Amazing Spider-man: Renew your vows... o come fare pace con “One More Day”
- Scritto da Raoul Scarazzini
- Pubblicato in Focus
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Quel pasticcio chiamato “One More Day”
Nell’ultra sessantennale storie editoriale di Amazing Spider-Man esiste un solo anno zero riconosciuto unanimemente da tutti i lettori: “One More Day”. Senza scendere troppo in dettagli basti dire questo: nel 2007 Joe Quasada, editor-in-chief della Marvel dal 2000, riuscì finalmente a portare a compimento il diabolico piano di azzerare l’universo narrativo di Peter Parker, permettendo agli autori di dare un nuovo impulso al personaggio, un Brand New Day, come venne battezzato il nuovo corso. La continuity venne azzerata e lo status quo originale del personaggio, che tra le varie cose aveva svelato pubblicamente la sua identità segreta, ripristinato. Dopo un arco narrativo di sole quattro storie Peter Parker era di nuovo un celibe squattrinato che faceva fatica a sbarcare il lunario ogni mese. Come fu possibile tutto questo? Semplice, annullando il matrimonio tra Peter Parker e l’amore della sua vita: Mary Jane Watson.
Sembra nulla scriverlo dieci anni dopo, ma quel matrimonio durava dal 1987, era passato attraverso “Venom”, “L’ultima caccia di Kraven” e addirittura la “Saga del Clone”. Insomma, era letteralmente un’istituzione. Le critiche furono feroci ovunque, ma non ci fu nessun ripensamento: Peter e Mary Jane non erano più marito e moglie.
Il battleworld “Renew Your Vows”
A questo punto della storia è necessario fare un balzo in avanti di otto anni, precisamente all’evento del 2015 chiamato Secret Wars la cui storia comprende l’esistenza dei cosiddetti Battleworld, veri e propri mondi che si riferiscono a saghe, realtà differenti e versioni alternative dei personaggi Marvel.
Una in particolare di queste realtà balza agli occhi di tutti i fan dell’Arrampicamuri: “Renew Your Vows”, o “Conferma le tue promesse”, e si presenta con una copertina che fa sgranare gli occhi.
È tutto vero.
Otto anni dopo Peter Parker e Mary Jane sono di nuovo insieme sulla copertina come una coppia e, incredibile a dirsi, Peter regge sulle spalle una graziosa bimba dai capelli rossi, che la storia racconta chiamarsi Annie, la loro figlia.
I nomi degli autori poi: Dan Slott e Adam Kubert, il quale non è solo l’autore della copertina (per la quale esistono svariate deliziose variant), ma anche di tutti i disegni.
Insomma, un sogno ad occhi aperti per quanti portano ancora ben visibili le cicatrici di One More Day.
Ma di cosa tratta Renew Your Vows? Quale storia racconta? Tutto viene spiegato nella prima vignetta:
In a perfect world, this was how it was always meant to be.
In un mondo perfetto, questo era quello che avrebbe sempre dovuto essere.
Peter e Mary Jane sono sposati, innamorati, hanno una figlia di nome Annie e cercano di far quadrare le loro vite in un contesto non propriamente sereno. Il mondo in cui si muovono i personaggi infatti è una realtà distopica in cui Regent, il cattivo di turno introdotto poi anche nella continuity ufficiale Marvel, ha soggiogato tutta la comunità supereroistica costringendo i pochi rimasti (tra cui il nostro Peter) a nascondersi.
I quattro numeri di questo primo ciclo raccontano di come l’Arrampicamuri, per proteggere sua moglie e sua figlia (che ha i suoi stessi poteri), si trovi costretto ad indossare nuovamente il costume e ad usare tutti i suoi sforzi ed il suo ingegno per combattere questa grandissima minaccia.
Pur non volendo svelare alcun dettaglio della saga, in modo da permettere ai lettori di goderne a pieno, è possibile comunque fare alcune considerazioni. Ad esempio, possibile che all’interno del titolo vi sia un doppio senso? Se da un lato è palese come a rinnovare i propri voti sia Peter che dopo aver appeso le ragnatele al chiodo decide di assumersi nuovamente le proprie responsabilità, da un altro lato esiste forse un’ulteriore chiave di lettura.
L’aspetto più controverso di One More Day, al di là della sua conclusione, risiede nell’atteggiamento di Peter che tutto fa tranne che far fronte alle proprie responsabilità.
