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Cris Tridello

Cris Tridello

Virtus

Gengoroh Tagame è considerato, a ragione, il re del bara manga; non a caso è stato il primo autore di questo genere a essere stato sdoganato in Italia, prima da Black Velvet nel 2009 con Racconti Estremi, e ora da Ren Books che pubblica questo Virtus.

E non poteva esserci scelta migliore perché l’ambientazione nelle arene dei giochi dell’antica Roma ben si adegua ai temi classici di Gengoroh come la violenza estrema e la sottomissione fisica e sessuale del debole, che in questo caso risultano veritieri e senza forzature eccessive.

La storia si concentra sul rapporto tra Crescens, stella tra i gladiatori, e Gaius ultimo arrivato nel campo di addestramento e vittima designata. Alla lotta nelle arene, per la giovane recluta, si affiancherà la lotta contro i soprusi sessuali di Crescens che non risparmia a Gaius umiliazioni e sottomissioni fisiche e morali, alimentando l’odio provato da quest’ultimo che non avrà altro scopo nella vita se non la vendetta. Il rapporto schiavo/padrone, però, è destinato a mutare e a trasformarsi in qualcosa di simile all’amore, pur nel senso virile del termine, che ben si adegua all’ambientazione violenta della vicenda.
I fan di Gengoroh Tagame troveranno in Virtus l’autore che conoscono: liquidi seminali che si mescolano al sangue della battaglia, corpi nerboruti e sudati che si contorcono in scene sessuali che sono un pugno nello stomaco per la veridicità con cui sono disegnate e inserite in una trama in cui la violenza è il mezzo utilizzato dal potente per sottomettere il debole.
Contrariamente ad altre opere dell’autore, però, qui sembra esserci un barlume di speranza per i protagonisti della storia; se all’inizio Crescens sodomizza Gaius per pura manifestazione di potere, man mano che si prosegue nella lettura, inizia a sorgere il dubbio che questa violenza, che ci è parsa gratuita, in realtà è il mezzo utilizzato per salvare una giovane recluta da un mondo cui era giunto impreparato, cioè quello dei gladiatori di Roma, dove ogni gioco nell’arena potrebbe essere l’ultimo e si combatte per la vita. Stuprando Gaius, Crescens alimenta in lui quella rabbia che gli salverà la vita.

Il disegno di Tagame è pulito, realistico, dettagliato e accurato nella realizzazione dei costumi dell’epoca; da elogiare il lavoro di documentazione svolto dall’autore, anche se la descrizione del mondo gladiatorio è un po’ didascalica, e le ambientazioni non sono rese quasi per nulla visto la povertà degli sfondi utilizzati all’interno di tavole che si concentrano più sui corpi e i personaggi che su scenografie da peplum. La descrizione delle gerarchie e delle armi utilizzate, però, è molto acccurata e funge da gradita cornice alla vicenda principale.

L’edizione Ren Books, infine, è più che buona con una brossura solida, una scelta della carta dalla grammatura adeguata e, soprattutto, una traduzione di tutto rispetto.

Bakuman 13

Scoperto che il loro PCP - Perfect Crime Party non diventerà un anime a dispetto del successo ottenuto su Jump, Moritaka/Saiko decide di tentare la creazione di un secondo manga di successo, sulle orme del collega/rivale Niizuma. In questo modo potrà sperare in quella trasposizione animata che coronerebbe il sogno d'amore del protagonista e della fidanzata Miho Azuki, che ne doppierebbe la protagonista. Purtroppo lo sceneggiatore Akito/Shujin (ovvero l'altro componente del due d'autori Muto Ashirogi) è già pieno di impegni in quanto, oltre a sceneggiare PCP, si è offerto di aiutare Shiratori Shun, uno degli assistenti del duo, nella creazione delle prime storie della serie Loveta.
Saiko, che non vuole disturbare l'amico Shujin già troppo impegnato, vorrebbe essere in grado di creare una storia da solo e decide di provarci con un racconto autoconclusivo incentrato sulla sua storia d'amore con Miho.

