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Il fantasy contemporaneo di Birthright, la recensione dei primi 4 volumi

Il fantasy è un genere dalle caratteristiche molto ben definite che, nel corso del secolo che lo ha visto nascere e svilupparsi, ha subito un evoluzione molto importante, ma che non ha saputo abbandonare alcuni archetipi propri del genere, di derivazione squisitamente Tolkieniana, autore che ne è riconosciuto universalmente come il padre. Questo ha portato alla cristallizzazione di alcuni stereotipi (nella sua accezione peggiore) nella maggior parte delle storie fantasy.

In questo Birthright, in corso di pubblicazione dal 2014 per la Image Comics negli Usa e portata in Italia dalla Saldpress finora in 4 volumi, è un po' una voce fuori dal coro per due motivi. La serie a fumetti di John Williamson e Andrei Bressan si discosta parecchio dalla classica narrazione del fantasy epico, o anche dal classico sword and sorcery, dimostrando coraggio nel tentativo di uscire fuori dagli schemi, sebbene molti degli elementi presenti potrebbero essere facilmente definiti come tali. Qui sta la seconda differenza dal comun denominatore delle migliaia di opere fantasy sul mercato: se Brithright ha saputo abbandonare una parte degli stereotipi del genere, dall'altro ha abbandonato anche lo spirito più puro del fantasy epico ed eroico che richiamava, ricadendo invece nel genere più di nicchia dello urban fantasy, con scenari metropolitani nostrani piuttosto che tipicamente selvaggi e inesplorati. Una scelta degli autori che, benché non esattamente una novità, rende questa serie godibile da un gruppo di persone non necessariamente interessate al genere di riferimento.

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Altro punto di novità è il concept alla base: protagonista della vicenda è il “piccolo” Mike, che quando è solo un bambino sparisce in un bosco mentre gioca con il padre. Quest'ultimo viene così accusato dell'omicidio del figlio dall'opinione pubblica, causandone la depressione e la separazione dalla moglie e dal primogenito. Un anno dopo fa la sua comparsa un uomo adulto che afferma di essere il piccolo Mike, tornato da un altro mondo, dove il tempo scorre più velocemente, fatto di magia e creature spaventose. Lì, riconosciuto come il prescelto di un'antica leggenda, è stato addestrato per anni al fine di sconfiggere il Signore Oscuro di turno, il Dio-Re Lore e adempiere al proprio destino. Terminato il suo compito nel mondo parallelo, è tornato sulla Terra per completare la sua impresa e riportare su Terrenos alcuni maghi fuggitivi, criminali di guerra, con l'aiuto del padre, unico a credere fin da subito all'uomo che affermava di essere Mike, e del fratello. Ma la verità su come sia finita la guerra e la reale identità dei maghi risulta da principio ambigua.

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La trama si dipana in questo modo davanti al lettore su due livelli: il presente nel nostro mondo con la ricerca dei maghi malvagi e parallelamente una serie di flsahback che mostrano come si sono sviluppate le vicende nel reame di Terrenos, dai primi giorni di addestramento di Mike, fino alle battaglie contro le armate dell'oscurità. Entrambi questi filoni narrativi sono disegnati magistralmente da Andrei Bressan, alternando un buon realismo grafico per la Terra, a una visione travolgente di Terrenos, con colori accecanti e linee stravaganti, dando all'ambiente una dettagliatissima visione magica.

Questo dualismo narrativo e grafico è ribadito da Williamson, da poco avvicinatosi a mondo del fumetto dopo una carriera da scrittore per la tv, con una serie di dicotomie sparse per tutta la struttura narrativa: essendo questo un fantasy che si rifà all'epica e all'eroico, la prima che salta subito all'occhio è il classico scontro bene-male, qui però attualizzato nella moderna incertezza di valori morali dei personaggi. Il protagonista, sebbene rappresenti l'archetipo di eroe forte della tradizione epica, presenta una serie di ambiguità centrali dal punto di vista narrativo. Contemporaneamente gli antagonisti, maghi rifugiatisi sulla terra, sono portatori di una propria verità sul passato del mondo da cui provengono e su Mike stesso, contrapposta a quella del protagonista.

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La narrazione, molto robusta e lineare, è assolutamente un punto di forza che Williamson ha saputo valorizzare con colpi di scena molto azzeccati che accelerano nello svolgimento della storia, aggiungendo sempre nuovi elementi al passato di Mike e rivelando a poco a poco la verità su ciò che è accaduto su Terrenos. Questo mistero è il motore della vicenda, che attraverso richiami al giallo investigativo mantiene l'attenzione del lettore sempre elevata nella curiosità per il passato.
Detto ciò, Birthright non stupisce. Il lavoro degli autori è molto più che mediocre prova di sé, senza però raggiungere la lode; un soggetto e uno sviluppo interessanti, ma non eccellenti, che non catturano fino in fondo l'attenzione, lasciando queste serie in un angolo rispetto ad altre produzioni, probabilmente più “commerciali”, ma non coraggiose.

Dati del volume

  • Editore: Saldapress
  • Autori: Testi di John Williamson, disegni di Andrei Bressan
  • Genere: Fantasy
  • Formato: 16,8x25,6, pp. vario, B, col.
  • Prezzo: 14,90€/19,90€
  • ISBN: 978-8869190384
  • Voto della redazione: 7,5
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