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Giuseppe Zimbalatti

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DC Rebirth: le novità in atto e quelle che potrebbero arrivare

  • Pubblicato in News

Rebirth è ormai partito e se molte delle domande che i lettori si erano posti hanno avuto riposta, delle altre ne sono sorte.
La DC, in queste poche settimane, ha introdotto nuovi personaggi, riportato sulla scena altri che erano rimasti tagliati fuori e avviato un percorso che condurrà, a quanto pare, allo scontro con i personaggi di Watchmen.

Newsarama ha fatto il punto sulle più grandi sorprese e cambiamenti di Rebirth e su cosa questi potranno comportare in futuro.

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Il legame tra Green Arrow e Black Canary
I due stanno lavorando insieme ma ancora non stanno insieme dal punto di vista sentimentale.
La serie di Green Arrow sta tornando a gravitare attorno alla politica, tanto che Oliver Queen si è apertamente definito "un guerriero per la giustizia sociale".
Il tutto esaurito del primo numero depone a favore e lascia ben sperare per il futuro della serie.

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Le nuove Lanterne Verdi
Le nuove Lanterne Verdi terrestri sono Jessica Cruz e Simon Baz, con quest'ultimo che continua a non fidarsi a pieno nè dell'anello nè della pistola di cui continua a fare uso.
I due condividono a malincuore il ruolo di protettori della Terra, solo perché Hal Jordan ha chiesto loro di collaborare.
Hal che, su Hal Jordan and the Green Lantern Corps: Rebirth #1, ha creato un proprio anello ed è alla ricerca del Corpo delle Lanterne Verdi, combattendo contro il Sinestro Corps.

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Sviluppi per Flash e i Titani
Tutti sembrano aver recuperato, grazie alla Forza della Velocità, il ricordo di Wally West e della precedente timeline, tranne Linda Parks.
Ora, grazie a Wally, diversi personaggi stanno lavorando sul problema degli "anni mancanti" e su chi ne sia stata la causa. Probabilmente, come abbiamo visto, Dr. Manhattan e, forse, altri personaggi di Watchmen, come Ozymandias.
In particolare Batman e Flash stanno indagando in collaborazione tra loro (senza dire nulla alla Justice League) e anche i Titani stanno seguendo una loro pista.
Wally ha inoltre affermato di avere la sensazione che gli eroi siano "osservati" da qualcuno e che la storia potrebbe essere di nuovo manomessa.

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Troppi Clark Kent
L'enorme mole di anticipazioni trapelate prima dell'uscita degli albi, non ha sminuito la curiosità per le tante novità che hanno interessato Superman e le serie a lui dedicate.
Il Superman New 52 è morto e quello post-Crisis è di nuovo il Superman "canonico".
Questi si trova a dover custodire e proteggere l'identità segreta della moglie Lois e del figlio Jonathan, con i quali aveva finora vissuto una vita normale in una fattoria sotto il falso nome di Smith.
Contemporaneamente, deve fare i conti con Lex Luthor che si è messo in testa di diventare il nuovo Uomo d'Acciaio.

Il piccolo Jonathan ha dei poteri che ancora non riesce a controllare. È un bambino molto dolce, e sarà interessante vedere come interagirà con il per nulla dolce Damian Wayne.

Batman e Wonder Woman si sono messi in contatto con il vecchio (per noi) e nuovo (per loro) Superman, ma il rapporto sembra essere poco fluido e caratterizzato da scarsa fiducia. Sarà interessante vederne gli sviluppi.

C'è poi il grande mistero del nuovo Clark Kent apparso in Action Comics #957. Continua a lavorare regolarmente al Daily Planet, come se nulla fosse successo. Chi è veramente questo Clark?

Quella di Superman, comunque, costituisce un'anomalia. Non ci sono due Batman, due Barry Allen, due Wonder Woman, ecc. Nel caso di Superman, invece, per quanto uno pare sia morto, ci sono due personaggi distinti. Perché?
E poi, cosa intendeva Mr. Oz (che potrebbe essere Ozymandias di Watchmen) quando ha detto a Superman che non potrebbe essere ciò che lui pensa di essere?
Come abbiamo già visto, Dan Jurgens, autore di Action Comics, non ha escluso che Mr. Oz potrebbe addirittura sbagliarsi.
Il che contribuisce a infittire ulteriormente il mistero.

