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La morte di Doctor Strange - Un mondo senza Strange, recensione: chi proteggerà il Marvel Universe?

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Lo scorso anno Marvel Comics ha preparato l’uscita del secondo film dedicato al suo Stregone Supremo, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in un modo alquanto inusuale: celebrandone la morte.
In La morte di Doctor Strange, realizzato da Jed McKay e Lee Garbett, il buon vecchio Stephen è rimasto vittima di un complotto ai suoi danni. L’identità dell’assassino è stata presto rivelata (come anche uno stratagemma concepito dalla coppia di autori per riportare indietro il personaggio), ma l’intera operazione è apparsa come un pretesto per mettere in panchina Strange per un breve periodo e, nel frattempo, concedere l’onore dei riflettori a Clea, sua discepola e compagna storica, destinata a rilevare provvisoriamente il titolo di Stregone Supremo. Una scelta non casuale visto che il personaggio appare proprio nella scena post-credit della pellicola diretta da Sam Raimi, interpretata dalla splendida Charlize Theron.


Tra la morte di Strange l’arrivo di Clea, pronta ad ereditarne il ruolo, c’è un gap temporale in cui le minacce mistiche che erano sempre state tenute a bada dal Mago sono libere di scorrazzare sulla Terra, facendo ogni sorta di danno. Per analizzare le conseguenze della dipartita del suo negromante più famoso, la Marvel ha fatto uscire una serie di one-shot dedicati ad alcuni dei suoi eroi più famosi, alle prese con le ripercussioni di quanto narrato nella miniserie portante. Panini Comics ha raccolto questi albi speciali nel volume cartonato La morte di Doctor Strange – Un mondo senza Strange.
Si tratta di un volume compendio alla vicende principale, composto da 7 capitoli, che ci mostra un Marvel Universe pesantemente colpito dall’assenza del suo Stregone Supremo.

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In apertura troviamo gli Avengers, alle prese con una minaccia mistica proveniente dal regno di Cyttorak, vecchia conoscenza dei lettori Marvel, con un Iron Man tradizionalmente scettico nei confronti della magia che dovrà rivedere alcune sue convinzioni di uomo di scienza. Ci trasferiamo in seguito alla Strange Academy, l’università della magia co-fondata dal buon Dottore in una delle serie più interessanti proposte dalla Casa delle Idee negli ultimi anni. Questo capitolo sviscera le conseguenze della scomparsa di Strange sulla scuola e suoi alunni, in particolare su Iric, il primogenito della Dea asgardiana Incantatrice, rapito da un mago di Weirdworld in seguito ad un patto infranto di cui Strange si era fatto garante anni prima. Toccherà ad Amora e ad Alvi, l’altro suo figlio, irrompere nel regno magico per salvare il ragazzo. A New York, intanto, un incantesimo di sicurezza lanciato da Strange prima di morire coinvolge Spider-Man e la Gatta Nera nella lotta alla magia fuori controllo, ma non sarà Peter Parker, momentaneamente indisponibile a raccogliere la sfida quanto Ben Reilly, il suo clone, che lo sostituisce nella fase “Beyond” di Amazing Spider-Man.

In Asia è il turno degli eroi locali White Fox e Sword Master, e vengono messi in moto eventi che avranno grandi conseguenze per quest’ultimo, destinato a vestire i panni di un tradizionale eroe Marvel legato alle arti marziali. Intanto, nei pressi della città abbandonata di Chernobyl, la nazione vampira governata da Dracula è in fermento, e toccherà a Blade, “sceriffo” nominato dagli Avengers previo accordo col Re dei Vampiri, mantenere un precario ordine. Nella storia che da la copertina al volume Dane Whitman, l’Avenger britannico Cavaliere Nero, andrà in soccorso degli X-Men posseduti da un’entità demoniaca che affonda le sue origini ai tempi di Camelot. Nell’ultimo capitolo, invece, Elsa Bloodstone la cacciatrice di demoni e suo fratello Cullen scopriranno di avere una sorella, particolare di cui l’immortale padre Ulysses Bloodstone non li aveva messi al corrente e che era stato finora occultato da un incantesimo di Strange.