L'amore in tutte le sue sfaccettature è il protagonista di questo tredicesimo volume di Bakuman: l'amore/amicizia che si prova nei confronti dell'amico/collega che forse si stia allontanando, l'amore per il proprio lavoro che può andare a discapito del rapporto di coppia, l'amore per una collega e l'amore inteso come tema di un fumetto da creare e che può essere utilizzato in modi diversi a seconda della sensibilità dell'autore.
Ovviamente, il tema è affrontato con le esagerazioni tipiche del genere, ma Tsugumi Ohba e Takeshi Obata continuano con maestria ad arricchire il gruppo di personaggi creati e a stupire il lettore con trovate sempre nuove.

Scrivere uno shonen appassionante avente come punto focale l’arte di creare e pubblicare un manga settimanale di successo è una sfida da far tremare i polsi; il lavoro del mangaka, infatti, è quanto di più statico ci sia: ore passate al tavolo da disegno o davanti allo schermo del computer potevano rendere la storia noiosa, eccessivamente didascalica o adatta solo a un pubblico di nicchia. Fortunatamente Bakuman si è subito rivelato come un titolo solido, appassionante e per nulla noioso, pur essendo ricchissimo di dialoghi.

I personaggi creati da Ohba e Obata sono ottimamente caratterizzati e credibili, anche se conformi ai canoni degli shonen manga; il cast di comprimari è ricchissimo e cresce di tankobon in tankobon, e le avventure del duo si succedono senza sosta; tramite loro scopriamo i segreti della creazione di un titolo di successo, fatta soprattutto di incontri con la redazione, scadenze e lavoro, lavoro, lavoro. Il rapporto con gli editor e con gli altri autori che ricoprono il ruolo di amici/rivali è una delle parti più interessanti di questo manga, dove le difficoltà legate al lavoro del mangaka vengono affrontate sempre con grinta e come sfida al continuo miglioramento.

Bakuman gode di enorme fama sia in Giappone sia nel resto del mondo ed è già diventato una serie animata formata da due stagioni di 25 episodi l'una (la terza è attualmente in produzione), a coronare un successo più che meritato.
Questo tredicesimo volume non fa che confermare la bontà della serie che attualmente, oltre a garantire un tempo di lettura adeguato grazie ai molti dialoghi presenti, è uno dei titoli con miglior rapporto qualità/prezzo in circolazione.

Bonelli: I Romanzi, Saguaro e “Le Storie”

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SaguaroUltima puntata della panoramica sulle pubblicazioni di quest’anno per la Bonelli; oggi si parla dei Romanzi Bonelli, di Saguaro e della nuova serie Le Storie.

Per i Romanzi Bonelli sono previste due uscite una a giugno e una a ottobre. Il primo dei due titoli ad arrivare si chiamerà Darwin, sarà scritto da Paola Barbato su soggetto di Luigi Piccatto che sarà l’autore dei disegni. Il secondo Romanzo della Barbato, dopo Sighma, avrà per protagonista lo studente irlandese Kent Darwing che vede la sua vita sconvolta da una serie di eventi inspiegabili che sembrano aver avuto origine la notte in cui lui ha chiesto la mano della fidanzata, per poi perdere i sensi. Risvegliatosi mesi dopo cercherà la fidanzata in una Parigi in rovina, unendosi ad un uomo che sembra conoscere ogni cosa di lui e insieme al quale affronterà i sopravvissuti alla catastrofe che sembra aver colpito il mondo.
Il secondo romanzo a raggiungere le edicole si intitolerà, invece, Scug e sarà sceneggiata da Antonio Serra per i disegni di Paolo Bacilieri. Anche qui il tema sarà fantascientifico visto che il romanzo è ambientato in un lontano pianeta in qui, in un'era passata, è precipitata un’astronave carica di coloni terrestri. Oggi i discendenti di quei coloni vivono in pace in un isola rigogliosa ma l’arrivo di un misterioso personaggio, naufragato sulle coste dell’isola, metterà in moto una serie di eventi che porterà i giovani Jim e Rose a scoprire la verità sul loro mondo.

Il mistero legato a Saguaro, nuova collana scritta da Bruno Enna che esordirà a maggio, resta ancora fitto. È stata resa nota solo un immagine che mostra l’aspetto del protagonista, e noi ve la presentiamo rimandandovi alle prossime settimane per ulteriori dettagli.

