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Redazione Comicus

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Heidi mon Amour

Heidi mon AmourCerte volte la vita può essere proprio strana. Immaginate che da piccoli vi innamoriate di un personaggio dei cartoni animati, Heidi per la precisione, e che da grande conosciate una ragazza identica, stesso viso e stesso nome, e che presto diventi vostra moglie. Immaginate, ora, che la vostra dolce metà diventi la protagonista di una fiction basata proprio sul personaggio tanto amato durante la vostra infanzia. Strano davvero, ma è esattamente quello che succede a Tommaso, il protagonista del racconto di Gud.

Un racconto che si può dividere in due parti: quella relativa alla fanciullezza e quella relativa alla fase adulta. Apprezzabile nella prima l’atmosfera bucolica e il legame del protagonista con gli animali, tutti passati a miglior vita per colpa dello strambo e crudele vicino Stroeltz. Meno, invece, la seconda parte, più decompressa e meno curata nei disegni man mano che procede verso la fine.

Ottima, infine, la confezione Tunué, che invoglia l’acquisto di un prodotto che si lascia leggere con estremo piacere.


Gennaro Costanzo

Il Sogno di Valentina

Il Sogno di ValentinaTomatozombie, artista salita alla cronache per l'annunciato, e mai realizzato, graphic novel di Melissa P., arriva nelle librerie ai disegni di questo racconto che mischia la storia d'amore con il thriller sovrannaturale.

La Valentina del titolo si trova combattuta per l'amore tra il suo fidanzato Marco e il nuovo arrivato Mirko. Una scappatella al mare sarà l'occasione per fare chiarezza sui proprio sentimenti.
La storia si rivela ben presto un tentativo fallito di disamina adolescenziale. I personaggi risultano artefatti e poco spontanei nelle caratterizzazione, mentre l'intreccio è scontato e scricchiolante nei pochi e inutili colpi di scena (uno dei quali è ingenuamente anticipato dallo stesso titolo della storia).

La parte grafica non eccelle. Quasi del tutto assenti gli sfondi, forse per la scelta di dare risalto alla figure dei personaggi, ma anche questi sono spesso abbozzati e ingenui nell'anatomia. Più curati i volti, ma buona parte dei primi piani sembrano discordanti con il testo.
Inesistente lo storytelling.

Tirando le somme un volume anonimo, poco più che amatoriale.


Gianluca Reina

Batman Confidential 1

Batman Confidential 1Il Batman di ieri raccontato con lo stile di oggi. O quasi. Andy Diggle non conserva soltanto l'ambientazione degli esordi, ma anche quella leggera, quasi impercettibile, ingenuità che in passato avrebbe dato forza al tanto amato "sense of wonder", mentre oggi rischia di stridere con il realismo tipico del fumetto moderno.

Diggle ha comunque ideato una storia intricata e mai troppo cervellotica, illustrata da Whilce Portacio, amante delle ombre e delle zone scure anche in ambienti luminosi. Una trama che ben si sposa con i due grandi ingegni a confronto, quello di Bruce Wayne e di Lex Luthor.

Il merito di Batman Confidential 1 è proprio quello di far incontrare per la prima (?) volta l'Uomo Pipistrello e la nemesi di Superman. Dando vita a una battaglia combattuta sulla strategia.
In altre parole, a una inevitabile gara a chi è più furbo.


Simone Celli

Superman / Batman: World’s Finest

Superman/Batman: World’s Finest - Absolute EditionWorld’s Finest era la classica serie della Silver Age che vedeva Superman e Batman incontrarsi in avventure comuni. Nel 1990 della DC post-Crisis, una miniserie in tre parti omaggia e ripropone l’idea, portando i due supereroi in una vicenda che tra Metropolis e Gotham City coinvolge anche i loro grandi nemici, Lex Luthor e Joker. Proprio dal reciproco pestarsi i piedi di questi due, nascono situazioni che richiedono l’intervento degli eroi, mentre la vicenda procede seguendo un giallo di sottofondo.

La storia scritta da Dave Gibbons non si segnala per particolarità o importanza, ma risulta scorrevole e realizzata con mestiere. Tutta costruita sull’opposta simmetria dei mondi di Superman e Batman, e strutturata su un simmetrico ping pong tra Metropolis e Gotham, ha il pregio di infondere una sensazione di innocenza tipica della Silver Age.

Una leggerezza riecheggiata anche nei pregevoli disegni di Steve Rude, che con il suo tratto pulito sfoggia una gran classe nella costruzione delle tavole.
Buono il formato absolute, che regala anche i gustosi bozzetti di Rude.


Valerio Coppola
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