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Action Comics fa 900... con polemica

Attenzione: la seguente notizia potrebbe contenere spoiler!

action_comics_900I "centenari" sono sempre numeri speciali, soprattutto per il mercato statunitense, e la storica Action Comics, che ha da poco toccato quota 900 uscite, non fa certo eccezione. In questo numero di ben 100 pagine si possono trovare storie di Paul Dini, Richard Donner (il regista del primo film di "Superman"), Damon Lindelof (l'ideatore di "Lost", con una storia incentrata sugli ultimi giorni di Krypton), Geoff Johns & Gary Frank (che ritornano a parlare del legame tra Superman e la Legione dei Supereroi).

Due però sono i racconti che susciteranno clamore. Il primo, scritto dal fervente cattolico Paul Cornell, vedrà Superman confrontarsi con un avversario decisamente particolare... Dio! Sì, proprio Lui. Ma forse causerà ancora più scandalo la storia scritta dal produttore televisivo/cinematografico David Goyer, durante la quale l'Uomo d'Acciaio rimarrà coinvolto nel conflitto in Iran, il Paese governato col pugno di ferro da Mahmud Ahmadinejad: ciò causerà un incidente internazionale e porterà Superman alla scelta di rinunciare alla sua cittadinanza americana, in quanto a suo dire combattere per "verità, giustizia e American Way" non è più sufficiente.
Facile prevedere polemiche a non finire per questa decisione, con cui l'eroe americano per eccellenza (pur essendo nato su un altro pianeta) rigetta parte della sua stessa identità. Verrà bollato come comunista, come già accaduto in passato per Wonder Woman?

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