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Gennaro Costanzo

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The Walking Dead 5: nuove immagini in alta definizione

  • Pubblicato in Screen

AMC ha diffuso oltre 20 immagini in alta definizione della quinta stagione di The Walking Dead. Potete vederle tutte nella gallery in fondo alla news.

Basato sull'omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, The Walking Dead vede per protagonisti Andrew Lincoln (Rick Grimes), Steven Yeun (Glenn Rhee), Norman Reedus (Daryl Dixon), Chandler Riggs (Carl Grimes), Lauren Cohan (Maggie Greene), Melissa McBride (Carol Peletier), Danai Gurira (Michonne), Chad Coleman (Tyreese), Sonequa Martin-Green (Sasha), Emily Kinney (Beth Greene), Lawrence Gilliard Jr. (Bob Stookey), Michael Cudlitz (Abraham Ford), Josh McDermitt (Eugene Porter), Christian Serratos (Rosita Espinosa) e Seth Gilliam (Padre Gabriel).
The Walking Dead tornerà con la quinta stagione il 12 ottobre 2014 su AMC.

The Walking Dead con la Gazzetta dello Sport

  • Pubblicato in News

copertina 10mo anniversarioÈ stato appena annunciato sul sito della Saldapress l'uscita di un'edizione di The Walking Dead (sia fumetto che telefilm) per Gazzetta dello Sport.

Di seguito l'annuncio ufficiale:

La Gazzetta dello Sport, in collaborazione con saldaPress, presenta la serie tv e i fumetti ufficiali della celeberrima serie The Walking Dead in una raccolta da collezione mai uscita in edicola e che per la prima volta unisce in un unico progetto fumetti e serie tv.

La collana si distingue per completezza, cura, ricercatezza, e per la ricchezza dei materiali extra, sia per quanto riguarda i dvd di tutte le quattro stagioni andate in onda, che vengono presentati in una nuova versione da collezione con cofanetto esclusivo, che per i fumetti, composti da 3 episodi ciascuno, con copertine mai pubblicate in Italia, di 96 pagine ognuno, di cui 32 a colori con contenuti extra e chicche inedite, materiali dai magazine italiano e americano dedicati alla serie, notizie sulla nascita di fumetto e serie tv, sui legami tra i due, e interviste ai protagonisti.
Serie televisiva nata nel 2010 con la regia di Frank Darabont, The Walking Dead ha battuto ogni record di ascolto mondiale e la collana omonima di fumetti, scritta da Robert Kirkman, che della serie tv è produttore esecutivo, e illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard, è diventata un cult in pochissimo tempo; la serie tv ha ottenuto moltissimi riconoscimenti ed è stata candidata ai Golden Globe 2011 come miglior serie drammatica appassionando anche chi non ama particolarmente le storie di zombie grazie all’efficacia della trama e alla qualità cinematografica.

Mercoledì 29 ottobre sarà in edicola con La Gazzetta dello Sport la prima uscita con tre episodi della prima stagione, il volume Giorni perduti - Parte 1 con tre storie e il cofanetto, a 10,99 euro. Da metà novembre le uscite saranno disponibili anche in fumetteria.
La collana verrà inoltre presentata in occasione di Lucca Comics & Games 2014, dal 30 ottobre al 2 novembre.

Miracleman: Morrison e Quesada realizzano il primo inedito dopo 20 anni

  • Pubblicato in News

La Marvel ha appena annunciato che a dicembre pubblicherà Miracleman Annual #1 , ovvero la prima storia inedita sul personaggio da due decenni a questa parte.

A darne l'annuncio è il sito Vulture. All'interno dell'albo ci sarà una storia perduta scritta a metà anni '80 da Grant Morrison che verrà disegnata dal Marvel Chief Creative Officer Joe Quesada.

Miracleman-DellOtto-annual

La storia è stata portata all'attenzione di Quesada due anni fa attraverso un'intervista a Morrison su The Beat. "Non volevo farla senza il permesso di (Alan) Moore, così gli scrissi: 'Mi hanno chiesto di fare questo, ma ovviamente ho davvero rispetto per il tuo lavoro e non voglio rovinare nulla. Ma io non voglio che sia nessun altro a farla e rovinare tutto" ricorda Morrison della storia scritta per la rivista Warrior, "E lui mi ha spedito indietro questa lettera davvero strana, e mi ricordo in apertura che diceva 'Non voglio che questo suoni come un sibilò sottovoce di un sicario della mafia, ma fai marcia indietro'".
Lo scrittore scozzese ha accettato che la Marvel pubblicasse la sua storia a condizione che la illustrasse Quesada che, ovviamente, ha subito accettato.

La seconda storia dell'annual riunisce il team di X-Statix​​ Peter Milligan e Mike Allred. La loro collaborazione si avvale dello stile retro dell'artista per raccontare un'avventura che sembra essere uscita nel 1950, quando il creatore del personaggio, Mick Anglo, realizzave le avventure di Miracleman.

L'albo, con cover di Gabriele Dell'Otto e Jeff Smith, sarà disponibile dal 31 dicembre. Nella gallery in basso ne potete vedere un'anteprima.

