Luz lascia Charlie Hebdo "è diventata una delle mie ossessioni"
- Scritto da Gennaro Costanzo
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Proprio oggi vi abbiamo riportato la notizia che la Bao pubblicherà in Italia Catarsi, l'opera di Luz che parla della strage di Charlie Hebdo. Il disegnatore, celebre per le sue vignette su Maometto, e autore della cover post-strage, è scampato alla morte perché si era fermato in pasticceria a comprare dolci per i colleghi per il suo compleanno. Diventato un simbolo della rivista, Luz però non ha retto la pressione e, 5 mesi dopo i fatti di Parigi, ha annunciato che lascerà la testata.
Come dichiarato a Libération (via Corriere): "Non sarò più Charlie Hebdo ma sarò per sempre Charlie. È una scelta molto difficile, ci è voluto del tempo. Ma riprendere il controllo di me stesso, ricostruirmi, è diventata una delle mie ossessioni. Per me è ormai diventato difficile lavorare sull’attualità. È tanto tempo che rifletto sulla mia partenza, dopo gli attentati abbiamo dovuto ricominciare presto, fare il numero verde. Poi, c’è stata la volontà collettiva di andare veloci. Anche se io avevo bisogno di tempo, ho seguito per solidarietà, per non lasciare gli altri da soli. Solo che a un certo punto, è stato un carico troppo pesante da portare. Non siamo in tanti a disegnare, mi sono trovato a fare tre copertine su quattro. La chiusura di ogni edizione era una tortura perché gli altri non ci sono più. Passare notti insonni e convocare i morti, chiedersi cosa avrebbero fatto Charb, Cabu, Honoré e Tignous è massacrante".
Intanto, prosegue la polemica sui 4,3 milioni di euro che il giornale ha ricevuto dalle donazioni, denaro rinunciato totalmente a favore delle vittime e dei loro cari. La somma verrà versata alla “Cassa depositi e prestiti” e la loro ripartizione verrà affidata a una commissione designata su richiesta del giornale dal ministro della Giustizia francese.