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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Cambio di titolo per il nuovo film Disney

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Dopo il ritorno all'animazione 2D de La Principessa e il Ranocchio, il successo di Rapunzel e l'uscita in sordina di Winnie The Pooh - nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri, i Walt Disney Animation Studios sono pronti a concentrare le loro energie sul prossimo Classico d'animazione previsto negli USA per il 2 novembre 2012. Le animazioni saranno realizzati in computer grafica, pensate anche per la visione in 3D stereoscopico.

Ancora poco si sa a riguardo, pochi dettagli e ancor meno immagini sono trapelati rispetto a quanto avvenuto per i precedenti film dello studio; la pellicola, nata col nome "Joe Jump" e subito ribattezzata "Reboot Ralph", ha ora come titolo definitivo Wreck-it Ralph (Ralph il demolitore).
Il protagonista sarà proprio Wreck-it Ralph, il cattivo di un videogioco dell'era 8-bit sempre in lotta contro l'eroe Felix l'aggiustatore: Ralph però è stanco di essere odiato da tutti e vorrebbe essere amato dagli appassionati proprio come la sua nemesi. L'uscita di un moderno sparatutto in prima persona dedicato alla temibile Sergente Calhoun sembra essere l'occasione ideale per riscattarsi, ma quando Ralph si intrufola nel videogioco demolisce tutto liberando un potentissimo nemico che tiene in suo pugno tutti i giochi della sala giochi. Per sconfiggerlo, Ralph dovrà viaggiare attraverso tre diversi mondi videoludici assieme a Vanellope von Schweetz, una giovane pilota di un gioco automobilistico che le insegnerà come comportarsi per essere uno dei buoni. Riuscirà Ralph a diventare un eroe prima che per tutta la sala giochi arrivi il Game Over?

Il film sarà diretto da Rich Moore (I Simpson, Futurama); nel cast di doppiatori John C.Reilly ("Chicago", "Walk Hard: La storia di Dewey Cox) presterà la sua voce a Ralph, Jack McBrayer ("30 Rock") a Felix, Jane Lynch ("Glee") alla Sergente Callhoun, Sarah Silverman ("Saturday Night Live") a Vanellope.

Dopo Wreck-it Ralph la Disney ha comunque in pentola diversi progetti e un calendario indicativo, di cui vi forniremo un resoconto dettagliato la prossima settimana.

Si conclude al cinema la pentalogia di Ken il Guerriero

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Ken_posterL'uscita era prevista per domani ma CG e Yamato Video hanno sorpreso tutti e con pochissimo preavviso hanno anticipato di 2 giorni la distribuzione di Ken il Guerriero - La leggenda del vero salvatore, già nei cinema italiani da ieri. L'anime tratto dal manga di Buronson e Tetsuo Hara si scontra così con il blockbuster estivo "Harry Potter e i doni della morte - Parte 2", avendo a disposizione un limitato numero di sale in cui gli appassionati potranno goderselo sul grande schermo.
Ken il Guerriero - La leggenda del vero salvatore è in programmazione al cinema Alhambra di Roma e in 12 cinema del circuito UCI Cinemas (Savignano, Firenze, Genova, Bicocca, Lissone, Pioltello, Mestre, Lunghezza, Porta di Roma, Fiumicino, Torino Lingotto, Moncalieri).

Si tratta del quinto capitolo della pentalogia di cui sono già usciti La leggenda di Raoul - Parte del Martirio e Amore, La leggenda di Julia, La leggenda di Raoul - Parte del combattimento feroce e La leggenda di Toki. Quest'ultimo lungometraggio si concentrerà sul personaggio di Kenshiro, raccontando una vicenda completamente originale ambientata tra la sua sconfitta per mano di Shin e il loro ultimo combattimento; si tratta quindi di un prequel del manga e della serie animata, nel quale si vedrà quali eventi hanno spinto Kenshiro ad accettare il suo ruolo di successore della Divina Scuola di Hokuto.
Potete vedere qui sotto il trailer italiano.

Un mostro a Parigi: il trailer

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MostroParigiposterDa qualche anno stiamo seguendo la produzione di Un mostro a Parigi, film d'animazione francese in computer grafica prodotto da Luc Besson e diretto da Bibo Bergeron (La strada per Eldorado, Shark Tale) con un budget di circa 35 milioni di euro.

Dopo numerosi rinvii è stata annunciata la data definitiva d'arrivo nelle sale francesi, il prossimo 12 ottobre; l'uscita è stata ufficializzata anche dal primo trailer, finalmente diffuso dopo una lunga attesa poco tempo fa. Lo potete vedere qui sotto.

