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Lucca '12: Showcase con Claudio Villa

Villa_bUno degli showcase più interessanti di giovedì è stato sicuramente quello che ha visto protagonista Claudio Villa. L'occasione è stato il lancio del nuovo volume della BD, nella collana Icon proprio dedicato all'artista noto soprattutto come disegnatore di Tex, ma anche di Dylan Dog, Martin Mystère e altri ancora.
Quello che ha colpito subito la platea, è stata l'affabilità e soprattutto la modestia di Claudio, uno dei più grandi tra gli attuali artisti Bonelli e non solo.

Il disegnatore ha ricordato gli esordi negli anni '79/'80, la gavetta e gli insegnamenti del maestro Franco Bignotti, quindi il suo primo lavoro, in Francia. Ha parlato del suo Tex preferito, quello disegnato da un altro maestro, Giovanni Ticci, ha rivelato che il suo si ispira un po' al Superman di Alex Ross e ha confessato come quello di Aurelio Galeppini sia inarrivabile per lo stile inconfondibile del grande disegnatore. Ha quindi continuato sottolineando come Tex sia un monumento nazionale, un classico, che non si adegua al disegnatore ma viceversa; è un'icona con il suo vero e proprio costume, quasi come un supereroe americano.
“Galep” ha raccontato, si inventava letteralmente un oggetto, come la colt, gli bastava vederne una di sfuggita al cinema e poi con due pennellate la rendeva sul foglio, ora ha continuato, non sarebbe più possibile con internet e soprattutto con la preparazione dei lettori, attenti al minimo particolare e dettaglio. Ha quindi rivelato di essere un perfezionista, che bisogna studiare e documentarsi continuamente per fare questo lavoro e per rispettare il lettore, più cose si conosco bene e meglio si comunicheranno, ha aggiunto.

È stata una chiacchierata divertente e soprattutto molto interessante. Villa ha ricordato come in un mondo oggi in cui tutto è immagine, in cui ne veniamo continuamente bombardati, queste passano direttamente dall'occhio al cuore senza fermarsi al cervello, senza essere smontate e decodificate, perché nessuno ce lo insegna, ha affermato, nessuno ci offre la possibilità di imparare come si costruisce un'immagine e in quali modi positivi o negativi possa venire utilizzata. Ha dato infine, una definizione straordinaria di fumetto, parlando di una forma d'arte unica, dove il lettore è quanto mai coinvolto, perché il disegnatore realizza tavole in cui il tempo non esiste, fotogrammi in cui i personaggi e la scena sono fermi, immobili, è il lettore che li fa muovere con la sua fantasia, che aggiunge il movimento, i suoni, le voci, trasformandolo in un qualcosa di vivo e reale, ma soprattutto in un qualcosa di unico e differentre per ognuno di noi.

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