Infine, per quel che riguarda la collana Le Storie è stato rivelato che la foliazione sarà di 110 pagine di fumetto a numero e che la serie punterà sull’Avventura e sugli Autori coinvolti.
Da ottobre verranno proposte, ogni mese, storie di ogni genere il cui solo limite è rappresentato dalla fantasia dei nomi coinvolti; i primi tre sceneggiari saranno Paolo Barbato, Roberto Recchioni e Giuseppe Di Nardo mentre per i disegni saranno coinvolti autori come Giampiero Casertano, Andrea Accardi, Bruno Brindisi, Matteo Cremona, Giovanni Freghieri, Christopher Possenti, Sergio Gerasi, Carlo Ambrosini, Daniele Caluri o Matteo Mosca... insomma molti nomi noti ai fan di casa Bonelli, ma anche alcuni che su “Le Storie” faranno il loro debutto.

La galleria qui sotto vi mostra in anteprima alcune tavole dei Romanzi e de Le Storie, oltre all’immagine di Saguaro.

The Goon in Cumuli di Macerie

Vincitore di cinque Eisner Award, The Goon di Eric Powell è un concentrato di puro divertimento dissacrante. Come definire, altrimenti, storie che mischiano zombi malavitosi, scienziati pazzi, personaggi zotici e volgari, violenza gratuita a tematiche da crime o horror story?

Protagonisti di questo titolo sono il forzuto Goon e la sua spalla Franky, che vivono nella per nulla ridente Lonely Street, cittadina che vanta tra i suoi abitanti creature come ragni giganti, mostri lovecraftiani, mangiatori di nonmorti, fantasmi, licantropi e ogni cosa una mente fervida e malata possa concepire. Il tutto condito da disegni dinamici e da uno stile che, pur essendo debitore di molti artisti, è unico per sintesi e immediatamente riconoscibile.

In Italia, The Goon fu proposto, ormai più di cinque anni fa, da Magic Press con i due volumi Il Giorno dell’avvoltoio e La mia infanzia criminale (e altri raccolti pesi), che partivano a raccontare l’epopea del picchiatore saltando i primi tre numeri, inizialmente pubblicati in patria da Avatar Press.
Poi più nulla fino ad oggi.
Da poco, infatti, Panini Comics ha ristampato i due volumi succitati e, soprattutto, l’inedito terzo volume Cumuli di macerie che raccoglie i numeri dal quinto all'ottavo della serie pubblicata da Dark Horse.

In questo volume, dissacrante e divertente come i precedenti e che si apre con una bella introduzione di Frank Darabont, scopriremo che fine ha fatto l’Avvoltoio, il mangiatore di nonmorti conosciuto nel primo volume e che avevamo lasciato nel mezzo della lotta contro il predicatore.
Segue una storia in omaggio alle serie televisive super-sentai giapponesi (tipo "Power Rangers" o "Megaloman", per intenderci) dove l’autore cita, alla sua maniera, lo storico scontro tra King Kong e il tirannosauro.
Pezzo forte del volume è il crossover Goon-Hellboy che vanta tavole iniziali e finali del creatore del diavolo rosso Mike Mignola, e che vede l’investigatore diabolico vagabondare smarrito per Lonely Street e dintorni e unire le forze con il nostro eroe nell’ennesima, epica scazzottata con il solito nemico e le sue orde di nonmorti. Infine, dopo aver ringraziato con una storiella scatologica la giuria degli Eisner Award per averlo candidato, nel 2004, in ben quattro categorie, il volume chiude con una storia sentimentale avente per protagonista una vampira ammaliatrice che porterà parecchio scompiglio tra gli avventori del Norton's Pub.

Cumuli di Macerie conferma le senzazioni avute anni fa; The Goon è un capolavoro dell’intrattenimento, gioca con i generi senza appartenere chiaramente a nulla di conosciuto, e appassiona il lettore con la follia, la demenzialità e la volgarità di cui è intriso dalla prima all’ultima pagina.
Eric Powell e la sua creatura meritavano un'altra occasione ed è una fortuna che Goon sia tornato nelle nostre librerie, perchè sa far divertire come pochi altri titoli e riserva ai suoi lettori molte sorprese in ogni nuovo volume.

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