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Cris Tridello

Cris Tridello

La Star sostituisce l'ultimo Valter Buio difettoso

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Valter Buio n°12 è da poco uscito e ha segnato il termine di una miniserie molto apprezzata dal pubblico e dalla critica.931ValterBuio12-big Purtoppo il volumetto è arrivato alla distruibuzione con un fastidioso difetto: al posto della pagina 57 appare due volte la pagina 59. La Star Comics si è subito attivata per risolvere il problema e, sul proprio sito, scrive quanto segue:

"A seguito di un errore tipografico, il numero 12 di Valter Buio (ultimo volume della serie) presenta una pagina mancante. La pagina 57 è stata erroneamente sostituita con pag 59 che dunque appare due volte nell’albo.
Quella che riportiamo A QUESTO LINK è la pagina mancante.
Considerando l’entità dell’errore e la grande qualità della serie Valter Buio, abbiamo deciso di ristampare l’albo e provvedere alla sostituzione. Le copie di Valter Buio 12 prive di errore verranno rese disponibili dal 15 Marzo 2011.

Sarà possibile ottenere la sostituzione dell’albo scrivendo alla casa editrice all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. scrivendo in oggetto:
Sostituzione Valter Buio 12

e includendo nel testo della e-mail NOME, COGNOME, INDIRIZZO e SCANSIONE DELLA COPERTINA con codice a barre visibile per la restituzione della copia corretta.

Chiunque richiederà Valter Buio n.12 tramite lo shop on-line presente nel sito www.starcomics.com riceverà la copia corretta non appena sarà disponibile.
Ci scusiamo per il disagio creato e ringraziamo tutti i lettori che ci hanno segnalato l'errore."

Dwayne McDuffie ci ha lasciato

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dwayne-mcduffieDwayne McDuffie è morto il giorno dopo il suo quarantanovesimo compleanno, per complicazioni avvenute durante un’operazione chirurgica.
Era nato a Detroit nel 1962 e la notizia della sua scomparsa è giunta inaspettata a sconvolgere tutto il comicdom americano e non.
Dopo aver frequentato l’Università del Michigan e la New York University Tisch School of Art dell’Università di New York, è entrato ufficialmente a far parte dell’industria dei comics alla fine degli anni ’80, come parte dello staff Marvel, e il lavoro più importante che fece in quel periodo fu Damage Control, miniserie incentrata su una compagnia di costruzioni specializzata nel riparare i danni causati dagli scontri supereroistici.

Da sempre attivo nel combattere i ritratti stereotipati delle persone di colore presenti nei fumetti, contribuì a ridefinire la figura di Deadlock e, uscito dalla Casa delle Idee e divenuto freelance, co-fondò la Milestone Media nel 1993 assieme a Denys Cowan, Michael Devis e Derek T.Dingle.
Nata all’interno della DC Comics, la Milestone si distinse per il grande impegno profuso a espandere il ruolo delle minoranze sia all’interno delle pagine del fumetto sia fuori.

Dwayne è stato una figura attiva sia nei comics (recentemente si era occupato dei Fantastici Quattro e della Justice League) sia nell’animazione, dove è stato l’editor della popolare “Justice League Unlimited” e ha diretto veri film d’animazione per la DC finiti direttamente in DVD.
Solo pochi giorni or sono era stato proiettato il suo ultimo lavoro: il film d’animazione "All Star Suprman", che Dwain aveva adattato partendo dalla serie di Grant Morrison e Frank Quitely.

A dare la notizia della morte è stato il sito Comic Book Resource, che lo ricorda anche attraverso le parole di illustri amici e colleghi, che hanno lavorato con McDuffie nel corso della sua vita.

Anteprima di Stria e Shangai Devil e nuovo romanzo a fumetti per Bonelli

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voltonascosto_g02Recentemente la Sergio Bonelli Editore ha comunicato il piano editoriale relativo ai propri eroi e progetti, dividendoli in cinque puntate nell’ultima delle quali si è parlato di STRIA e di Shangai Devil e di un nuovo romanzo a fumetti scritto da Tito Faraci e disegnato da Roberto Diso.