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Batman
Le novità non risparmiano nemmeno il Cavaliere Oscuro.
Su Detective Comics ritorna l'approccio "team-up" con Tim Drake (dal costume rinnovato) a fare squadra insieme a Batwoman, Spoiler, Cassandra Cain (Orphan) e Clayface.
Ma la più grande sorpresa è che Batman rivela la propria identità segreta alla cugina Kane. La quale non si dimostra sorpresa, ammettendo di averlo già immaginato.

Su Batman, Duke Thomas ha un nuovo costume e non è ancora chiaro se sarà il nuovo Robin.

Intanto fanno la loro apparizione due nuovi personaggi, Gotham e Gotham Girl. Sono molto potenti, possono volare a sollevare un aeroplano. Si presentano a Batman come "buoni" ma su questo ci sono dei dubbi.
E poi c'è un personaggio misterioso che lavora nell'ombra e che ha a che fare con un "orologio".

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Le origini di Wonder Woman
Rebirth si prefigge di fare chiarezza e fornire una risposta univoca sulle origini di Wonder Woman.
Nel tentativo di scoprire la verità sul proprio passato, Diana finisce per usare su se stessa il lazo della verità, alla ricerca di ciò che sente aver smarrito dalla memoria.

Cheetah, sua eterna nemesi, adesso è apparentemente una dea.

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Aquaman
Sullo speciale Rebirth di Aquaman, c'è stata la reintroduzione, nel cast, di Garth (Aqualad, Tempest).
C'è anche il ritorno di Black Manta, mentre si approfondisce la relazione tra Arthur e Mera.
Alla fine di Aquaman #1 le cose sembrano mettersi già malissimo per la coppia, ma è ancora troppo presto, immaginiamo, perché possa succedere qualcosa di irreparabile.

Nuovi dettagli su Justice League e sui futuri film DC

  • Pubblicato in Screen

"Alimentato dalla sua fede ritrovata nell'umanità e ispirato dal gesto altruistico di Superman, Bruce Wayne chiede l'aiuto della sua nuova alleata, Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e Wonder Woman lavorano rapidamente per trovare e reclutare una squadra di metaumani per affrontare questa minaccia recentemente risvegliata. Ma nonostante la formazione di questa Lega di eroi senza precedenti - Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash - potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche."

Questa la sinossi ufficiale di Justice League, il film che uscirà il 17 novembre 2017, scritto da Chris Terrio, diretto da Zack Snyder e con un cast in cui figurano Ben Affleck/Batman; Henry Cavill/Superman; Gal Gadot/Wonder Woman; Jason Momoa/Aquaman; Ezra Miller/Flash e Ray Fisher/Cyborg.

Lo scorso fine settimana Warner Bros ha tenuto un incontro con la stampa sul set del film, a Londra, da cui è emerso, nel complesso, che la direzione che prenderà la pellicola sarà sostanzialmente diversa da Batman v Superman, meno dark e rude e più solare e umanizzata, per stile, atmosfere e caratterizzazione dei personaggi.

Insieme alla sinossi è stato rilasciato anche il logo del film, che vi abbiamo già mostrato.

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La stella tra la I e la C rappresenta un omaggio al primo storico logo del fumetto della Justice League of America.

