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La Marvel riporta in vita Gwen Stacy come Gwenpool

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Sembra che non ci sia pace per la povera Gwen Stacy... Sembra, infatti, che la Marvel sia decisa a far ritornare il personaggio in vita ma in una maniera alquanto insolita... ovvero come nuova Gwenpool.

Il personaggio, nato come fusione fra Deadpool e Gwen Stacy per una copertina realizzata dal disegnatore Chris Bachalo, fu trasformato dalla Marvel in una nuova eroina il cui alter ego è Gwendolyn “Gwen” Poole. Ora, a maggio l’originale Gwen Stacy vestirà i panni di Gwenpool grazie a una miniserie ad opera di Cavan Scott e Stefano Nesi, al suo esordio alla Casa delle Idee. Stavolta, l'ex fidanzata di Peter Parker sarà una killer spietata. L’originale Gwenpool non resterà, però, a guardare e farà squadra con Spider-Man per fermare la sua oscura controparte prima che sia troppo tardi!

Cavan Scott ha dichiarato per l'occasione: “Gwen Stacy è tornata ed è più letale che mai! Abilità in stile Weapon-X? Ci sono. Un carattere tagliente? Anche! Ma chi c'è dietro la sua resurrezione? E cosa ne sarà della vera Gwenpool?”

Di seguito potete vedere le cover ad opera di Chad Hardin, Greg Land, Jeehyung Lee e Paco Medina.

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Marvel lancia le serie su Gwen Stacy e Falcon & Winter Soldier

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Oltre alla serie limitata X-Men/Fantastic Four curata da Chip Zdarsky e Terry Dodson e al nuovo corso di storie di Ant-Man scritto da Zeb Wells, il mese di febbraio vedrà negli Stati Uniti anche il lancio di due nuove miniserie a fumetti targate Marvel Comics. Stiamo parlando di Gwen Stacy, che assieme a Black Cat, The Amazing Mary Jane e Amazing Spider-Man: Daily Bugle amplierà ulteriormente il catalogo di proposte di titoli incentrati sui comprimari più celebri del mondo dell'Uomo Ragno, e Falcon & Winter Soldier, che verrà proposta con l'intento di anticipare il rilascio ufficiale della serie televisiva omonima di Disney+. Entrambi i titoli dureranno per un totale di cinque uscite.

In merito ai team di autori coinvolti, vi informiamo che la pubblicazione ambientata nel passato con protagonista l'ormai defunta Gwen Stacy vedrà all'opera lo sceneggiatore Christos Gage (Superior Spider-Man, Tony Stark: Iron Man) e l'artista Todd Nauck (Deadpool: Too Soon?), mentre alle cover provvederà l'acclamato illustratore Adam Hughes. Per ciò che concerne invece Falcon & Winter Soldier, la miniserie avrà Derek Landy (Black Order) ai testi, il nostro Federico Vicentini (Absolute Carnage: Miles Morales) ai disegni e Dan Mora alle copertine.

A seguire vi riportiamo le sinossi rispettive di Gwen Stacy #1 e Falcon & Winter Soldier #1.

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"Gwen e Peter potrebbero non essersi incontrati fino ad Amazing Spider-Man #31, ma ciò non significa che la vita di Gwen sia cominciata su quelle pagine. Scoprite le origini mai narrate di Gwen Stacy, la prima della classe, la figlia del capitano di polizia e, proprio come la definisce il suo amico Harry Osborn, "la Regina di Bellezza dalle Grandi Qualità". Ma, rispetto a quanto voi sapete, lei è molto più di tutto questo! Gwen ha una predisposizione per la scienza, un naso per il pericolo e un atteggiamento insistente che la fa costantemente finire nei guai. Agli inizi dell'Universo Marvel, ciò equivale a una ricetta per il disastro. Non perdetevi Gwen, il Capitano Stacy, Harry e Norman Osborn, il Signore del Crimine, Wilson Fisk, Jean DeWolff, Yuri Watanabe e perfino Spider-Man!"

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"Un ufficio di agenti governativi deceduti. Un nuovo killer di talento. E due ex Capitan America... Quando un drammatico attentato alla vita di Bucky Barnes riunisce quest'ultimo assieme a Sam Wilson, i due vecchi compagni si gettano a capofitto per scovare il nuovo leader dell'Hydra prima che un incidente di massa annunci al mondo intero la rinascita del famoso gruppo terroristico. L'orologio sta ticchettando."

