La scorsa settimana vi abbiamo parlato di un progetto interessante e tutto italiano, l'antologia Treasure Chest del Dayjob Studio, il collettivo composto da Federico Chemello, Maurizio Furini, Riccardo Gamba e Alberto Massaggia. Questo corposo volume di più di 350 pagine e in uscita a Lucca Comics, raccoglierà storie inedite di numerosi artisti e autori italiani, ben 31, che si ispireranno alla tradizione comica e avventurosa delle opere di Akira Toriyama per sviluppare nuovi mondi e nuove narrazioni divertenti.
Abbiamo quindi contattato i membri del collettivo per realizzare un'intervista che permettesse di approfondire la lavorazione dietro a quest'opera e apprendere diverse novità a riguardo. Trovate tutto qui di seguito, assieme a tre tavole in esclusiva realizzate, in ordine di apparizione, da Alberto Massaggia, Albhey Longo e Ruben Curto.
Cominciamo con la classica domanda di rito: come è nato questo Treasure Chest?
Una notte Federico si è letteralmente sognato questo volume, il giorno dopo ne ha parlato al resto del Dayjob Studio e ci è sembrata subito una buona idea, così abbiamo iniziato a pensare a come realizzarla.
Come autoproduzione, questo volume di quasi 400 pagine e 31 autori è una sfida importante, un'iniziativa di certo coraggiosa. Cosa vi ha spinti a imbarcarvi in questo lavoro?
In primo luogo la voglia di vedere il volume finito, può sembrare una risposta semplicistica ma crediamo che sia alla radice di moltissime autoproduzioni, sicuramente delle nostre.
In secondo luogo l'abbiamo vista come un'ottima opportunità per collaborare con vari autori che ci piacciono molto, anche se all'inizio non pensavamo così tanti!
All’interno del Dayjob Studio, come vi siete suddivisi il lavoro? Come è stato organizzato il tutto?
Federico ha gettato le basi per il progetto generale, dopodiché abbiamo discusso insieme su chi contattare e ognuno ha scritto ad alcuni degli autori che volevamo coinvolgere.
Una volta formata la squadra abbiamo iniziato a seguire una manciata di storie (e relativi autori) a testa come editor, Federico continua a supervisionare il progetto nel complesso e Alberto si occupa della grafica del volume.
Parteciperete anche voi a questa antologia e in che ruoli?
Parteciperemo anche noi e in maniera massiccia, oltre al lavoro di organizzazione ed editing siamo presenti come autori in 6 delle 21 storie, un paio disegnate da Alberto e Riccardo e le restanti disegnate da altri autori ma scritte da varie combinazioni di Maurizio, Federico e Riccardo.
In origine pensavamo di lavorare a meno storie, poi però hanno accettato di partecipare più disegnatori di quanti ce ne aspettassimo ed erano tutte persone con cui volevamo collaborare, così ci siamo rimboccati le maniche.
Il vostro volume è ispirato alle storie brevi e in generale alla produzione più esuberante e spensierata di un mangaka come Akira Toriyama, conosciuto ai più per la saga di Dragon Ball, ma autore di più ampio spettro. Qual è il vostro legame con l’autore e in particolare con questa sua produzione “secondaria”, se si considera la vastissima diffusione che hanno subito le sue opere principali?
Toriyama lo adoriamo, pensiamo che sia uno degli autori più importanti degli ultimi decenni e che abbia influenzato l'immaginario di lettori, spettatori e altri autori di fumetti come pochissimi altri hanno saputo fare.
Di solito però, come dici tu, è ricordato soprattutto per Dragon Ball; in particolare Dragon Ball Z ha influenzato infiniti altri shonen manga e non è difficile oggi ritrovare quel tipo di spirito in moltissimi fumetti in giro.
Altro discorso per le sue cose più buffe, come Dr. Slump & Arale o le sue storie brevi, secondo noi ugualmente fantastiche ma molto meno celebrate.
Sono fumetti purissimi, divertenti e fantasiosi per il gusto di essere divertenti e fantasiosi, senza nessuna pretesa ma allo stesso tempo estremamente vitali nella loro abbondanza di personaggi buffi e situazioni improbabili.
Parlateci delle diverse storie che saranno raccolte nell'opera, per quanto potete, si sottintende. Come saranno sviluppate? Potete anticiparci qualcosa a riguardo?
Più di tutto ci interessa far capire che il nostro obiettivo non è nel modo più assoluto quello di scimmiottare Toriyama, e che si tratta di un'ispirazione tematica più che stilistica.
Volevamo provare a confrontarci con quel tipo di atmosfere e di immaginario, aspettatevi quindi storie molto leggere ed esplosive popolate da ragazzini, alieni, mostri giganti, robot umanoidi, combattenti, animali antropomorfi, cacciatori di taglie e di tesori, vecchi rincoglioniti e quant'altro.
