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Gennaro Costanzo

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Dwayne Johnson "The Rock" sarà Black Adam in Shazam

  • Pubblicato in Screen

Vi avevamo riportato le date dei nuovi film DC Comics, fra i vari titoli non ufficialmente annunciati ci sono voci di un film su Shazam che vedono coinvolto l'attore Dwayne Johnson "The Rock".

Sebbene in molti pensavano che fosse lui ad interpretare il protagonista della pellicola, lo stesso attore ha annuciato poco fa su Twitter che interpreterà il suo arci-nemico Black Adam.

Sul film, ad oggi, non ci sono ulteriori indicazioni ufficiali a partire dal nome del regista e alla data di uscita. Restate con noi per ulteriori aggiornamenti.

Bonelli: nuova divisione per le produzioni multimediali

  • Pubblicato in News

Attraverso il proprio profilo Facebook, lo sceneggiatore Roberto Recchioni segnala un'intervista a Mauro Marcheselli apparsa sul numero in edicola de Il Mucchio. Il direttore editoriale della Bonelli annuncia la nascita di una divisione "che si occuperà di promuovere produzioni multimediali - serie televisive, film, videogiochi, cartoni animati, merchandising ecc, ecc... - per provare a sviluppare al meglio (direttamente o con partner nazionali e internazionali) il nostro straordinario patrimonio di storie e personaggi amati e conosciuti dal pubblico di ogni parte del mondo".

Trovate altre info nella foto della pagina della rivista postata dallo stesso Recchioni e che vi riproponiamo qui di seguito.

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Orfani 12 - Rock 'n' Roll

Recensione in anteprima. L'albo sarà in edicola dal 16 settembre 2014.

E alla fine è giunto il momento della resa dei conti. Quello fra Ringo e Jonas in un albo che li vede contrapposti nel passato e nel presente e che, in sintesi, è tutto incentrato su questo scontro. Alla fine ne rimarrà uno solo, e anche se l'esito appare alquanto scontato, come direbbe qualcuno "quello che conta è il viaggio". Ma sopratutto, Orfani 12 "chiude una porta per aprire un portone". Le conseguenze della ribellione di Ringo sono devastanti e l'intero mondo è in rivolta. Conseguenze che, ad ogni modo, vedremo solo nella seconda stagione della serie. Con quest'albo si conclude una vicenda che ha tenuto compagnia al lettore per un anno e che ha messo al centro di tutto i personaggi. Se dunque l'universo narrativo creato da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari non è giunto al termine, quello che è terminato è la vicenda degli Orfani. Abbiamo conosciuto i protagonisti della storia, ci siamo appassionati alle loro vicissitudini, abbiamo riso e sofferto con loro e, ad uno ad uno, li abbiamo visto morire. Perché, come ha sempre affermato Recchioni, Orfani è un dramma shakespeariano, in cui sono i personaggi al centro della scena, in cui la storia è in funzione loro e non viceversa.

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Alla fine del viaggio, possiamo confermare quanto di positivo avevamo intravisto 12 mesi fa: ci troviamo dinanzi ad una serie che segna un'importante tappa per il fumetto popolare italiano, un fumetto carico di aspettative che non certo ha deluso. Orfani è l'opera più matura e consapevole di Recchioni, che esagera senza strafare. Sembrerebbe una contraddizione in termini ma è indubbio che la serie sia tanto ricca di elementi, colpi di scena, capovolgimenti di fronte e quant'altro, quanto pulita, lineare efficace e diretta. Recchioni non si perde in pedanteria alcuna, carica la sua opera senza appesantirla, rende fluido un intreccio ricco di avvenimenti, basato su due linee temporali. Una saga complessa, stratificata, ma altrettanto godibile e piacevole. E questo è un lavoro che solo uno sceneggiatore nel pieno della sua maturità può fare. Ma non solo. Orfani è un fumetto contemporaneo e moderno, nel linguaggio e nello stile, che guarda oltreoceano.
E Orfani è "americano" nel senso fumettistico del termine senza, citando Renato Carosone, la sindrome del "Tu vuò fa l'americano", ovvero scimmiottare senza successo un modello. Un tentativo di patacca, insomma.
Orfani è per il lettore colmo di stereotipi "Io leggo la Vertigo, per questo non mi avvicino ai Bonelli che sono vecchi". Che sia chiaro, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Molti fumetti americani se la sognano la qualità di un Bonelli medio. Ma il punto non è questo. L'innovazione di Orfani è quella di portare un linguaggio differente (che non significa per forza migliore) nel fumetto Bonelli. Facendolo bene. Ma, sopratutto, inserendosi nella tradizione dell'editore milanese.

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Dal punto di vista grafico, l'intera serie è stata di altissimo profilo, sia per quanto riguarda le matite che i colori e, naturalmente, non fa eccezione quest'ultimo numero disegnato dal creatore stesso della serie: Emiliano Mammucari. La sua prova, coadiuvata dai colori di Annalisa Leoni, chiude degnamente la saga e conferisce quel giusto tono di epicità e spettacolarità.

Se le trame vengono tutte chiuse, le ultime tavole aprono scenari inquietanti nonché interessanti e rendono l'attesa per la prossima stagione davvero alta. Perché, ricordate, "Non non facciamo cadaveri... noi facciamo la rivoluzione!".

Doctor Strange: Joaquin Phoenix alle trattative finali

  • Pubblicato in Screen

Ve ne avevamo già parlato circa un mese fa durante il Comic-Con di San Diego, ora Collider conferma che la situazione non è affatto mutata nonostante i numerosi rumor: Joaquin Phoenix (Il Gladiatore, Quando l'amore brucia l'anima, The Master) sembra essere l'attore che interpreterà il Doctor Strange nell'omonimo film Marvel della fase 3.

Secondo il sito, le trattative per la parte principale per il film diretto da Scott Derrickson si sarebbero prolungate perché l'attore vuole la garanzia di avere totale libertà per i suoi progetti al di fuori del MCU. Una richiesta che la Marvel avrebbe accettato, vista la caratura dell'attore (3 volte candidato all'Oscar). Al momento non si conosce per quanti film Phoenix sarebbe stato opzionato, ma le fonti di Collider riportano che l'annuncio del nuovo protagonista potrebbe arrivare davvero a giorni.

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