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La Morte di Doctor Strange – Un mondo senza Strange è un volume molto eterogeneo per contenuti e dalla qualità altalenante. Si alternano infatti artisti di ottimo livello insieme a semplici artigiani della matita. Tra i primi troviamo sicuramente Mike Del Mundo, da anni tra gli autori più interessanti al lavoro per Marvel Comics, i cui acquarelli deliziano la storia di Strange Academy con protagonista Amora l’Incantarice dipingendo un’atmosfera davvero fiabesca. Allo stesso modo, nel capitolo con protagonista Blade, i disegni dal sapore underground di Dylan Burnett, abituale compagno di avventure fumettistiche di Donny Cates, sono perfetti per illustrare i toni cruenti della vicenda. Ricordiamo con affetto anche la prova di Ryan Bodenheim sul one-shot degli Avengers, artista frequente collaboratore di Jonathan Hickman scomparso poco dopo l’uscita dell’albo, che ci regala un’ultima prova spettacolare e convincente all’insegna della linea chiara.

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Abbiamo citato quelli che riteniamo i tre squilli graficamente più importanti del volume: gli altri artisti coinvolti sono perlopiù onesti faticatori del tavolo da disegno la cui prova lascia piuttosto indifferenti. Marcelo Ferreira, Andie Tong, Luciano Vecchio, Bob Quinn e Ig Guara sono al momento, discreti mestieranti che, pur lasciando intravvedere delle qualità, devono lavorare ancora molto sul proprio tratto. Una nota di demerito per la storia di copertina, il team-up tra X-Men e Cavaliere Nero scritto da Si Spurrier, autore di un recente e apprezzatissimo ciclo di John Costantine: Hellblazer.
Spurrier, autore britannico che aveva saputo scrivere un Costantine eccellente, è reduce da una miniserie del Cavaliere Nero che, per chi scrive, è stata une delle delusioni più cocenti dello scorso anno. Una caratterizzazione di un classico eroe come Dane Whitman virata su un tono scanzonato e farsesco. Un registro che purtroppo viene ripreso nella storia ospitata in questo volume, completamente fuori fuoco rispetto alla storia del personaggio e più in linea con alcune derive di caratterizzazione dei personaggi tipiche del Marvel Cinematic Universe. Un grande peccato, considerato il talento di Spurrier dimostrato in altri ambiti.

Panini Comics pubblica la raccolta dei tie-in de La Morte di Doctor Strange in un prestigioso volume cartonato, veste editoriale esagerata per un contenuto piuttosto modesto che ci sentiamo di consigliare solo allo zoccolo più duro dei lettori Marvel.

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Superman / Batman: Generazioni, recensione: l'epopea generazionale di John Byrne

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John Byrne è stato un esponente chiave del rinascimento del fumetto americano nel corso dei fatidici anni ’80, uno dei primi autori ad assurgere al ruolo di vera e propria superstar seguita da legioni di fan pronti ad acquistare qualsiasi testata realizzata dall’autore anglo-canadese. Dalla fine agli anni ’70, con il leggendario ciclo di Uncanny X-Men in coppia con Chris Claremont, passando attraverso gli anni ’80 segnati dalla lunghissima run su Fantastic Four e dal rilancio di Superman fino al ritorno in Marvel tra la fine del decennio ed i primi anni ’90 con successi come Avengers West Coast, Sensational She-Hulk e Namor, Byrne inanella una serie infinita di successi di pubblico e critica trasformando in oro tutto ciò che tocca. Poi qualcosa, col cambio di decade, si inceppa. Il feeling col grande pubblico, che non si era praticamente mai interrotto fin quasi dal suo debutto, subisce un ridimensionamento improvviso.

Byrne può contare certamente su uno zoccolo duro di fan che lo segue ovunque, come nell’avventura di Next Men, realizzato fuori della “comfort zone” garantita da Marvel e DC, che esce per la Dark Horse nel 1991. Ma stanno cambiando i tempi e stanno cambiando i gusti. Nel 1992 nasce la Image Comics, fondata dai sette transfughi della Marvel capitanati da Todd McFarlane, Jim Lee e Rob Liefeld che in pochi anni, con collane che segnano record di vendite tutt’ora imbattuti come Spider-Man, X-Men e X-Force, hanno imposto uno stile grafico aggressivo e dirompente, seppur declinato dai tre in modo diverso, che straborda di azione spaccando letteralmente l’organizzazione classica della tavola. La “stile Image” contamina anche la produzione delle due major, oltre a provocare la nascita di etichette dal successo effimero determinate a cavalcare la moda del momento.