Inoltre tutte le storie sono lunghe tra le 10 e le 20 pagine, volevamo evitare le storie cortissime che a volte si trovano nelle antologie ma tendono spesso a darci poca soddisfazione come lettori.
Come è avvenuta la selezione degli autori? Li avete contattati di persona secondo un vostro progetto artistico oppure avete indetto un’open call? Ci sono delle storie che sono state realizzate da team artistici: sono stati formati da voi o vi sono stati proposti?
Abbiamo discusso tra di noi su chi fossero le persone adatte al progetto e le abbiamo selezionate tra chi aveva già fatto fumetti con i toni giusti (o il giusto look, nel caso dei disegnatori), così da minimizzare i rischi di trovarci con storie fuori tema.
Speravamo di arrivare a una ventina di autori in totale, ma abbiamo trovato molto più entusiasmo di quanto ci aspettassimo e quasi tutti quelli che abbiamo invitato hanno deciso di partecipare, così alla fine siamo più di 30.
Nel caso delle storie realizzate da più persone, a volte la proposta è nata dagli autori stessi e a volte siamo stati noi a suggerire le collaborazioni.
Gli artisti e gli autori coinvolti sono molto diversi tra loro come cifra stilistica, anche se si potrebbe identificare un filone di continuità che è l’adesione a un gusto pop prevalente. Avete fornito delle direttive particolari per queste storie, degli aspetti da includere o dei parametri a cui attenersi? O avete lasciato completa libertà artistica?
Da un punto di vista visivo abbiamo lasciato totale libertà artistica. Come dicevamo prima, non volevamo scimmiottare Toriyama e quindi era essenziale che nessuno snaturasse il suo stile di disegno per imitarlo.
Dal punto di vista dei contenuti abbiamo dato alcune direttive molto essenziali:
Dev'esserci un protagonista con un obiettivo chiaro
La storia deve risolversi in massima parte a pugni*
I personaggi devono prendersi in giro o insultarsi almeno un po' a vicenda
Vietato prendersi sul serio
*Potrebbe sembrare una regola un po' draconiana ma riguardando con attenzione le storie brevi di Toriyama ci siamo accorti di come praticamente tutte si risolvessero a pugni, anche quelle sul mal di denti o sugli inseguimenti in macchina.
Qual è stata la sfida più difficile incontrata nella realizzazione di questo progetto?
Finora sorprendentemente nessuna, dovremmo preoccuparci?
Forse è perché l'anno scorso in questo periodo eravamo alle prese con Hotline Miami: Wildlife [qui la nostra recensione], che oltre alla coordinazione tra gli autori necessitava di un confronto continuo con varie realtà come Devolver Digital, Humble Bundle e Dennaton Games (3 fusi orari diversi), ma organizzare quest'antologia in confronto è stato relativamente semplice.
Come sarà l’edizione da voi proposta? Ci saranno editoriali, prefazioni o postfazioni particolari? Vi atterrete ad una produzione più vicina al modello giapponese oppure sarà un prodotto più tipicamente occidentale? A livello di formato, cura editoriale, prezzo, caratteristiche tecniche varie…
Il volume sarà un brossurato di 16,8 x 24 cm con alette, sarà in bianco e nero e tutti gli autori presenti parteciperanno alle storie tranne Walter Baiamonte (che ha realizzato la copertina) e Capitan Artiglio (che realizzerà due illustrazioni che faranno da cornice al volume, all'inizio e alla fine).
Ci sarà - salvo disastri - un'introduzione di un autore che ammiriamo molto ma per ora ci teniamo la sorpresa, il prezzo invece è ancora da stabilire di preciso ma sarà qualcosa meno di 20€.
A quale target è diretta quest'opera?
A chiunque sappia apprezzare i fumetti spensierati e fantasiosi e abbia più di 10/11 anni, giusto perché ci sono un po' di battute ammiccanti qua e là che erano inevitabili visto il materiale di riferimento.
Cosa vi rende più fieri di questo prodotto?
Senza dubbio la squadra fantastica di autori che abbiamo riunito.
Avete già in mente di replicare con un progetto simile prossimamente o è ancora troppo presto per parlarne?
Più che troppo presto per parlarne è troppo presto per decidere, di sicuro l'idea di produrre altre antologie ci piace ma vedremo come va Treasure Chest e ci penseremo verso la fine dell'anno.
Ringraziamo i ragazzi del Dayjob Studio per la disponibilità e aver risposto alle nostre domande. Potete seguire gli aggiornamenti sul progetto sulla pagina Facebook ufficiale del collettivo, e di certo noi vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi di questo progetto estremamente interessante.