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Fabio Volino

Fabio Volino

Marvel vince la causa Kirby

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Uno dei casi legali fumettistici più celebri sembra essersi infine concluso. Il giudice federale Colleen McMahon ha infatti sentenziato che gli eredi di Jack Kirby non possono reclamare alcun diritto d'autore sui personaggi da lui co-creati dal 1961 in poi alla Marvel.

Nella sentenza si legge tra le altre cose: "È importante affermare che questo caso non intende stabilire se Jack Kirby sia il vero creatore dell'Universo Marvel, nè accertare se Kirby sia stato trattato in maniera corretta o meno dalle compagnie che hanno goduto dei frutti del suo lavoro. Questo processo ha solo appurato che Kirby lavorava sotto contratto per la Marvel e perciò, ai sensi di legge, è la Marvel che detiene il copyright sulle sue opere, che questo sia giusto o meno".

Una netta vittoria per la Casa delle Idee e, chiaramente, anche per la Disney la quale ora può sfruttare un parco personaggi immenso senza temere ripercussioni. Fondamentali alcune testimonianze che hanno fatto emergere come Kirby venisse pagato ad ogni pagina disegnata e, anche se indubbiamente alcune idee erano farina del suo sacco, egli non disegnava nulla senza approvazione o dietro specifico incarico. Inoltre non è emersa alcuna prova certa che Stan Lee o la Casa delle Idee si siano comportati in maniera disonesta con Kirby.
Comunque sia andata a finire, una pagina triste per l'intero panorama fumettistico.

Mirco Pierfederici: da Steele a Ruse

Abbiamo l'onore e il piacere di poter intervistare Mirco Pierfederici, uno dei volti nuovi della Marvel il cui nome in questi mesi è sulla bocca di tutti grazie al rilancio di Ruse. Anche se i lettori italiani hanno potuto ammirare le sue matite su numerosi altre serie come ad esempio Dark Wolverine, in cui ha reso più cupo che mai Daken, il figlio di Logan. Ne abbiamo dunque approfittato per fare una analisi a 360° di quelle che sono state le sue esperienze artistiche, italiane ed americane, dagli esordi ad oggi.

Ciao, Mirco, e benvenuto su Comicus. Iniziamo parlando dei tuoi esordi, fino all'approdo su Jonathan Steele

CIao a tutti! Dopo l'Istituto d'Arte, ho cominciato a frequentare la Scuola Internazionale di Comics a Jesi e lì, come parte del programma, ho cominciato a disegnare delle tavole di prova da mostrare ai vari editori. All'inizio del terzo anno di frequentazione, ho conosciuto a Lucca Comics Federico Memola, al quale ho mostrato i miei lavori: un paio di mesi dopo lui mi ha ricontattato e mi ha affidato sette tavole per chiudere una storia di Jonathan Steele. E lì è iniziata la mia collaborazione con la Star Comics, durata fino al 2006

Già dal 2007 hai cominciato a realizzare alcune opere per il mercato americano. Come sei riuscito ad entrare in questo mondo competitivo?

Ho avuto il primo approccio in questo mercato grazie a David Messina, che era mio insegnante alla Scuola Internazionale di Comics: lavoravo come suo assistente per dargli una mano con le chine ed i layout. Sempre grazie a lui poi sono entrato in contatto diretto con un editor della IDW, il quale mi ha proposto di fare due numeri della serie del Doctor Who ed una storia breve di Angel

Ed arriviamo al tuo approdo in Marvel: raccontaci un po' come è andata e come è stato disegnare le prime storie, che i fan italiani hanno visto negli scorsi mesi. Quali di queste storie ti ha soddisfatto di più?

Prima di arrivare alla Marvel avevo avuto una breve pausa, per alcuni motivi personali che mi avevano allontanato dal mondo dei comics, anche se ho continuato a lavorare come colorista ed illustratore, ma non più come autore completo. Dopo questo periodo buio c'è stata però la svolta: dopo un incontro con C.B. Cebulski, ho cominciato a proporre alla Marvel storie e cover. Inizialmente ho esordito come fill-in artist per sopperire ai ritardi del disegnatore titolare, questo per X-Men Legacy, in cui ho aiutato Daniel Acuna a concludere un albo. Poi c'è stato un annual sempre degli X-Men con una mia storia breve su Gambit. Da lì sono andato avanti, con altre storie brevi di cui facevo sia le matite che le chine, fino a maggio dell'anno scorso in cui mi è arrivata la sceneggiatura del mio primo albo completo, Dark Wolverine 87. Ed è questa la storia di quel periodo che mi ha soddisfatto di più, perchè è stata la prima volta che mi sono confrontato con le 22 pagine mensili ed è stata una bella sfida

Presto in Italia verrà pubblicata la saga Age Of X, durante la quale vedremo comparire anche il tuo nome. Qual è stato il tuo apporto a questa storia?