Anche graficamente ci saranno delle grosse novità. A cominciare dai costumi, che saranno ispirati alla Justice League di Alex Ross, come ha affermato lo stesso Costume Designer della pellicola, Michael Wilkinson "Sono sempre stato un fan di Alex Ross. Credo che ci sia qualcosa di semplice, iconico e bello nel suo modo di disegnare"

Deborah Snyder, produttrice di Batman v Superman e Justice League, parlando alla stampa presente ha detto "Io credo che la cosa principale che abbiamo imparato è che la gente non ama vedere i propri eroi decostruiti". "Sono persone con cui sono cresciuti e che stanno loro a cuore. E amano vederli in tutto il loro splendore".
E ha aggiunto "Flash e Cyborg sono due personaggi giovani e solari. Credo che piaceranno a un pubblico più giovanile".
"Come in ogni processo creativo, si è sempre in cambiamento ed evoluzione" ha detto in merito al cambio di direzione, "sicuramente le reazioni a BvS hanno avuto un effetto, ma noi già avevamo in mente di muoverci in questa direzione".
"Credo che vedremo questi personaggi per come la gente li ha conosciuti sui fumetti".

Non è un segreto, naturalmente, che ci sarà il ritorno di Superman, anche se ancora non se ne conoscono le modalità.
"Volevo un Superman che avesse una ragione per essere Superman, una ragione per provare ciò che prova per l'umanità e che tutti noi comprendiamo quando leggiamo i fumetti" ha detto Zack Snyder. "doveva attraversare un percorso per diventare quello che è".

Anche Batman sarà molto diverso da quello visto in BvS e sarà mosso da intenti più pacifici, da una "ritrovata fiducia nell'umanità" che lo spingerà a formare la Justice League. Non sarà più spinto da desiderio di vendetta e dalla determinazione a fermare Superman, anzi, sembrerà proprio ispirato da lui.
"Non più un uomo alla fine di un percorso, ma all'inizio. Ricomincia, è rinato e ci crede. Ha trovato la speranza." ha detto Ben Affleck del suo personaggio."Sarà più ironico, qualcosa di più che un uomo con una missione. Prima era pieno di rabbia per quanto successo al Black Zero Event, una rabbia che lo possedeva. Ora la sua missione è riunire un gruppo, per formare la League. Verrà fuori un Bruce Wayne sarcastico, capace di sorridere e fare dell'umorismo.

A rendere il personaggio un po' meno dark e, in generale, il tono del film più leggero, ci sarà il rapporto con Flash, interpretato da Ezra Miller, che sarà "giovane e pieno di vita" dice Affleck. La scena in cui Batman recluta Flash, che vi abbiamo già illustrato, è determinante nel chiarire il rapporto tra i due. Una scena spiritosa, calda e dal tono molto divertente, tutte cose che sono state lasciate ai margini nei precedenti film.
"C'è un po' di naturale yin e yang recitando insieme a lui" in un rapporto in cui il più anziano Affleck fa un po' da mentore anche se, dice, Ezra non lo ammetterebbe mai. "Ma è sicuramente divertente".
 
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"Naturalmente non tutto il film sarà così" precisa Zack Snyder che, come sappiamo, non ama molto le sottigliezze e predilige l'azione dura e pura.
Il regista sottolinea anche l'aspetto "epico" della pellicola: "Sono un fan dei Magnifici Sette e dei "team-making movies". Per cui ora è divertente arrivare in progressione, dopo i primi due film, a questo punto in cui formeremo un team, la Justice League".
E poi, come fa notare lo stesso Snyder, basta guardare la nuova Batmobile, ancora più pesantemente armata che in BvS, per rendersi conto di cosa potrà avvenire nel corso del film.

Infine, durante lo stesso incontro, è stato confermato che Steppenwolf, personaggio dei Nuovi Dei, creato da Jack Kirby nel 1972, generale di Darkseid, sarà il villain principale del film, e che probabilmente sarà lui a guidare "la minaccia recentemente risvegliata" di cui parla la sinossi.

Avevamo già parlato di come Steppenwolf doveva apparire già in BvS e di come la scena sia stata tagliata in fase di produzione.
Il ricorso a questo personaggio lascia pensare che gli autori abbiano preso spunto da Earth 2, fumetto in cui Steppenwolf guida l'invasione della Terra in vista dell'arrivo di Darkseid, e un Superman morto viene fatto risuscitare per servire il sovrano di Apokolips. La scena di BvS in cui appare un Superman malvagio, conferma in un certo senso questa impressione.