Questa realtà, la realtà di Renew Your Vows, è quella in cui Peter non è venuto meno al principio che lo ha sempre guidato, ossia che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Un principio messo da parte per mere esigenze di copione quando tutto è stato azzerato, ma che è palesemente in conflitto con la natura stessa del personaggio.
Insomma, è possibile considerare Renew Your Vows come un’ammenda della Marvel nei confronti del pasticcio creato con One More Day?
Difficile avere conferme ufficiali in merito, sempre che ce ne possano essere, ma è di supereroi che si sta parlando, perciò il presupposto è che tutto è possibile!
La serie regolare
Il responso di pubblico della prima miniserie di quattro numeri è stato tale da spingere la Marvel a creare una nuova serie denominata appunto Amazing Spider-man: Renew Your Vows (ancora in corso di pubblicazione), nell’ambito dell’iniziativa editoriale denominata Marvel Now.
Inizialmente scritta dal veterano Gerry Conway e disegnata da Ryan Stegman, la serie viene estrapolata dal contesto Secret War e diventa sostanzialmente la narrazione della realtà alternativa in cui la famiglia Parker, in toto, ha iniziato a combattere il crimine.
Il piglio di Conway rende la lettura estremamente piacevole, a partire dalla prima storia con un dialogo surreale in cui Mary Jane strilla nell’auricolare di Peter (che sta combattendo contro lo Scorpione):
Peter! Come Home Now! We have a code green! I repeat. Code green!
Peter! Torna subito a casa! Abbiamo un codice verde! Ripeto. Codice verde!
per il quale lasciamo al lettore il divertimento di capire a cosa si riferisca.
Tutta la serie si muove su queste corde, strizzando l’occhio a formule ben rodate, tanto che a qualcuno il fatto che il primo nemico affrontato dalla famiglia Parker sia l’Uomo Talpa suonerà alquanto… Incredibile!
L’idea insomma è decisamente quella di trovarsi a casa, per quanto alternativo, l’universo in cui i personaggi si muovono è quello che ben conosciamo, fatto di eroi (X-mMen ed un Wolverine in versione professore) e di nemici (qualcuno ha parlato di simbionti?).
Il Peter Parker padre è quello che tutti si aspettano: responsabile, maturo, apprensivo, ma pur sempre friendly neighborhood ed anche mamma Mary Jane, nella veste non poi così inedita di Spinnerette, fa la parte del leone (o Tigre, che suona forse meglio), infine la piccola Annie, forte dei suoi poteri ragneschi e dell’insolenza dettata dall’età (mette tutti a sedere, a partire dal grande Spider-man) è la spezia intorno alla quale l’intera portata viene cucinata.
Unica nota stonata in tutta questa confezione: i costumi femminili. Se nel corso della prima miniserie questi erano volutamente raffazzonati ed al servizio della storia, l’estetica dei costumi della serie regolare è veramente scarsa. Impensabile che una ex top model ed ora stilista come Mary Jane Watson possa avere un gusto talmente scarso per il suo costume e, soprattutto, per quello di sua figlia. Per quanto madre Mary Jane è e rimane un esemplare simbolo di forza e bellezza e quel costume basato su una culotte a ragnatela non rende per nulla giustizia al suo personaggio, soprattutto se confrontato alle varie donne ragno avvicendatesi nel corso degli anni.
Ma questo è forse l’unico difetto di una serie che vale certamente la pena di leggere e collezionare.
Conclusione
Al di là dei patti con Mefisto, delle arzigogolate spiegazioni per giustificare scelte editoriali azzardate, ciò che stupisce di Renew Your Vows è la semplicità con cui la storia fluisce in maniera del tutto naturale.
Peter trae forza dal suo legame con Mary Jane ed Annie e questa forza viene tradotta nella sostanza di tutte le sue azioni. Pur rimanendo un essere umano fallibile, pieno di limiti e con tutti i problemi reali del caso (la spesa, la scuola, le bollette) non viene mai meno al voto promesso al compianto zio Ben: fare la cosa giusta.
Il matrimonio non costituisce un vincolo per il personaggio, non è, come Quasada ha sempre affermato, la cosa peggiore che possa capitare ad un super eroe. Tutt’altro. La lezione che Renew Your Vows insegna è che la cosa peggiore che può capitare ad un supereroe è solo… Un cattivo scrittore.