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Licenziamenti di massa in casa Warner e DC Comics

THR riporta che la WarnerMedia ha iniziato un ciclo di licenziamenti come conseguenza degli effetti dell'emergenza Coronavirus. Fonti dicono che la prima ondata di licenziamenti dovrebbe riguardare circa 600 membri dello staff, con un forte focus relativo la Warner Bros. Questo porterà a una totale ristrutturazione dei vari reparti.

I licenziamenti includono i nomi del CFO di Warner Bros. Kim Williams, il presidente di Warner Bros. Worldwide Television Distribution Jeff Schlesinger e Ron Sanders, presidente di Warner Bros., Worldwide Theatrical Distribution & Home Entertainment e vicepresidente esecutivo, International Business Operations.

Naturalmente, numerosi i licenziamenti anche per quanto riguarda la DC Comics tanto che, fonti di ComicsBeat riportano che sia stato un vero e proprio "bagno di sangue".

I rapporti indicano che un gran numero di membri dello staff senior sono stati licenziati, tra cui molti redattori, personale del reparto marketing e di quello amministrativo.
Tra i nomi, troviamo quelli di Bob Harras, Hank Kanalz Bobbie Chase e gli editor Brian Cunningham, Mark Doyle e Andy Khouri. Gli ultimi due sono stati fondamentali per l'iniziativa Black Label, una linea le cui vendite sembrano solide. Inoltre, licenziato anche il vicepresidente del marketing e dei servizi creativi Jonah Weiland.

In un primo momento si era diffusa la notizia del licenziamento anche di Jim Lee, ma la voce è stata poi smentita. In totale, un terzo dei dipendenti DC Comics ha perso il proprio lavoro. Stessa sorta anche per molti dipendenti del servizio streaming DC Universe, ma questo era prevedibile già prima a causa del lancio di HBO Max. Da segnalare, infine, chiusura di DC Direct, che si occupava del merchandising dei prodotti DC.

Al momento DC e Warner non hanno commentato la notizia, non ci resta che attendere aggiornamenti.

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