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Fabio Volino

Fabio Volino

Tarzan: Gli Anni Di Joe Kubert Vol. I

Tarzan è il personaggio simbolo dello scrittore americano Edgar Rice Burroughs, creato nel 1912 e divenuto protagonista, un secolo dopo, di migliaia tra romanzi, racconti, film, telefilm... e fumetti. Negli anni '70 i diritti di questo personaggio erano stati concessi per un adattamento alla DC Comics, la quale affidò il progetto a Joe Kubert, all'epoca già nell'olimpo dei disegnatori grazie alle sue storie di Hawkman, ma in particolar modo ai racconti di guerra di Sgt. Rock. L'opera omnia è stata poi ristampata in tempi recenti, con una colorazione restaurata, dalla Dark Horse. Edizione ripresa in terra nostrana dalla Magic Press, in un volume di pregevole confezione e ben curato in ogni suo aspetto.

Per la stesura delle sue trame, Kubert capì che non era necessario spingersi troppo lontano per reinventare il personaggio di Tarzan e presentarlo a nuovi e vecchi lettori, l'archetipo originale di Burroughs era ancora perfettamente valido. La storia principale di questo volume è dunque quella che molti di voi conoscono: quella di un bambino, figlio di due nobili inglesi, nato e cresciuto nella giungla, allevato dalle scimmie e che una volta divenuto adulto trova l'amore nella donna di nome Jane Porter e ritorna al mondo civilizzato, solo per capire che ai suoi occhi esso non è affatto così civilizzato e che la giungla è la sua vera casa.

Le sceneggiature, dello stesso Kubert, si mantengono nella media: non manca tuttavia una critica mutuata da Burroughs stesso, ovvero di come la società cosiddetta civilizzata dell'uomo, con le sue ipocrisie e false verità, sia a conti fatti molto più selvaggia degli animali della giungla. I disegni sono di una categoria superiore. Dover confermare la grandezza di Joe Kubert (certificata ben prima della sua scomparsa) è di certo superfluo. Qui riesce a rappresentare al meglio le atmosfere richieste da un prodotto del genere. Tarzan è davvero un uomo possente e muscoloso che svetta anche sulla più imponente delle creature della giungla, una giungla ritratta sia nella sua crudeltà sia nella sua maestosità e bellezza. Una bellezza che caratterizza anche le figure femminili che circondano la vita di Lord Greystoke.

In ultima analisi, dunque, un buon punto di partenza per chi vuole scoprire questo grande disegnatore, oppure la possibilità, per chi già lo conoscesse, di apprezzare anche una delle sue opere stranamente meno (ri)pubblicate in Italia fino a questo punto.

Marvel: sì ai fumetti digitali tradotti

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Iverse LogoLa Marvel Comics ha comunicato di aver stretto un accordo con la società Iverse International, per la traduzione e distribuzione dei suoi fumetti digitali nei paesi di non madrelingua inglese. L'operazione partirà verso la fine dell'anno.

Peter Phillips, del Marvel Digital Media Group, ha dichiarato: "Questa partnership con Iverse ci permette di presentare la ricca storia della Marvel ad un nuovo pubblico che vuole saperne di più sui Vendicatori, l'Uomo Ragno e Wolverine nella propria lingua madre". Opinione condivisa anche dal CEO di Iverse, Michael Murphey: "È davvero un onore essere alleati con la Marvel per portare i loro spettacolari contenuti in giro per il mondo su quante più piattaforme possibili".

Ovviamente una notizia del genere fa nascere spontanea la domanda se i fumetti digitali Marvel saranno tradotti anche in italiano (e soprattutto, in caso di risposta positiva, su quale piattaforma saranno offerti). Al momento non possiamo far altro che rimanere in attesa di ulteriori sviluppi.

Marvelman/Miracleman: causa conclusa

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MarvelmanIl personaggio di Marvelman/Miracleman ha combattuto due battaglie: la prima di natura prettamente editoriale, poichè molte volte le sue storie hanno dovuto superare alcuni ostacoli per essere pubblicate; la seconda, più nota al grande pubblico, di natura civile, in quanto il personaggio è da tempo oggetto di una causa in tribunale i cui principali soggetti coinvolti sono Neil Gaiman e Todd McFarlane. Ma forse non più.

Marvelman venne creato da Mick Anglo nel 1953, per la casa editrice Fawcett Comics, la quale così cercava di sopperire alla scomparsa del personaggio di Capitan Marvel/Shazam, anche lui coinvolto in una diatriba in tribunale con la DC Comics: dopo dieci anni le pubblicazioni si interruppero. Nel 1982 il personaggio ricomparve in Inghilterra con storie entrate nella storia scritte da Alan Moore, anticipatrici dei temi che sarebbero stati esplorati in Watchmen. Quando la Eclipse ristampò queste storie in USA, cambiò il nome del personaggio in Miracleman per evitare beghe legali con la Marvel, la quale aveva già minacciato di intentare causa per il nome del personaggio.
Dopo Alan Moore, fu Neil Gaiman a prendere le redini di Miracleman, ma a causa del fallimento della Eclipse la sua storia rimase incompleta. Todd McFarlane acquisì successivamente le proprietà editoriali della Eclipse, ma si accordò con Gaiman per lasciargli i diritti di pubblicazione di Miracleman, accordo che non rispettò (almeno così parrebbe). Ne nacque una causa decennale, nella quale si inserì indirettamente anche la Marvel, che pubblicò la miniserie 1602 per raccogliere fondi per questa causa e ristampò poi le storie classiche di Mick Anglo.

Una causa che si è conclusa. In data 11 settembre 2012, infatti, Gaiman ha ritirato la sua causa contro McFarlane, per il semplice motivo che costui ha rinunciato ai diritti su Miracleman. Praticamente in contemporanea la Marvel ha richiesto e ottenuto il trademark su Miracleman. Questo può essere il primo passo verso la ristampa delle storie di Moore e Gaiman, che i lettori italiani non hanno praticamente mai potuto leggere (ne pubblicò una manciata la Max Bunker Press nel 1985), e che anche i lettori americani faticano a trovare. Non solo, c'è anche la possibilità che Gaiman possa finalmente concludere la sua storyline. Ipotesi al momento, è vero, ma molto più concrete di quanto non lo fossero fino ad una settimana fa. Vi terremo informati sugli sviluppi.

Daredevil: End Of Days preview

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End Of Days coverIl 10 ottobre uscirà il primo numero di Daredevil: End Of Days, una miniserie in otto numeri che racconta "l'ultima storia" del diavolo rosso (nello stile dei progetti degli anni passati nota come "The End"), scritta da Brian Michael Bendis e disegnata da Alex Maleev, David Mack, Bill Sinkiewicz e Klaus Janson.

A seguire una preview della storia.

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