Il mio apporto è stato relativamente minimo, poichè ho disegnato le prime pagine del prologo ed ho creato il redesign di un paio di personaggi. Il mio contributo si è esaurito qui, ma dopo questa esperienza ho firmato l'esclusiva con la Marvel

Cosa si prova a poter dire di avere un contratto di esclusiva con una casa editrice così importante?

Per me è una cosa veramente appagante, poichè ho dimostrato che il lavoro che avevo fatto negli scorsi due anni era stato apprezzato. E quando una casa editrice come la Marvel decide di investire in te è una bella sensazione: speriamo di essere all'altezza della situazione.

E veniamo a Ruse, che sancisce il ritorno del Crossgen Universe. Con questa mini hai la possibilità di lavorare al fianco di un grande sceneggiatore come Mark Waid: parlaci di questa esperienza, di come ti interrelazioni con lui e di come ritieni stia procedendo la storia.

Sul rapporto lavorativo con Waid non ho niente da ridire, perchè le sue sceneggiature sono perfette, divertenti da leggere e scritte in maniera ineccepibile. A livello umano mi ha fatto piacere, essendo io l'ultimo arrivato, venire contattato da uno sceneggiatore così importante che mi ha fatto i complimenti per aver reso bene a livello grafico ciò che lui aveva scritto: una cosa anche imbarazzante, però ripeto mi ha fatto piacere.

Su Ruse succedi a Butch Guice, che disegna le cover di questa nuova miniserie. Cosa pensi di lui? Hai cercato un confronto col suo lavoro?

Intanto lui è un mostro sacro e non ho cercato alcun confronto. Le storie da lui disegnate le ho viste ed apprezzate, tanto che "l'ansia da prestazione" era alta. La prima serie era una successione continua di splash page, che non si è voluto mantenere in questa nuova versione. Io ho fatto dunque il mio lavoro ed ho dato la mia personale interpretazione di Ruse e del suo mondo, anche perchè è la Marvel stessa che mi ha dato questa libertà creativa ed artistica, cosa che mi ha colpito favorevolmente

Infine un sogno nel cassetto, artisticamente parlando

Il mio sogno è avere la possibilità di confrontarmi col maggior numero di personaggi possibile, quelli con cui sono cresciuto ed ho sempre apprezzato. Se dovessi sceglierne due direi Spider-Man, sicuramente, e anche Nightcrawler... adesso è morto, ma speriamo in un suo ritorno

Ringraziamo dunque Mirco Pierferderici per la sua disponibilità, in attesa di vedere anche qui in Italia le sue ultime prove.

SDCC11: Batman

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batmannew52Al panel dedicato a Batman erano presenti Mike Marts, Rachel Gluckstern, Grant Morrison, Scott Snyder, Gail Simone, Judd Winick, Kyle Higgins, Scott Lobdell, Peter Tomasi, Gregg Hurwitz, Chris Burnham e David Finch.

Higgins ha un po' scherzato dicendo di non essere contento di scrivere Nightwing, ammettendo poi che questo è il suo personaggio preferito. Dick Grayson ha una notorietà adesso come mai prima d'ora e sta cercando di ritrovare la sua identità ed un nuovo scopo di vita: non è solo un acrobata, è energia cinetica vivente che tutti vorremmo condividere.


Gail Simone ha dichiarato che la nuova serie di Batgirl si concentrerà su Barbara Gordon, nel ruolo di una giovane donna appena uscita dal college che lotta per trovare il suo posto nel mondo.


Winick ha parlato di Catwoman, dicendo che sarà un fumetto molto "sporco" ed i fan lo adoreranno per questo. Le trame torneranno ad incentrarsi su una bella ragazza in tuta da gatto che fa la ladra e se qualcosa dovesse andare male, lei è sempre pronta a cavare gli occhi a qualcuno. Su Batwing ha detto che gli è stata data la possibilità di creare un nuovo Batman e la cosa lo ha emozionato: chiaramente anche il Batman originale farà la sua apparizione, fungendo come una sorta di generale per il nuovo eroe.