Continuate a seguirci per ulteriori, futuri aggiornamenti sull'argomento.

Anteprima di Aquaman #1 di Dan Abnett, Brad Walker e Drew Hennessey

  • Pubblicato in News

Esce oggi, 22 giugno, il primo numero della nuova serie regolare di Aquaman che, con Rebirth, diventa quindicinale. La storia è di Dan Abnett, i disegni di Brad Walker e Drew Hennessey.

Nell'anteprima, diffusa da Comicvine, vediamo Aquaman e Mera sulla terraferma discutere dei rapporti tesi tra Atlantide e il mondo di superficie e di come questa tensione si ripercuota sull'animo di Arthur, che vorrebbe invece conciliare i due mondi a cui sente di appartenere in ugual misura.
Ma mentre Aquaman pensa a come mediare la pace e Mera lo rassicura sul suo totale sostegno, i due sono spiati da Black Manta che medita invece piani di tutt'altro genere.

"Sono entusiasta di disegnare un vasto mondo sottomarino con l'abbondanza visiva di fantasy e fantascienza che esso offre", ha detto Brad Walker, "ho lavorato a lungo su fumetti ambientati nello spazio e amo la libertà che offrono".

In gallery, l'anteprima di Aquaman #1. La variant cover è di Joshua Middleton.

Fra steampunk e supereroi, intervista a Umberto Giampà

Una manifestazione come Etna Comics ti dà la possibilità di incontrare grandi artisti, alcuni già famosi e affermati, altri emergenti e con tanta voglia di arrivare. Uno di questi è Umberto Giampà, disegnatore del #1 di The Steams per Noise Press (che vi abbiamo recensito qui), che ha accettato con molta gentilezza di rispondere ad alcune nostre domande.

Ciao Umberto, com'è cominciata questa avventura nel mondo dei fumetti?
Con Topolino. Da piccolissimo ho cominciato a copiarlo e ricopiarlo. Mi piaceva imparare a disegnare quei personaggi. Quindi sono passato a copiare le vignette, mettendo i personaggi all'interno degli ambienti. Poi, crescendo, sono passato ai supereroi. Piacevano a mio padre. Superman era il suo personaggio preferito e, di conseguenza, mi sono appassionato anch'io, prima a Superman e subito dopo a Batman. I personaggi DC sono quelli che preferisco.
Lavorando su quei personaggi mi sono perfezionato sempre di più nell'anatomia e in tutte le tecniche che riguardano principalmente il fumetto.

Tu sei calabrese, di Reggio per la precisione. È stato un vantaggio o uno svantaggio per la tua crescita come disegnatore? Qual è stato il tuo percorso?
Beh, sicuramente non posso dire che sia stato un vantaggio. Ho fatto altri lavori, ma gira e rigira, sono sempre tornato alla mia grande passione, la mia vocazione, cioè il disegno e il fumetto. Certo, prima sono dovuto andare fuori, per le fiere, ho usato tantissimo il web, ma poi sono riuscito a portare questa passione nella mia città e a farmi conoscere nella mia città per questa mia passione, come disegnatore di fumetti.
Non è stato facile. Naturalmente se cresci in una città in cui c'è una sensibilità maggiore per il fumetto, le fiere o magari le Scuole Internazionali di Fumetto, è sicuramente un vantaggio.
Però è anche vero che se uno lotta per quello in cui crede, studia con determinazione e costanza per migliorarsi, piano piano ce la fa.
Per me il fumetto è tutto, è più di una passione. È la mia vita, è quello che mi piace fare e mi sento davvero fortunato a farlo.

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E poi sono arrivati i primi lavori.
Sì. La prima pubblicazione in assoluto è stata Roma - La Stirpe di Marte, pubblicata da Axaleon - Lionscage nel 2012.

Com'è stato lavorare su quel primo fumetto?
Bellissimo. È un fumetto fantasy e, come tale, ti consente una maggiore libertà. Non sei vincolato ai canoni storici puri, puoi anche uscirne un po' fuori e gestire la storia in maniera un po' più fantasiosa. Quindi è stato quasi come disegnare dei supereroi.

