La recensione a fumetti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi di Leo Ortolani
- Scritto da Gennaro Costanzo
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A un passo dal raggiungere il milardo di dollari, arriva la recensione di Star Wars: Gli Ultimi Jedi da parte di Leo Ortolani. Il fumettista, come noto, è un gran fan della saga e celebri sono i suoi Star Rats. Quale sarà il giudizio di Ortolani sul film di Rian Johnson? Eccovi alcune vignette della recensione qui di seguito.
Potete leggere la recensione a fumetti completa sul blog di Leo Ortolani.
E niente via lo dovrò andare a vedere ora per vedere contestualizzata la critica di L… culooooooooo
Ahahahahaaaa
Culo!
Ahahahahah
BELLISSIMA (la rece), e pure tu vestito da principessa.
Io non posso credere che Lucas avesse i mente i 9 film fin dall’inizio. Lucas è stato un genio associando per primo il marketing al cinema. Non ci credo, ma li vedo.
Ammetto che dopo i primi cinque minuti se fosse apparso Massimo Boldi (vestito da Jabba) non mi sarei stupito più di tanto e comunque CULO!
D’accordissimo su tutto (e sei stato generoso). Se traducessi questa recensione in inglese faresti 1 milione di like e come minCULOOOOOOO
vabbè allora culo!
ahahah!
Meravigliosamente esilarante. Io non l’ho visto, ma mi ritrovo in questa recensione, perchè un mio amico fan mi ha raccontato tutto.
Anche e soprattutto di aver scritto una recensione entusiasta dopo la prima visione, di essere andato a rivedere il film perchè qualcosa non gli quadrava, di aver traumaticamente invertito la propria opinione una volta filtrati gli effetti speciali e la colonna sonora tonitruante, e infine di aver salvato una sola frase della sua recensione originale, e cioè “questa è la cinematografia della Hollywood del futuro”.
Solo che adesso è una tetra profezia di disgrazia.
Nanorecensione
STAR WARS: THE LAST JEDI
Una battuta di un personaggio riassume bene l’intento registico di questo nuovo capitolo e probabilmente dell’intero nuovo arco narrativo “Let the Empire, Rebellion, Jedi, Sith, First Order, crumble to dust”. Il tempo è passato dalla prima trilogia, la polvere si è posata sulle custodie dei vhs, le videocassette si sono smagnetizzate, attori e doppiatori sono invecchiati e morti. La transizione non è a parere del sottoscritto un passaggio del testimone (scena della spada laser da Rey a Luke) ma un trauma, uno strappo che consiste sempre di più nell’ “uccidere il padre” per rimarcare che la nostalgia è l’unica cosa che ci è rimasta. Nuove generazioni, nuovi eroi, nuovi intenti commerciali. Forse lo scrivente pecca di malinconia ma pur non facendo schifo come quello precedente, anche questo episodio purtroppo è blando e mediocre con una sempre più invadente linea narrativa disneiana. Prevedibile nel prossimo episodio il completamento dell’uccisione della vecchia trilogia ad uso e consumo del nuovo pubblico.
È tempo di morire.
:..(
A tal proposito, Blade Runner non è ancora della Disney?
CULO!
(Per contrastare il giallo delle lampade a petrolio, se usi il telefonino per fare le foto, potresti provare ad usare la correzione auotomatica del colore che tutte i telefonini hanno come opzione.)
Venerabile. Postando la tua sacra recensione dei veri fedeli di SW mi hanno insultato paragonando la mia intelligenza a quella di Jar-Jar… che dire? Dimostri di avere ancora più ragione.
Mi inchino al tuo cospetto, anzi mi giro e…. CUUUULOOOOOHHHHUUUHH