Su Red Hood & The Outlaws, Lobdell ha spiegato che li porterà lungo sentieri narrativi meno cupi dei loro esordi.


Morrison ha parlato di Batman Incorporated: il rilancio rivelerà l'identità del criminale che è dietro Leviathan. Questo fumetto inoltre tirerà le fila delle sue trame degli ultimi sei... o seicento anni. "Posso promettervi lacrime e lacrime e LACRIME!".


Snyder prenderà in mano le redini di Batman. Qui l'eroe apprenderà qualcosa di più sulla storia di Gotham e su dei nemici che sono in agguato da centinaia di anni. Bruce Wayne è l'anima di Gotham City, ma lui non conosce affatto questa città.


Finch, parlando di Batman: The Dark Knight, ha esordito dicendo di aver scoperto sulla sua pelle quanto sia difficile sceneggiare e che ha perso troppo tempo a lavorare sulle sue tavole tentando al contempo di immaginare quale sarebbe stata la prossima grande storia. Per fortuna Paul Jenkins è intervenuto a dargli una mano, per non scontentare ulteriormente i fan.

SDCC 11: DC's New 52

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new52La DC Comics ha dedicato il suo primo panel alla San Diego Comic Con ai nuovi 52 titoli del suo rilancio di Settembre (altri ne seguiranno nei prossimi giorni). Erano presenti il co-publisher Dan DiDio, l'EIC Bob Harras, Eddie Berganza, JT Krul, Paul Levitz, Paul Cornell, Cliff Chiang, Dan Jurgens, Freddie Williams II e Scott Lobdell.

DiDio ha iniziato dicendo che la DC ascolta le lamentele dei fan e comprende la loro ansia che non rispettino più le storie del passato, ma ha aggiunto che l'obiettivo della casa editrice è portare nuova vita al suo programma editoriale. Si parla tanto di numeri e cifre, ma queste non contano niente se alla fine non c'è qualcosa di valido che possa sostituire ciò che è terminato.


Jurgens ha affermato che la sua Justice League International sarà sponsorizzata dalle Nazioni Unite e sarà un gruppo composto da membri internazionali provenienti da tutto il mondo, il cui roster cambierà in maniera costante.


Chiang ha detto che Wonder Woman di Brian Azzarello sarà un grande successo. Non sarà necessario rinarrare nuovamente le origini del personaggio e, riguardo la questione del suo look, ha dichiarato:"I suoi pantaloni possono essere accorciati". Gli altri dei avranno un aspetto moderno ed all'inizio saranno senza nome, lasciando al lettore il compito di capire chi sia chi.

È stato poi il turno di Scott Lobdell, emozionato per il fatto di dover scrivere Teen Titans. Non ripeterà le cose fatte da altri in passato ed apporterà alcuni cambiamenti a Wonder Girl e Red Robin.


J.T. Krul ha detto che in Green Arrow Oliver Queen sarà nuovamente a capo di una azienda, la Q-Corp, specializzata in materiale informatico, e che torneranno le frecce truccate.

È toccato poi a Cornell, che ha descritto Demon Knights come i "Malefici Sette" e che la descrizione della caduta di Camelot sarà molto caotica: "Ho a disposizione per giocarvi l'intero DC Universe medioevale, è straordinario!". Su Stormwatch ha voluto subito dare una rassicurazione: Midnighter e Apollo sono ancora gay. Non vede i componenti del gruppo come supereroi e li metterà contro avversari improbabili, tipo la Luna!


DiDio ha infine ripreso la parola, coadiuvato da Berganza. Presto anche la Marvel Family verrà rilanciata (probabilmente quando ci sarà la seconda ondata di nuovi titoli). Ugualmente al momento nessun piano di rilancio per il personaggio di Wally West. Non è da escludere che Neil Gaiman possa scrivere storie per il DC Universe. Justice League e Action Comics sono ambientati cinque anni nel passato, rispetto agli altri titoli. Damian Wayne è ancora Robin, ma Dick Grayson, Tim Drake e Jason Todd hanno tutti ricoperto questo ruolo prima di lui.

DiDio, nel secondo panel della convention dedicato alle nuove serie, ha rivelato che uno degli scopi principali del rilancio era ringiovanire personaggi che si erano evoluti fin troppo, citando ad esempio i Giovani Titani che si comportano come adulti. Ha inoltre affermato che non ci sarà alcuna porta aperta per tornare indietro, come avvenne con lo Psico-Pirata all'epoca della Crisi originale. Esiste ancora inoltre un Multiverso.

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