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Come contraltare a questo modo “tamarro” di fare fumetto, basato più sull’apparenza che sulla sostanza, si afferma negli stessi anni presso la DC Comics una produzione più letteraria, i cui alfieri sono i giovani autori inglesi della “British Invasion”, che sfocerà nella creazione della prestigiosa etichetta Vertigo. Ecco che in un “comicdom” che muta pelle nel giro di pochi anni, un autore come Byrne che ha sempre fatto del “back to the basics”, il ritorno alle origini, il suo motto, appare improvvisamente e ingiustamente datato. Mentre un autore coevo suo grande amico come Frank Miller trova un porto sicuro creando la saga noir di Sin City, che lo terrà occupato per tutti gli anni ’90, l’artista anglo-canadese si rifugia nella rivisitazione di un supereroismo di matrice classica, che sembra superato negli anni di maggior successo degli eroi steroidati e violenti targati Image.

In realtà opere come il lungo ciclo su Wonder Woman e Jack Kirby’s Fourth World, che lo tengono occupato negli anni che vanno dal 1995 al 1998, anticipano la tendenza che dominerà i comics di fine anni Novanta, ossia il ritorno in pompa magna del classicismo e la sua celebrazione come reazione alla lunga “sbornia” tamarra dovuta al successo dello stile “Image”. La summa del percorso controcorrente intrapreso da Byrne in questo controverso decennio è rappresentata da Superman/Batman: Generazioni, miniserie del 1999 che ha generato due sequel pubblicati rispettivamente nel 2001 e nel 2003, materiale che ora viene raccolto integralmente da Panini Comics in uno splendido omnibus.

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Per Batman e Superman, come per tutti gli eroi classici, gli anni ’90 sono stati un periodo terribilmente complicato. Saghe come La Morte di Superman o Knightfall, in cui un Cavaliere Oscuro reso invalido da Bane viene sostituito dal vigilante psicotico corazzato Azrael, rispondono al tentativo della DC di tenere al passo con nuovi tempi più oscuri le avventure delle sue due principali icone. Per la saga che ha in mente, Byrne deve avere mano libera rispetto al passato recente dei due personaggi: per questo sceglie di pubblicare Generazioni tra gli Elseworlds, la linea editoriale della DC Comics dedicate alle storie ambientate in mondi alternativi molto popolare all’epoca. La natura immaginaria della storia, dove per immaginaria si intende slegata dalla continuity ufficiale, consente all’autore di operare un "back to the basics" totale dei personaggi, tornando agli anni e all’atmosfera del loro debutto.

Byrne imbastisce una saga ambiziosissima che parte dal 1939, anno di debutto di Batman (Superman aveva esordito un anno prima), per poi svolgersi in tempo reale decennio dopo decennio. I personaggi quindi invecchiano, e l’Uomo d’Acciaio e il Crociato Incappucciato lasceranno progressivamente il campo ai loro eredi, anche se sorprenderanno il lettore con continui ed eterni ritorni di cui non sveliamo nulla per non rovinare il gusto un’eventuale lettura. La miccia di questa saga complessa e dal plot intrecciato si accende con l’incontro tra Superman e Batman a Gotham City alla fine degli anni ’30, dove dovranno superare la reciproca diffidenza e collaborare per debellare la minaccia di Ultra-Humanite. Nascerà un’amicizia che attraverserà i decenni e, nelle due serie successive, anche i secoli.

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Senza perdere tempo in un inutile riassunto di una trama molto articolata e complessa, diremo che la narrazione di Generazioni procede con salti di decade in decade, in modo che ciascun capitolo rappresenti l’omaggio di Byrne ad una particolare epoca della storia dei due personaggi e quindi del fumetto. Così dalla Golden Age di Jerry Siegel & Joe Shuster e Bill Finger & Bob Kane si passa alla Silver Age con le sue atmosfere fantascientifiche per poi arrivare alla Bronze Age con atmosfere nuovamente più cupe dagli anni ’70 in poi, capitolo in cui l’artista omaggia, tra gli altri, il grande Neal Adams, maestro che è stato il più grande punto di riferimento per il Byrne disegnatore. D’obbligo, ovviamente, una parte ambientata negli anni ’80, decennio che ha rappresentato il momento di maggior splendore nella carriera dell’autore, con un nuovo Batman particolarmente tetro che rimanda agli umori fumettistici di quegli anni. Da li in poi Byrne si proietta nel futuro, con l’entrata in scena di nuovi personaggi che vanno ad unirsi a quelli già presentati nei precedenti capitoli, e che vanno a comporre una vera e propria epopea dedicata alle dinastie Kent e Wayne.