Perché ti piace tanto disegnare i supereroi?
Mi piacciono le anatomie. E mi piace far esplodere la pagina. Se devo scegliere tra disegnare una tavola con i personaggi chiusi nella griglia o farli uscire fuori dalle vignette, creare quel dinamismo particolare che è tipico del fumetto americano, scelgo senza dubbio la seconda opzione. Poi, è ovvio, in base al contesto, in base alla storia, in base all'editore che ti commissiona quella storia, ti vai ad adattare ai canoni di quella casa editrice.

Parliamo di The Steams. Come ti sei trovato con lo steampunk?
Non lo avevo mai disegnato e devo dire che è stato piacevole. Perché anche lo steampunk, come il fantasy, ti permette di spaziare il più possibile con il disegno. Alla fine è un fumetto d'azione, quindi un fumetto in cui ti puoi permettere di disegnare in una maniera dinamica, non statica. Poi è stato piacevole creare quel contesto storico, l'età vittoriana, quei costumi, quell'ambientazione, e coniugarvi la tecnologia dello steampunk. Anche in quel caso è stato come disegnare un fumetto di fantascienza, il che mi ha consentito di esprimermi, era nelle mie corde, insomma.

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Come è cambiato, se è cambiato, il tuo stile nel tempo, e come secondo te ancora cambierà?
Il mio stile si è evoluto nel tempo, raffinato e sicuramente "semplificato" un po' rispetto al passato. La sintesi è importante nel disegno in quanto aiuta ad avere maggiore leggibilità. Ho cercato di eliminare tutto ciò che "sporcava" il tratto, tutto quello che non era funzionale. Inoltre, utilizzo un gran numero di references fotografiche, cosa che prima non facevo molto. Le foto mi aiutano a rendere più naturali i disegni, evitando le forzature che avvengono quando si usa solo la propria mente.

Come definiresti il tuo stile al momento?
Come un mix tra l'americano e il franco-belga. Che non è americano, non è franco-belga e non è nemmeno italiano; è un insieme in cui sono presenti questi stili, che si adatta tranquillamente al mercato americano, a quello franco-belga, perché mi dicono spesso e volentieri che utilizzo una tale morbidezza nelle forme che è più votata a quel tipo di sensibilità, e, quando lavoro per il mercato italiano, come mi sta succedendo ultimamente, devo cercare di "calmare" la tavola, di renderla più pacata rispetto a quello che io invece farei normalmente.

Chi sono gli artisti cui hai guardato come punto di riferimento?
Sono cresciuto negli anni '90 con i fumetti americani, quindi, giusto per citarti alcuni nomi: Jim Lee, Alex Ross, George Pérez e soprattutto Claudio Castellini, di cui ammetto di aver copiato e ricopiato i disegni fino allo sfinimento. Restando in Italia Claudio Villa e mi piace tantissimo Corrado Roi, me lo sono studiato parecchio.

C'è un'opera del passato che ti sarebbe piaciuto disegnare, magari un classico del fumetto?
Ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, ma se dovessi sceglierne davvero una sola, direi che The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland sarebbe stata la storia che avrei voluto disegnare. È spettacolare, oserei dire immortale e sempre emozionante.

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E tra le opere non a fumetti, quindi della letteratura, o magari del cinema, ce n'è qualcuna che ti piacerebbe disegnare in una ipotetica trasposizione a fumetti?
Mi piacerebbe disegnare Jurassic Park di Michael Crichton, realizzandone una versione molto fedele al libro, e Dracula di Bram Stoker, del quale sono state già curate diverse versioni a fumetti, ma mi affascina incredibilmente e disegnarlo sarebbe spettacolare!!

Progetti per il futuro?
Ci sono possibilità. Ci saranno presto nuove pubblicazioni, soprattutto per il mercato italiano e possibilità anche per il mercato estero. È in dirittura d'arrivo un lavoro con Mostri per Bugscomics e poi... una sorpresa di cui ancora non posso parlare.

Grazie Umberto, e in bocca al lupo.

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