STRIA, romanzo a fumetti di Gigi Simeoni, uscirà in giugno e sarà un horror che condurrà Fabio e Chiara in un mondo di fantasmi dove il confine tra realtà e fantasia sarà sottile e difficile da decifrare, come quando nei giochi dei bimbi un oggetto o un luogo assume connotazioni diverse date dalla fantasia. Protagonista, così come in Gli Occhi e il Buio, sarà la psiche umana e i mostri da essa generata. Nel sito del disegnatore, Simeoni parla ampliamente del nuovo romanzo, fornendo anche altre pagine in anteprima.

Shangai Devil sarà una miniserie in diciotto episodi, il primo dei quali previsto per ottobre, e sarà il seguito dell’acclamato Volto Nascosto. Dopo Eritrea ed Etiopia il creatore, Gianfranco Manfredi, porta il protagonista Ugo Pastore nella Cina della Rivolta dei Boxer. Shangai Devil sarà il nome con cui verrà ribattezzato Ugo, trovatosi a dover indossare la maschera di Volto Nascosto per compiere una serie di azioni che necessitano l’anonimato. Ai disegni troveremo autori provenienti sia da Volto Nascosto (come Massimo Rotundo, Alessandro Nespolino e Roberto Diso) sia da Magico Vento (come Giuseppe Barbati/Bruno Ramella, Stefano Biglia, Darko Perovic, Raffaele Della Monica) oltre ad altri nomi ancora da definire. L’inedita ambientazione cinese, unita alla solita impeccabile documentazione storica di Manfredi, rende questa miniserie d’Avventura una delle più attese dell’anno.

Infine il nuovo romanzo a fumetti, in uscita per l’autunno 2011, ha il titolo di lavorazione Linea di Sangue, sarà scritto da Tito Faraci e disegnato da Roberto Diso e sarà ambientato nel 1944. Due storie parallele, quella del soldato Paul nella Cassino della seconda Guerra Mondiale, e del killer Vic in una New York epicentro della lotta di due clan malavitosi. I due sono uniti da una linea di sangue e un comune destino.

Pubblichiamo le tavole di anteprima dei vari progetti, presenti nel comunicato della Sergio Bonelli (nell'ordine Shangai Devil, Linea di Sangue e Stria), e il video di presentazione di Stria, realizzato dallo stesso Luigi Simeoni.

ANIMAls 20

“I fumetti, storie, la vita e nient’altro”, fin dall’inizio questo è stato il motto di ANIMAls, a evidenziare da subito lo spirito della rivista. In queste venti uscite molti sono stati i temi toccati, e tra (tanti) alti e (pochi) bassi, l’appuntamento mensile diretto da Laura Scarpa ha trovato la sua forma ideale.

In questo numero, dopo l’irresistibile Toby di Grégory Panaccione, si parla dell’Aquila e del terremoto che l’ha distrutta quasi due anni fa. Come sempre, ANIMAls non “urla” il proprio sdegno, ma lo fa trasparire chiaramente fin dall’articolo di apertura che, attraverso i disegni fatti dal gruppo Una carriola di disegni, testimonia lo stato di distruzione e arretramento dei lavori ancora persistente nel capoluogo abruzzese.
Il fumetto Yes We Camp di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini denuncia l’inadeguatezza dello Stato e delle istituzioni e introduce “Non tutti giù per terra” di Alessandro Amato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel suo intervento, Alessandro parla dei passi da gigante fatti nel campo della ricerca e della previsione dei terremoti, ma si concentra soprattutto sull’importanza della prevenzione, vera causa dei disastri e delle vittime dell’Aquila.
Pino Oliva, attraverso il racconto autobiografico Terremoto, ci racconta della sera che la terra tremò trent’anni or sono in Irpinia e Laura Scarpa, su Ricordi e memorie, parla del terremoto in Friuli del 1976.
Le pagine dedicate a l'Aquila e ai terremoti sono esaustive pur lanciando molti spunti di approfondimento che sta poi al lettore soddisfare altrove, se vorrà, magari sui mezzi d'informazione dove articoli di questo tipo dovrebbero apparire di più.