Se Generazioni II ha il compito  sostanziale di riempire i buchi di trama lasciati in sospeso dalla prima miniserie, Generazioni III (inedita finora in Italia) è invece la tranche più ambiziosa del lotto, a partire dalle dimensioni. Una maxiserie in 12 episodi che racconta del piano di invasione della Terra, da parte degli accoliti di Darkseid, che si snoda attraverso i secoli. Un piano machiavellico e complesso costruito dal Signore di Apokolips attraverso viaggi nel tempo e quei paradossi temporali che da sempre sono un leitmotiv della produzione di Byrne, vedi alla voce Next Men.

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Superman/Batman: Generazioni non è stilisticamente uniforme, e corrisponde ad almeno due fasi diverse della carriera di John Byrne come disegnatore. Le prime due parti vedono all’opera il suo tipico stile di anni ’90, lontano dalla pulizia che le chine di collaboratori storici come Terry Austin conferivano al suo tratto negli anni ’80. È un segno più grezzo, meno attento agli sfondi ma più concentrato sulle figure che restano potenti e capaci di rubare l’occhio come ai vecchi tempi. Generazioni III vede Byrne alle prese con una sintesi del suo stile ancora più marcata. Il tratto è più grossolano, ma le tavole restano comunque di grande impatto e capaci di trasmettere tutta l’emozione che un fumetto di supereroi dovrebbe saper trasmettere. Sono pagine, quelle di questo splendido omnibus, che riporteranno il lettore della generazione cresciuta con Byrne alle origini della propria fascinazione per i comics. La ragione sta nella capacità dell’autore di cogliere l’essenza del genere, cioè il gusto per l’avventura di stampo classico che ha saputo declinare lungo il corso della sua straordinaria carriera. Avventura accompagnata come sempre da matite eleganti e potenti, che lo hanno reso un beniamino per generazioni di fan. Aggiungiamo però che, per apprezzare appieno Generazioni, è necessario recuperare la fascinazione per la meraviglia che ci caratterizzava come lettori da ragazzi. Essere disposti a farci avvolgere e cullare da un sense of wonder ormai perduto e di cui queste pagine sono piene.

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Bonelli e Panini annunciano Conan il Barbaro/Dragonero: L’ombra del drago

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Nuovo team-up per i personaggi Bonelli: è stato, infatti, annuncia oggi Conan il Barbaro/Dragonero L’ombra del drago, avventura nata da una collaborazione fra Sergio Bonelli Editore e Panini Comics. Trovate tutti i dettagli e la prima immagine diffusa qui di seguito.

"Arriverà a Lucca Comics & Games 2022 Conan il Barbaro/Dragonero numero 0 – L’ombra del drago, il primo incontro/scontro tra Conan il Barbaro e Dragonero: un grande evento fantasy internazionale che vede il Barbaro protagonista di una storia tutta italiana in occasione delle celebrazioni del 90° anniversario del personaggio, festeggiato in tutto il mondo con una serie di iniziative di lanci e rilanci del franchise.

Conan il Barbaro è una creazione letteraria pulp di Robert E. Howard nata nel 1932. È protagonista di numerosi racconti su Weird Tales, libri, film, videogiochi, giochi da tavolo e di ruolo e, ovviamente, fumetti (pubblicati negli USA da Titan e Heroic Signatures e nel resto del mondo da Panini Comics). Dragonero, invece, è nato dalla penna di Luca Enoch e Stefano Vietti nel 2007 ed è pubblicato da Sergio Bonelli Editore. La serie racconta le avventure di Ian Aranill, ex-incursore, mercenario, scout imperiale e cacciatore di Draghi nell’Erondàr. Con Conan, Dragonero condivide una spiccata inclinazione a muoversi in media differenti: dalla serie è stata tratta una serie di romanzi pubblicati da Mondadori, un gioco di ruolo prodotto da Wyrd edizioni e una serie animata prodotta da SBE e Rai e che esordirà proprio a Lucca Comics & Games 2022.

Così come Conan, anche Ian ha una innata vocazione all’Avventura, e il loro primo incontro italiano che li vede unire le forze per dare la caccia a un drago, sarà raccontato da Luca Enoch e Stefano Vietti con i disegni di Lorenzo Nuti (Nelson – La resa dei conti, Brancalonia) in un albo speciale, pubblicato in anteprima a Lucca Comics & Games 2022.

Conan il Barbaro/Dragonero numero 0 – L’ombra del drago, uscirà per Sergio Bonelli Editore e Panini Comics e sarà venduto nei rispettivi padiglioni durante la kermesse lucchese in due versioni: una edizione regular, di 32 pagine in formato brossurato 16x21 cm con i colori e la copertina dello stesso Lorenzo Nuti, e un’edizione speciale in grande formato e in bianco e nero, con copertina variant a opera dell’illustratore fantasy Paolo Barbieri (copertinista della saga di Cronache del Mondo Emerso e autore, tra gli altri, di L’Inferno di Dante e Favole degli dei). Il numero 0 darà il via a una miniserie in sei parti, realizzata dal medesimo team creativo, che arriverà in edicola la prossima primavera.