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Spider-Man Collection 18: la morte degli Stacy, recensione

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Fin dal suo esordio, Spider-Man è stato uno degli eroi più amati e seguiti della Marvel divenendo ben presto il portabandiera della casa editrice. Peter Parker era un eroe, ma anche un ragazzo comune e incarnava alla perfezione il concetto di “supereroe con superproblemi”.
In Amazing Fantasy 15 del 1962, albo del suo esordio, un lutto colpisce il giovane: suo zio Ben viene ucciso da un ladro che poco prima, nelle vesti di Spider-Man, aveva lasciato fuggire. Il senso di colpa è tale da motivarlo a diventare un giustiziere.

Da quel momento, la vita di Peter non sarà certo tutta rosa e fiori: non solo i problemi dovuti al suo elter ego in costume ma anche le rinunce che il suo ruolo comporta, così come la fragile salute della Zia May, le bollette da pagare, le ragazze, gli amici e tanto altro ancora rendono le vicende di Amazing Spider-Man un mix di dramma, commedia e azione.
Se i toni si erano leggermente alleggeriti con l’addio di Steve Ditko e l’arrivo di John Romita, una nuova tragedia stava per sconvolgere la vita di Peter.
Nonostante i molti drammi vissuti, la morte non aveva sfiorato più la vita del ragazzo dopo quanto accaduto a zio Ben. Così, dopo 8 anni – nel 1970 -, Stan Lee e Romita decidono di scuotere profondamente la vita del giovane eliminando per sempre il Capitano George Stacy.

Stacy era, in quel momento, un personaggio importante per la serie: padre della sua attuale ragazza Gwen, il capitano era per Peter una figura paterna, contrapposta a quella burbera di J.J. Jameson, che aveva accolto di buon grado il rapporto fra lui e sua figlia. Non solo, Stacy aveva intuito che il ragazzo fosse Spider-Man, pur conservando questa scoperta per sé.

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Nel ciclo di storie che vanno da Amazing Spider-Man 88 a ASM 92, possiamo leggere le vicende relative alla morte del personaggio giunta durante una battaglia fra Spider-Man e il Doctor Octopus. Spider-Man riesce a immobilizzare le braccia metalliche del suo nemico ma, come conseguenza di quest’azione, gli arti artificiali di Dock Ock urtano un camino riversando diverse macerie sulla strada. Il capitano Stacy morirà, travolto dai resti delle macerie, per salvare la vita a un bambino.

L’intento degli autori, coadiuvati alla matite da Gil Kane, che sostituisce Romita in quasi tutti gli albi, era non solo quello di alzare il tasso di drammaticità della serie con un colpo ad effetto, ma anche di imprimere una nuova sterzata alle dinamiche narrative per le trame successive. Spider-Man, infatti, viene additato come responsabile della morte del capitano portando Gwen ad odiare l’eroe in maschera. Un Peter, dunque, già con numerosi sensi di colpa, dovrà anche convivere col il peso dell’odio della sua ragazza. Seguiranno conseguenze che porteranno i due giovani a vivere un periodo di crisi.

Nonostante il tono sia fortemente drammatico, gli autori narrano il tutto senza indugiare troppo con una rappresentazione eccessiva e patetica, smorzando il tutto con molta azione e con un’apparizione – abbastanza superflua – dell’Uomo Ghiaccio.

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Il tono drammatico sarà maggiore, però, nel secondo ciclo del volume che propone Amazing Spider-Man 121 e 122 con la nota morte di Gwen Stacy.
Sono passati tre anni e Lee, Romita e Kane, insieme a Gerry Conway e a Roy Thomas, decidono di compiere qualcosa di impensabile fino a quel momento: uccidere la ragazza del protagonista. Una storia che cambierà per sempre il fumetto americano segnando la fine dell’era dell’innocenza. Un delitto commesso a più mani, con gli autori che per anni si sono rimbalzati la responsabilità, come raccontato in questo vecchio articolo.

