, che potrà poi in futuro essere perfezionato con l'esperienza.



Carlo Alberto "Deboroh" Montori
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