Ottima la scelta di piazzare le due microstorie di Bastien Vivès per stemperare i toni; in esse il giovane autore scherza con il suo essere fumettista e sulla “fama” che gli è arrivata con Il Gusto del Cloro. Il resto della rivista prosegue con l'interessante intervista alla scrittrice Yasmine Ghata, allegata al suo racconto inedito “Viaggio nel cuore”; le sette pagine di Simpliste o l’immigrato poco scelto, di Clément Oubrerie e Marguerite Abouet, sono un gioiellino e fanno riflettere sull’ingiustizia della società e su quanto una laurea abbia un peso differente secondo il paese dal quale provieni.
Cairo Blues
di Pino Creanza è ormai una graditissima presenza fissa e si rivela attualissima aprendo uno scorcio di quello che è la vita nella metropoli egiziana (questa volta si parla della situazione dei copti).
“Lo straniero Attilio Micheluzzi”, articolo sulla mostraAttilio Micheluzzi - Un genio del fumetto italiano” che si è tenuta alla Little Nemo Art Gallery di Torino e che è appena conclusa, è una gioia per gli occhi e suscita rimpianto in quelli che se la sono persa.
Il breve L’urlo di Ali Cetinkaya, Quindici Giorni di Nicolò Pellizzon e Cioccolata di Elisabetta Benfatto mantengono alto il livello, e le strisce di Vanna Vinci, Juan Bobillo, Guillaume Bianco e Lorena Canottiere, mentre le rubriche “Millenarismi” di Roberto Alajmo, “Linee di Frattura” di Francesca Sibani e “Avatar Mundi” di Antonio Sofi chiudono degnamente un numero di sicuro tra i migliori e più armonici fino ad ora pubblicati.

In quasi due anni editoriali ANIMAls ha saputo trovare la propria strada e la propria forma rendendo sempre più chiaro di non essere una rivista a fumetti, ma una rivista con fumetti; fumetti che si mescolano con armonia ai testi, alle interviste, alle immagini, fino a formare un corpo unico con un unico carattere. Gli autori di fumetti si alternano, la qualità di questi è altalenante ma l’offerta è ampia, tutti valgono la lettura e non lasciano indifferenti.
Certo, se per qualcuno il fumetto è “solo” supereroi in calzamaglia, manga o topolini/paperini, forse quelli presentati in questa rivista potranno non piacergli. Così come non gli piacerebbero, Il Gusto del Cloro, Il Gorilla Bianco, Persepolis, Blankets o il fumetto contemporaneo e d’autore in genere.

ANIMAls non vuole essere generalista, né piacere a tutti per forza, e in questi venti numeri si è mossa per rafforzare un’idea che già era chiara all’inizio, ma richiedeva tempo per essere formata a dovere; nel farlo non ha trascurato i propri lettori e, anzi, ha loro chiesto consiglio e supporto sia sulla rivista sia sul blog, ha dovuto aumentare il prezzo di copertina, ma non ha rinunciato alla propria anima e al volere essere qualcosa d’alt(r)o.
Questa sua decisione paga forse anche in termini di visibilità e pubblico, ma è da ammirare e da provare per il coraggio che dimostra e per la passione, innegabile, con cui affronta ogni argomento, ogni numero e ogni mese di vita.
Comprate un numero di ANIMAls, magari proprio questo, leggetelo e fatelo leggere, vedrete che vi sentirete meglio, perchè ANIMAls fa bene all'anima.

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