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Valerio Coppola

Valerio Coppola

Kick-Ass in Italia senza censure

  • Pubblicato in Screen

Ormai a due settimane dall'uscita italiana (dopo un anno da quella americana) di Kick-Ass, giunge finalmente una delle informazioni più attese dai fan italiani: la versione del film che arriverà nei cinema non sarà censurata.

A comunicarlo in piena fase promozionale è il distributore per l'Italia, la Eagle, attraverso la pagina Facebook dedicata alla pellicola: "Per rispondere alle numerose segnalazioni ricevute: KICK-ASS uscirà al cinema SENZA ALCUNA CENSURA. Il trailer (ripreso anche dai vari siti internet) è stato doppiato in versione ‘soft’ altrimenti tanti esercenti non lo avrebbero montato in sala".

Come ricordato anche dalle parole del comunicato, in molti avevano temuto un doppiaggio edulcorato che avrebbe fortemente snaturato un film di certo non attento al "politicamente corretto". I timori erano venuti proprio dal trailer diffuso, in cui frasi forti venivano sostituite da palliativi un po' ridicoli e senza senso. Ad alimentare l'incertezza, inoltre, era stata la lunga attesa prima che il film fosse acquistato da un distributore italiano, che aveva portato molti a pensare a un timore dei distributori riferibile proprio alla difficile commerciabilità di un prodotto tanto "censurabile".

Ora che questo aspetto dell'impronta autoriale del film è fatto salvo (ricordiamo che il regista Matthew Vaughn ha praticamente autoprodotto il film per non rinunciare a questi elementi), i fan italiani possono tranquillizzarsi almeno su questo fronte, in attesa dell'uscita nelle sale il 1° aprile.

Wolverine 254

Nel numero 254 del mensile dedicato a Wolverine si chiude un ciclo importante per il personaggio. Con la conclusione della saga “Resa dei conti”, sviluppatasi sulle pagine di Wolverine: Origins e Dark Wolverine (entrambe alle ultime battute), si assiste finalmente al confronto decisivo tra Logan e la sua nemesi, ovvero il malefico Romulus. Questo personaggio, introdotto in maniera un po’ casuale da Jeph Loeb ormai più di tre anni fa, è stato poi sviluppato soprattutto dallo scrittore Daniel Way, che ha utilizzato la sua figura per tentare di ricostruire i misteri del passato di Wolverine dopo che questi aveva recuperato la memoria in seguito ad House of M.

Romulus era dunque stato delineato come un personaggio malefico e manipolatore, che da dietro le quinte aveva orchestrato la vita di Wolverine, apparentemente allo scopo di fare dell’artigliato il suo erede involontario. E in tutto ciò, dopo averlo nascosto a Wolverine, gli aveva messo contro il  suo stesso figlio Daken, reso una sorta di concentrato delle parti peggiori del padre (e per questo, spesso, ritratto con una certa monodimensionalità).
La nemesi che Wolverine affronta in queste pagine, allora, non si traduce solo nella necessità di sconfiggere Romulus (che andrà incontro a un esito tutt'altro che definitivo), ma soprattutto nella redenzione del figlio, condannato a un destino di violenza e a una sete di sangue e potere instillatagli da Romulus. Anche in questo caso, però, la vittoria di Logan presterà il fianco a notevoli rischi futuri e ambiguità. In altre parole, una conclusione del tutto aperta.

D’altra parte, il valore della storia non è tanto negli episodi in sé, gradevoli ma senza particolari virtuosismi (sia per quanto riguarda i testi di Way e Marjorie Liu, sia per i disegni di Stephen Segovia e Will Conrad). Il punto di interesse, invece, sta nella svolta quasi concettuale vissuta dal sempre tormentato Wolverine: la resa dei conti del titolo, dunque, è prima di tutto nei confronti di se stesso, dei propri sensi di colpa e di quella parte di sé con cui Logan ha sempre faticato a scendere a patti. In questo senso, la redenzione di Daken funziona come il riflesso dell'antica lotta interiore di Wolverine per potersi considerare un uomo a pieno titolo. Il valore del lungo lavoro di Way andrebbe quindi sottolineato, appunto, inquadrandolo in una panoramica di lungo corso, osservando come esso si radichi con forza agli elementi fondamentali del racconto di Wolverine, e come su questi vada a incidere profondamente.

Terminata la lettura di “Resa dei conti”, poi, è il turno dell’inutile riempitivo rappresentato dalla terza parte del team-up tra Wolverine e Thor.
Infine, partendo forse sottotraccia ma facendo ben sperare per i prossimi episodi, si avvia un nuovo arco narrativo di Wolverine: Weapon X, con ospite speciale "un" Deathlock ben deciso a compiere un massacro e ad eliminare un noto personaggio. Testi del solido Jason Aaron e disegni di un Ron Garney sempre bravo nella costruzione della tavola e nelle inquadrature, ma che perde qualcosa nella gradevolezza del tratto.

Thor e i Nuovi Vendicatori 143

Numero tutto Vendicatori quello di Thor che segna il passaggio all’Età degli Eroi. Con lo specialone New Avengers Finale assistiamo agli ultimi strascichi del “Regno Oscuro” di Norman Osborn e della parabola criminale di Hood, ma soprattutto si chiude quel percorso avviato anni fa con la formazione dei Nuovi Vendicatori.

Tuttavia non si perde tempo, e un altro gruppo di Nuovi Vendicatori viene subito formato in coerenza con il nuovo corso inaugurato da Steve Rogers. E anche l’azione non tarda ad arrivare.
Se con Vendicatori e Vendicatori Segreti si ha la vera virata nell’Età degli Eroi, con Nuovi Vendicatori Brian Bendis sembra puntare più a mantenere una continuità con quelle che sono ormai le “sue” storie dei Vendicatori, con un pizzico di curiosità in più per il nuovo contesto.

Sul fronte grafico, sempre spettacolare Bryan Hitch, mentre Stuart Immonen si fa meno spigoloso e stilizzato, continuando a offrire una narrazione pulita ed efficace.
Chiudono Le Storie di Asgard, piccole gemme firmate Stan Lee e Jack Kirby.

Iron Man e i Vendicatori 35

Dopo la caduta iniziata con “Vendicatori divisi” e lo schianto del “Regno oscuro”, giunge finalmente l’Età degli Eroi, con i buoni nella parte dei buoni e i cattivi in quella dei cattivi.

Iron Man e i Vendicatori è senza dubbio la testata portabandiera del nuovo corso, soprattutto pensando alla serie dedicata al team ufficiale dei Vendicatori: qui, dopo anni di sconvolgimenti, Brian Bendis ci riporta una squadra composta dai Vendicatori storici, affiancati da altri popolari personaggi che hanno legato il proprio nome alle sorti del gruppo. La storia entra subito nel vivo, introducendo scenari e personaggi tipici delle grandi saghe “vendicative”, e lasciando il giusto livello di suspense. Tavole di John Romita Jr., sempre di grande qualità, anche se non al meglio.

Matt Fraction e Salvador Larroca continuano invece la loro positiva corsa su Invincible Iron Man, mostrando un Tony Stark riavviato e intento a ricostruire su nuove basi il proprio mondo.
Simpatica la storiella di Iron Man scritta e disegnata da Howard Chaykin.

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