Animation History #43: Basil L'investigatopo

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Basil_posterReduce dal più grosso flop che avesse mai prodotto, dopo Taron e la pentola magica la Disney doveva dimostrare al proprio pubblico di essere ancora in grado di creare pellicole d'animazione che potessero competere con i suoi grandi successi del passato. La situazione non era delle migliori: ormai i Nine Old Men si erano ritirati e l'unica pellicola realizzata senza il loro apporto era stata appunto Taron e la pentola magica, per cui serpeggiava il timore che con loro se ne fosse andato anche lo spirito Disney in grado di dare vita ai Classici. Per di più, durante la lavorazione di Red e Toby - Nemiciamici Don Bluth aveva lasciato la Disney portandosi dietro undici animatori per fondare il suo personale studio d'animazione;
È in questo punto della storia Disney che Micheal Eisner diventa amministratore delegato della società, aprendo un settore televisivo che permetteva di creare cartoni con un budget inferiore rivolgendosi a una platea che in quegli anni stava aumentando vertiginosamente. In questo panorama Roy Disney, fratello di Walt, chiede a Eisner di occuparsi del settore cinematografico, ottenendo il permesso di realizzare un altra pellicola per il grande schermo che dimostrasse le potenzialità dello studio: si tratta di Basil l'investigatopo, uscito nei cinema nel 1986. Lo stesso anno arriva sul grande schermo l'opera prima dello studio di Don Bluth, Fievel sbarca in America, ed è uno scontro tra topi; la sfida viene vinta da Fievel, maggior incasso per un film animato che si fosse visto all'epoca, ma anche Basil ottiene un buon successo di critica e pubblico, sufficiente a far proseguire la tradizione cinematografica Disney.

Il soggetto è basato sul libro per bambini "Basil di Baker Street" scritto da Eve Titus, ambientato nella Londra Vittoriana dove un topo-detective emula gli atteggiamenti e il metodo dello Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle; il nome del protagonista è un omaggio all'attore Basil Rathbone, ricordato soprattutto per le sue interpretazioni di Sherlock Holmes.
Nei primi minuti del film Basil fa la conoscenza del suo assistente Watson, in una scena ispirata all'inizio di "Uno studio in rosso"; appena formata, la coppia comincia subito a collaborare mettendosi sulle tracce del padre della piccola Olivia Flavershan, un abile giocattolaio rapito con lo scopo di far costruire una versione robotica della regina d'Inghilterra. Ad averne bisogno è Rattigan (doppiato in originale dal grande attore Vincent Price), un perfido ratto intenzionato a salire sul trono, acerrimo rivale di Basil; l'indagine si conclude con un adrenalinico scontro tra gli ingranaggi e sulle lancette del Big Ben.
Questa sequenza è spesso indicata come il primo utilizzo di computer grafica nel cinema d'animazione, affermazione erronea dato che abbiamo già parlato della sfera luminosa presente in Taron e la pentola magica; è però evidente che gli ingranaggi rotanti nel bel mezzo del combattimento siano un elemento molto più complesso, un passo significativo dopo il quale l'animazione tridimensionale sarà usata sempre più spesso per arricchire i film animati in tecnica tradizionale.

Basil l'investigatopo mantiene l'atmosfera cupa dei precedenti Classici Disney per via all'ambientazione tra le strade di una Londra notturna, ma grazie a una trama leggera e a personaggi divertenti si è lontani dai picchi drammatici de Le avventure di Bianca e Bernie o dai toni tenebrosi di Taron e la Pentola Magica. Il merito di questa frizzantezza che si respira durante la visione è da riconoscere soprattutto al protagonista e alla sua nemesi; Rattigan è una disgustosa canaglia, adorabile grazie ai suoi momenti di rabbiosa insicurezza, mentre Basil è un vero mattatore caratterizzato da una serie di manie e atteggiamenti bizzarri che amplificano l'eccentricità di Sherlock Holmes.
Simpatico lo stratagemma per cui il detective di Conan Doyle e il suo assistente esistano nel mondo di Basil e abbiano anche un cameo fuori scena: l'investigatopo vive infatti in una tana costruita nella casa di Holmes e Watson, così come la Regina Maustarda abbia una reggia topesca ricavata all'interno di Buckingam Palace.
La colonna sonora è l'unica collaborazione disneyana di Henry Mancini ("La Pantera Rosa", "Colazione da Tiffany") che compone un tema principale incalzante in grado di immergere lo spettatore con poche note nei ritmi avventurosi della vicenda; sue anche le tre canzoni della pellicola, tra le quali spicca il memorabile inno di Rattigan.

A 9 anni di distanza da Le avventure di Bianca e Bernie la Disney torna a cimentarsi con una trama sorretta da un'indagine che ha per protagonisti dei topi. I personaggi semplici, i buoni sentimenti e le scene d'azione sembrano riportare lo studio d'animazione sui suoi passi dopo lo sperimentale Taron e la Pentola magica, colpevole di un tonfo al botteghino che spingerà gli artisti a percorrere strade più sicure per molto tempo a venire. E tra i registi dietro Basil l'investigatopo figurano anche gli esordienti John Musker e Ron Clements, una coppia che qualche anno dopo contribuirà a creare alcuni dei titoli più importanti della rinascita Disney...

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