Frederik Malmberg, Presidente di Heroic Signatures, commenta: “Luca e Stefano sono tra i migliori fumettisti italiani del settore ed è un onore vedere il nostro eroe unirsi a una vera e propria icona del fantasy italiano in quella che sarà una grandissima avventura! Panini Comics e Sergio Bonelli Editore hanno lavorato sodo per rendere possibile questo evento, e siamo sicuri che tutti i fan del mondo lo adoreranno!

Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, dichiara: “È con sincero orgoglio che annunciamo l’avverarsi di un entusiasmante progetto editoriale. Per la gioia di tutti gli appassionati di fantasy, Dragonero, l’eroe di Casa Bonelli che più si sta imponendo negli ultimi anni, protagonista anche di una serie animata in arrivo sugli schermi Rai, incontra l’icona per eccellenza del genere, Conan, un eroe che ha fatto sognare intere generazioni con le sue avventure. Frutto della collaborazione con Panini Comics, vede al timone creatività tutte italiane per un evento a fumetti dalle grandi ambizioni internazionali”.

Marco Lupoi, Direttore Publishing e Licensing del Gruppo Panini, conferma: “Conan e Dragonero… insieme! Dopo quasi un anno di gestazione questo progetto approda finalmente sul mercato. Come editori di Conan in Italia e nel resto del mondo da oltre due decenni, e come partner e amici di lunga data di Sergio Bonelli Editore, è grande l’emozione nell’annunciare questo crossover nato tra Modena, Milano e Los Angeles, e che mette assieme due miti del fumetto fantasy, una leggenda del genere sword and sorcery come Conan, e uno dei maggiori successi del fumetto italiano di questo secolo. Siamo molto entusiasti, e vogliamo condividere con voi questa emozione”.

L’appuntamento per il primo, grande incontro tra due degli eroi più celebri del fantasy internazionale è settato: Lucca Comics & Games 2022, dal 28 ottobre al 1 novembre 2022. Il numero 0 di Conan/Dragonero, in versione regular, a colori, e variant, in grande formato in bianco e nero, sarà disponibile a partire dalla stessa data anche sui siti ufficiali di Sergio Bonelli Editore (shop.sergiobonelli.it) e Panini Comics (panini.it) e successivamente nelle migliori fumetterie."

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Planet Manga annuncia Berserk Deluxe Edition

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Panini Comics ha annunciato una nuova edizione di Berserk, il celebre manga del compianto Kentaro Miura, prevista per novembre. Trovate tutti i dettagli qui di seguito.

"Lo chiamano Guerriero Nero e nessun Apostolo può sopravvivere al suo passaggio: è il protagonista di Berserk, capolavoro di Kentaro Miura che Panini Comics propone in un’edizione definitiva composta da dodici volumi deluxe, in uscita a partire da novembre 2022

L’opera racconta il lungo viaggio di Gatsu, un guerriero maledetto che per il bene della donna che ama combatterà fino alla morte per ottenere vendetta. Miura pubblica inizialmente Berserk nel 1988 come storia completa sulla rivista Gekkan ComiComi. L’anno seguente ne inizia la serializzazione. La crescita del protagonista Gatsu, tra combattimenti contro mostri deformi e battaglie sanguinose, il magnifico tratto, ricco di dettagli, e la storia maestosa gli valgono la passione dei fan in tutto il mondo.

Le novità della nuova edizione deluxe sono molteplici: dal formato più grande e cartonato arricchito dalle lussuose copertine in simil-pelle, alla lettura orientale con onomatopee lasciate come disegnate in originale dall’autore, senza dimenticare una preziosa cover gallery a colori. 

A novembre è in uscita il primo dei dodici volumi (che comprende a sua volta i primi tre volumi originali), e sarà disponibile in libreria, fumetteria e su panini.it. Un’opera senza tempo, che torna in una versione definitiva perfetta per chi vuole iniziare a leggere il manga, ma anche per i fan di lungo corso che potranno riscoprirne il fascino ancora una volta."

Uscita: Novembre 2022
Prezzo: 50 euro
Pagine: 696
Rilegatura: Cartonato
Formato: 17,5X25,4 cm
Interni: Bianco e nero / Colori
Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Berserk Deluxe Edition cover

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