La vicenda parte in quarta con un Harry Osborn sofferente a causa dalla sua dipendenza dalla droga. Ma il peggio sta per arrivare, Norman Osborn ricorda di essere Goblin, dopo anni di offuscamento mentale, così cattura Gwen per vendicarsi di Peter e la getta dal George Washington Bridge. La ragazza morirà, probabilmente a causa del contraccolpo ricevuto dalla ragnatela lanciata da Spider-Man stesso per salvarla. Completamente fuori di sé, l’eroe affronterà in seguito Goblin che resterà ucciso dal suo stesso aliante (almeno momentaneamente, il personaggio tornerà dopo oltre 20 anni).

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La storia è un classico e raggiunge non solo una forte carica emotiva, ma anche uno degli apici qualitativi di Amazing Spider-Man.
Sulle motivazioni dell’uccisione di Gwen si è discusso a lungo: probabilmente si voleva una nuova morte ad effetto per mostrare che tutto poteva accadere, ma questo non basta. È probabile che gli autori volessero dare un’ulteriore svolta a Peter Parker e alla serie di Spider-Man, ma che, soprattutto, ritenessero Gwen un personaggio fin troppo perfettino e poco interessante. In particolare, sembra che la ragazza non sia mai particolarmente piaciuta a Romita: nota era, infatti, la sua predilezione per Mary Jane, a cui aveva dato le fattezze. D’altro avviso Lee che, invece, voleva far sposare i due giovani. Fatto sta che l’ultima tavola di Amazing Spider-Man 122 è emblematica in tal senso.
Mary Jane si trova nell’appartamento di Peter che, dopo la lotta con Goblin, arriva a casa affranto. La ragazza cerca di consolare l’amico che la caccia via offendendola profondamente dandole, in sintesi, dalla frivola. Mary Jane, d’altronde, fino a quel momento era stata delineata come una ragazza allegra e spensierata, ma proprio da questa tavola possiamo vedere la sua trasformazione nel personaggio che amiamo. La ragazza, infatti, decide di restare ugualmente accanto a Peter, in una scena che mostra tutta l’umanità di questi personaggi.

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Spider-Man Collection 18: la morte degli Stacy è sicuramente un must have per chi non ha mai letto questo ciclo classico di storie, o per chi vuole averne un’edizione cartonata degna. Peccato solo per l’assenza di Amazing Spider-Man 123, un epilogo in cui viene mostrato il funerale di Gwen.

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La strana vicenda dello Spider-Man messicano in cui Gwen Stacy non muore

  • Pubblicato in Focus

La morte di Gwen Stacy, avvenuta nel 1973 nel celebre Amazing Spider-Man 121, ha segnato la storia dei comics e, sopratutto, ha sconvolto i lettori dell'epoca che non accolsero bene la notizia. La dipartita della ragazza fece il giro del mondo, tranne che in Messico dove, in pratica, Gwen non morì mai. L'editore La Prensa, che pubblicava El Sorprendente Hombre Araña pensò che i propri lettori non avrebbero mai accettato una cosa del genere, per questo realizzò avventure in cui Gwen Stacy era viva e vegeta.
Occorre, però, fare un passo indietro.

L'editore La Prensa, infatti, propose fin da subito le avventure di Spider-Man nel proprio Paese, e non solo, pubblicando anche in Argentina, Cile, Uruguay e Perù e, addirittura, distribuiva i suoi fumetti negli States per le comunità di lingua spagnola.
In Messico, in particolare, El Sorprendente Hombre Araña fu un successo enorme, amplificato dall'arrivo alle matite di John Romita Sr. L'editore pensò di portare la periodicità della sua testata da mensile a quindicinale, ma ciò era difficile da sostenere in quanto il materiale originale usciva una sola volta al mese. Dopo aver proposto in alternanza a quelle di Spidey le avventure di Ant-Man, l'editore andò dritto alla sede della Marvel a New York con la richiesta di realizzare avventure proprie. E, sorprendentemente, la Casa della Idee diede l'ok.

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La Marvel selezionò anche l'artista che avrebbe dovuto disegnare queste nuove avventure, ovvero José Luis Durán che ricorda:
"Il direttore della testata andò in prima persona a proporre il materiale di prova per vedere se gli avrebbero dato il permesso per realizzare storie inedite di Spider-Man, per riempire i buchi che c'erano rispetto alla pubblicazione mensile americana, visto che in Messico la testata era quindicinale. In seguito, ho iniziato a disegnare con il consenso non della Marvel, ma de La Prensa, che era il proprietario in quel momento della licenza".

