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Redazione Comicus

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Disney Big 16

Disney Big 16Poderoso tomo che raccoglie storie dall’immenso serbatoio della Disney italiana. In questo numero lo spettro temporale è racchiuso tra il 1963 e il 2004, con autori di un certo peso (Abramo e Giampaolo Barosso, Rodolfo Cimino, Carlo Chendi, Guido Martina) e disegnatori di diversa estrazione (tra i quali Giulio Chierchini, Massimo e Pier Lorenzo De Vita, Giorgio Cavazzano, Giovan Battista Carpi).

Una lettura gradevole grazie ai 5 temi proposti – “In vacanza”, “I viaggi del… cilindro”, “Eta Beta l’extradimensionale”, “Storie golose” e “Affari di cugini” – che ne diversificano l’offerta.
Non tutte le storie possono fregiarsi del sottotitolo della testata e, un po’ a sorpresa, il pezzo forte risulta essere la lunga storia vacanziera opera di autore ignoto per i disegni dello Studio Bargadà.

Non sfigurano il duo Cimino/Chierchini con la loro tribù dei "Piedi Salati", né la divertente disavventura paperiniana del piede sinistro (dei Barosso e Massimo De Vita) o la difesa dell’indipendenza vista da Martina e Carpi. Di contro molte altre storie sono dei meri riempitivi, magari ben disegnati.


Giovanni La Mantia

Shakespeare

ShakespeareNella collana I Maestri del Fumetto questo dedicato a Gianni De Luca appare tra i volumi più interessanti dell'intero progetto. Presenta storie prodotte nell'arco di 23 anni (dal 1960 al 1983) permettendo così di ammirare l'evoluzione grafica dell'artista calabrese: notevole la qualità intrinseca delle tavole.

De Luca è legato alle produzioni per "Il Giornalino" e "Corriere dei Piccoli" e tra le produzioni più note si ricordano Il Commissario Spada, graficamente seminale per la trilogia scespiriana che troviamo qui, e l'immaginifico Paulus, sorta di agiografia spaziotemporale di San Paolo, realizzato con una tecnica ancora oggi d'avanguardia.

Le riuscite trasposizioni teatrali su carta di Amleto, Romeo e Giulietta e La tempesta costituiscono il fulcro del libro, con i personaggi che agiscono all'interno delle grandi vignette come se fossero scenari, regalando un senso di straniamento misto a fascinazione.

Rimarchevoli anche le minibiografie di Totò e Marilyn Monroe realizzate con una tecnica in bilico tra le tonalità chiaroscurali.


Giovanni La Mantia

Naruto 43

Naruto 43Mentre Naruto e gli altri ninja della foglia affrontano l’enigmatico Madara, prosegue lo scontro decisivo tra Sasuke e Itachi. Un numero con cinquanta pagine in più, che l'editore ha voluto eccezionalmente più lungo in modo da poter raggiungere quella che si può, a buon diritto, considerare una svolta nel racconto.

Giunti al termine dello scontro, infatti, solo uno dei due fratelli Uchiha se ne andrà con le sue gambe. Potenziato dallo sharingan del fratello, il vincitore potrà così proseguire verso un nuovo piano di distruzione.

Non di sole battaglie si parla, però. Un tuffo nel passato ci svela finalmente le “origini” di Itachi, e getta un’ombra ancora più oscura sul motivo del massacro degli Uchiha e sul futuro della foglia.

Naruto 43 è la prova che uno shonen manga che cavalca l’onda del successo di vendite può ancora regalare emozioni; lontana dall’essersi esaurita, la verve creativa di Masashi Kishimoto dimostra di potersi svincolare dalla banalità, offrendo al lettore una trama che non può non entusiasmare.



Alfredo Goffredi

Jessica Blandy 10

Jessica Blandy 10 - Il Contratto JessicaLa giornalista-scrittrice Jessica Blandy ha raccolto prove contro un poliziotto corrotto dalle potenti amicizie, il quale lancia un contratto su di lei: una taglia di 250.000 dollari che lo spietato sicario Ernest Zoloco intende incassare, mettendosi sulle tracce di Jessica fuggita in Messico.

Questo volume si rivela una lettura deludente e mediocre, sia per storia che per costruzione degli eventi, quest’ultimi costituiti da una serie di convenzioni narrative poco originali ed autoreferenziali. Tutta la sceneggiatura ha lo scopo di illustrare una situazione da sopravvissuta per Jessica, inseguita e senza risorse, ma non ci sono idee concrete perché l'intreccio risulti credibile o quantomai intrigante, mostrando semplicemente la protagonista che, grazie ad alcuni incontri provvidenziali, riesce a salvarsi.

I dialoghi sono banali e fanno da specchio alla caratterizzazione dei personaggi, forzata e improbabile.
La trama gira a vuoto per 50 pagine, senza pathos o drammaticità, risolvendosi in maniera fin troppo facile nelle ultime due pagine.
Disegni convenzionali e statici.



Paolo Pugliese
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