Diabolik: 50 anni di Altea, anteprima

  • Pubblicato in News

Il prossimo inedito di Diabolik, in uscita il primo ottobre, celebrerà il 50° anniversario Altea di Vallenberg, apparsa per la prima volta dopo 21 episodi nel 1964. L'inedito ripercorrerà la lunga storia d'amore fra la duchessa Altea di Vallenberg e Ginko.

Di seguito trovate sinossi e dati dell'albo seguiti dall'introduzione di Mario Gomboli mentre, nella gallery in basso, potete ammirare alcune tavole d'anteprima del volume.

Cover Ottobre 2014
Inedito 1 ottobre 2014

Il coraggio di Altea
I servizi segreti del Beglait sono preoccupati: pare che i Corvi Grigi stiano preparando il loro ritorno sulla scena. Lo "zio Volpone" di Altea si confida con la nipote, ed è proprio lei a suggerirgli un piano originale. Forse troppo.
Soggetto: M. Gomboli,  T. Faraci e A. Pasini
Sceneggiatura: A. Pasini e R. Finocchiaro
Disegni: M. Buffagni
Copertina: M. Buffagni

"Noblesse oblige

La prima vignetta del primo episodio di Diabolik (novembre ’62) è, per così dire, “salottiera”. Una riunione conviviale nella “villa” della “marchesa de Semily” che “per la sua architettura medievale” è definita “Castello di Mart” (sic).

Il debito creativo del personaggio Diabolik nei confronti del feuilleton d’inizio ’900 non è infatti solo nella rivisitazione delle trame di Fantômas o nel fascino più generale dell’Eroe Nero: è anche e soprattutto nell’ambiente da nobiltà decaduta – e spesso decadente – che da sempre fa da scenario alle avventure del Re del Terrore.

Di quell’ambiente le sorelle Giussani seppero cogliere, con attenzione tutta femminile, le implicazioni che gli autori d’epoca davano per sottintese e i contemporanei snobbano. Stiamo parlando di come certi dettagli di “etichetta” siano stati adottati – e in alcuni casi enfatizzati – così da costruire un mondo astratto dalla realtà del dopoguerra ma non per questo meno comprensibile, accettabile, affascinante: il mondo di Diabolik.

Così, durante il primo incontro tra Altea e il Re del Terrore, viene sottolineato l’imbarazzo che potrebbe sollevare Altea (nobile e soprattutto donna) rivolgendo la parola a Diabolik (feccia dell’umanità). Tant’è che quando il suddetto ladro e assassino, che di “bon ton” tutto pare ignorare, non solo rivolge la parola alla eterea duchessa, ma, per soprammercato, le fa anche dei complimenti personali (orrore!)... il principe Danilo interviene con veemenza: “Come osate?!”

Oltre alle apparenze (acconciature, abiti, gioielli per le donne; monocoli, mostrine e scarpe di vernice per gli uomini) anche lo stile di vita è nobiliarmente ortodosso. Infatti, come si conviene a una nobildonna, Altea è una provetta crocerossina (o meglio, essendo una duchessa, è la Presidentessa della Associazione delle Infermiere del Beglait). La qual cosa si rivela utile una prima volta (deve medicare una escoriazione superficiale all’ineffabile Ginko) e vitale una seconda quando, come racconta il fido maggiordomo Lodovico (il quale, non foss’altro che per la sua giacchetta a righine, meriterebbe un saggio tutto per lui) la duchessa salva la vita dell’ispettore con la respirazione artificiale (non “bocca a bocca”, ovviamente).

Infatti, quando è lei ad aver bisogno di cure, Altea non viene ricoverata in un banale (popolare?) ospedale ma in una clinica privata. Non soddisfatte di una duchessa, le sorelle Giussani si sentirono in dovere di dare un riferimento ai magnanimi lombi persino a Eva Kant (pardon: Lady Kant), apparentemente solo nobilitata dal matrimonio con lord Kant ma in realtà figlia – sia pure illegittima – di un omonimo nobiluomo.

Certo, potremmo rilevare come la presenza di duchi, conti e marchesi sia stata funzionale alle avventure diabolike: la passione del “più grande ladro di tutti i tempi” per le pietre preziose è nota, e chi possiede più gioielli di famiglia di un nobile?

Ma questo non basta a motivare tutte le scelte delle Autrici. Più interessante sarebbe ripercorrere la loro storia personale, le loro origini borghesi, la loro eleganza di autentiche “signore” milanesi che sentivano il fascino di un ambiente elitario e, assolutamente senza invidia né rimpianti, si compiacevano di riproporlo ai lettori. Altrimenti come spiegare il vezzo retrò dei nomi italiani abbinati a cognomi “in lingua”, prerogativa ancor oggi riservata ai blasonati (la regina d’Inghilterra è chiamata Elisabetta, figlia di Giorgio e madre di Carlo, mentre nessuno ha mai citato Antonio Blair o, peggio, Giorgio Bush); come giustificare la presenza statisticamente assurda di maggiordomi, autisti, servette con la crestina nella mitteleuropea Clerville di fine millennio; come accettare il distaccato snobismo per cui l’eleganza “vera” si riconosce da una jaguar d’epoca, un completino nero, un’acconciatura a chignon?

Mario Gomboli".

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