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Fu così che dal numero 123 di El Sorprendente Hombre Araña (15 marzo 1972) fu pubblicato il primo fumetto di Spider-Man prodotto interamente in Messico. Decenni prima che Humberto Ramos realizzasse il suo sogno di essere un artista Marvel, Durán divenne il primo artista messicano a disegnare Spider-Man.

In totale, esistono 45 episodi messicani, scritti per lo più da Raúl Martinez, con i disegni del già citato José Luis González Durán. Inoltre, Duran ha disegnato più di mille strisce del personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko, sostituito in alcune occasioni da Roberto Ávila. In quella stessa epoca, c'erano anche le avventure messicane di Nick Fury disegnate da Ramiro Zittle.

El Sorprendente Hombre Araña è stato un evento senza precedenti nel settore dell'editoria a fumetti poiché non rispettava gli standard narrativi della Marvel, dando vita persino a cattivi originali e ad avere una continuity tutta sua. Basti vedere il sopracitato caso di Gwen Stacy, che era il personaggio preferito dallo stesso Durán.

Nei primi anni '70, La Prensa pian piano chiuse le sue testate a fumetti, fino al 1973 in cui terminò la pubblicazione de El Sorprendente Spider-Man. L'anno successivo, l'OEPISA, attraverso la Macc Divisione Comics, acquistò la licenza per i personaggi Marvel producendo le sue avventure inedite con José Luis Durán nel ruolo di art director della casa editrice. La MACC pensò di fare la stessa operazione anche con Iron Fist, ma senza il permesso della Marvel - che apparentemente non ha mai scoperto nulla. Pubblicò persino La Chica de Kung Fu, un fumetto autoprodotto spin-off di Shang-Chi.
L'Uomo Ragno ha avuto anche un'altra versione messicana con Arañita Supers Historias, realizzata interamente da Durán e dalla sua squadra, destinata a un pubblico di bambini.

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"Per me è stata una vera opportunità e una sfida disegnare Spider-Man" ha dichiarato Durán - "Ero felice di disegnare qualsiasi cosa, ma Spider-Man, senza considerarmi un genio, mi ha davvero dato l'opportunità di farmi conoscere dal pubblico. Sono le stesse persone, i lettori, che mi hanno dato qualcosa che mai avrei sperato. Analizzando e riflettendo, è una delle più grandi soddisfazioni come illustratore disegnare Spider-Man. Penso che col tempo sarei migliorato, ma non ne avevo più".

Le avventure di Spider-Man in Macc si è conclusa nel 1979. Di tutto questa storia di Spider-Man in Messico sono conservati pochi originali, poiché una volta che l'artista consegnava le proprie tavole alla casa editrice, queste non tornavo indietro.

La vicenda, praticamente sconosciuta al di fuori dal Messico, è stata riportata alla luce quando Chris Ryall, presidente dalla IDW, ha chiesto su Twitter quali serie mai raccolte in volume piacerebbe collezionare. Un utente ha risposto, appunto, citando questo ciclo alternativo di storie che sono mai più ristampate anche nello stesso Messico e praticamente introvabili.

La notizia è rimbalzata sulle pagine Twitter di Kurt Busiek e Dan Slott che si sono detti curiosi di recuperare questi albi. Slott ha anche dichiarato che avrebbe chiesto informazioni su questi fumetti ai dirigenti Marvel.

Slott, su suggerimento di alcuni utenti, fa notare inoltre, come molte cover presentino pose e situazioni prese da altri disegni:

Tornando a Gwen Stacy, esiste anche una storia in cui la ragazza si sposa con Peter, ma pare che sia solo un'allucinazione indotta da Goblin:

Lo stesso Gerry Conway, autore all'epoca del ciclo di storie della morte di Gwen Stacy, ha dichiarato di non saperne nulla di questa versione alternativa del personaggio.

Altri utenti Twitter fanno notare, inoltre, come la Gwen "messicana" sia più disinibita di quella "americana":

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Infine, un utente segnala a Slott l'esistenza di uno Spider-Man indonesiano:

Come già detto in precedenza, di questo materiale non esiste alcuna ristampa, in quanto mai riproposto dall'epoca. Difficile, se non impossibile, immaginarne una nuova edizione. Nella gallery in basso potete, comunque, vedere alcune della cover e delle tavole interne prodotte in Messico.

(Via Twitter, codigoespagueti.com, Facebook)

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